

Stavolta no, la gamba spingeva bene, un bel colpo di pedale, Tengo un passo regolare, i tratti duri sono 4, uno all'inizio, uno a metà e due nel finale prima di Santa Margherita. Sto talmente bene che prendo la dorsale della Calvarina. Sono tutte stradine strette, vallonate ma con rampe da pel d'oca. Non nego che sull'ultima rampa prima del bivio per il bar Ciclamino, ho iniziato a vedere le prime pecorelle del presepio. Sosta foto del paesaggio e becco anche un aereo che sorvola la mia testa. Premetto che c'è neve, ma le strade sono pulite, mai avrei immaginato che scendere dalla strada delle ex basi avrei trovato quello che ho impresso nella foto. Se lo avessi saputo sarei sceso da Brenton. Neve e ghiaccio per due chilometri erano i padroni della strada, non ho voluto rischiare e me li sono fatti a piedi, correndo anche così dei rischi. Più volte i piedi mi sono partiti per la tangente, ma niente di che. Al Cortivo le strade tornano pulite, e mentre scendo in sella incontro parecchi cilcisti ai quali dico OCIO NEVE. Qualcuno mi ringrazia, altri mi dicono :MA VALA'-
MA VA SU ALLORA- dico io.
Da Roncà mi resta solo che tornare a casa passando prima dalla strada della Germania.
Le sensazioni sono veramente buone, la gamba spinge bene e tira da dietro ancora meglio. In piano meglio della salita, ma anche sulle asperità il colpo di pedale è più veloce del pensiero che magari esagero. Quindi avanti così. Concludo con 53km, se non avessi perso tempo con la ruota, sarebbero stati molti di più, ma va bene così, anche perchè lunedì ho messo in cascina altri 50km in un'ora e 40 circa, passando da Cazzano, la Costa discesa a Lavagno da vie traverse e ritorno in parte in statale e parte da San Vittore, che altro dire? ciao