martedì 31 maggio 2011

LUNEDI' INDECISO.

Dopo aver lavato la macchina (era veramente sozza) alle 17:00 è ora del solito giro. Mtb o bdc? E' stato il dilemma che mi ha tormentato per tutto il giorno ieri. Esco in mtb per fare un pò di tecnica, ma dopo il bel giro di ieri, affrontare le nostre strade di campi non è che mi entusiasma tanto. Basta mi decido ed esco in bdc. Cazzano salita che va a San Felice, l'affronto di padella senza mai scendere sotto i 21km/h. Gran gamba quella di ieri, mi sembrava di avere la pedalata assistita, ogni colpo di pedale era seguito dal fluido roteare dell'altro, mah chissà cosa c'era nei tortellini di mezzogiorno. A Colognola salgo in Panoramica dalla parte sotto, per spiegarmi meglio, sono salito dalla strada che viene dal ponte della statale. Lì mi sono impressionato dal solo, sia che salissi agile o con il 53 non faceva differenza, la velocità aumentava ad ogni colpo di pedale, nonostante fosse una salita abbastanza ripida riuscivo a mantenere i 15km/h senza fatica. Scendo e salgo a Castelcerino, qui inizio a sentirmi un pò stanco, ma il padellone lo tengo fino al penultimo dente, poi scendo al 39 e salgo in agilità fino alla fine. Anche il ritorno da Montecchia l'ho affrontato agile, curando la rotondità della pedalata. 2 ore con 53km fatti alla media di 26km/h, niente male in previsione di giovedì. Nonostante queste sensazioni so che giovedì sarà dura e le mie gambe saranno sicuramente pesanti come al solito quando c'è una gara. Vedremo.

PROVA LEGEND: MI SONO IMBATTUTO IN 4 M

Domenica pensando che tutto il mio team fosse alla Valleogra, ho deciso di andare a provare il classic della Leggend; per la cronaca farò il Marathon e il mio team non è andato al completo a Schio. Da solo ho affrontato i 40 km della Leggend. Alle 09:00 parto dal parcheggio degli autobus in completo estivo, l'aria è frizzantina, i 12 gradi dopo 500mt mi costringono a tornare alla macchina e indossare i manicotti e l'antivento. Questo abbigliamento non l'ho mai tolto per tutto il giro( e che ben che se stava). La cosa che mi rimane impressa è che mi sono imbattuto in 4 esseri che iniziano per M: mucche marmotte mosche e dove c'è la mosca c'è....... Merda. Dopo i 4 km di salita iniziale in asfalto, si svolta in un sentiero che ci porta in un prato con tante mucche che mangiano l'erba, anche sul percorso. Mi incuteva un pò di timore passarci a mezzo metro, loro mi osservavano con occhio scocciato e gentilmente chiedevo permesso e scusa. Non si sa mai, sono esseri un pò lunatici. Dopo le mucche cosa ho trovato secondo voi? Le mosche e le merde di mucca. Era un campo minato tentare di fare slalom era impossibile, anche se le evitavi dopo il passaggio si alzavano le mosche appoggiate sopra e ti venivano a girarti attorno alla faccia che schifo. Dopo ho incontrato le marmotte, tante, non dava fastidio la mia presenza, ci passavo ad un metro e loro mi osservavano con il loro musetto schiacciato. Alcune erano grosse altre meno, non sono bellissime, sembrano dei carlini obesi, non so chi sia più brutto tra i due esseri.
Per quanto riguarda il percorso c'è solo una parola per descriverlo: STUPENDO. Coloro che faranno il classic consiglio di mandare a quel paese la gara e di gustarsi il paesaggio. La prima parte è una ascesa regolare fino al Monte Tomba, poi una discesa veloce intervallata da qualche strappo, ma niente di particolare. Da segnalare la discesa al 10km; è larga ripida e smossa, con radici umide. Ci vuole un pò di cautela. Gli ultimi 2 km sono in singletrack nel bosco, mi spaventa ci sono radici, foglie che nascondono cosa c'è sotto, il sentiero è in contropendenza verso sx stretto, se uno sbaglia traettoria rotola giù fino a valle e non so dove va finire. L'asfalto è ridotto ad un paio di km, permette di rifiatare e di alimentarsi, non è li che si fa il tempo. Dopo aver fatto questo giro mi vien da pensare che la nostra Lessinia può regalarci paesaggi stupendi, bisognerebbe sfruttarla molto di più. I verdi prati tagliati da una miriade di sentieri che col sole diventano gialli. Sembra un dipinto visto tutto questo dal monte Tomba, alzi gli occhi e vedi un imponente gruppo di vette ancora bianche che se allunghi un braccio ti sembra di toccarle. In una giornata di sole si risaltano il verde dei prati, il giallo del sentiero, l'azzurro del cielo e il grigio delle montagne che ti si presentano di fronte. SPETTACOLARE da solo me lo sono goduto tutto questo. Il silenzio rotto ogni tanto da una folata di vento, niente rumore di macchine, solo io e la natura, il rumore delle ruote sul sentiero da rifare sempre da solo.

venerdì 27 maggio 2011

DUE ORE IN MTB

E' stata un'uscita tutta arrampicante ieri sera, in preparazione alla Leggend. La mia idea è di fare il lungo della gara di Velo. Guardando l'altimetria e la planimetria del percorso sembra abbastanza duro, ma penso di portarlo a termine senza difficoltà particolari. Ieri sera sono partito alle 18:30 e sono tornato a casa alle 20:30, con 35km con un dislivello di 1000metri, tutti accumolati nei primi 19km. Questo giro l'ho volevo affrontare con una buona gamba, così il primo tratto fino a Fittà sono salito per riscaldamento per accelerare il tratto successivo fino a Campiano. La gamba invece era buona a momenti. In certi tratti girava fluida sui pedali, in altri era stanca, ho dato la colpa al caldo e alla fatica della divinus. Il tratto dalla pineta fino ai cancelli salivo bene senza faticare, dentro ai cancelli ho faticato parecchio, soprattutto a causa del terreno smosso. Anche la salita alla contrà soraigo mi ha fatto faticare, sudavo come un cammello, mentre sul monte mirabello nonostante la presenza di sassi smossi andavo su bello pimpante. Sono salito fino alla discesa della trevalli che mi porta a Campiano, li ho sbagliato strada e per non tornare indietro sono sceso da asfalto. Finito la discesa ho svoltato a destra per la salita della fontana. E' una salita scorrevole non impegnativa, ma li ho iniato a soffrire, anche nel falsopiano non riuscivo ad aumentare la velocità come volevo. Discesa a Cazzano per affrontare l'ascesa del cimitero, Ho faticato ancora di più ero in affanno sembravo avere un freno sulla ruota per fortuna da metà in poi spiana così recupero per gli ultimi chilometri. Sotto il froscarino decido di affrontare la discesa che mi porta nella val de l'acqua, troppo mossa ma carina in mezzo ai vigneti a testa bassa. Un giro spero sia stato allenante in previsione del 2 giugno, nel quale spero almeno di presentarmi in condizioni discrete.

mercoledì 25 maggio 2011

LUNEDì IN BDC

Penso che lo battezzerò il circuito del Mante; San Vittore, Panoramica stretta, castello Illasi,Soave Castelcerino, Roncà attraverso la strada della Germania, Sarmazza, Casa. Sono poco più di 50km, con tre salite che alternano varie pendenze. E' un lunedì in cui sento la fatica del lavoro fatto per la Divinus. Dopo aver fatto le pulizie in negozio, essere andato a fare shopping e dopo aver lavato il bagno, alle 17:00 salgo in bici. Giro allenante senza faticare troppo. Fino a SanVittore sento le gambe dure, girano stancamente, inizio la salita e mi sembra di scalare un muro, poi insisto e i pedali diventano sempre più leggeri, molinano bene e ci prendo gusto dal 25 sgrano un paio di denti e mi alzo sui pedali, mi guardo nell'ombra e mi sembra di danzare come Contador( la brutta copia, quella peggio). Scollino in Panoramica e vedo che l'ho affrontata alla media dei 13km/h. Scendo da Colognola e vado verso Illasi per salire al castello; volevo salire toccando i 20km/h, infatti riesco a tenerli per più tratti di strada, ma fatico molto soprattutto perchè non volevo alzarmi sui pedali. Scendo al cimitero di Cazzano e mi dirigo verso Soave. Arrivo ai piedi della salita di Castelcerino, qui inizia il bello della storia. Sorpasso un ciclista avrà 45 anni, come buona educazione lo saluto, non risponde, anzi si attacca alla mia ruota. Io sto salendo sotto soglia con il 53/21. Non ci sto dando più di tanto, però sto tipo mi istiga. Non svegliare il can che dorme. Prime rampe vado su regolare, aumento alla cabina dell'enel dove la strada s'impenna un pò. Lui è sempre li. Mi da fastidio devo concentrarmi sul salire regolare, mentre questo ansima come un cammello, ho paura che molli un colpo qui in bici. Sul primo dente sgrano un dente e mi alzo sui pedali infatti si stacca, penso di essermelo liberato invece quando spiana mi ritorna a ruota. Aumento la velocità arrivo ai 25km/h e ce l'ho sempre li. Sul secondo dente non sforzo lui mi sorpassa ma quando mi arriva alla ruota anteriore si blocca, eccolo mi fa un infarto. No mi si rimettte a ruota, ultime curve la strada spiana metto il 25 e faccio girare le gambe la velocità è sui 25 c'è ancora l'ultimo dente decido di non sgranare, ma salgo sui pedali. Il tipo chissà cosa pensa lo sento ansimare ancora più forte e sento frenare la ruota dietro, mi ha toccato con la sua e mi sorpassa. Io resto in equilibrio, ma ho perso il giro dei pedali. Lui arriva per primo in piazza Castelcerino. Qui mi inc....zo con uno scatto alla Cipollini mi affianco e gli chiedo come mai non ha alzato le mani quando ha scollinato. Da parte sua nessuna reazione, come quando l'ho salutato prima. Giro la bici e scendo dalla Fittà per non condividere la strada con un testa da portone. Ma come si fa, non es possible. Strada della Germania, Roncà e Sarmazza le affronto in scioltezza ai 30 orari facendo girare le gambe agili. Qui è tutto sul giro a VOI....

UN Pò DI FOTO DELLA DIVINUS


l'aquila è mia moglie Laura, quanto caldo fa li dentro?



El leon è Daniela moglie di Matteo


Premiazioni, le gambe di Birtele impression


Uno dei gonfiabili

martedì 24 maggio 2011

UN ''TRANQUILLO'' WEEKEND DI....... DIVINUS

Eccomi qua ritorno a scrivere dopo un periodo di stop, impegnato tra lavoro e preparativi per la Divinusbike. Erano gia 20 giorni che preparavamo pacchi, buste, cartelli atc. Ma il grosso del lavoro è arrivato da giovedì in poi. Giovedì si prepara il palazzetto per la consegna buste chip e pacchi gara. Venerdì gli ultimi ritocchi e sabato mentre io ero al lavoro gli altri mettevano i cartelli in giro per il paese. Finito il lavoro vado anch'io in piazza e aiuto gli altri a montare l'arco del traguardo( ma quanto pesa). Domenica: sveglia ore 04:30, colazione e via in piazza. Mi affianco al primo gruppo con il gatto( er president), Pantano Nicola e Marco. Montiamo i gonfiabili su tutta la via principale, sono 5. E' stato un continuo alzare pesi, prima per montare e allestire il paese a festa, poi per smontare il tutto. Ero distrutto, alle 20:30 siamo andati in pizzeria per una pizza, ma è stata una fatica anche quella. Non sono qua a scrivere le fatiche della giornata, ma per dire che siamo bravi. Bravi perchè cerchiamo di non tralasciare nulla, siamo ciclisti anche noi che organizziamo e per questo riusciamo a capire come pensa anche l'ultimo arrivato,perchè è giusto che anche lui abbia la sua festa. Bravi perchè riusciamo a coinvolgere un intero paese, con tutte le sue associazioni; siamo bravi perchè ognuno sa cosa deve fare, appena finita una cosa, sappiamo cercarcene un'altra da fare. Bravi perchè nonostante le fatiche sappiamo divertirci ed essere contenti. Soprattutto siamo bravi perchè riusciamo a tenere un profilo basso e umile. Con certi numeri che facciamo alla Divinus, sarebbe facile e logico montarsi la testa, ma ci viene naturale non gasarci. Poche parole e tanti fatti, potrebbe essere questo il nostro motto. I discorsi li lasciamo alla mente pensante di Andrea Beghini. Lui coordina, organizza, ascolta ognuno che gli parla, si fa un mazzo tanto perchè ogni cosa fili liscia, ma la cosa più importante ci mette la faccia. Prima ancora che inizi la corsa sappiamo già cosa dobbiamo fare e se c'è qualche imprevisto lui con la celebre frase '' ghe saria da...'' , ci invita a rimediare. Usa il condizionale perchè riconosce che noi siamo li per nostra scelta, e come tale decisione porta rispetto. E' una faticaccia, ma vedere tutta sta gente contenta, è un'enorme soddisfazione. Questo è il nostro spirito, lo spirito dell'HELLASMONTEFORTE CICLOBIKE. Tutti remiamo dalla stessa parte, senza montarci la testa, con l'unico obbiettivo di rendere partecipe ogni biker alla nostra festa. Magari il riscontro economico non equivale allo sforzo applicato, ma siamo una associazione senza scopo di lucro o no?
Una frase che ho sentito domenica e che continua a rimbombarmi in testa: ero seduto sotto il monumento e bevevo una redbull, aspettando l'arrivo di Birtele, passano 30 persone in bdc e uno di loro arrivato in piazza, vedendo tutto l'ambaradam in via Dante esclama: ''MA OGGI IL GIRO D'ITALIA ARRIVA A MONTEFORTE?''. Ed io ho pensato:'' IL GIRO D'ITALIA NO, MA LA GENTE D'ITALIA ARRIVA OGGI A MONTEFORTE.''

giovedì 19 maggio 2011

GIRO DIVINUS 2009

Ieri sera alle 19:00 parto con l'obbiettivo di compiere il giro della Divinus 2009. Forte della mia condizione mi propongo di finirla entro le 21:00. Salita iniziale verso Fittà presa di gran lena. Le mie gambe sembrano due stantuffi, salgo con il 40/30 in qualche punto metto il 34 ma non ho mai messo il 27. Arrivo a Castelcerino entro in pineta, cancelli e li come al solito ne risento della menata di prima. Chissà cosa mi succede in quel tratto ma fatico sempre, sarà il terreno erboso e pieno di buche, sarà la pendenza non so, ma fatico sempre in quel punto. Mi riprendo nel punto più duro, la salita delle antenne, sgrano il 27 e mulino in agilità. Monte Mirabello altro punto in cui non riesco mai a prendere il ritmo, il terreno smosso mi rende difficile la pedalata, devo concentrarmi nel gesto per renderla rotonda. Infatti certe volte mi dimentico di stantuffare e spingo solo i pedali. Ultimo tratto sopra i campi di Gini, scendo nella discesa che attualmente viene chiamata ''della Tre Valli'', ma la prima a frequentarla è stata la Divinus. Affronto la salita che mi porta a San Felice, in quota è tutto falsopiano, così le mie gambe possono girare un pò senza sforzare troppo. Arrivo al cimitero di Cazzano, sono ormai alla fine, qui spingo tutto quello che ho, soprattutto quando spiana un pò in quota, boschetto di Fittà e l'ultima fatica è il Pigno. Butto fuori tutto, spingo sul 40 come una bestia, so che è corta così mi permetto di andare su forte. Beh signori ho staccato un 2 ore e 05 minuti, non male per me. L'ultima volta l'avevo finita in 2 ore e 15 ed erano 2 anni fa. Tutto qua ciao

mercoledì 18 maggio 2011

TAPPA DI LUNEDì CON IL CICLISTA CON LA C GRANDE.......

Ore 12:00 suona il mio cell, è lui Andrea P., è il secondo lunedì che mi chiama per un giro in bici, ma per vari motivi non ci sono mai andato. Oggi non ho nulla da fare così decido di andarci, consapevole che la tappa di oggi non sarà facile. Lui è due anni che si allena due ore quasi ogni giorno, ha il tempo e la possibilità di farlo. E' inutile dire che va forte, si allena seriamente, nulla lo lascia al caso, infatti è il vice campione triveneto mtb della categoria junior. Ci incontriamo a Soave e mi dice che deve essere a casa alle 17:30, sono le 15:00. Andiamo a Castelcerino e mi butta li :- la facciamo 12 volte- Mi dice che oggi deve allenarsi al medio. Io e il neurone che mi ha prestato Omer Simpson ci guardiamo le mani e pensiamo che si allena a mandare a quel paese la gente e poi scappa in bici! DEHIHIOHOH Gli chiedo sa elo el medio. L'allenamento al medio significa tenere una frequenza cardiaca del -10% del valore di soglia. Inizia la salita lui va di 53, io essendo ancora all'inizio salgo di 39. Subito intuisco che il suo allenamento al medio equivale al mio fuori soglia. Tre quarti di salita gli sto a ruota poi non ce la faccio più, sento formicolii alle braccia e inizio ad avere qualche conato. Lui mi continua parlarmi io ansimo, su un tratto di piano gli dico di prendersi appunti delle domande che mi fa e gli risponderò in discesa. Scolliniamo e torniamo giù per ripeterla un'altra volta. Adesso mi sono scaldato e vado su anch'io di padella; già meglio, fatico meno e riesco a rispondere a qualche sua domanda. Alla fine la ripetiamo per tre volte quella salita, che non mi piace tanto ma dicono che sia tanto allenante. Finita la serie mi dice di andare a fare la panoramica, io gli dico che mi va bene ma facciamo quella stretta e dura (IL MIO è MASUCHISMO). Durante il trasferimento parliamo di bici, poi arriva la rampa e li il silenzio la fa da padrone, non penso che sia andato su forte lui, nemmeno io, avevo le gambe che giravano a mille con il 39, era una meraviglia, nonostante non fossi al gancio salivo ai 14-15km/h. Sentivo che ne avevo molto di più, non mi sembrava vero, è un pò di tempo che mi sento bene, ma così sono anni che non stavo bene di gambe. Scolliniamo a Colognola e prendiamo la direzione verso casa sua Zevio. In questi tratti di pianura parliamo sempre di bici, mi racconta dei suoi allenamenti, delle sfr, di watt che sviluppa, poi mi dice che è un pò stufo di fare gare; azz è normale visto che gareggia da febbraio quasi ogni domenica. Gli dico che non avevo mai visto la sua nuova bici, è veramente fatta bene. Mi dice che è la stessa di Garzelli, pesa 7kg e costa di listino 7000euro. La mia bici fa un sussulto e da bianca diventa rossa di vergogna, le do una carezza sul tubo orizzontale e le dico di non preoccuparsi che un giorno, quando andrà in pensione, può diventare un portone, mentre la sua con tutto quel carbonio no. Bisogna parlarci con le bici, anche loro hanno un'anima. Provo a cambiare discorso e gli dico:-sai sabato sera sono andato a pettinare la sfilata a Monteforte, ho visto un pò di modelle nude azz-
Lui:- Davvero?..... Hai visto Contador ieri come faceva molinare le gambe?
Io:- Stamattina facevano la replica della tappa...... Ma le tette delle modelle erano meglio.-
Ormai siamo a Zevio, una bella uscita , molto allenante, ogni tanto fa bene uscire con gente che va forte. La maggior parte delle volte esco da solo, ma è più divertente essere in compagnia. Ci salutiamo lui entra in casa, io faccio il giro da Perzacco, e pedalo ai 40km/h sfruttando la scia di macchine e camion. Durante questo tratto penso ad Andrea a quanto va forte e quanto mi piacerebbe uscire 2 ore ogni giorno. Andare forte sarebbe una conseguenza, ma salire in bici ogni giorno per me sarebbe veramente un sogno. Apprezzerei ancora di più la natura che ci circonda. Con queste riflessioni arrivo a casa in un attimo e mi sento un pò stanchino, così mi prendo una birra, non so dove l'ho letto ma dicono che sia un ottimo integratore. Mi scolo una waizen da mezzo litro forse era un pò troppa e infatti ero mezzo in balla, ma con le endorfine del giro e la birra mi sentivo veramente felice WOU

martedì 17 maggio 2011

FACCIAMO LO SBOOORONE

Sabato sera nel mio paese si è svolta una sfilata per l'elezione di miss Proloco 2011 valevole per le selezioni di Miss Mondo. Come in ogni sfilata dietro alle quinte ci vuole un parrucchiere; e chi secondo voi è stato chiamato per pettinare le candidate a questo titolo? Ebbene si, il sottoscritto, titolare del negozio Andrea's Style ha partecipato a questo evento come parrucchiere. Sono piccole soddisfazioni che spezzano la quotidianità di una vita lavorativa. Nonostante qualcuno può obbiettare anche il mio lavoro può essere monotono; qualche anno fa avevo scelto di fare questo lavoro perchè odiavo fare sempre le stesse cose, volevo un lavoro dinamico con nuovi stimoli e novità. Dopo un pò di tempo mi sono reso conto che è un'utopia. Non solo il mio lavoro ,ma qualsiasi lavoro ha la sua quotidianità. Inoltre i momenti di soddisfazione si contano nelle dita di 2 mani in confronto alla quantità di cacca che si mangia; penso che questo valga per tutti, non solo per me. Su queste cose meglio non fare riflessioni altrimenti non se ne esce più. Ci si riempie di ansia e nervoso, notiamo come il sistema ci rende cattivi e delusi, dove i veri valori vanno finire e su cosa veramente consideriamo meritevole di lode. Una cosa deplorevole, Qualcuno può chiedermi: che ci vuoi fare? vuoi cambiare il mondo?- rispondo: no, ormai... però vo in bici e questo mi basta.-
Comunque sabato sera sono tornato a calcare il palcoscenico che frequentavo quando ero ancora dipendente. Si non sono un novellino, col mio vecchio titolare frequentavamo questo tipo di eventi. Alle 19:30 ero in piazza, mi preparo le postazioni, osservo le modelle che stanno provando la sfilata. Tutte brutte naturalmente ( questo lo scrivo se per caso lo legge mia moglie), alle 20:30 entrano per prepararsi, ho mezz'ora per pettinare 10 modelle, le altre 10 sono dell'altra parrucchiera. Alle 21:00 inizia la sfilata, mi sento preso per il collo, ma alla fine sono pronte, chi con boccoli, ricci, lisci etc... Esco per vedere come procede la sfilata e mi prende un colpo al cuore; piove le modelle sono sotto l'acqua e il presentatore sta discutendo con la direzione e la giuria non so cosa. Mi incazzo come una bestia; cosa serve che abbiamo pettinato ste modelle, se adesso sono fuori alle intemperie mentre loro sono li che cincischiano, chiamatele dentro c..... Diluvia la gente fugge, le modelle hanno i capelli bagnati, qualcosa sistemiamo ma ormai è tardi. La pioggia smette e inizia la sfilata, le modelle sfilano con i capelli mezzi bagnati. Dopo 10 min il presentatore ci chiama sul palco per un applauso, ci saranno 20 mani che battono, fatta la presentazione ci rimandano dietro le quinte e il mio momento di gloria finisce li. C'era una persona con la videocamera che ha filmato la serata, oggi l'ho visto e il momento in cui sono stato presentato è stato tagliato. Non es possible!!! Spero che al cameraman gli cadano tutti i capelli con un colpo di scoreggia. Non pensarci e guardare cosa di positivo ho attorno è l'unica maniera per tirare avanti; mi sono fatto una promessa, poichè mi sono accorto già da tempo che nella vita ho una leggera dose di sfiga,la chiamo sfiga superficiale perchè ce nè di peggio in giro, mi sono promesso di non fermarmi mai più a chiedermi: perchè? - mi farei solo del male, avanti sempre senza girarsi indietro, in qualsiasi situazione. Adesso devo andare, ma domani racconterò l'uscita di lunedì con il fenomeno, da non perdere.

sabato 14 maggio 2011

USCITA COL GIAN DI GIOVEDì

Si l'ho trovato appena chiuso il negozio e mi sono accodato. Insieme abbiamo percorso 24km in mtb, chiacchierandi un pò. Niente di particolarmente impegnativo:giro Divinus fino a Castelcerino, cancelli, poi abbiamo preso il boschetto dell'anno scorso, single track veramente bello, peccato che quest'anno non ci sia, d'altra parte era impossibile passare di li quest'anno. Poi siamo passati nel boschetto del giro corto che coincide con gli ultimi km del giro lungo, Pigno e ritorno a casa. Ho preferito allungare il giro da solo passando per piazza scheetti e scendere verso il castello. Nelle discese precedenti mi sentivo un pò rigido, così ho fatto questo tratto tecnico, con roccie e salti. Quando uno impara a scendere da li non avrà problemi in nessuna discesa futura, parola dell'esperto Beghini. In effetti questa discesa è molto tecnica ci vuole un buon manico,non è la discesa della Soavebike, si prende a destra appena passata piazza skeetti, basta seguire il sentiero che entra tra due piante spinose e si seguono le roccie. Alla fine si collega con la Soavebike. Tosta veramente dura come discesa mette a dura prova braccia, schiena e bici, ci sono scalini di 50cm. Il piede l'ho messo giù più di una volta. Questo è tutto ieri sera c'era Divinus in notturna ma per motivi di lavoro non ci sono andato ciao.

mercoledì 11 maggio 2011

PROCESSO DEL MANTE ALLA TAPPA DEL GIRO

Bellissima tappa oggi. 19km di sterrato con un macello di forature e cadute. Tante cadute, belle le gare in bdc, ma sono spesso a terra. Ho sempre rifiutato di partecipare ad una gf su strada, sono troppe le cause per una caduta. Una cosa che odio è farmi del male per colpa di altri. In mtb la maggior parte in cui si cade è per errore del pilota. Corsa vera oggi, lunga fuga di Koheler, neutralizzata ai -10 all'arrivo. Vince Weeling, una curiosità vince con la bici del nostro presidente. Si sono visti anche i big: Nibali nella discesa sterrata e il sosia di Edoardo, Michele Scarponi nell'ultima salita dura. Contador nascosto ma sempre li tra i primi. Maglia rosa Millar scoppia nell'ultima asperità e consegna la maglia al vincitore di giornata.

44KM BDC IERI SERA

Tappa con qualche salita ieri sera. Primi 8km di pianura fino a San Vittore, per affrontare la salita che sale in Panoramica. Prima curva in leggera pendenza svolta a destra nella vecchia strada che s'impenna subito, tutta a curve e stretta. Gamba allegra questa sera, non sento la salita vado su bello bello. Scollino soddisfatto, scendo a Colognola, per salire ad Illasi e salire al castello di padella. Volevo tornare prima che faccia buio, e volevo salire anche a Castelcerino. Affronto la strada che va a Soave molinando bene, senza esagerare, sapendo che dopo mi aspetta una salita non impegnativa, ma che voglio cronometrare. Arrivato ai piedi del monte scatta il cronometro. Vado in agilità, ma non mi soddisfa così qualche dente lo butto giù. Tengo una velocità attorno ai 16-17km/h, in certi tratti tocco i 20 ma sento che le gambe hanno fatto le altre due salite. Scollino e il cronometro viene fermato ai 15min e 30 secondi. Non so se sia un buon tempo, sicuramente sarà il tempo in cui si baseranno gli altri rilevamenti. Scendo a Montecchia e inizia a fare buio sono le 20:15, ho un quarto d'ora di luce. Allora via di padella, la strada in leggera discesa lo favorisce. Dal ponte di ferro a Costalunga all'Agip mai sceso sotto i 40, sfrutto la scia delle macchine che mi sorpassano. Arrivo a casa in 20min ormai è buio. Un buon giro da ripetere, si alterna un pò tutti i tipi di strada, dalla salita impegnativa, a quella facile, al piano. ciao adesso devo guardare la tappa

martedì 10 maggio 2011

ESPERIENZA DI MONTATORE DI MOBILI





Continuano i lavori a casa dei miei genitori per riparare i danni causati dall'alluvione. Certe stanze sono apposto con i muri e allora si inizia a mettere dentro qualche mobile. La lavanderia è apposto, così si si comincia ad arredarla. Ieri ho montato un'armadio con porte scorrevoli della grandezza di un 4 ante. E' stato donato gentilmente dal nostro parroco, il quale non so in quale maniera ha avuto in donazione dall'Ikea un macello di armadi. Premetto che non è il mio lavoro, ma le bestemmie che non sono state dette erano infinite. Sono state represse solo perchè l'armadio era un regalo di Don Alessandro e per paura che il mobile si offendesse non le ho dette. Le istruzioni sono in inglese, qualche accessorio mancava, in compenso le viti e bulloni sono in abbondanza. La struttura non è stato un problema, il casino è arrivato con le porte scorrevoli. Le istruzioni dicevano di montarle sulla rotaia da sotto invece bisognava infilarle di lato. Comunque alla fine è ancora in piedi e sembra tenere. Un lavoro è fatto e quindi uno in meno. Chissà che questi problemi pian piano non finiscano.

PERCORSO DIVINUS SEGNALATO COMPLETAMENTE



Percorso totalmente segnalato eccetto l'ultimo km sull'argine che verrà transennato il giorno prima. Se in qualche punto qualcuno si perde o non è chiara la direzione, si prega segnalare il problema qui o sul blog Hellas Monteforteciclobike specificando approsimativamente il km. Può capitare che qualche freccia sparisca misteriosamente.

venerdì 6 maggio 2011

GIOVEDì 5/05/2011 DIVINUS IN ASSETTO DA GARA

Ore 19:00 salgo in sella alla mia saltafossi. Nesunn obbiettivo, ho il faro l'idea è di pedalare fin quando inizia a fare buio, poi avrei girato la bici e sarei tornato a casa. Così non è stato. Pedalo tranquillamente sulle nostre colline, il sole è al tramonto ma mi da ancora un'oretta e mezza di luce penso. Alla croce prima di Fittà mi giro e vedo una sagoma familiare che si oppone allo sfondo giallastro del tramonto. Sta salendo di gran carriera, sembra veramente cattivo, ogni pedalata pare che stacchi il cemento dalla strada. E' Matteo, gia li le mie idee svaniscono, lo aspetto e mi dice: Nemo, fo el giro della Divinus- Balbetto, mi sento una ghigliottina che incrocia il mio collo: vvvvvabbbbbè- è stata la mia risposta. Mi metto in coda, il suo passo è veramente forte. Aumento il mio ritmo, sul falsopiano non lo perdo ma su salita si allontana. Il ragazzo ha una gran gamba, il suo motore batte bene in testa. Il mio è un diesel che va a benzina agricola in confronto. Sbuffo, sudo come un cammello, fatico come una bestia. Il momento più critico arriva in prossimità del monte Cimo e continua fino al gpm del percorso. Ad ogni rampa che si impenna prendo circa 30 secondi, riesco a tenerlo massimo 50 metri. Ho fatto veramente fatica, nelle discese invece non lo mollo, non sono impegnative, sono scorrevoli e basta impostare bene la curva. Ginocchio fuori piega colpo di reni nei tornanti e come dice Guido Meda:- TUTTI IN PIEDI SUL DIVANO, CHE SPETTACOLO-. Finisce il vaio dei Finetti in discesa e inizia la salita. Le mie gambe girano meglio sembra che per strada qualcuno mi abbia tolto i fermi del limitatore, chissà cosa succede al corpo umano in certe situazioni. Matteo mi stacca ma non più di tanto, lo sento ancora che ''suppia'' per la fatica, è li a 10 metri. Lo perdo un pò nel finale perchè come spesso mi capita mi guardo attorno per osservare il paesaggio. Cerco la solita lapide del partigiano che è sulla parte più alta della strada nel versante del Capitello di S.Anna. Per chi non lo sapesse sono un appassionato di ricordi di guerra. Tra la valle d'Illasi e Valdalpone ne ho trovate 5, ma dovrebbero essercene ancora secondo quanto scritto nei libri. Tornando al giro adesso sto bene la mia condizione è cresciuta e forse quella di Matteo è calata. Azzo non può tenere il ritmo di prima per 50km. In discesa non lo mollo e nelle salite sono li, gli ciuccio la ruota. Memorabile per me la salita del Pigno; mi sono dimenticato di mettere il 27 ad inizio salita e se lo metto adesso le gambe fanno giri a vuoto, così tengo il 40, prima rampa non mi accorgo di averla fatta e adesso mi aspetta la seconda più dura. Aspetto il suo attacco e penso di limitare i danni aumentando un pò il ritmo. Eccolo parte in progressione, rispondo e non lo mollo gli vado a fianco mi stupisco la mia ruota davanti lo passa, mollo un pò e riaccelero, faccio l'elastico alla fine scolliniamo alla pari. Qui il giro finisce torniamo a casa. Divinus Bike conclusa in 2ore e 15min e una grossa tirata di collo per me sopprattutto nella prima parte di percorso. Concludo dicendo che la mia condizione fisica non mi soddisfa, sono in overtraining. I battiti sono alti alla mattina e prima dii andare a letto. Appena riposo un pò mi scendono a 38, mi devo fermare un pò, ma la bici è come una droga non riesco a farne a meno. Per quel che riguarda Matteo lo vedo in gran forma, fa girare i pedali come eliche. è veramente cattivo vederlo in bici.

giovedì 5 maggio 2011

OPS........ NON SI FANNO I FURBETTI. HO RECUPERATO QUALCHE POSIZIONE

SERENISSIMA COPPA VENETO: COMUNICAZIONI DEL GIUDICE SPORTIVO
Dopo attento esame dei singoli casi scoperti ed evidenziati di sostituzione di atleti , valutando il comportamento anti sportivo perpetrato a danno del Comitato Organizzatore de La Serenissima Coppa Veneto Zerowind, degli organizzatori delle singole prove, degli sponsor che sostengono il circuito e di tutti gli appassionati che domenicalmente affollano le nostre manifestazioni con lo spirito di divertirsi all'insegna del sano sport e della lealtà sportiva, tenendo in considerazione la responsabilità oggettiva delle società e considerando, per i due casi di autodenuncia, il comportamento collaborativo, il Comitato Organizzatore de La Serenissima Coppa Veneto, come da regolamento del circuito stesso, pubblicato sul sito www.coppavenetozerowind.it, decide per le seguenti sanzioni e penalità.

GRANFONDO TRE VALLI - Tregnago (Verona) 27 marzo 2011

Atleta Davide Gomis, tesserato per il Team Adventure & Bike, numero di gara 617, sostituito dall'atleta Brusarosco Daniele, senza fornire alcuna segnalazione né all'organizzazione della Tre Valli, né al C.O. de La Serenissima (prove fotografiche a mani del C.O. La Serenissima Coppa Veneto).

Esclusione con interdizione di partecipare alle prossima gare de La Serenissima - Coppa Veneto agli atleti Davide Gomis e Daniel Brusarosco.

Esclusione per responsabilità oggettiva del Team Adventure Bike dalla classifica de la Serenissima - Coppa Veneto con azzeramento del punteggio acquisito (gli atleti possono comunque partecipare alle gare ove iscritti e concorrere per la sola classifica individuale).


GRANFONDO TRE VALLI - Tregnago (Verona) 27 marzo 2011

Atleta Boscolo Luca, tesserato per la Scavezzon Squadra Corse, numero di gara 1609, correva indossando un doppio chip, uno dei quali dichiarava essere dell'atleta Zamengo Davide, tesserato per il Team Venezia Bike, numero di gara 610, concludendo in 445. e 446. posizione con il tempo di 2.29.11

Esclusione con interdizione di partecipare alle prossime gare de La Serenissima - Coppa Veneto agli atleti Boscolo Luca, Scavezzon Squadra Corse e Zamengo Davide, Team Venezia Bike.

Trattandosi di autodenuncia da parte dell'atleta Boscolo Luca, alle società Scavezzon Squadra Corse e al Team Venezia Bike, viene comminata una penalità quantificabile nell'azzeramento del punteggio ottenuto durante la Tre Valli (Scavezzon Squadra Corse punti 475, Team Venezia Bike punti 190).


GRANFONDO PROSECCHISSIMA - Miane (Treviso) 10 aprile 2011

Atleta Manfrin Gianni, tesserato per il Team EsteBike Zordan, numero di gara 348, correva indossando un doppio chip, uno dei quali di un compagno di squadra assente alla manifestazione (non dichiarato).

Esclusione con interdizione di partecipare alle prossima gare de La Serenissima - Coppa Veneto all'atleta Manfrin Gianni.

Trattandosi di autodenuncia da parte dell'atleta Manfrin Gianni, alla società Team EsteBike Zordan, viene comminata una penalità quantificabile nell'azzeramento del punteggio ottenuto durante la Prosecchissima (punti 1035)


GRANFONDO PROSECCHISSIMA - Miane (Treviso) 10 aprile 2011

Atleta Boscolo Luca, tesserato per la Scavezzon Squadra Corse, numero di gara 1113, correva indossando un doppio chip, uno dei quali dichiarava essere dell'atleta Zamengo Davide, tesserato per il Team Venezia Bike, che a metà percorso abbandonava lungo il percorso in quanto richiamato da altri concorrenti sul comportante antisportivo.

Esclusione con interdizione di partecipare alle prossime gare de La Serenissima - Coppa Veneto agli atleti Boscolo Luca, Scavezzon Squadra Corse e Zamengo Davide, Team Venezia Bike.

Trattandosi di autodenuncia da parte dell'atleta Boscolo Luca, alle società Scavezzon Squadra Corse e al Team Venezia Bike, viene comminata una penalità quantificabile nell'azzeramento del punteggio ottenuto durante la Prosecchissima (Scavezzon Squadra Corse punti 1725, Team Venezia Bike punti 690)



Alle società e agli atleti è concessa la possibilità di inoltrare reclamo al Comitato Organizzatore de La Serenissima Coppa Veneto, tramite e-mail all'indirizzo info@coppavenetozerowind.it, entro lunedì 9 maggio 2011, ore 21.00.

In assenza di replica, le penalità diventeranno esecutive, riservandoci altresì di intraprendere azioni legali nei confronti dei singoli.



Comunicato Stampa - 05 maggio 2011




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mercoledì 4 maggio 2011

GIORNI DI RIPOSO

Senza rendermene conto la settimana scorsa sono uscito matedì, giovedì, sabato, domenica e lunedì. Un totale di 250km, beh nonostante gli scarsi risultati in gara, mi ritengo soddisfatto. I frutti si vedranno quando mi deciderò a mollare un pò. Ieri, oggi e fino a domani sera niente bici, solo per venire al lavoro. Ogni giorno con una graziella ritrovata in un fosso, sistemata alla meno peggio, percorro 6km; 1,5km per 4 volte. Pensandoci adesso potrei aggiungerli ai km delle uscite. Intanto si iniziano i preparativi per la Divinus 2011. Domenica si segna il percorso, in questi giorni c'è da sistemare i prodotti da mettere nei pacchi. Ci aspetta un bel periodo di fuoco per questa edizione. Per chi non lo sapesse anche quest'anno la mascotte Aquilotto sarà Laura mia moglie. Cambiando discorso tra pochi giorni inizia il Giro. Sempre seguito con grande passione, anche quando non praticavo il ciclismo. Sarà la bella stagione, il sole che inizia scaldare, le lunghe giornate, ma l'atmosfera che viene trasmessa dalle immagini alla tv mi fa sentire come se fossero 20 giorni di ferie. Se quest'anno riesco ad organizzarmi, una tappa vorrei andare a vederla dal vivo; l'idea sarebbe di andare alla Belluno-Nevgal, la cronometro. Se riesco a trovare qualcuno che viene con me, altrimenti ci vado da solo; mi armo di matita gomma cronometro e macchinetta digitale e mi faccio la telecronaca da solo; ah Cassani mi fa un baffo.
Quando ero piccolo il giro passava per Monteforte. Era la cronometro Verona-Soave. Per allungarla un pò si faceva il giro del mio paese. Mio papà si posizionò in piazza per filmare con la sua telecamera con la bobina i passaggi dei campioni dell'epoca. Moser era il mio idolo,Fignon l'antipatico, poi c'erano Fondriest, Argentin, Battaglin etc. Ma si era contenti solo se vinceva Moser. I filmati registrati se ne sono andati con l'alluvione, ma non erano un gran che; oltre alla mano amatoriale del cameramen, ci mettevano del suo anche i ciclisti che passavano per il centro ad oltre 50km/h. Se i vigili si fossero messi con l'autovelox, chissà quante multe che scattavano..... ma non c'era l'autovelox 25 anni fa

martedì 3 maggio 2011

E' VOGLIA DI.......

Ieri scendo in garage e senza esitare prendo la bdc. Direzione Monte Calvarina. Si avevo voglia di salita lunga, sarà per punire le mie gambe per la tristissima prova di ieri, non so ma dopo una quindicina di km di pianura mi trovo a Roncà e salgo dalla Calvarina. Vado agile ma in certi punti non esito a sgranare qualche dente e salire ai 22km/h. Scollino e scendo verso Arzignano, da li Montorso, Zermeghedo percorrendo le strade interne per non incontrare traffico, Sarmazza e dovrebbe essere finito il giro. In piazza Monteforte alle 18:15 trovo Edoardo e mi chiede se sto partendo o arrivo, gli dico che dovrei aver finito ma non ho voglia di tornare a casa, così lo seguo per il suo giro defaticante. Andiamo su a Castelcerino, chiacchierando e per non tornare troppo tardi lo saluto al bivio per la Fittà. Torna a casa con 74km e un pò di dislivello, penso di averle castigate per bene le mie gambe

PANORAMA BIKE

Penultimo di categoria, ci vogliono anche quelli. Sempre come il solito mai avuto le gambe in grado di girare. Sabato sera dopo un giretto di un'ora in bdc ho cenato e sono andato a letto presto. Il riscaldamento prometteva bene sentivo le gambe belle allegre e mi ero quasi convinto di fare bella figura. Entro nella prima griglia e aspetto 15 minuti prima di partire. Il giudice da il via, partenza a manetta, tengo il passo dei primi per una salita e mezza, poi ho fatto boom. Si è spento il motore, mi passavano da tutte le parti, volevo buttare la bici nel campo sotto la strada. E' stata la solita agonia fino alla fine. Basta con questo è tutto.