martedì 18 marzo 2014

TEST SULLA DURELLO

Domenica in solitaria parto per un solitario giro sul tracciato della Durello fresco fresco di segnalatura. Ne approfitto del terreno asciutto non potrebbe esserci stata occasione migliore. Non si sa mai. ahahaha. Comunque il C.o. Basalti si giocano un jolly non da poco. Il famoso fango dello scorso anno non ci sarà, anche se personalmente mi son divertito a guidare la mtb in quelle condizioni. Ci sono tratti che in caso di pioggia diventano melmosi, ma sono corti, pochi e ben spartiti. Il giro è bello, soprattutto quando si entra nella valle del Chiampo, non sapevo che c'era anche un laghetto da quelle parti
 La salita più dura inizia sull'asfalto che porta al Passo della Mona e termina sullo sterrato in Calvarina. Niente di impossibile, parlo per me. Discese da sbogolo,ci sono parecchi tratti da rilanci, sui quali mi potrebbe partire l'embolo se fossi in  compagnia. Grazie al giro di Domenica ho scoperto un nuovo collegamento con il mio giro in Calvarina. Praticamente all'uscita della contrada Gallo invece di salire proseguo su asfalto che sale al Roccolo ed entro nel tratto della Durello e da li su fino a Vestena. Bella Domenica anche se da solo.

martedì 11 marzo 2014

DOMENICA CON CAMBIO DI PROGRAMMA

Da giro in solitaria si è trasformato in giro in un nutrito gruppo sul percorso della Tre Valli. Infatti il team ha cambiato programmi e visto il tempo clemente hanno deciso di salire anche loro sulle ruote grasse.  Il percorso ha visto il passaggio sui nuovissimi sterrati della Tre Valli. Bel giro sotto un bel sole, che mi ha fatto sudare come un caprone sahariano. Ero l'unico in divisa invernale, me pareva freddo alle otto e mezza......
  Edoardo cavalca la nuova Bottecchia e non mi sembra di aver mangiato zuccheri a riguardo per festeggiare il nuovo acquisto, non penso che le mangeremo. Comunque qualcuno nonostante neghi l'accaduto è scivolato portando la bici a piedi e qua........ vero Gian, avevo promesso di non dirlo ma son cattivo......
La mia condizione è buona le gambe girano benone, ma non ho voglia di tirarmi il collo per stare dietro ai fenomeni. Quindi subito magari ci provo poi quando vedo che devo aumentare per stare dietro a loro, li mando a quel paese e proseguo con un passo sciolto. In discesa invece mi parte l'embolo, mollo la bici. Due le discese che possono essere degne della definizione tecniche. La discesa del cimitero di Mezzane, un pò ostica all'inizio e la discesa di Villa Winklers, leggermente più ostica, ma ho visto di peggio in giro. Tutte due le ho fatte senza penalità. Arrivo a casa con una foratura, e si che gonfio oltre le due bar. Adesso bestemmie per cambiare tubbless

giovedì 6 marzo 2014

DOMENICA ME NE VADO IN CALVARINA

E' da tempo che li ho visti e ho deciso che domenica sarà la giornata giusta, sono alcuni sentieri che si incrociano nel solito giro in Calvarina.
Quindi per tutta la marea di gente che ci sarà darò appuntamento alle 8:30 in mtb naturalmente

mercoledì 5 marzo 2014

ESITO DELLA RISONANZA

Ieri ho ritirato l'esito della risonanza al ginocchio. Tra le varie parolone forbite usate dal radiologo ho intuito che di rotto non c'è nulla. Ho pensato di usare google translate per tradurre quello scritto sul referto. Si parla di cartilagine meniscale corno condroqualcosa etc. Boh intanto ho prenotato anche la visita ortopedica alla clinica new life a Verona. Wow ho pensato di entrare nel set della fiction Incantesimo, anche la c'era la clinica New Life.
Intanto in questo periodo non sono più andato a correre, il ginocchio non lo sento al massimo della forma. Sono uscito in bici, prevalentemente rulli e pianura, eccetto qualche domenica di uscita di gruppo con attraversamento zona colli Berici. Domenica scorsa invece il tempo era orribile e ho deciso di nuotare.
Lunedì invece sono salito in mtb. Una goduria, due ore con passaggi nell'xc di Soave per poi passare da Fittà Castelcerino, discesa ai Tamellini e salita del Fenil del Monte e ritorno a casa da Soave. La condizione non è male soprattutto quella tecnica, i passaggi dell'xc di Soave sono passati come li avessi sempre fatti, nemmeno il tempo ''di pensare qua ci passo o no?''  che erano già passati. Ho messo il piede a terra volutamente per non rischiare troppo nel passaggio delle rocce sopra la cava, ma l'istinto era quello di andare. Il merito lo do tutto alla bici, fa sembrare facile qualsiasi ostacolo. Dopo mesi che non affronto sassi e sterrato penso che la tecnica si sia un pò smarrita, ma il mezzo può nascondere certe lacune.