martedì 30 luglio 2013

RIFLESSIONE

In questo periodo lontano dalle gare sto riflettendo riguardo proprio su queste ultime. Non sento la mancanza, gli ultimi giri domenicali sono stati talmente entusiasmanti che non rimpiango la mancanza di competizione. Opportunità di correre ce ne sono ogni domenica, ma è il pre gara che mi toglie la voglia di iscrivermi. Il fatto di dover scaricare il modulo, compilarlo, inviarlo via fax, inviare il bonifico, contattare l'organizzazione per sapere se tutto è andato a buon fine e arrivare il giorno della gara e trovarmi nelle ultime griglie, tutto questo mi fa passare la voglia di correre. Oltre tutto questo c'è anche il prezzo, non sono solo i 25euri o più, anche il fax e il bonifico hanno un costo. Qualcuno può dire che la tecnologia aiuta e rende tutto più comodo, in realtà rende si più comodo perchè non richiede spostamenti, ma l'iscriversi il giorno stesso della gara e ad un prezzo di 10 euro rende tutto più facile la presenza no? Qualcuno può negare che partecipa alle gare senza spirito di competizione, quindi a lui non interessa partire in ultima griglia. In realtà questo non è possibile, la competizione è insita nell'uomo come lo starnuto, è parte integrante dell'essere umano. Il confronto con le altre persone o con se stessi esiste fin dai tempi dell'uomo primitivo. Se non ci fosse stata ambizione useremo ancora due sassi per accendere il fuoco. Anche il confronto con noi stessi è competizione, voler migliorare la propria prestazione in una gara, magari ci si incazza perchè qualcuno scende dalla bici e ci fa perdere il ritmo, questo io lo chiamo embolo competitivo. Uno che si iscrive ad una gara è per poter confrontarsi e competere sia con se stessi sia con glia altri e sia con il percorso. Le iscrizioni cumulative ad un circuito di certo aiutano, ma non così tanto come viene sponsorizzato. Il meteo incerto, il valore dell'iscrizione che poco agevola, a volte la poca considerazione del circuito a cui si è iscritti mi stanno convincendo per il prossimo anno ad non iscrivermi a nessun circuito e di conseguenza a non partecipare a nessuna gara. Questo perchè di gare in cui è possibile iscriversi e poter arrivare al traguardo senza avere scusanti dovute a chi si ferma, ai tappi e a tutto il resto, non ce ne sono più. Solo Colognola qua in zona presenta un'iscrizione a prezzo economico in cui è possibile correre al massimo delle nostre possibilità. Tutto questo sermone per dire cosa? Mi sto guardando attorno e il nuovo format xc running corrisponderebbe alle mie esigenze. Prezzi che si aggirano sui 10 euri, iscrizioni la domenica e gara pura alla pane e salame. Gia lo scorso anno ne ho fatto alcuni duathlon e a dire la verità mi sono molto divertito,  più di alcune gare in mtb che ho fatto.  La corsa per me non è un problema, anzi fisicamente sarei più portato alla corsa che alla bici. Certo quello che regala la bici nessun altro sport lo può dare, ma il mix del duathlon è affascinante. In questo periodo ho già iniziato a correre corsette blande di un'ora, ma già questa settimana si inizia a lavorare duro, si prepara il Duathlon, quest'anno da quel che sento ci saranno ben 5-6 gare tra ottobre e novembre, spero solo che il freddo aspetti ad arrivare. Quindi da oggi si corre e si pedala, vedremo......

venerdì 26 luglio 2013

LA LUNA BUSSO'

Ma io non le ho aperto. Uscita nelle ultime due ore di luce in mtb quella  di ieri sera. Naturalmente solo, speravo di trovare qualcuno del team, invece niente. Nonostante tutto ho incontrato un simpatico biker di Montecchia, anche lui con la Cannondale, sono rimasto un pò a chiacchierare con lui, poi l'ho salutato per aumentare il ritmo. Ultimamente uso il concetto più km nel minor tempo possibile. Sono salito a Fittà, Castelcerino, pineta Cancelli, Campi di Gini e giù dalla Grume, la classica discesa Divinus e Tre Valli. In questo periodo questa discesa presenta un fondo che varia dai canaloni formati dall'acqua, a tratti compatti come l'autostrada. Mi sono fermato un paio di volte perchè stanno disboscando  e ne sono usciti alcuni sterrati che mi incuriosiscono, quando avrò un pò di tempo li proverò. Arrivato a Cazzano decido di prendere la pedemontana che arriva a Soave. Da li salgo il Pigno piazza Scheeti e la prima scelta era di affrontare alcuni passaggi dell'xc Soave poi, l'orario mi dava contro e sono sceso dai Preari. 36km il totale dove ho frustato le gambe a dovere.

martedì 23 luglio 2013

OLE' OLE'

Giornata grigia quella di domenica, almeno il mattino presto il cielo non prometteva niente di buono, ma nonostante ciò parto lo stesso. Il giro che avevo in mente doveva passare dal Castello di Arzignano e fare tutta la dorsale fino a Nogarole e Altissimo evitando così tutta la monotona provinciale. Inizio con il dire che ero solo, ma va? Dato nuovo per me, la settimana pedalo solo e la domenica pure, stavolta è andata così. Arrivo ad Arzignano salgo al Castello, bel borgo ma per arrivarci si pedala su un muro di asfalto, lungo un km. Per poco la lingua non si arrotola tra i raggi. Adesso sono li e devo arrivare a Pugnello. Dopo vari tentativi riesco ad arrivarci, poi basta seguire le frecce. Su saliscendi a volte tosti arrivo ad Altissimo, qui il mio neurone mi dice: Varda che ste rampegando massa. Il giro doveva passare anche da Marana e Campodalbero, ma effettivamente il neurone aveva ragione, dopo mi aspettava la splendida salita a Campofontana 10km costanti. Scendo a Crespadoro e pedalo verso Campo. Al secondo tornante della provinciale verso Durlo giro a sx e inizia un bella salita stretta, pendenze costanti sotto un bel boschetto. Intanto il sole inizia a farsi spazio tra le nuvole. Le gambe fino a questo punto erano legnose, in piano sembrava che trainassi un rimorchio, andavo in affanno appena toccavo i 30 orari. Poi la salita al Castello di Arzignano le ha smosse. Il tratto in falsopiano è un continuo rilancio forse le ho svegliate proprio li. La salita a Campo l'ho affrontata di petto, poi calo il ritmo e pedalo in agilità. Passo una miriade di biker e qualche ciclista con qualche anno più di me. Su questa scalata ho sudato anche l'anima,  sudavo a bestia. Arrivo a Campofontana pausa coca e caffè. Trovo il Toba e company 4 chiacchiere, da notare che erano le 10:30 e aveva già fatto colazione a base di trippe a San Bortolo e adesso scendeva alle Ferrazze per il pranzo con specilità Trota, non dico altro......
La discesa verso casa doveva essere una cosa tranquilla, invece qui scatta l'embolo. Davanti a me trovo 2 ciclisti, li vedo e mi metto all'inseguimento. Qualche macchina mi fa da tappo, ma prima di San Giovanni li passo. Fino a Montecchia tengo bene i 45/50 orari, penso di essere solo invece i due di prima mi stanno ciucciando la ruota e anche il coppino, Per la prima volta sono stato ciucciato e non sono io il ciucciarua. Continuo, la strada spiana un pò di più ma tengo bene lo stesso i 45. Una cosa molto schiffida mi è successa: un auto in sorpasso passa con la ruota sopra un gatto morto e lo fa scoppiare, qualche schizzo lo sento in faccia che schiffffffffo. Altro fatto da pelle d'oca: una auto guidata da una donna mi passa e subito mi taglia la strada per fermarsi su uno spiazzo a destra, freno di colpo stavo bevendo e l'istinto mi ha fatto lanciarle addosso la borraccia seguito da qualche ''leggero insulto'', poi visto che erano parole scritte sulla sabbia, non poteva capire quello che dicevo,  raccolgo la borraccia e riparto continuando il rosario. Un bel giro di 100km se fossi stato in compagnia sarei riuscito a salire anche a Marana invece da solo si sa com'è più che stancante la strada diventa stufosa.

 Ieri invece solito giro mattutino con tappa caffè a San Martino. Il bello del lunedì per chi non lavora.

sabato 20 luglio 2013

TAPPA DI DOMANI

DOMANI PRIMA DELLE OTTO CERCHERO' DI PARTIRE IN BDC PER AFFRONTARE QUESTA TAPPA, PASSERO' DA PIAZZA PER VEDERE SE CI SARANNO SEGUACI, SONO 106KM,

mappa percorso cicloturistico monti Lessini montagna Veronese 

giovedì 18 luglio 2013

TAPPA A CRONOMETRO

 Volevo 50km e 50km li ho avuti, anzi 52 e spiccioli. Sono partito dopo le 11:30 e arrivo a casa alle 13:00. Inutile dire che ho pedalato in piano, usando la filosofia che più pedalo, più km metto in cassaforte e più..... La tappa ha visto passare le mie ammiraglie, ahahahah, per Terrossa, Gambellara Sorio, Montebello, Brendola Lonigo, Cologna Veneta e ritorno. Mi mancavano le appendici poi poteva essere benissimo una crono da Tour. Che dire sensazioni buone in pianura, negli unici strappi brevi la gamba chiamava rapporti ancora più duri, quindi to ciapate un 50/14 e urta bestia. Sole e caldo si sono fatti sentire ma un vento laterale pensava lui a rinfrescarmi, a volte rompeva parecchio i maroni, ma fa parte delle due ruote no?

DOPO TUTTO.....

Domenica abbiamo fatto un bel giro senza particolari tirate di collo, siamo passati da sterrati che affrontiamo praticamente mai. Lunedi' prende piede un giro mattutino con la stradale in assoluta tranquillita'. Parto alle otto e affronto strade piane per far girare le gambe. Rapporto agile e via. A metà percorso sosta in qualche bar, stavolta è toccato a Cologna Veneta per un caffè. Il finale di tappa termina sempre con gli ultimi km sulla provinciale che da Cologna appunto porta a Sanbonifacio. Su questa strada raggiungo facilmente velocità da prof. Si forse esagero, ma è come se scattasse una tappa a cronometro quando entro su questo asfalto. Vuoi il vento a favore, vuoi forse l'asfalto, ma soprattutto penso siano le scie lasciate dalle macchine e dai camion. Come disse una volta il saggio Dario Jet se riesci a mantenere una velocità superiore ai 30km/h riesci a sfruttare le scie delle macchine. Come si vede dalla foto in assoluta tranquillità riesco a fotografare il contakm che segna i 35orari. Oggi tocca una tappetta a ruote fini sperando di arrivare a 50km. Domenica il team sarà impegnato a Volpago del Montello per l'ultima tappa della Coppa Veneto, io non sono iscritto al circuito, ma non ho alcun stimolo corsaiolo in questo periodo. Ci sarebbe stata una passeggiata in mtb, la Crespadoro Bike. Interessante perchè affronta sentieri sui quali non ho mai pedalato e che mi attirano molto, visto il previsto passaggio tra Durlo e Campofontana. Purtroppo la mia Cannondale è dal dottore per rottura sella, l'è fatta de Poina sta mtb. In 4 mesi sarò andato dal meccanico 4 volte, tanto che Laura avrà dei sospetti riguardo al meccanico, penserà che sia una meccanica.
Sarà fatta di Poina ma va come una moto.
Domenica prevedo una tappa in bdc, partenza mattino presto, saranno in ballo due opzioni. La prima è la SS Trinità Velo e Campofontana salendo dalla Trincea. La seconda è la splendida salita di Durlo, ma che in realtà non passa da Durlo si prende a sx sul primo o secondo tornante, che sale a Campofontana. Come si può capire il mio obbiettivo è appunto Campofontana.

venerdì 12 luglio 2013

UNA SERATA DA PUGNALI SUI MONTI DI LONIGO

Solitamente le nostre notturne sono affrontate con ritmi amichevoli. Ieri sera l'amicizia c'era ma nelle tasche della divisa erano presenti anche parecchi pugnali. Inizio con il dire che parto dal negozio poco prima delle sette per un giro verso Fittà e rientro allo stadio passando dalla Tenda. Il tutto condito con un ritmo mio personale, tendente alla fretta per arrivare prima al ritrovo. Il fatto che ha stravolto i miei piani è stata la rottura della catena, porca paletta mi sono fatto a piedi, da Costalunga la ciclabile. Poi ho trovato un'anima pia da Terrossa che mi ha spinto fino al ponte, Grazie di cuore. Allo stadio per fortuna c'era Luca M, il Mc Giver dell'est veronese che ha una falsamaglia che mi permette di partire e partecipare a tutta la notturna. Spero che la catena tenga per domenica. L'andatura fin da subito non era quella che pensavo. Il trasferimento verso i Monti di Lonigo  è stato parecchio sostenuto, ma appena inizia la salita la bagarre si infiamma. Quei sentieri sono invitanti, i continui saliscendi, i single track e tratti rocciosi invogliano un ritmo bello frizzante, ma il nostro era molto più che acqua ferrarelle, era acqua infuocata, le ruote scintillavano nell'imbrunire. Praticamente ne è uscita una notturna a Canon, su ogni rampa partivano scortelè che tendevano ad assassinare l'embolo di chi stava dietro. Molti emboli agguerriti erano presenti, di certo non mi sono tirato indietro, anzi a volte ero io che lanciavo il sasso. Il terreno, l'assenza di salite lunghe, i tratti da guidare la bici erano perfetti per quello che posso dimostrare e vuoi che tiri i remi in barca? No di certo, ero sempre li a ciucciare il collo di quello davanti. Ogni tanto ci si fermava ad aspettare il povero Giorgio, reduce da una bronchite che non lo vuole abbandonare. Lo si sentiva a volte tossire tra i monti, sembrava Aidi che si era smarrita nel bosco. Nonostante tutto le soste non erano lunghe anzi si riducevano ad una manciata di secondi, avrei preferito qualche minuto in più, per tirare il fiato e magari sarebbero servite anche per calmare quei bollenti spiriti aggueriti, non dico di chi erano, vero Luca ed Edoardo?, ma anche il Gian non era da meno. Sarà stata una giornata lavorativa piuttosto travagliata per loro.
Torno a casa con 65km, un marathon nel bel mezzo della settimana, reintegro le energie con pizza del Briski e un paio di birre. A proposito propongo all'Hellas l'acquisto di una macchinetta per il caffè da mettere in sede.

martedì 9 luglio 2013

OBBIETTIVO BOLCA RAGGIUNTO

Raggiungere Bolca attraversando la Calvarina era uno dei miei obbiettivi che mi ero messo nella mente da anni. Volevo arrivarci e tornare a casa dai nostri monti. Domenica ci siamo riusciti. Ne è uscito un bel giro nonostante i sentieri della Calvarina fossero invasi da fango e vegetazione rigogliosa e spinosa, che ha segnato per bene le nostre braccia. Il kilometraggio per raggiungere il paese dei fossili è identico a quello che che si percorre dall'altro versante, passando sia dalla SoaveBike che dalla Belloca. 35km in totale.La Calvarina fatto i suoi danni sulle gambe di molti dei partecipanti, i suoi strappi tagliano le gambe, non è una salita costante, ma sono continui sali e risali, il fondo fangoso ha fatto il resto. Non ho guardato la condizione nel tratto in cui ero l'unico che conosceva le strade sono rimasto davanti, ma dopo mi sono limitato a sgasare  nel gruppo. Comunque le sensazioni sono buone, le gambe stanno tornando quelle di qualche settimana fa. Poi girare così, lo spirito agonistico passa in secondo piano lasciando il posto alla curiosità di trovare nuovi sentieri, come quello dopo il ristorante da Zoccante. Sapevo che c'era, lo sapeva anche Matteo, ma non ero sicuro, così l'abbiamo provato.
Obbiettivi ne ho altri 3-4, uno andare a Bolca e girare per i sentieri che in teoria dovrebbero essere segnalati dalla Pro Loco, ma non ne sono sicuro, uno parte dal museo e fa il giro della purga, l'altro parte dalla fontana  in centro, non quella sulla provinciale, e scende nella valle dove nasce l'Alpone, sono percorsi di 4-5km, poi c'è una discesa che porta a Crespadoro, inizia nelle vicinanze del museo dei fossili.
Un'altro obiettivo è il rifugio Bertagnoli, passando dal sentiero dell'Orco, bere una birra mangiarmi un paninozzo e tornare a casa su asfalto perchè il tempo è tiranno. Probabilmente questi obiettivi li farò da solo poichè le prox settimane il team ha parecchi impegni, vedi le Terre Rosse a cui non sono iscritto e il tour dell'Adamello.
Lunedì cioè ieri parto alle otto per un giro blando blando in bdc. Devo dire che domenica sono arrivato a casa particolarmente vuoto, gli ultimi 8km sono stati devastanti per me. Ho fatto il grave errore di sedermi su un sasso per aspettare gli altri e mi è caduta la stanchezza. Che fatica tornare a casa. Per questo motivo ieri sono uscito per un giro di 45km agile e pianeggiante.


venerdì 5 luglio 2013

SUPERBELGIRO ALTERNATIVO IN MTB

SUPERBELGIRO ALTERNATIVO CAMBIA MEZZO.

MTB 

VI SIETE SCERVELLATI LE MENINGI PER CAPIRE QUALI POSTI ERANO QUELLI DI IERI?
BEH NON E' SERVITO AD UN CIUFFOLO

DOMENICA RITROVO SOTTO IL MONUMENTO IN PIAZZA A MONTEFORTE ORE 7:30 IN MTB



SI PEDALERA' SU STERRATI IN PARTE INEDITI
OBBIETTIVO BOLCA 
SI SALIRA' DA SORIO O GAMBELLARA E SI ATTRAVERSERA' LA CALVARINA FINO AD CONGIUNGERSI CON LA DURELLO AL CONTRARIO. 

giovedì 4 luglio 2013

SONO TORNATE DOPO DI ME

 Erano ancora al mare le gambe, ma dopo lunedì son tornate. Dopo la seduta di ieri di un'ora, mi vergogno dirlo, ma ebbene si SUI RULLI, oggi ho pedalato a ruote fini per 45km, un'ora e 20 minuti. Percorso che mi ha visto passare per Terrossa Gambellara Lonigo, sono salito  dalla Rocca per continuare nel vallonato verso Sarego, al bivio prima del buso della Giareta, prendo la destra per tornare sulla discesa che passa dalle Acque. Ritorno a casa passando da Lonigo Lobbia e SanBonifacio. Volevo fare più chilometri possibili nel minor tempo possibile. Così ho scelto strade trafficate per sfruttare meglio la scia delle macchine che mi sorpassavano. Pensavo di trovare gambe vuote e tristi, invece sono belle pimpanti per il momento. Non sono nella condizione che erano qualche settimana fa, ma la reattività e l'agilità c'è. In pianura spingono bene, sono riuscito a tenere i 35orari per parecchi km senza faticare. In salita faticano un pò ma con il passare del tempo si prenderanno anche li qualche soddisfazione.

martedì 2 luglio 2013

SON TORNATO

Eccomi qua dopo una settimana di mare a Sottomarina beach. 7 giorni di relax...... Avro' fatto una mezzamaratona al giorno per rincorrere Noemi sulla spiaggia. Mi chiedo cosa danno gli altri genitori ai bambini che rimangono seduti tranquilli sotto l'ombrellone, mentre la mia appena scesa dal passeggino sembrava partire dai blocchi di partenza dei 100metri. Sembrava che le aprissi la gabbia, nemmeno il tempo di metterla in costume e già era sotto ad altri ombrelloni per distruggere i castelli di sabbia di altri bambini, oppure misurare loro la paletta. La scoperta che mi ha fatto prendere fiato sono state le giostre in spiaggia, scivoli e altalene. Nel linguaggio di Noemi Din Don e oooppà.
Il tempo non è stato clemente, un giorno pioveva e uno no. Nei giorni uggiosi ne ho approfittato per correre dai 10 ai 15km. In bici sono salito ieri per una Montefrote Giazza e ritorno. Dopo 3 settimane che non la toccavo. Dopo la gara di Soave mi ero rotto un pò i maroni e mi era venuta voglia di correre. Adesso mi è tornata la voglia di pedalare, ma ragazzi che dura riprendere il ritmo. Quando sono arrivato a Selva di Progno le gambe hanno iniziato a girare decentemente sui pedali, ma quanta fatica. Non ho guardato velocità e tempi, sapevo che avrei faticato, volevo solo passare una mattinata in bici da corsa, magari salire un pò di quota.