sabato 30 giugno 2012

DOMANI IN BDC

In solitaria domani mattina, come sempre, d'altra parte se facciamo un cinico pensiero, si pedala sempre da soli, sia che abbiamo qualche compagno vicino, che nessuno. A meno che non abbiamo un tandem, allora la storia cambia, ma normalmente la bici la portiamo avanti da soli, o no? Beh dicevo che domani come spesso o quasi sempre ultimamente farò un 'uscita solitaria in bdc, visto che la mia giant è ferma ai box. Il problema sembra risolto, compro un nuovo cerchio xt, invece di avere gli attacchi raggi rossi, li avrà bianchi, nooooo sacrilegio; alla fine che me frega del colore. Con una cifra relativamente modica shimano mi cambia il cerchio. Guardando i vari blog mi è venuta voglia di rifugio Bertagnoli, qualcuno l'ha fatto oggi, io ci andrò domattina alle otto, salendo prima a Castello di San Giovanni.

giovedì 28 giugno 2012

MA PORCA......

Una vagonata di bestemmie è arrivata stamattina dopo aver chiuso la telefonata con il meccanico. Non per colpa sua, ci mancherebbe, ma caspita non è possibile. L'inconveniente di domenica al cerchio posteriore si è confermato più grave del previsto. Completa rottura del mozzo, impossibile sostituirlo con un altro di altra marca, shimano ritira il cerchio per un mese, poi ci sono anche le ferie, quindi sarà più di un mese, per risolvere il problema. Il costo è piuttosto elevato, quasi quasi mi è stato consigliato di cambiare cerchi. Si non son mia paperon de paperoni, Adesso non ho idea di cosa fare, proverò vedere se qualcuno mi presta un cerchio fino a quando mi arriva il mio. Oppure provo a vedere se ne trovo usati in buono stato. Che balle, domenica volevo continuare l'esplorazione della Calvarina, invece uscirò in bdc. 

martedì 26 giugno 2012

ULTIMA DI COPPA VENETO

A Schio domenica ho corso la mia ultima gara di stagione, l'ultima di quelle che ero iscritto attraverso la cumulativa per il Lessinia Tour e Coppa Veneto. Nei prossimi mesi parteciperò ancora ad altre manifestazioni, ma non ho ancora idea. Quasi sicuramente sarò presente alla Benini, poi mi piacerebbe prendere qualche bella bastonata nelle gare xc, tipo Montorio e Valeggio. Mi ispira l'xc di Selva di Trissino, la gare del Gnocco, bo chissà qualcosa farò. Un frullio leggero in testa mi dice di partecipare a qualche gara su strada a circuito, di quelle che Cassani chiama gare attorno al campanile. Questa pulce me l'ha messa in testa DarioJet, ma sinceramente pensare di essere in gruppo ai 45orari, gomito a gomito con quello vicino, mi fa letteralmente fare la cacca addosso. Ciucciare la ruota è una dote che ho, ma un conto è stare a ruota in compagnia, un altro è essere in gara.
Tornando a Domenica, non è stata il massimo, anzi forse la peggiore prestazione di quest'anno. Questo è dovuto a problemi meccanici, non alla mia condizione. La partenza era alle nove, non ho scelto di partecipare al marathon per motivi di orari. Partendo alle 10 chissà a che ora avrei finito. In griglia il team Hellas era tutto unito, si sparava boiate a nastro, l'umore era alto. Pronti via, la gamba tira bene, i battiti salgono bene, per i primi km tutto ok. Inizia la salita, sterrata, bestia che fatica, Luca B e Pedrosa mi vanno via, pedalo veramente duro. Non capisco dov'è il problema, tutti mi passano, le gambe stanno bene, i battiti idem, ma il rapporto è sempre duro, nonostante usi il 27 davanti e il 32 dietro. Non riesco a far salire le pedalate. Franceschino, mi supera, adesso inizio a sentire la fatica, la salita non è dura, ma mi sembra di salire con il freno tirato. Discesa: qui mi stupisco, solitamente sono fermo, perdo posizioni, la bici va dove vuole, questo se la strada è scorrevole e in sterrato, se invece è un pò tecnica e serpeggiante, non lo nego ma  riesco a difendermi. Domenica invece supero, non uno ma più di uno. Guadagno, nonostante la ruota anteriore perda aderenza. Il battistrada del Geax gato anteriore da 1.9 ormai è liscio come un tubolare da strada, ma il suo dovere l'ha fatto. Termino la prima discesa, mi fermo per salto catena e per il formarsi di 3 nodi. Grazie all'aiuto di uno spettatore risolvo il problema, ma la ruota posteriore non gira più. Il disco tocca costantemente le pastiglie e  dondola sul perno. Vacca Boia, oggi il meccanico mi ha detto che forse ho rotto il perno, mah..........
Riparto con la ruota che stride, piano piano prendo il ritmo, mi raggiunge Umberto, mi chiede perchè sono li, gli spiego il motivo, decido di fare gara con lui, ormai Pedrosa, Luca e Franceschino non li riprendo più. Passo un ristoro continuo pensando di avere Umberto a ruota, ogni tanto sparo una boiata, invece si era fermato. Penso anche di ritirarmi, ma non posso essermi svegliato alle 5 per fare solo 20km, così continuo. Incontro Pedrosa, torna per rottura cambio, al bivio marathon e classic, inizio uno dei pochi sterrati in salita, mi accorgo che la ruota dietro inizia a sgonfiarsi, uso il fast che riuscirà a tenere la ruota gonfia fino alla fine. Il percorso era parecchio asfaltato, tanta salita, fino ai meno 5 al traguardo. Ho l'impressione di aver sempre pedalato, discesa poca e pedalata anche quella causa della ruota che non girava. Tutto qua l'ultima gara si conclude con un opaco 2 ore e 48 minuti, se tutto fosse andato liscio avrei fatto molto ma molto meglio, ma come si sa non tutte le ciambelle non riescono con il buco.

venerdì 22 giugno 2012

UNA SERATA PIANA

Uscita in bdc ieri sera, non ho voluto partecipare alla notturna per motivi familiari, non tiriamo troppo la corda. Obbiettivo di serata far girare le gambe. Una 40ina di km in pianura era quello che ci voleva. Provinciale fino alla strada della Germania, Roncà, Terrossa Lonigo San Bonifacio e casa. Terminato il tutto in 1 ora e 16, tutto tranquillo, caldo ma bello pedalare con questo clima. Cos'altro ho da dire? Boh niente ho perso le parole eppure ce le avevo qua un attimo fa (Ligabue) Domenica mi aspetta la Velleogra,non farò il marathon, ma il classic, si parte alle nove a canonn e si arriva sempre a canon una n l'ho persa lungo il percorso.

giovedì 21 giugno 2012

NOTTURNA CON PEDROSA

  Il nostro Pedrosa, non quello sotto, organizza una notturna in mtb con terzo tempo con pizza da lui gentilmente offerto, Giro previsto sconosciuto, che ne so non sono io che la organizzo, comunque non ci sarò. Ritrovo stasera ore 20 in sede, per chi non sa dov'è la sede, ci si trova al campo da calcio di Monteforte d'Alpone.ciao ciao




mercoledì 20 giugno 2012

DOMENICA A LAVARONE C'ERO ANCH'IO


Domenica alla 100km dei forti ho timbrato il mio cartellino. Gara che ho deciso di fare all'ultimo, non ero iscritto, dopo una riunione del granconsiglio si è deciso di partecipare. Serviva fare numero per i punti del team nel circuito Trek, quindi ogni membro in più aiutava. Non avevo velleità agonistiche, l'importante era portare a termine gli 80km del marathon. Percorso a mio parere molto bello, forse il migliore che non ho mai fatto. Si viaggiava su strade militari, tra prati e boschi. Un continuo saliscendi, da continui rilanci, tenendo d'occhio comunque le energie. I km erano tanti e bisognava stare attenti a non finire la benza.La mia preparazione inizia la sera prima con una abbondante cena da genitori, poi la mattina la mia mente malata mi ha consigliato di mangiare a colazione un etto e mezzo di maccheroni in bianco.Inutile dire che mentre mi trasferivo a Lavarone mi sentivo come un barile gonfio. Penso di digerire prima della partenza, invece al via e per i primi 30km i maccheroni facevano le ripetute tra lo stomaco e l'esofago. Che schifo pedalare e sentire il gusto della pasta che ti sale in bocca. Comunque parto bene, le gambe girano e i battiti salgono bene. Non voglio osare troppo, la paura di rigurgitare sul manubrio del biker di fianco è tanta. Comunque riesco a recuperare quasi tutti i compagni di squadra partiti in prima griglia. Mi manca il solito Pedrosa e Luca B, mentre Matteo, Luca S e Daniele F,(tornato alle gare dopo mesi di assenza e sempre in forma) li rivedrò solo al traguardo, non erano nel mio mirino in questa gara.
La mia prestazione continua irregolare fino al 30esimo km,  un 5 km dove ho penato come una bestia, poi chissà cosa è successo, si sente dentro la testa wuaaaaaaaaaaaa l'urlo di tarzan, è l'embolo. I battiti non scendono mai sotto i 170, le gambe vanno a mille, al bivio tra corto e lungo, inizia il Mante show. Una nota da segnalare: nelle discese larghe perdo una miriade di posizioni, la bici perde aderenza con l'anteriore, nonostante imposti la curva, la bici scivola verso l'esterno, penso sia il copertone geax da 1.9, troppo poco il battistrada. Al bivio inizia una salita di 6km e 600mt di dislivello, tutti coloro che mi hanno passato nei km precedenti li recupero, vado al doppio. Lontano vedo una magla Hellas, è Pedrosa. Non ci sto più sulla sella volevo scendere e rincorrerlo a piedi, l'embolo continua ciàpelo ciàpelo. Così è stato, lo supero, in discesa mi resta a ruota, ma in salita lo stacco, mi dice di essere cotto, rimango con lui un pò, ma poco lontano vedo Luca B, DAI DAI CHE TE LO RIPRENDI. Gli ultimi km sono un continuo saliscendi in single trak sottobosco. radici sassi curve un bel tratto tecnico. Poco adatto a me, lui è più bravo a guidare la bici, io sono più simile a un tronco.Lo supero in salita, poi via tra alberi, radici e sassi. Il mio unico pensiero era che non mi riprendesse, avevo la sensazione di averlo sempre attaccato alle chiappe. Pensandoci adesso in quei boschi sono andato veramente bene. Se la bici non si comporta bene nei tratti scorrevoli, nei tratti tecnici è perfetta, dove la metto lei passa, stabile, scorrevole, piegava a meraviglia. Ultimo km mi giro Luca non c'è, penso che posso rilassarmi la strada è in falsopiano, all'improvviso sento cik cik; chi è che vuole passare impossibile, son el piassè in forma in sto momento. Illeana, nooooo, mi ha ripreso, ingiusto, vigliacca quanto va, mi metto a ruota a volte le sto davanti ma per fortuna mancava un km perchè altrimenti scoppiavo. Poi per cavalleria io e Nicola abbiamo lasciato che tagliasse il tragurado per prima. Brava brava.
Bella gara paesaggi spettacolari, la mia prestazione era di terminare 80km senza scoppiare, così è stato, gli ultimi 20 li ho affrontati a ritmo bello brioso, i precedenti km tra la pasta e il non voler strafare, mi sono goduto il paesaggio, poi c'è da dire che la settimana scorsa ne ho fatta di salita e parecchio dura, comunque sono felice di aver terminato una distanza così lunga
                                                                   

giovedì 14 giugno 2012

FINALMENTE IL SOLE CALDO

Che spettacolo di giornata, 28 gradi, sole che scalda, afa pari a zero, cielo limpido, bello bello. Stamattina scendo in garage per andare al lavoro, con l'idea di prendere la bdc, come al solito, non avevo voglia di mtb.Purtroppo la mia Willier è appesa al muro e  certi sforzi appena alzati non li posso fare, meglio non ho voglia di farli. La Giant è li tanto comoda, appoggiata al muro, tanto facile da salirci sopra, così monto in sella. Tutta mattina la passo pensando che giro fare. Un grosso problema, no? Alle 12 si parte, ciclabile fino a Costalunga, poi? La Tenda sono mesi che non la percorro. Via su per quella salita facile, tutta a strappi, l'unica noia è che termina su asfalto, maledetto bitume che mi porta a Fittà. A proposito di questa strada, anni fa ricordo che era tutta ghiaia, una salita di 3-4 km che partivano dalla chiesa di Brognoligo, sarebbe stata il paradiso per la mtb, adesso è asfalto, triste bitume, percoso da poche macchine e anche pochi trattori, sembra appena fatto. A Fitta continuo verso Castelcerino, ma le frecce dell'ecomaratona ancora visibili mi incuriosiscono. Prima del cimitero giro a dx, bruttissima discesa, scivolosa, pensavo che scendesse poco, per continuare su falsopiano fino a Castelcerino, invece mi sono fregato da solo. Vigliacca la discesa, ma ancora peggio è la salita, un muro con qualche curva, percorso alla velocità media di 5km/h, fino a Castelcerino. Scendo verso il cimitero di Cazzano, ma seguo la strada della Divinus di qualche anno fa, arrivando in provinciale verso Cazzano. Attraverso e non ancora contento di farmi male, salgo da fenil del monte, fino a Bocca Scalucce,  ritorno a casa salendo il Pigno. Beh non posso tornare dalla Ponsara, il cemento inizia a darmi fastidio, cosa si fà? La discesa dei Preari, wou. Un bel test allenante, con tanta salita e discese abbastanza impegnative, per un totale di 30km, percorsi in 1 ora e 43min. Condizione ancora brillante, da stupirmi, nemmeno le salite dure fatte oggi mi hanno fatto affaticare. Chissà quanto mi durerà sta condizione.

martedì 12 giugno 2012

COSA DIRE DI QUESTO WEEK END?

Di attività motoria praticamente nulla, dieta del ciclista rispettata per niente. Si inizia sabato sera con una cena con la vecchia compagnia alla trattoria al Pozzo. Laura ha preferito rimanere a casa con Noemi, per evitare di mangiare troppo diverso dal solito, visto il battesimo del giorno successivo.
Così sono andato da solo in bici. Ci siamo dati appuntamento per aperitivo al bar da Tovo, poi via al ristorante.
Negli anni passati eravamo famosi, come molte altre compagnie, nel volontariato. Il nostro impegno con il wwf, nell'adottare scimmie soprattutto nel fine settimana, era degno di merito. Dopo alcuni anni la nostra passione verso questi simpatici animaletti è rimasta intatta. Si inizia con 3-4 prosecchi al bar, poi in trattoria si va giù di vino rosso. Già al primo piatto la scimmia inizia a saltare sulle spalle, poi con il secondo e il dolce faceva le capriole. Tornando a casa, in due in bici( mi e la scimmia) la strada si muoveva a zig zag, chissà perchè hanno messo tutte quelle chicane in paese, il percorso era parecchio tecnico, scalini, curve strette, degno di un xc di coppa del mondo. Arrivo in garage, parcheggio la bici e cerco di far scendere la scimmia, ma non ne vole sapere. Vabbè ce la portiamo a letto. Prima di salire le scale l'occhio mi cade sulla ruota anteriore della mia bdc. E' sgonfia, noooo. Non posso lasciarla li, inizio a cambiare la camera, operazione velocissima, degno di un pit stop da formula uno, inizio a gonfiare la ruota. Sarà stato lo stato d'ebrezza, sarà la troppa potenza nelle braccia, fatto stà che la ruota ha fatto buum. Vabbè riproviamo, cambia la camera, gonfia e ancora buum. Basta vo a letto. Il giorno dopo mi sveglio con un cerchio alla testa, la scimmia come gli anni passati se n'è andata allo zoo, ma ha lasciato il suo solito ricordo. La giornata la passo a tavola fino alle cinque, meno male che Noemi ogni tanto chiedeva un pò di attenzione, così mi alzavo per portarla a spasso, altrimenti era un sgranamento di maroni infinito.
Torniamo a casa, senza scimmia stavolta l'occasione era più seria della sera prima. Mi fermo in garage per sistemare la ruota, ma ancora scoppia dopo averla gonfiata. Dentro non è rimasto alcun chiodo, provo a gonfiarla, ma appena arrivo alle 6 bar la camera scoppia. Beh dopo 5 camere ho intuito il problema: il copertoncino si era strappato lateralmente, facendo uscire la bolla di camera che appena un pò gonfia scoppiava. Così questa mattina cambio il copertoncino in negozio e con le pezze gentilmente vendute da Oppela, rattoppo le camere.
Ieri mi sono ricavato un 2 ore e mzza di mtb, dove? ancora sui monti di Gambellara. Pensavo di pagarla cara questa pedalata, dopo le giornate poco salutari di sabato e domenica. Invece no, ho sudato qualcosa in più di sette camice, ma la gamba è bella pimpante. Il giro ha visto toccare la salita Omomorto di Gambellara, discesa di un km versoAgugliana su asfalto, prendo a dx lo sterrato che mi porta sulla salita che parte dall'obelisco di Sorio. Scendo verso Selva, e cerco il sentiero Filotto. E' un sentiero che parte appena fuori tra Selva e Montebello e si arrampica verso l'Agugliana. Tutto a tornanti sotto il bosco, come un piccolo Stelvio, ma più tosto, smosso e tecnico in salita. Arrivo al gpm di Agugliana, discesa a Sorio su sterrato, includendo un finale inedito tra i solchi lasciati dalle moto da cross e ritorno a casa. 40km un bel allenamento tecnico e fisico. Mi sono divertito.

venerdì 8 giugno 2012

CASA MANTELLO....

                                                                                                                                                                           
   
Può essere il sequel della famosa serie tv, questa storia che vi racconterò. Certamente sarà il solo episodio, lo chiameremo episodio pilota, con il titolo '' SoaveBike si SoaveBike no''.
Da qualche settimana sono venuto a sapere che domenica 10 giugno ci sarà il battesimo della bimba di una cugina di Laura. Già li, quando sono stato informato, ho iniziato ad elencare nella mia mente gli animali presenti nella fattoria ia ia ooo.
Dopo pensandoci, e tirando 4 conti ero arrivato alla conclusione che si poteva fare. La partenza dovrebbe essere stata alle 9:30 come gli altri anni, prestazione simile a quella di un caccia, arrivo banana al volo, mi sciroppo il pigno e sono a casa. Lavaggio e via al ristorante, alle 13:00 sarei stato seduto a tavola, con un leggero ritardo rispetto a tutti gli altri.
Mercoledì per puro caso guardo l'orario di partenza della gara, quest'anno è stata spostata alle 10:00. La situazione cambia, riunione urgente con il ds, che rinvia la decisione alla sera con il gran consiglio, cioè i suoceri.
Confidavo nel loro parere positivo, perchè domenica dopo il Battesimo della nostra Noemi hanno esternato la frase: Domenica dopo il comportamento di certi parenti te ne vai alla Soave Bike e arrivi quando puoi.- Ma la frase era detta a botta calda e si sa com'è la mente umana ragionando a freddo.
Infatti la sera breve riunione con presentazione del problema e attesa di loro opinione. Premetto che appena entrati la prima domanda è stata,C' è domenica la Soave Bike? la faccia che seguiva tale domanda smentiva la frase detta domenica.
Dopo aver esposto il problema, segue un attimo di silenzio, poi: Decidete voi, io non voglio intromettermi, ma se arrivi alle 13:30 è come nemmeno venissi. Il nonno: Fa chelo curto!
Silenzio.
Poi preso da un falso buon senso e recitando a fatica la parte del ragazzo con la testa sulle spalle sbotto: Si sto a casa, perchèèèèèèèèèè............. dai sto a casa, senòòòòòòòòòò........... beh sto a casa non si sa maiiiiiiii...... va beh sto casa e basta. Di più non riuscivo ad esprimere, la mia carriera d'attore si concluse quella sera lì.
Il nonno : FA CHELO CURTO!
Silenzio
Il nonno : FA CHELO CURTO NO?
Rispondere quello che penso sul percorso corto non lo posso nemmeno scrivere. Gli dico solo che in 27km non mi scaldo nemmeno. Poi parto per la riunione post Divinus. Mentre pedalavo verso la sede l'embolo mio barrufaldo stranamente si sveglia e mi dice: Che te frega va lo stesso, non è parente tua, è di Laura.  L'immagine spiega tutta la situazione. L'angelo bianco è il buon senso che dice è giusto stare a casa, il diavoletto è il mio embolo barrufaldo. Al centro ci sono io. DOH OH OH
L'angelo bianco dice: Non ascoltarlo, rimani a casa potresti creare dei problemi seguendo il suo consiglio.

 Adesso il tutto è stato raccontato in fase ironica, tanto per dire, la decisione l'avevo presa già appena visto il nuovo orario, non son mia na bestia.
Una cosa però devo dire soffro come una bestia lasciare ferme anche questa domenica le mie gambe. Sono in una forma magica. In questo periodo non ho 2 gambe, ma 2 motori a reazione dei mig.Sposto i sassi ai lati della strada. Nell'uscita piana di ieri con la bdc, tenevo i 35 orari a 130 battiti, con 100 pedalate al minuto.Lo spunto del cambio di ritmo era veramente speciale. Purtroppo si sa che lo stato di forma dura qualche settimana e altre gare nelle prossime domeniche non ne vedo nemmeno l'ombra


mercoledì 6 giugno 2012

Soave Bike
 Tutti gli anni sono sempre partiti alle ore 9:30, scatenando le mie blasfemie più oscene. Alzarmi mezz'ora prima è dura, azz. Quest'anno mi era perfetta la partenza come gli altri anni, perchè avrei un altro battesimo di cugini. Certo che quando si mettono sti battesimi...... Aspetta i matrimoni, dovrei averne tre nei prossimi mesi, I me magna i schei delle ferie.
Dicevo della partenza che mi andava più che bene alle 9:30 come gli scorsi anni, ecco quest'anno no hanno deciso di partire alle 10:00 Andando a canon, sarebbe possibile essere al ristorante per le 13:00? Il ristorante è a Gambellara. Si se vado a mangiare senza lavarmi e senza cambiarmi. Sarebbe un pò maleducato, mangiare con il caschetto addosso, no non si può, allora potrei lasciarlo attaccato alla bici.
Bisognerebbe che finissi la gara in 2 ore e 15. Tempo impossibile per me, Vedremo l'evolversi della situazione.

martedì 5 giugno 2012

CALVARINA'S TROPHY CONTINUA.....

Continua la mia avventura sui monti di Gambellara, Sorio, Terrossa e Roncà.
Questi sentieri per me sono sconosciuti, ma grazie alle poche tracce studiate su mtb forum, grazie al mio senso dell'orientamento, grazie a dei grossi colpi di culo, sono riuscito a trovarne altri. Il mio obbiettivo di domenica era trovare un passaggio sterrato che dal '' passo del formaio'', (dove la settimana scorsa ero arrivato senza asfalto partendo da Sorio) mi permettesse di arrivare al passo del Roccolo ( ristorante Suan, tratto dove anni fa si passava con la Durello) senza percorrere l'asfaltata che passa sopra a Brenton. Obbiettivo in parte raggiunto ma vediamo come.
Iniziamo dicendo che domenica c'era la Cimbri, ma il pomeriggio avevo il Battesimo di Noemi, quindi per evitare inconvenienti lontani 70km da casa, ho preferito non partecipare alla gara. Pensa solo se avessi rotto la catena in gara, il battesimo era alle 16:00, bastava ritardare di un'ora il rientro e scoppiavano le ire funeste di moglie, genitori, nonni e prete...... No meglio evitare. Così la mia scelta di rimanere a casa ha permesso di esplorare ulteriori sentieri che non ho mai percorso. La mattina alle 7:00 mi alzo, la giornata è grigia, umidità vicino all'80%, caldo relativo, ma quel senso di essere sempre bagnato dava parecchio fastidio. Alle otto sono in sella, senza macchina digitale per evitare di scaricare le batterie per il pomeriggio. Pedalo verso Gambellara, salgo sulla strada cementata che mi porta la cimitero, seguo le frecce blu con scritto mtb, penso siano della gara  di paese. La salita è orribile, tutta al sole che non c'è, muri dritti, curve poche, classica strada di collina per permettere ai contadini di arrivare il prima possibile sui campi. Arrivati al monte Crocetta, la situazione cambia, la strada diventa sterrata, inizia qualche tratto di bosco e gli ultimi 3-4km sono veramente carini. Si passa da Fontana Omomorto attraverso una strada in sottobosco e si arriva a pochi metri dall'agriturismo Nido d'aquila, continuo su asfalto e arrivo al Passo del Formaio, partenza del mio obbiettivo. Appena dopo il capitello giro a dx in discesa, il sentiero è segnalato dal Cai fino ad un gruppo di case. Poi lo perdo e decido di salire su una sterrata nel bosco. Arrivo alla contrada Salvadori di Arzignano. Qui nel bosco trovo un bivio, convinto di essere vicino alla Base, tengo la sx e arrivo in un cortile. I cani mi vengono incontro minacciosi, metto la bici in mezzo e aspetto il padrone. Molto gentilmente porta via i cani, gli chiedo dove mi trovo e che strada devo fare per arrivare alla base. Mi dice che posso arrivarci continuando su asfalto che incontro tra qualche metro, oppure torno indietro e continuo sulla sterrata al bivio di prima. L'ora non mi permette di tornare indietro, così salgo sull'asfalto. Arrivo sopra Brenton, scendo sulla strada che mi porta a Roncà. Cerco una strada di campi che scende nella valle a sx. Alla prima entro nel bosco, bel sentiero, non so dove mi porta. Incrocio una cementata, la seguo poi trovo due persone che sbucano da un sentiero. Gli chiedo dove arriva. Mi dicono che è la valle dei Cervi, guarda che è stretto, più avanti c'è una frana, occhio. Scendo, è un single track subito tra le vigne, poi tra alberi, trovo la frana, la supero con bici in spalla, poi inizia una serie di scalini con tornanti stretti. Bello tecnico, non sono un funanbolo della discesa, ma se dico tecnico, non è come il tratto del castello della Soave Bike. Ancora peggio. Qui inizialmente ci sono salti coperti da erba, massi sul sentiero, scalini in legno in curva, ponticelli con curva stretta, un bel sentiero tosto. Si esce all'inizio della salita che mi porta a Brenton, vicino all'azienda Zambon.
Da qui il ritorno a casa è il più classico dei classici. Questi sentieri a mio parere non sono molto frequentati da biker. Si vedono i segni sul sentiero che sale da Gambellara attraverso Fontana Omomorto, ma per il resto non ho incontrato ne biker ne tracce di essi. Un altro segnale che mi dice che queste strade sono poco frequentate è la disponibilità delle persone che vi abitano le contrade. Più volte sono finito nei cortili di abitazioni, ho chiesto dove mi trovavo e che strada fare per arrivare alla base Calvarina. Loro hanno sempre dimostrato molta disponibilità, questo sta a significare che non ne vedono molti di biker. Provate a chiedere informazioni sui nostri monti, tipo ai Gambaretti, oppure appena sotto Castelcerino, la risposta è: Tutte le strade le porta a Roma, ma qua l'è prorietà privata.
Ultima nota è la mia ormai piena convinzione che ogni valle ha una sua strada sterrata che affianca il torrente che scende. Ormai ne sono convinto, o quasi.
Riassumendo:i km fatti domenica 43, andata e ritorno 20 circa, salita di Gambellara 5km, 2-3km su asfalto per arrivare a Passo Formaio e Brenton, tot km inediti per me su sterrato 15. Sommandoli ai circa 20km di sterrato che partono da Sorio fanno 35 circa. Quasi una granfondo, ma non è finita, devo arrivare alla base e al passo del Roccolo.