martedì 31 luglio 2012

MEZZA IMPRESA

Ore sette si parte, il gruppo è folto, obbiettivo 205km per chi ha tempo gamba e fiato, per me che il tempo è poco l'obbiettivo è arrivare a Pian delle Fugazze e rientro passando da Schio, Malo e PriaBona. La voglia è gran poca, ma son convinto che mi verrà strada facendo. Così è stato ma solo dopo Schio mi è venuta. La salita verso Campogrosso è stata un calvario per me, ogni colpo di pedale era un sacrificio estremo. Ho faticato come una bestia, sopratutto perchè mancava la voglia di dare un colpo in più al pedale.


 L'andatura verso Recoaro è stata regolare, per tenere unito il gruppo. Poi iniziano dare fuoco alle polveri. Io invece do fuoco alle ceneri, non si è mai acceso.

  Pausa per ricompattare il gruppo, a Pian delle Fugazze prima Luca B poi Nicola e Lino si aggregano per il ritorno.Pensavo ad un ritorno tranquillo visto che Luca aveva alcuni accenni di crampi. Invece l'inserimento degli altri due ha vivacizzato il rientro. Discesa fino a Schio, tranquilla, il traffico è tanto, così ho potuto osservare il paesaggio. Per la prima  volta ho scoperto che l'ossario del Pasubio è a Pian delle Fugazze e che su quella strada si trovano parecchie fortezze risalenti alla prima guerra mondiale. Se mi fossi fermato magari avrei visto per la prima volta una trincea. Iniza il piano, vedendo il fisico minuto degli altri mi sembrava giusto mettermi davanti e togliere loro un pò di vento. La strada è in falsopiano imposto il cruise ai 43orari e in un attimo siamo già dopo Schio. A Malo noto che sia Nicola che Lino hanno le gambe che battono bene il ferro. Sul rettilineo che porta alla Pria Bona tengo alta l'andatura. Finalmente ho le gambe che girano bene. Il mio pensiero era di tenere alta l'andatura, per eviatare qualsiasi attacco in salita. Son furbo o no? Mi sentivo bene e potevo rispondere a qualsiasi attacco nonostante in piano avessi già 170 battiti. Così è stato, Lino parte, m'incollo, mentre Nicola e Luca rimangono staccati. Pedalavo a 90 colpi, la salita me lo permetteva, ogni allungo rispondevo in progressione ho guardato il cardio salivo a 180, con punte a 194, ma il bello era che non li sentivo. Ho sofferto di più salire a Campogrosso a 170 battiti che la Pria Bona in quel modo. Boh non me capisso certe volte. Con la distanza invece di calare aumento. Peccato che non mi serva a nulla questo, visto che le gare durano massimo 3 ore. Dalla PriaBona Luca conferma di avere i crampi, così si imposta un passo regolare fino a casa. 137km fatti anche domenica, con una mega puntura d'insetto sotto la coscia che adesso è grande quanto una mano e alta 5 cm,  mi deforma la gamba. Maledetti pappatasi, ogni volta che vado in montagna mi pungono, vigliacchi.

venerdì 27 luglio 2012

ANCHE LA PIANURA HA IL SUO FASCINO....

Piatto il giro di ieri sera. Qualche cavalcavia e ponte, ma nessuna salita. 40km dove sono passato da Soave, Belfiore, Ronco, Arcole e casa. Andatura da crociera, 30km/h impostati sul cruise controll, 90-100 le pedalate. Paesaggi da film western, caldo e tanta arsura ho notato in giro. Questa settimana toccava un pò di scarico, infatti anche lunedì che ultimamente lo dedico alla corsa a piedi, è stato corso con andatura molto blanda tanto da far defaticare le gambe dopo l'uscita impegantiva di domenica. La tentazione di cambiare programma è stata tanta dopo la chiamata di Matteo, che mi chiedeva se si andava per campi in mtb. Volevo quasi quasi passare da casa e cambiare mezzo, poi il passaggio obbligato per Soave dovuto al deposito in cassa continua in banca, mi ha fatto mantenere il programma previsto per la giornata. La settimana prossima tornerò quasi sicuramente a girare per campi, specie sulla Calvarina. 

martedì 24 luglio 2012

MONTEFORTE SAN GIORGIO MONTEFORTE

Domenica causa tempo incerto non è stato inserito nessun appuntamento. Dopo un veloce scambio di sms al sabato sera, l'appuntamento è stato fissato per le otto. Al mio arrivo vedo sotto il monumento Matteo, Luca S, Luca M e Daniele C. Il primo mio pensiero è stato: Oggi me vien el collo come una giraffa.
Pensavo di essere solo in 5, invece a Soave si aggregano altri 7/8 sicuri, tutti tesserati Hellas, ma per me era la prima volta che li vedevo.
Si decide di andare a Velo salendo da Selva. L'andatura è più sostenuta confronto le altre domeniche. Non fatico, rimango nella pancia del gruppo, anche perchè l'ambiente è più movimentato, si viaggia in doppia a volte in tripla fila, le auto suonano, volano imprecazioni, io rimango sulla mia striscia bianca mogio mogio. Inizia la salita verso Velo, mi trovo davanti a salire piano piano. Mi raggiungono i big di giornata, Daniele, Luca S, Matteo e Nicola T. L'andatura aumenta, ma tengo botta senza fatica, noto però che i battiti non salgono e al primo cambio di ritmo non rispondo, salgo del mio passo regolare, subito perdo metri su metri, poi decido di salire in agilità. Il discorso cambia, nel giro di pochi tornanti mi ritrovo Matteo e Nicola a pochi metri,com' è mia abitudine non li voglio raggiungere, temendo un loro allungo lasciandomi sui pedali. Luca e Daniele chissà quanto saranno avanti, Matteo aumenta il passo Nicola tenta di stare a ruota, ma lo lascia andare. Decido che ai meno 2 è ora di farmi sotto a Nicola, ma la pendenza è cambiata, il distacco rimane uguale. Con 4 veloci conti penso di aver perso circa 40 secondi da Matteo e 30 da Nicola. Niente male per uno come me. A Velo  il gruppo si ricompatta, pausa acqua e si riparte. A proposito delle foto, o che pedalavo o che fotografavo, butei non son mia il mago Silvan, o che me tiro el collo o che fotografo.
Si deicide di salire a San Giorgio da Camposilvano, ma una parte del gruppo rinuncia, così ci troviamo prima in 7, poi in sei rimaniamo Luca S, Luca M, io, Matteo, Nicola e Daniele. In salita l'andatura è alta ma sostenibile, fino al monte Tomba c'è stato qualche allungo ma ho risposto sempre prontamente. Inizia la discesa, qua iniziano i dolori.Fino a Bosco sono li a qualche metro, ma scendono come caccia. Non ho osato guardare i contakm,tenevo sempre gli occhi fissi sulla strada. Si ritorna a Camposilvano passando da San Francesco, ritorno sotto quando la strada sale, ma da CampoSilvano torna la discesa. Con il 50/12 andavo fuori giri, mentre loro continuavano a spingere con il 53, dopo San Mauro guardo il contakm vedo 74km/h, sto molinando come un criceto sulla ruota e loro se ne vanno, decido di mandarli a quel paese e se ne avranno voglia mi aspetteranno,altrimenti la strada la so. Ho visto Nicola più di una volta dentro il baule dell'auto davanti, da pelled'oca. Son matti. Scesi a Tregnago si calmano i bollenti spiriti, qualcuno torna a casa e torniamo a Monteforte alle 12 e 37.Chilometri percorsi 120 in 4 ore e 37 minuti, media 26km/h, dislivello 2000mt  (dati forniti da Luca M) la discesa alza la media, un bel giro tosto, corso ad andatura bella briosa, parlo per me.

venerdì 20 luglio 2012

ALTRO GIRO... ALTRA....

Altro giro sui monti attorno a Sorio, Gambellara etc. Stavolta ho percorso il sentiero alpino che dal cimitero di Gambellara parte e tutto in singletrack su falsopiano arriva a Terrossa. Veramente interessante percorrerlo. Da li sono salito su chissà quale strada con l'intento di arrivare al capitello che si vede sopra Terrossa. Non ci sono arrivato ma affrontando salite al limite del cappottamento sono arrivato sulla solita cementata che sale da Gambellara e che passa dalla chiesetta di San Marco, così l'ho battezzato il cementone di San Marco. Al bivio verso la fontana Omomorto giro a sx, altra salita dove la ruota anteriore tende ad alzarsi. Fondo mega scivoloso, causa l'arsura del periodo, costringe il piede a terra per due volte. Dopo un chilometro così la strada spiana, il fondo diventa ghiaioso in falsopiano. Ad un certo punto a sx vedo dei solchi, sembra una pista da motocross, sono vicino a San Margherita. Entro nella pista, deserta per mia fortuna, parabole, rampe per salti, single track, tutto da affrontare a canon. Non è una pistina da pochi metri, a mio parere sarà più di un chilometro dove la mtb non sfigura. Simile ad un tracciato da Xc se fosse più lungo. Esco dalla pista, torno sulla strada di prima che si collega vicino al Nido d'Aquila. Di fronte noto un sentiero, di sicuro scende a Terramarara, lo prendo. Altro spettacolo, singletrack, tecnico, tornanti e parabole in continuazione. Simile ad un scolo per l'acqua. Pulirlo un pò sarebbe un ottimo allenamento in discesa. Ci sono troppi sassi, grossi che non permettono una traettoria scorrevole,  l'ho chiamerò il buso dell'aquila. In fatti termina come immaginavo a Terramarara, l'orario non mi consente di continuare fino ad San Zeno di Arzignano, così torno verso Agugliana su sentiero. Fino a ieri l'avevo fatto solo in direzione San Margherita, invece nel verso contrario è veramente spaccagambe, le salite normalmente fatte in discesa non mi sembravano così pendenti, cazzo quanto che le tira. Se con la pioggia il fondo diventa sabbiamobile, con l'arsura è scivoloso più del ghiaccio. Esco da Terramarara e entro nel solito tratto sopra Sorio, il costo della vald'oro. Arrivo all'obelisco e molinando ad oltre 30 orari arrivo a casa con oltre 30 chilometri sulle gambe, con alcune salite spacca gambe. Bel giro sempre diverso dal solito, qualcosa che evade dai soliti tracciati che sono abituato.

mercoledì 18 luglio 2012

IN BICI CAPITA A VOLTE CAPITA DI DIRE.....



A CHE ......




UFF... CHE...








                                                 GUARDA CHE......



                                                    DAI...........



STRANO MA VERO, IL PAESAGGIO TI LEGGE NEL PENSIERO

martedì 17 luglio 2012

TAPPONE DA 3 GPM

Sei al via domenica in piazza, temperatura ideale per pedalare. Il percorso ha subito delle variazioni, causa inconvenienti sul gps.I primi 38km scorrono veloci sotto le ruote,fino a Crespadoro il gruppo rimane compatto. Inizia la salitaper Durlo e Campofontana e si vedono subito le prime avvisaglie. Un bisogno incontenibile mi costringe ad una pausa. Gli altri continuano, non finivo più che roba. Matteo e Luca S. se vanno, al tornante dove si sale sulla variante del Presidente AndreaB, Gian e Luca M attendono il mio rientro  
 e il presidente.
  Bella salita tutta in ombra, strada stretta, macchine praticamente assenti, un'ascesa che invita un'andatura a canon. Rimango in gruppo per un pò poi allungo, Ai Roncari ci si aspetta, discesa a Selva poi a Badia il gruppo si divide, Presidente, Andrea B e Gian tornano a casa, mentre io Luca M, Luca S e Matteo si sale a SS Trinità. L'ascesa è stata tranquilla fino a un chilometro dal gpm, poi ho iniziato ad aumentare il ritmo.
Le gambe girano bene, riesco a tenere testa a Matteo e Luca S,nella rampa più dura della salita, ma quando l'occhio mi cade sul cardio vedendo 194 ho pensato di morire e in automatico le gambe hanno mollato di colpo perdendo qualche metro. Nella discesa verso Mezzane Luca  S inizia a menare come un fabbro, tutti in fila a ciucciare la ruota, nessuno perde un metro altrimenti è finita, ho guardato solo una volta il contakm e segnava 69 orari, ma era in un tratto in rettilineo e stavo pedalando. Arrivati a Mezzane sosta acqua e si decide di inserire l'ultimo gpm, la Panoramica da Colognola. Breve salita, che spacca le gambe dopo quasi 100km. Da qui si torna a casa, con 107km totali e 2 belle salite sulle gambe. Da notare che anni fa la Ss Trinità salivo a 12 orari con moltissima fatica. Domenica tenevo la stessa velocità chiacchierando, bello salire una salita così senza faticare. Son Contento

venerdì 13 luglio 2012

APPUNTAMENTO IN PIAZZA CON BDC, ORE OTTO


DOMENICA APPUNTAMENTO ORE 8:00 IN PIAZZA

Ore otto in piazza in bici da strada. Tappa ostica domenica.Almeno 3 gpm, . Monteforte, Durlo, Roncari, Velo e Monteforte. 102km con tre salite: San Giovanni passo della Mona,( ma non è detto che lo si possa aggirare che non è male la variante dopo Castello) Crespadoro, Durlo, Roncari, salita lunga affrontata dalla variante presidente, Ultima salita  Giazza - Velo



Non è detto che nel percorso ci siano delle variazioni, questo è il giro previsto a grandi linee

IERI SERA ANCORA DI NUOVO A CACCIA DI SENITERI

Proprio così con spirito avventuriero ieri sera sono andato a caccia di nuove strade, dove? sui monti sopra Sorio e Gambellara, dove altrimenti? Dovevo trovare il collegamento che dalla Vald'oro mi portasse su strada sterrata al sentiero Filotto. Trovato ma poco bello, si devono attraversare dei campi, il terreno è molto scivoloso poco interessante. Poco prima del ristorante la Marescialla, a Selva, c'è una strada sterrata che inizialmente si divide in due, ho preso quella a dx, la prossima volta prenderò la sx. Al sentiero ci sono arrivato praticamente scavalcando il monte tra vigneti, sono strade battute solo da trattori, ripide e sabbiose. Ho affrontato il bel sentiero Filotto, tutto sotto bosco, di gran lena, ad Agugliana, trasferimento su asfalto fino poco prima dell'agriturismo nido d'aquila. A sx, svolto su sterrata fino a Gambellara, giro verso cimitero, pensando di scendere verso la provinciale. Invece trovo una freccia con scritto sentiero alpino. La prendo, uno spettacolo, single track battuti, collegamenti che salgono  avrei voluto provarli tutti, purtroppo l'ora era tarda e ho svoltato verso la provinciale, attraverso la strada ed entro nella sterrata che mi porta al distibutore agip di Costalunga, da li ritorno su argine. La gamba sta bene, non ho sofferto su nessuna salita, il nuovo cerchio non ha dato nessun problema, eccetto la pressione della posteriore, troppo gonfia per i miei gusti, l'anteriore devo cambiarla, le tacche ormai non si vedono più e il battistrada da1.9 tiene pochetto, forse è ora di prendere un nuovo tubless. Più volte in discesa la ruota davanti andava per la tangente, più volte me la sono fatta quasi addosso per lo spavento.
Ho incontrato un gruppo con qualche ciclotazza sulla strada del ritorno, invadono i miei sentieri? Occhio sto facendo pipì su ogni albero di quei monti, sto segnando il territorio, naturalmente scherzo mi rallegra il fatto che non sono l'unico babbeo che pedala da quelle parti. Di sicuro non sono molte le mtb che girano su quei sterrati, si vedono dalle tracce per terra di trattori, moto da cross e qualche auto, ma mtb nulla. 

martedì 10 luglio 2012

120KM ANDATA E RITORNO DA CAMPOGROSSO

Domenica abbiamo messo in saccoccia 120km, fino a Campogrosso, rifugio sopra a Recoaro e ritorno.In 7 al via dato alle otto in piazza a Monteforte. Io, Presidente , Gian, Luca S, Matteo Andrea B e Marco.
Giornata calda già dalle prime ore, fino a Recoaro la strada è praticamente piana, il gruppo rimane compatto. Il Gian tira il gruppo, mai stufo, metterlo davanti è come avere un treno elvetico, perchè quelli italiani sono sempre in ritardo. Velocità impostata ai 30 orari non ci sono rampe che lo rallentino. Ai -3 da Recoaro la strada sale maggiormente e prendono il largo Luca, Gian e Matteo. Io rimango con Andrea Marco e il Presidente, poi Andrea parte io lo seguo, lo passo raggiungo Luca e continuo, un furgone davanti frena per poco non entro nel cassone dietro. Sto benone, le gambe girano. Inizia la salita 11km al 10% di pendenza media. Le prime rampe sono dritte, ma nonostante ciò tengo botta. Cala un pò la pendenza, Matteo e Luca prendono 10 metri da me e fino ai -4 sono sempre li. Non li raggiungo perchè una volta a ruota loro aumenteranno il passo sicuramente, tirandomi di conseguenza il collo come una giraffa. Ero quasi al limite ma in gergo ciclistico stavo amministrando non il barile, ma il mio bidone rovistando come un barbone in cerca di energia per arrivare a sto benedetto rifugio. Dalla parte opposta scendono un gruppo di 5 ciclisti tra i quali anche qualche anzianotto. Spavaldi dopo un pò di tempo li vedo salire, mi passano e mi salutano. Non reagisco, rimango sulla mia comoda sella. Splendidi loro, saranno scesi dal rifugio per 4 o 5 km per tornare su pensando di non aver fatto caso del loro passaggio. Non reagisco, come già detto, ma il buon Luca e Matteo penso che li abbiano spettinati per bene, dato che a 10 metri non c'erano più.

Arrivati al gpm pausa panino e coca, aspettiamo che il gruppo si ricompatti, si recupera un pò di energie, qualcuno pensa di affrontare il ritorno con 2 ciucciotti di miele. Per fortuna avevo un  panino alla marmellata dell'eurospin e così gliel'ho donato.La discesa èun pò bruttina, smossa, scivolosa, stretta con un paio di gallerie che tolgono la vista per qualche secondo. Proprio in una di queste, il Presidente scivola, sradica uno specchietto di un'auto, procurandosi alcune escoriazioni. Poteva andargli peggio, confesso che ho avuto le gambe che tremavano fino a Recoaro, dopo avevo l'embolo che tremava in testa. Strada in leggera discesa, invitante per chi piace usare la padella. Infatti Andrea B inizia a battere il ferro, si recupera un gruppo di stradisti che cercano di mettersi a ruota, ma i 45orari per loro sono difficili da mantenere. Noi siamo compatti, prendiamo 4 in mtb, si infilano dietro, poi tra semafori e rotonde mi trovo in testa, la strada spiana, non scende più, mantengo i 40 orari per tenere il gruppo unito, le mtb, mi passano, mi giro per vedere come siamo messi e si sente gentilmente un urlo TAACATEEE,.......... El Mante che si fa tirare da tre mtb? mai o li lascio andare oppure li passo, non mi metto a ruota di mezzi che pesano più della mia bici, solo ai camion mi metto a ruota un pò di orgoglio.... cribbbio. Sgrano il 12 e divento un fabbro, non ho visto la velocità, solo il cardio fisso ai 170, li supero piego nella rotonda e continuo, qualcuno mi dirà di fermarmi, Infatti sento un fischio, rallento noto che metà del gruppo purtroppo non c'è più, ma con soddisfazione osservo che non ci sono più nemmeno le mtb        Tra una stecca e un'altra si arriva a casa con 120km sulle gambe, un bel giro, qualcuno è arrivato in riserva, ma penso con grande soddisfazione.
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sabato 7 luglio 2012


DOMANI IN PIAZZA ALLE OTTO IN BDC

IN BICI DA STRADA DOMANI, ORE OTTO, DESTINAZIONE RECOARO, COME ARRIVARCI SARA' UNA SORPRESA E IL RESTO SI VEDRA' ANDATURA LA SOLITA45 ORARI IN PIANO, IN DOPPIA FILA E SALITA A CANON AHAHAHAHAHAH
ERA UNO SCHERZO ANDATURA RISPETTOSA

venerdì 6 luglio 2012

DOMENICA TUTTI IN PIAZZA, MA CON COSA?


SI RITORNA A PEDALARE IN COMPAGNIA

Domenica niente gare, almeno penso, il team è a casa. Ritorna il pedala IN COMPAGNIA con l'appuntamento sotto il monumento. Allora la domanda nasce spontanea CON COSA SE PEDALA?
 CON QUESTA?
                                                                             
                                                                              OPPURE
CON QUESTA?

E DOVE SI VA?

Si accettano consigli attraverso commenti.      Eventuali decisioni prese dalle alte cariche del team declinano ogni risultato uscito dal sondaggio. Che ci volete fare è la democrazia, UBI MAIOR, MINOR CESSAT

giovedì 5 luglio 2012

NON C'E' PIU' IL BLOCCHETTO,NOOOOO

Era prevedibile, il blocchetto per scrivere i tempi della Kronoscalata della Kabina non c'è più, chissà da quanto tempo. A dire la verità l'evento negli ultimi mesi l'ho trascurato. Ieri sera preso molto bene dalla condizione fisica ho cronometrato la mia scalata in questa salita. Dopo aver fatto la salita di Castelcerino, salendo da Montecchia, mi sono fiondato sulla Kabina.
Appena partito ho sentito che, nonostante l'acido accumulato nella corsa a piedi di lunedì, le gambe giravano bene in pianura, perchè non vedere come girano su una salita un pò tosta? Così si va a Montecchia, già dalle prime rampe tiravano bene. Con il 25 erano un pò sotto sforzo, così sgrano un dente e trovo il rapporto giusto. Mai sceso sotto i 12, in certi tratti ho sgranato ancora un paio di denti toccando i 17, mai viste velocità del genere in una salita così sul mio contakm. L'ultimo tratto in falsopiano ho spinto ancora, ma forse ho osato troppo facendo casino con il cambio arrivando a Castelcerino con la lingua che toccava il manubrio.

 Perchè allora vista la condizione non andare sulla Kabina a cronometrare il mio tempo? Transito dal ponticello ai 20 orari come visto da regolamento, su il 50 e sgrana ancora denti. Primo tratto un pò più pendente dei rimanti 2km. Nei tornanti fuori il ginocchio, piegavo e colpo di controsterzo, derapata stile motogp, tanto che Reggiani venuto ieri sera a commentare la mia scalata è uscito con la classica delle battute: VIETATO FUMARE IN PISTA YEAH!!!!!!!
ESAGERO, un pochino. Sono salito forte e di padella devo trovare un feeling migliore con i tornanti, un camper crucco in difficoltà in un tornante ha rallentato il mio passo, comunque alla fine ho staccato un

8 minuti e 36 secondi


20 secondi in meno del mio personale, non male, ai meno 500 metri pensavo di rimanere sotto gli otto minuti, ma si sa che il tempo vola e si diventi vecchi in fretta. Ciaoooooo

mercoledì 4 luglio 2012

QUALCUNO HA IL MULETTO... IO IL TRANSPALLETTTTT............

Qualcuno ha il muletto, inteso come seconda mtb, che normalmente tiene di scorta, solitamente è economicamente di valore inferiore alla mtb di serie. Io no, ho la classica bdc, ma non si può considerare come sostituta della mtb, è un ripiego. A volte però la voglia di prendere la mtb per provare nuove strade, non può essere sostituita da un'uscita in bdc, non è lo stesso. Stasera volevo provare il collegamento che sopra il cimitero di Sorio mi porta al sentiero Filotto, che personalmente l'ho battezzato Piccolo Stelvio Est. Purtroppo la mia Giant è ancora ferma ai box, in attesa che arrivi la nuova ruota, sperando che arrivi solo una, altrimenti se arriva la coppia, in dò vo par schei.....
Lunedì sono tornato a correre a piedi, questo per vari motivi. Ho notato che negli ultimi tempi le gambe stanno bene girano senza alcuna fatica, il problema sta nel cambio di ritmo. I 170 battiti non è un problema mantenerli, la difficoltà sta nel fatto che faticano ad alzarsi. Questo è dovuto dalle ultime uscite basate su mantenere un ritmo costante e privo di agonismo. Lavarone era un marathon da non sgasare troppo, a Schio ho rinunciato alle velleità agonistiche per bloccaggio ruota posteriore. le altre uscite erano in solitaria e inspirate da uno spirito avventuriero.
Perciò facilitato anche da una certa voglia di corsa lunedì ho affrontato 2 serie di fartlek da 5 cambi da un minuto con un minuto di recupero. Così i battiti salgono più velocemente, mentre in bici in un minuto manco si muovono nel cambio di ritmo, parlo del mio caso.
Stasera si esce in bdc, destinazione qualche salita non troppo lunga, ma avrei voglia di Brenton, boh......

martedì 3 luglio 2012

RIFUGIO BERTAGNOLI

Alle otto passo da piazza e come accordato sabato via sms trovo Dario Jet. Tappa e orario di partenza e rientro coincidevano con le varie esigenze familiari. Il passo deciso era categoricamente brioso ma pietoso.La prima parte prevedeva la salita da SanGiovanni Ilarione sale a Castello, per poi scendere nella vallata del Chiampo. Il passo fino a San Giovanni è stato tranquillo, riuscivo a chiacchierare. La salita al Castello invece mi ha mutolito, mentre Dario continuava con i suoi discorsi. Per rispondergli dovevo rallentare, allora lui se ne andava, io lo rincorrevo parlandogli. Finalmenete la salita è finita. Poi c'era il passaggio a Crespadoro e l'inizio della salita al rifugio. Io decido di farla del mio passo.
  infatti come si vede dalla foto, Dario fatica a tenere il mio passo, ride dalla fatica



Pausa al rifugio un bel panetozzo con crudo e un birrozzo medio
salita lunga 12km gran parte dei quali in ombra. Bella salita, molto trafficata da ciclisti.Ultimi 3km pendenza media al 9,7%.Ritorno a casa con vento contro, velocità tenuta quasi sempre attorno ai 42 orari, mi fa ridere il fatto che ci si dava il cambio abbastanza regolare. Simpatico il fatto che per dare il cambio Dario doveva decelare, mentre per passare in testa doveva aumentare la velocità. Io avevo impostato il cruise control ai 42, però mi convinco sempre di più di una cosa, son un gran bravo ciuccia ruota.Una bella mattinata trascorsa pedalando e chiacchierando, a differenza di quando sono da solo che pedalo e basta