venerdì 30 novembre 2012

SOLUZIONE DEL MUSICAL REBUS

Se non PIOVE, DOMENICA, alla NONA ora del giorno, dove? in PIAZZA, con la bici da strada pedalando con ANDAMENTO LENTO 

RITORNO IN CORSIA

Non sono andato in ospedale, sono tornato a nuotare. Dopo più di un anno ho indossato costume, occhialini e cuffia. Quasi 100 vasche, per la precisione 94, buono il feeling con l'acqua, anzi gli esperti del settore la chiamano acquaticità. Praticamente è la capacità di perforare l'acqua con il minor attrito, come si fa? Boh che ne so  è una sensazione che si sente una volta in acqua. Praticamente è come sentirsi scivolare in un tubo, almeno per me la sensazione è questa. Come prima volta ho badato bene a forzare, ripetevo 20 vasche alternando 4 vasche a stile 2 a rana e 4 a dorso. L'obbiettivo è quello di allungare la schiena, cercando di nuotare nel modo giusto, come la maestra Laura insegna. Allungare la schiena perchè? Corri, pedala, lavora sempre in piedi, tiueni in braccio Noemi, la colonna vertebrale lavora sempre in contrazione, o no? Nuoto così si allunga

martedì 27 novembre 2012

UN GIRO TRANQUILLO

Alle nove in piazza siamo in 5, io, Luca M, Luca B, Fabio e Pedrosa. Si decide di salire sul Vulcano, poi eventuali cambi di itinerario saranno ben accetti. In effetti a Castelcerino si decide di salire ai Cancelli per poi ritornare ai Tedeschi attraverso il bel single track di qualche Divinus fa. Il motivo di tale scelta è di prendere uno dei sterrati che scendono al cimitero di Cazzano. Mi ricordavo di averne  percorso uno bello con Preto qualche anno fa, così rovistando tra i miei ricordi prendiamo la prima strada a dx, direzione Castelcerino, che scende dopo le case dei tedeschi. Dopo un primo tratto smosso da morocoli, iniziano una serie di tornanti spettacolari. Finisce praticamente dove inizia il cemento della salita del cimitero di Cazzano. Da qui si sale a San Felice e si decide di pedalare fino a Sant'Anna. Durante questo tratto cerco cerco il bivio della discesa di Andreis,ma non l'ho trovata. Bisogna che mi riguardi il video di km Teca. Al capitello di Sant'anna si sale sul monte Garzon, scollinando nel prato della campana. Non ero mai salito fino in vetta del monte Garzon, bello anche questo tratto, soprattutto ho potuto osservare che si aprono parecchi single track quasi tutti scendono a Tregnago, un giorno salirò fin lassù e li proverò tutti. Da qui si ritorna sulla dorsale della Soave Bike e casa
L'andatura era di quelle che giuste che permettono di pedalare e ciaccolare. Il tempo era grigio e umido. 40km fatti in scioltezza.
Lunedì tra le mille cose che dovevo fare mi sono ricavato un'ora per una corsetta a piedi sulle nostre colline. Finalmente sto imparando la corsa facile, cioè un'andatura sui 5 minuti al km senza tanto faticare. Basta tutto qua non ho altro da dire ciao

venerdì 23 novembre 2012

DOMENICA 25/11


ORE 9:00 IN PIAZZA A MONTEFORTE
MEZZO DA USARE MTB
LA DESTINAZIONE SARA' UNA SORPRESA, IN PRATICA NON SO
ANDATURA ALLA VOLEMOSSE BEN, MA VERAMENTE TANTO, NON CI SI ABBRACCIA PER POI TIRARSE SCORTELE' ALLA SCHIENA

martedì 20 novembre 2012

XC RUNNING, IL MIO

Son tornato in gara domenica, nel'xc Running di Montorio. Erano mesi che non mi saliva l'embolo guerriero. Diciamo che la fase preparatoria è iniziata già il sabato sera. Metto in assetto la bici, olio sulla catena e gonfio le ruote. Una splendida idea mi viene, gonfio le ruote a 3. Secondo la mia analisi sul percorso, fatta osservando la mappa su google, doveva essere scorrevole e poco tecnico. Così penso che le ruote a tre bar mi avrebbero reso la vita più facile nella parte in mtb. In effetti il tracciato non era per nulla tecnico.
Alle nove e mezza si parte, come al solito sulla linea di partenza sono dietro, praticamente quasi ultimo. Devo rimontare parecchie posizioni, davanti vedo i primi, vedo Turco che sul forte da una rasoiata che il plotone si mette in fila indiana. Tengo duro recupero qualche posizione, nel single track lascio correre la bici, poi si esce dal boschetto e qui inizia un pezzo leggermente tecnico con sassi un pò bagnati. Ripeto non è tecnico ma le mie ruote a tre scivolano ovunque, non fanno presa, poi ci manca un salto di catdena a farmi mettere il piede a terra. Spingo la bici per uscire dal tratto, le gambe si imballano e vengo superato da un pò di gente. Qui le palle mi cadono, e decido di andare del mio passo. Provo salire con il padellone magari risparmio un pò di energie, ma la bici non fa presa, in discesa sbaglio curve su curve. In piano mi metto in scia per recuperare fiato, ma vanno piano e così li supero, tiro il treno e come un pivello nella salita finale mi uccellano. Secondo giro in mtb meglio del primo, passo un pò di gente, ma pedalo con la voglia di finire il prima possibile la sezione in bici, per iniziare quella di running. Così non ricordo molto. Termino il giro, entro nella zona cambio appoggio il casco, tolgo le scarpe e infilo quelle da running con i lacci a spirale da triathlon. Mossa più azzeccato non posso aver fatto. Secondi rubati ad altri avversari che hanno perso parecchio tempo nella zona cambio. Recupero ancora posizioni. I primi km di corsa mi sembra di avere un cane che mi morsica i quadricipiti, boia che male butei. Più di una volta ho pensato di fermarmi a fare strekking, invece ho tenuto duro. La mia corsa non è fluida come quella delle altre domeniche, però vedo avversari davanti sempre più vicini, li supero, in discesa, merito di aver letto runner's word sposto il baricentro in avanti, in modo da non vedere le scarpe e volo come un caccia. Supero ancora gente. Qualche staffettista e qualche runner di razza mi supera, provo a mettermi a ruota, ops, alle calcagna, ma purtroppo non è come nel ciclismo, non si sente la scia. Anzi è peggio aumentare il ritmo tutto di colpo, si deve agire in progressione. Infatti più volte mi sego le gambe, fortunatamente sono sempre riuscito a mediare le mie forze. Ultimo km in salita, in bici non è duro, ma a piedi lo si sente tutto. Taglio il traguardo, poco soddisfatto, poi sento che sono arrivati solo 80 partecipanti ne mancano più di 100. Allora mi rallegro, e considero la mia prestazione soddisfacente. 50esimo nei solitari su oltre 100 single, non è male per me che è la prima volta. Ho messo dietro parecchi triatleti abituati a queste fatiche e ho tenuto poco lontani biker che solitamente mi danno minuti. Posso affermare che il poco allenamento in mtb si è visto, le piogge degli ultimi tempi non mi hanno permesso di salire in mtb. Infatti mi sentivo strano in bici, molto meglio invece la sezione di corsa, se ho recuperato qualcosa è stato nel running, che ultimamente ha riempito le mie uscite allenanti.
Interessante questo format di duathlon, una manifestazione coinvolgente. A volte è bello vedere riscuotere successo manifestazioni di questo tipo, organizzate alla buona ma molto coinvolgenti. Non è dispregiativo penso dire ''alla buona''. Se fossi libero andrei anche a quella di Zevio, ma è di sabato e solitamente lavoro. Mi pongo una domanda, con l'Adige ancora alto, non potrebbero metterci anche la sezione di nuoto?

giovedì 15 novembre 2012

FINALMENTE

Si risale in bici. Sembra che siano passati mesi dall'ultima volta che sono salito in bdc. In effetti..... Oggi giro mio classico, ormai me lo sono fatto mio questo circuito. Monteforte San Giovanni Ilarione Roncà Gambellara e casa. Sembra un giro di andata e ritorno sulla stessa strada. Invece In andata ho fatto la provinciale, nel ritorno sono passato dai Gambaretti a Montecchia, attraverso la provinciale e prendo la strada della Germania. Da qui arrivo a Roncà Terrossa e ritorno a casa da Sarmazza. Il giro è ondulato la prima parte su provinciale è in costante ascesa ma poi a Sangiovanni iniziano alcuni strappi che mi riportano a Montecchia. Non sono salite impossibili, ma bisogna pur sempre urtare. La strada della Germania invece presenta una salitella da prendere a canon. Giro fatto con solamente il 34 mai messo il padellone, sarò stato bravo o no? La tentazione c'era, ma non volevo indurire la gamba visto il tanto tempo passato a correre a piedi. Devo dire che il colpo di pedale non è andato perduto, anzi girava bene . Poi a Sarmazza ho controllato i km che ci sono dalla chiesa fino a casa, il tratto che ho cronometrato per alcune domeniche di running. Non mi sbagliavo sono 5km esatti, pianeggianti. Il tempo impiegato per ben 2 domeniche di fila è stato di 20 minuti secchi, addirittura l'ultima volta, gli ultimi 500mt li ho fatti in defaticante. Ciò significa che se sto bene riesco a correre per 5-6km a 4min al km. Per me non è male. 

martedì 13 novembre 2012

E CI RISIAMO.....

 Eh si signori ci risiamo di nuovo. Diciamo che la cosa mi puzzava da umido già da sabato sera a Camposilvano, dopo la cena in gruppo Hellas. Pioveva a dirotto e quando piove a dirotto in montagna sono cicci amari.
Mi sono svegliato due volte la notte e non ha mai smesso di piovere.Il mattino della domenica mi sveglio vado in cameretta e alzo la tapparella. Piove ancora forte, le scarpe da running sono li, ma una vocina dentro mi dice stai a casa, l'Alpone è gonfio. Mi giro i pollici non sapendo cosa fare, ho il lesso con la pearà ancora sullo stomaco, me lo sento tutto sulle maniglie dell'amore, una corsetta lo brucerebbe, mah..... In lontananza sento una sirena, dovrebbe essere quella della polizia municipale, perchè ha un suono triste, mentre le altre sirene di carabinieri, ambulanze, vigili del fuoco sono più vivaci. Non capisco chi rincorrono? un nonno in carrozzina? non riescono a prenderlo? poi la vocina di prima ritorna e mi dice, l'Alpon...... Vado di nuovo in cameretta esco in terrazzo e mi metto gli occhiali,perchè senza  son cecato. Vedo i proprietari della Carrozzeria Cassin alla madonnina che fanno uscire le auto in officina e le parcheggiano sul cavalcavia dell'autostrada. Eh porcazza un'altra volta. Finalmente arrivano i vigili, alcuni vicini di casa li fermano rischiando di essere investiti, chiedono cosa succede. La risposta è stata portare via le auto. Impressionante, il manipolo di persone che si era aggregato attorno alla macchina dei vigili si è dileguato come un rompete le righe. Tutti sono andati in garage per portare la macchina in salvo, in salvo.... che parola, dal garage l'hanno parcheggiata in strada, intelligenza suprema questa, è più comoda per scappare, no? Peccato che il ragionamento l'hanno fatto tutti quelli del quartiere. Se fosse arrivata l'acqua tutti si sarebbero trovati in colonna per uscire dal quartiere. Io vado in garage e esco in auto per parcheggiarla in un punto dove l'altra volta non è arrivata l'acqua, in via Zoppega. Torno a casa e un'auto con il megafono acceso continua a ripetere: A TUTTA LA CITTADINANZA, VISTO IL LIVELLO DI ATTENZIONE DEL FIUME ALPONE, IL SINDACO DICHIARA LO STATO DI ALLERTA.
Sa vol dire? Mi sono messo nei panni del sindaco, me lo vedo seduto nel suo ufficio che dopo una mezzora di cervellamento esce con questa frase, accompagnata da un'esclamazione del tipo io l'allerta l'ho data, moh adesso son azzi loro, possono calpestarsi sulle scale del condominio cercando di salvare gli scarponi da sci.
mi l'allerta l'ho data.
Alla fine non è successo niente, l'Alpone faceva paura, ma vari interventi hanno evitato il peggio. Non è stato solo un esagerazione, come qualcuno svegliatosi a mezzogiorno ha sbottato, l'Alpone ha rotto, si vede dalla foto, si è aperta una falla di 20 metri e solo il grande lavoro dei VOLONTARI della Protezione Civile ha evitato il peggio. Adesso le critiche piovono a dirotto su cosa e come è stato fatto. Io invece vado oltre e dico che abbiamo un santo sulle nostre teste. Siamo stati fortunati che era anche stavolta un giorno di festa; se fosse stato un mercoledì? I VOLONTARI della protezione civile hanno il loro lavoro, non sarebbero stati disponibili nel giro di mezz'ora, la piena è arrivata alle 10, la falla si è aperta poco dopo, i lavori sono iniziati subito, questo grazie perchè era domenica, ma ripeto se fosse stato mercoledì o un altro giorno della settimana?
Criticare il modo in cui è stato dato l'allarme è semplice, lo si può definire caotica e alla carlona. Dopo due anni che conviviamo con il problema alluvione la situazione non è migliorata molto, sia dal punto di vista del modo in cui avvisare le persone che nei lavori fatti.
Si sa per certo che i lavori per le casse di laminazione saranno biblici, quindi bisogna addestrare la popolazione a convivere con il problema. Sarebbe, secondo il mio umile parere, utile spiegare ai cittadini che esistono almeno due tipi di allarmi, uno preventivo in cui si consiglia di mettere al riparo l'auto ( in apposite zone e non sui cavalcavia o sulle strade che potrebbero servire ai mezzi di soccorso) e le cose che si si possono salvare; un secondo allarme che serve a mettere al riparo le proprie chiappe. Si dovrebbe stabilire dei punti di parcheggio delle auto, posizionare delle sirene sui lampioni in modo che anche i più duri d'orecchio lo possono sentire. Non penso che siano costi altissimi, comunque io sono ignorante e quello che ho detto non può essere condiviso da tutti, ma si sa che criticare è facile e cercare una soluzione al problema è sempre un'impresa.
Nonostante tutto l'allarme è rientrato e piano piano riporterò tutto in garage al suo posto e inoltre ieri ho trovato il tempo per andare a correre, visto che domenica parteciperò al duathlon di Montorio.

martedì 6 novembre 2012

E ANCORA ACQUA

.... E niente bici. Poco male, se il meteo  pensa di costringermi a casa, sbaglia proprio di brutto. Infatti sentendo la pioggia cadere mi alzo e per accertarmi guardo fuori dalla finestra. Piove, le bici sono la in garage e me le immagino tristi con il manubrio sotto la ruota che pensano: Governo ladro piove e un'altra domenica qua appese ad un attaccapanni...... Poverine ogni tanto passo loro vicino e le accarezzo consolandole, ma  incazzose come un trial girano il manubrio verso il muro e nemmeno mi guardano.
Si vede che son bravo a raccontare le favole, esperienza fatta con la piccola Noemi, anche se ha otto mesi e non ci capisce nulla, le piace quando le sussurro le favolette, Biancaneve e i 7 pusher, cenebamba e cappuccetto pop.
Ritornando a domenica ci metto poco a fare colazione, indossare le scarpe, abbigliamento cardio e via per una corsa sotto l'acqua. Sarmazza, presa alla larga e ritorno. 13km corsi stavolta non molto bene, sensazione di stanchezza, pesantezza ogni passo era come alzare un ferro da stiro legato ai piedi. Infatti sono tornato a casa con il classico male al tallone, tipico di corre piano e male. Mannaggia l'ultima volta che mi è venuto ci ho messo una settimana per farlo andare via. Stavolta ci ho dato dentro di ghiaccio e risetto in sacca bollente, poi un impacco di crema e lunedì mattina ero come nuovo. La giornata di lunedì come al solito è piena di impegni, il sole splende nel pomeriggio, ma il tempo per un uscita in bici non c'è. Allora via di corsa, nuovamente. Stavolta salita, Canole, Pigno Ponsara e casa, a dimenticavo a piazza scheetti, giro nel selvaggio bosco, sono i sentieri che si collegano con la discesa della SoaveBike, ci vuole sterrato anche nella corsa, migliora l'appoggio e la potenza.La gamba stavolta è brillante sulle rampette salivo come un capriolo, meno male che non c'erano cacciatori in giro altrimenti mi impallinavano, ahahahahahh. Torno a casa dopo un'ora e mi accorgo solo togliendomi le scarpe che ho un chiodo lungo 10cm infilato di traverso nella suola della scarpa destra, per pochi millimetri non infilava il piede. Sono stato fortunato, ma ieri è stata una giornata particolarmente benevola per me. In posta il mattino c'era la solita fila infinita, ma un operatore operoso ha chiesto chi avesse bollettini da pagare, botta strepitosa di culo nessuno a parte me, così fiero passo davanti a tutti. In banca entro e non trovo nessuno, al supermercato coda alla cassa, ma dall'altra parte apre una cassa e salto la fila anche li. Ogni tanto ci vogliono anche queste giornate, o no? Ci si lamenta solo di solito, a volte bisogna anche parlare delle botte di culo.

sabato 3 novembre 2012

DOMENICA IN BDC

ORE 9:00 IN PIAZZA CON LA BICI DA STRADA, GIRO DEI COLLI BERICI, SIMULAZIONE DI GIRO DELLE FIANDRE IN MINIATURA,
SE PIOVE EL MANTE VA A CORRERE A PIEDI, ALLE 9:00 CIRCA PASSA DAL PONTE DEL TOVO SULLA CICLABILE. PREVISTO UN GIRO DI 15KM DALLE PARTI DI SARMAZZA SORIO GAMBELLARA E RITORNO