giovedì 29 dicembre 2011

ANCORA CORSA

Non sempre lo pubblico, ma settimanalmente sono sempre tre le uscite di corsa a piedi, salvo che non ci sia una festa infrasettimanale, allora è obbligatorio uscire con la bici. Ieri con il bel soletto di mezzodì ho indossato le mie nike lunarlite e via al galoppo. Un'ora giusta con cambi di ritmo tipo fartlek. Obbiettivo tenere i battiti tra 150 e 175. Lo spirito avventuriero ha prevalso anche ieri dopo l'ultimo cambio di ritmo: Nel tratto della cava di San Lorenzo, più vicino a Zoppega, mi sono arrampicato su per il boschetto e tra uno ''spinada'' e una ''frustada''sono arrivato sopra le canole mancava l'urlo di Rocky quando arriva alla fine della scalinata, stasera si ripete senza rocky naturalmente

martedì 27 dicembre 2011

PRANZO DI NATALE SMALTITO CON 70KM


I presenti in piazza alle 9 erano 6 lo scrivente, Pantani, Andrea B, Edoardo, Luca S, Matteo
Abbiamo percorso nuovi sterrati, che alle nostre mtb erano per lo più sconosciuti, a volte ci siamo inoltrati su asfalto per uscirne. L'obbiettivo era partire da est e pedalare verso ovest. Strada facendo abbiamo deciso di provare l'xc di Montorio. Ognuno ha messo del suo chi conosceva lo sterrato, chi la ciclabile, chi il percorso di Montorio, chi qualche salita mai fatta. Alla fine ci siamo arrivati senza troppi patemi.
Le rampe di Montorio a qualcuno fanno male, ad


altri no. Pantani stavolta ha sfoderato tutta la sua classe nei passaggi tecnici dell'xc di Montorio. Può mandare a comprare il sale sia colui che scrive che qualcun'altro.Ma anche in salita si è difeso bene la sua gamba è molto pimpante, i rulli fanno miracoli. O forse rulla qualcos'altro? Mah
Edoardo in action
Luca era troppo vicino a Edoardo e ne è uscita questa foto. Bel profilo
Matteo

Pantani in action, tic tac, tac tic in scioltezza scende ovunque.
NOTE DI GIORNATA: si lo so sono uno spione LUCA S NON è CADUTO, la forza di gravità che sui monti sopra le Ferrazze è più forte, combinata allo sgancio rapido del pedale che rapidamente non si è sganciato, gli ha fatto appoggiare la chiappa sx a terra. Comunque giovedì penso che le paste siano servite. Avevo scattato una bella foto mentre si scende dai Preari, ma l'ho cancellata per sbaglio.
Avrò fatto il giro de xc Montorio 5/6 volte oramai, ma su quelle 2 rive mi blocco ogni volta, anzi sono le dita delle mani che frenano, non è colpa mia. Personalmente posso vantarmi che ieri ho fatto fare la salita che da Ferrazze mi porta a Marcellise, non so se sia più bella fatta in salita o in discesa. Edoardo ci ha fatto scoprire un  nuovo sterrato che da Colognola bassa ci porta sulla vecchia strada che sale dal pèonte della statale. Ieri era giornata di nuove strade, mancava solo la salita che dal castello di Soave ci porta a piazza scheetti e la discesa dei Preari

giovedì 22 dicembre 2011

QUESTA L'HO SCRITTA IO: DA PIANETA MTB


LA DIVINUS BIKE COMPIE 10 ANNI E ANNUNCIA GRANDI NOVITÀ

La granfondo veronese è in programma domenica 20 maggio con partenza da Monteforte d'Alpone

Monteforte d' Alpone (VR): Il dieci è sempre stato per l’uomo un numero importante, sarà che è il primo numero in doppia cifra, sarà che lo si identifica con la rotondità e quindi la perfezione. Dieci è il voto massimo a scuola, i più forti calciatori nei tempi passati indossavano la maglia numero dieci, insomma ripetiamo che il dieci è un numero importante. La Divinus Bike Clivus nel 2012 compie dieci anni. L’Hellas Monteforte ciclobike, società organizzatrice della manifestazione, è già da tempo al lavoro e ha caricato il suo fucile per lanciare importanti novità.

Lo scorso anno la nona sinfonia di Beethoven faceva da colonna sonora alla gara, poiché era l’edizione numero nove. Quest’anno per il decimo anniversario della sua nascita, visto che nessun compositore famoso è arrivato a comporre dieci sinfonie, il comitato organizzatore, scaramanticamente, ha abbandonato la strada musicale e perdendosi tra i magnifici sentieri delle sue zone ha creato l’idea di un terzo percorso, il "marathon del vulcano". Un percorso marathon di 67km con 2300 metri di dislivello, che si snoda in gran parte del suo tracciato nel parco regionale della Lessinia. Una marathon che attraversa le nostre magnifiche zone, tra viti, cigliegi , ulivi e castagni.

Altra novità sarà l'affiliazione alla FCI, e la Divinus Bike Clivus sarà valevole già da quest'anno come gara nazionale. Questo passaggio di ente permetterà di dare maggior visibilità alla manifestazione, al territorio, agli sponsor e a tutto ciò che la circonda, richiamando l'attenzione dei media e del grande pubblico. Una marathon FCI nazionale, ad un mese dal Campionato Italiano marathon di Schio (VI) è un'ottima opportunità; i grandi nomi della mtb italiana avranno modo di testare e di confrontare la loro condizione fisica in vista del grande evento del 24 giugno.

Con questo non vogliamo trascurare nessun particolare, perché la Divinus Bike Clivus è una festa alla quale tutti devono sentirsi partecipi; una giornata che nel corso degli anni passati si è scoperta come un momento da vivere in allegria e spensieratezza tra persone che condividono la stessa passione. Per rendere questa manifestazione ancora più elettrizzante sono in arrivo altre novità, ma non possiamo svelarle subito; rimanete con il fiato sospeso... abbiamo molte altre cartucce da sparare!

Lo staff coglie l' occasione per fare a tutti i migliori auguri di Buon Natale e felice anno nuovo.

Info www.hellasmonteforte.it/divinusbike/

DRIN DRIN

IO-Pronto
T-Buongiorno, sono Tatiana di ENI luce e gas, posso parlare con il sig Mantello?
IO-Sono io
T-Salve la chiamo per informarla che ENI offre ai nuovi clienti la fornitura elettrica a 15 cent al bla bla bla bla......... lei è cliente di ENEL con la tariffa bioraria?
IO-No, sono cliente di GDC, è un ente che mi offre energia alternativa.
T-Quanto spende?
IO-Niente
T-Niente? E il servizio com'è? Si trova bene?
IO- Ottimo, riesco far funzionare contemporaneamente lavatrice, lavastoviglie, asciugatrice, phon e in questo momento si è acceso anche l'albero di natale con tutte le palle...
silenzio
T- Perdoni la mia ignoranza, ma l'ente da lei nominato, non l'ho mai sentito, in specifico è un impianto eolico,solare o cosa?
IO-No è un impianto che sfrutta il Giramento Di Coglioni con una dinamo piazzata tra le palle.......
T- Ma vaff.......
IO-Pronto? Pronto? Non vuole sentire come funziona?

mercoledì 21 dicembre 2011

10 DOMANDE A DARIO JET



10 domande:
1 Anno nuovo nuova maglia, cos'altro di nuovo?
..di nuovo i compagni di squadra tutta gente fortissima con un passato ciclistico da professionisti o da dilettanti.
2 Com'è nata questa decisione?
..la decisione è nata grazie all'interessamento dei miei nuovi compagni di squadra. 
3 Quali obbiettivi per il prossimo anno?

..il mio obbiettivo principale è imparare il più possibile dai miei compagni di squadra e in seguito dimostrare il mio valore. 
4Con quale aggettivo definiresti la passata stagione?

..discreta, ho ottenuto risultati nonostante fossi poco motivato. 
5 Descrivi gli anni passati all'Hellas Monteforte ciclobike, soddisfazioni, rimpianti 

..gli anni passati all'hellas sono stati la mia formazione,in questo Andrea Beghini con la sua esperienza è stato cruciale, nessun rimpianto 
6 Motivazioni che ti hanno portato a cambiare squadra? (DOMANDA PUNGENTE)

..la motivazione principale è stata la ricerca di nuovi stimoli, quando sono motivato riesco a fare cose impossibili, 1000km sotto la pioggia per esempio...oppure fare 500km in 17 ore tirando il gruppo a oltre i 40 all'ora. 
7Nella nuova squadra troverai una concorrenza molto agguerrita, come intendi farti strada?
....imparando! 
8Quali sono le tue carratteristiche di ciclista, il tuo punto forte?

..il mio punto forte e la tenacia..è meglio non svelare troppo... 
9 Il tuo pupillo, Dario Hair, come farà ad orientarsi adesso che te ne vai, segherà la bdc per comprare una mtb oppure lo seguirai da lontano?

..lo seguirò come ho sempre fatto o forse mi seguirà lui come ha sempre fatto. 
10 Con la tua partenza il posto di capitano dell'Hellas lo prenderò io ovviamente, nelle uscite domenicali; lo so che ci sono corridori giovani e meno giovani più forti, ma visto che io scrivo sul blog, loro non devono fare altro che portarmi le borracce e le camere d'aria, confermi il mio pensiero?

..sicuramente sarai tu il capitano e gli altri faranno bene a stendere un velluto rosso(ti piace il rosso lo sò) da casa tua alla piazza ad ogni raduno domenicale.

martedì 20 dicembre 2011

GIRO DI NATALE DA GINO

Una sgambata facile facile. Vietato tirarsi il collo. Arginata fino a Legnago, ma penso anche più a sud.
Qualcuno ha detto che sono 37km anadata e 37km il ritorno. Siamo entrati nella ciclabile di San Bonifacio, sull'argine dell'Alpone e seguendo il terrapieno siamo arrivati alla confluenza tra Alpone e Adige. La strada è molto bella, a volte si pedala su ghiaia, altre su erba e molto spesso su asfalto.
Un numero piuttosto folto di biker, tutti marchiati Hellas
giornata splendida, freddina, ma limpidissima. Ristoro piazzato da Gino, dove abbiamo fatto fuori una torta appena fatta, ancora calda.



Numero di Dario Hair che per non tamponare il sottoscritto, si è evoluto in un 180°vertivcle senza cadere, Brumotti gli fa un baffo
BUMBAZZZAAAAAAAA

martedì 13 dicembre 2011

CICLOMERCATO

Dario Jet forte ciclista dell'Hellas Monteforte cicclobike, quest'anno vincitore del criterium Leon d'Oro 2011 di categoria, portacolori della nazionale randoneer nella Parigi Brest Parigi, ha annunciato a radio Pirata che nel 2012 indosserà la maglia di cicli Pozza. Dopo molti anni, in cui ha vestito i colori bianco, rossi e blu e con i quali è cresciuto ciclisticamente, ha deciso di provare una nuova esperienza. Di sicuro nella nuova squadra troverà un maggior numero di stradisti e ancora di più nuovi stimoli per andar più forte. Qui ritroverà l'ex compagno di squadra Andrea Pontalto, accasatosi anche lui alla squadra leonicena negli ultimi mesi.
Di lui ci mancherà principalmente la sua carica agonistica e le sue vittorie, ma soprattutto le sue grigliate; a proposito chi cucinerà le salsicce dal Gatto, nooooooooooo. E le torte della Erica? noooo, beh lei può rimanere tesserata Hellas. A breve l'intervista ufficiale.

RIFLESSIONI PERSONALI: visto che il blog è mio, posso esprimere le mie riflessioni su questa notizia, lo fa anche Giuliano Ferrara alle otto e mezza su rai uno che ci scassa i maroni tutte le sere, non è un bel vedere su sto girello da casa de riposo, ma lo vediamo lo stesso nonostante paghiamo il canone. Qua il blog è gratis quindi ancora di più posso dire la mia.
Approdare in una squadra più blasonata mi ritorna in mente le mie esperienze di quando giocavo a calcio, anni fa. Lo sport cambia, ma l'agonismo, il gusto della vittoria e l'amarezza di una sconfitta penso che siano uguali. A tutti piace vincere, non posso negare che la soddisfazione di aver raggiunto qualcosa ha un sapore unico. Unica è anche la soddisfazione di sentirsi chiamati a far parte di un team blasonato con importanti obbiettivi. Senti che la tua testa si alza, si drizza come la gresta di un gallo, le spalle si raddrizzano, ti senti fiero e come tale è giusto che sia motivo di vanto. E' inutile negarlo è una bella sensazione.
Il mio sermone di oggi dice: Il blasone da soddisfazione, ma a volte capita che la ricerca della soddisfazione toglie il vero significato per cui facciamo sacrifici. L'ho provato nel calcio, ma sensazioni, sentimenti,soddisfazione, amarezza, sono gli stessi,fa parte della vita, non è un mondo a se stante.

CORRERE SOTTO LA PIOGGIA

Se correre tra la nebbia di notte con il faretto sulla fronte ha un certo fascino, correre sotto la pioggia tra i monti nostri fa semplicemente schifo. Ieri mi aspettava la corsa in salita, anche se pioveva, sono partito lo stesso. 5 ripetute su salite più meno ripide. Salito dalle Canole, mi sono diretto verso il Pigno senza passare da piazza scheetti. Non sono sceso verso la Ponsara, la discesa in questo periodo è piena di melma. Sono salito ancora verso il Capitello del Froscarino. Scendo da Sanpietro e ritorno a casa passando da Rubian. Per fortuna si tratta di correre ancora per poche settimane, è troppo traumatica: ho il tallone destro dolorante, il ginocchio destro indolenzito, contratture varie in giro per il quadricipite sinistro. Ho trent'uno anni fra un mese che sia l'età?

BDC TRA I MONTI BERICI

In piazza alle 9:00 domenica eravamo circa 10-11 i componenti del giro, che si può definire la classica invernale dell'Hellas Monteforte. Giro che ci ha visto affrontare la salita che da Brendola porta a Perarolo, poi San Gottardo con i suoi saliscendi, Barbarano, Taore e Bocca d'Ascesa. Un totale di 70 e rotti km. L'andatura è stata la tipica di questo periodo, alla volemose e abbraccemose più forte che si può. Treanta orari in piano e in salita ognuno col suo passo. A dire la verità c'era qualcuno che aveva forse qualche rabbia repressa e lanciava qualche scatto ma era come neve al sole, si scioglieva appena vedeva che nel gruppo non esisteva alcuna velleità agonistica. Tanto ridere quello si, soprattutto con Dario Hair che non ha fatto rimpiangere l'assenza del Pirata. L'obbiettivo era Pedrosa; ad ogni scatto dell'amico di Luca M, veniva invitato in maniera forte a riprenderlo. Urla e schiamazzi partivano dalla pancia del gruppo e Pedrosa, per gli amici intimi chiamato ''Piciù?'', partiva a razzo.Sembravamo un gregge di pecore che gironzolava per i monti Berici. Ma alla fine chi se frega se invece di essere forti in bici, siamo forti nel far casino. Alla fine del giro mi è rimasto un dubbio, sono giorni che non dormo, ma la sella di ''qualcuno'' invece di abbassarla di mezzo centimetro, si fosse abbassata di 5 millimetri, sarebbe stato troppo?Mah...... Quanto ridere.
Ho faticato non poco domenica nel trattenermi sulle rampe di San Gottardo. Solo su una ho sgranato qualche dente per salire forte, ma le gambe dopo pochi metri chiamavano help help. Ho tenuto sempre i battiti sotto i 170, salivo agile. Comunque sento i lavori pesanti che sto facendo in questo periodo. E' un segreto, per non svelare le velleità per la prossima stagione.
Tremate, perchè questa primavera se siete in giro in bici e sentite un turbine di vento che prima vi risucchia, poi vi sposta verso l'esterno, non chiedetevi cos'è stato, esclamate solo: ah è passato il Mante.

venerdì 9 dicembre 2011

CHI DORME NON PIGLIA... UN GIRO IN MTB SUI BERICI.

EH MANNAGGIA, ieri sono rimasto a letto, dopo aver letto sul blog dell'Hellas e l'sms di Andrea ho pensato che fosse la solita burla e che mi aspettasse l'ennesimo giro della Divinus. Invece no, sono andati sui Berici, quei monti che hanno una miriade di single track. Porcaccia miseria. In previsione ieri c'erano gli addobbi di Natale della mia casa. Sprizzavo gioia da tutti i pori solo a sentire la parola addobbi. Un 'emozione unica aprire quell'albero alto più di me con un macello di rami da aprire, folto come una mouquette, tanta pazienza nel mettere ad ogni pallina il suo gancetto( poi non si poteva lasciarli agganciati dall'anno prima?), poi il presepe: con tutte quelle pecore piccole che non stanno in piedi, le statuette e la montagna e le casette...
Nel pomeriggio alle due sono uscito in bdc, un paio di ore. Sono salito in panoramica e ho provato le famose sfr. Qualche genio della bici ha detto: serve una salita costante, al 5-6% appunto la panoramica, si sale a 30-40 pedalate al minuto con un max di 80-90% della soglia, io max 170 battiti. Sarà che forse come salita non è al 5-6%, sarà che forse ho dei ''gallonassi'', non so cosa, ma per arrivare a 30-40 pedalate sono dovuto salire con il 50/12, senza esagerare con i battiti, max 160 altrimenti aumentavano le pedalate. Comunque non so se ho fatto giusto o sbagliato, almeno ho fatto lavorare assieme cardio, conta pedalate e cronometro. A forza de cliccare sui tasti al contakm gli è partito l'embolo e si è azzerato tutto. Ho mandato in tilt la tecnologia prima del mio cervello. Dopo aver tirato qualche cane in mezzo alla strada, non me ne voglia il wwf, nessuno è stato investito, il contakm è ripartito. Dopo 5 sfr sono sceso in val d'Illasi, prendo la direzione verso Lavagno, Porcillana, Zerpa, Arcole e casa. Però anche la pianura ha il suo fascino. 30km/h costanti a 100 pedalate al minuto, con frequenza a 150 battiti, restando in tema di tecnologia. Sono andato avanti così un'ora secca. Però i Berici in mtb era molto meglio.

mercoledì 7 dicembre 2011

DOPO CI CHIEDIAMO CHE FINE HA FATTO......


NEBBIA.....

Domenica mattina la tentazione di rimanere a letto era tanta, soprattutto dopo aver guardato fuori. Tutto grigio, non di vedeva nemmeno il campanile. Apro la finestra, magari piove così la mia indecisione viene accantonata da una forza maggiore. Invece no, quando mai piove con la nebbia, ignorante che sono. Mi vesto, ma quante robe bisogna mettersi in inverno per andare in bici. In estate shalopette e maglia casco guanti e via. AH si anche le scarpe con le calze. Arrivo in piazza siamo in 4: io Luca M,Luca S e Matteo. Tutti in bdc tranne Luca S, la stagione e le condizioni delle strade impongono ritmi blandi, quindi anche la mtb su strada ritorna molto utile e sicura. E' stata una pedalta soft, tre ore alla ricerca del sole perduto. alla partenza ci si chiedeva che strada fare per trovare il sole, senza salire tanto di quota. Da ''sapiente'' dico:''Di solito dopo Montebello la nebbia non c'è più, andiamo sui Berici.'' Quando mai, la nebbia era più fitta e più bagnata, tanto da far gocciolare il caschetto come un rubinetto. Siamo passati da Perarolo, San Gottardo, Barbarano e Meledo ma il sole non si è mai visto. Comunque abbiamo chiacchierato tanto, soprattutto Matteo e Luca S, avranno fatto gli ultimi 30km sempre in doppia fila a ''ciaccolare''. Tanto che anche Luca M mi ha chiesto cosa avranno avuto da dirsi. Non capivo la loro conversazione, anche perchè quando sono in bici non capisco quasi mai niente quando mi parlano. Comunque sono arrivato alla creazione di un nuovo proverbio:''Du ciclisti anca sensa sestelo i fa' el mercà de Montebelo'' (Trad: 2 ciclisti anche senza il cestello, fanno il mercato di Montebello) Queste giornate grigie passate a pedalare passano più in fretta se affrontate in buona compagnia chiacchierando, in silenzio sarebbe stato molto ma molto più triste.
In questi giorni di lunedì e martedì cosa ho fatto? Ho corso a piedi: lunedì corsa in salita e martedì ripetute alle Chiarelle(1000,800,600 e ritorno all'in sù), che male al tallone, ho forzato troppo.

mercoledì 30 novembre 2011

LUNEDì E IERI DI CORSA

Sia lunedì che ieri ho dedicato un'ora del mio tempo alla corsa a piedi. Più divertente quella di lunedì, più specifica quella di ieri. Alle due del pomeriggio dell'altro giorno sono partito per un giro sulle nostre colline. Sono salito dalla Ponsara, piazza scheetti e giù. Ma al capitello della croce mi è venuto un colpo di genio. Spero che venga a poca gente sto colpo. Giro a destra e scendo nel bosco che guarda verso l'autostrada. La vegetazione è fitta, pieno di ''spinari''. Per qualche metro il sentiero è battuto, poi servirebbe un macete, qualcuno anni fa sarà passato, ma adesso la vegetazione si è presa anche quello. In qualche maniera aggrappandomi a liane e arbusti arrivo ad un ruscello lo oltrepasso ma non capisco dove mi trovo, lo seguo verso valle e arrivo alla cava di San Lorenzo. WOU sono salito da nord del paese e sono sceso a sud dello stesso. Indiana Jones mi fa un baffo. Potrebbero farci un film, IL MANTE E LA RICERCA DEI SENTIERI PERDUTI; e anche degli insulti dei contadini. Infatti per trovare la sterrata che mi portava a casa ho attraversato un campo e il padrone del terreno mi ha insultato perchè sono nella sua proprietà; gli dico che sono sceso dal bosco e non sapevo di finire li, comunque prima di entrare mi sono pulito le scarpe, non deve preoccuparsi.
Ieri sera corsa attorno alle Chiarelle: ripetute max 165 battiti, 2x 1000, 2x 800, 2x600 più andata e ritorno a casa naturalmente.

martedì 29 novembre 2011

CHI SCOPPIA PER PRIMO HA PERSO

Possiamo definirla così l'uscita del team di domenica. Io ero assente, ma durante la pizza di domenica sera i racconti erano così concitati che non posso non spendere alcune parole riguardo al loro ennesimo giro del marathon. Iniziamo intanto precisando che nessuno dei 8-9 partecipanti ha finito il marathon, forse sono tornati tutti adolescenti o gravidi....... L'attenzione era tutta concentrata tra l'eterna sfida tra il Pirata e il Presidente. Il gioco non è chi arriva primo ma chi per primo tira i remi in barca. E a questo gioco il Presidente non ha rivali. Solo una scivolata e la conseguente botta alla coscia gli ha impedito di terminare il giro. Pantano aveva alzato bandiera bianca già prima dell'incidente al presidente. Aveva i crampi ovunque, ma la domanda che tutti si sono fatti: forse gli sono venuti anche alla lingua? Mah.....
LA RESA DEL PIRATA
LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE


Per quel che mi riguarda domenica sono uscito con la mia bdc, Tappa Monteforte Recoaro Monteforte, 90 km 3 ore e rotte pedalando a 90-100 pedalate al minuto. Mi sembrava di essere un criceto da quanto molinavo. Bella giornata in solitaria, sole e temperature gradevoli grazie all'inversione termica. Segnalo che nel tratto attorno a Sarmazza nei fossi attorno alla frazione si possono notare una miriade di sacchetti per l'immondizia. Una vergogna, non è una discarica. Poichè è una zona molto battuta da ciclisti, chi notasse qualcuno che getta sacchi nei fossi o nei campi è pregato di fotografare la targa dell'auto sempre se possibile naturalmente, oppure se vuole far l'eroe, tipo Steven Segal, fargli MANGIARE IL SACCHETTO. A parte gli scherzi basta richiamarlo con fare minaccioso, poi si scappa in bici in qualche sterrata nella zona per evitare l'inseguimento con l'auto, questo si fa quando il tipo è più minaccioso di te.

venerdì 25 novembre 2011

IERI

Lunedì sono andato a farmi le analisi, erano due anni che non mi succhiavano il sangue. Così per far compagnia alla moglie sono andato. Ieri è arrivato il referto,tutto apposto. Ansioso come sono ho passato 4 giorni a torturarmi le meningi, pensare se ho qualche valore anomalo, mi ha distrutto.
Ieri sera sono andato a correre a piedi. Alle sette chiuso il negozio, indossato la tenuta da marciatore mi sono sciroppato vari km di corsa. Per adesso nessun lavoro specifico, solo una serie da 10 volte di scalini dell'argine al ponte nuovo. Qualcuno ha detto che in questo periodo si deve sviluppare la potenza, senza particolari lavori impegnativi. C'è da sottolineare che alle Chiarelle, quartiere del mio paese, eravamo in 6 a fare i criceti attorno ai fabbricati della zona. Domenica altro giro del marathon, il presidente lo vuole provare, alle otto in piazza, io do forfait, ormai me lo sogno anche di notte. A detta del presidente: chi parte lo deve terminare con lui, non ci sono mogli, morose o mamme che chiamano alle 11 perchè ci sono i tortellini cotti capito.

martedì 22 novembre 2011

DOMENICA GUARDA UN PO' CHI C'E'


E' proprio lui Marzio Deho, no bau bau micio micio. Qua si fanno le robe sul serio. E' venuto a provare il marathon. Eravamo in 23 mai viste tante mtb come domenica in piazza a Monteforte. C'era anche Dario hair, pura fede stradista la sua, ha voluto provare quella cosa che ha le ruote che fanno vrum vrum. Si parte alle 8:30, il passo è di quelli alla volemose ben, ma proprio con tanto affetto. Nonostante ciò chi non è abituato a fare tanta salita ne risente, purtroppo il primo a tirare i remi in barca è proprio Dario hair. A lui va il premio per averci provato, nonostante sia un mese che non sale su una bici, ancora di più una mtb. Ai cancelli ci saluta e ritorna a casa. Il nostro treno va avanti, si arriva a Campiano, qui ci salutano le ciclotazze. Arriviamo in Belloca, ci fermiamo il gruppo si ricompatta, Marzio è sempre stato davanti con Luca S, l'andatura era sempre tranqui. Arriviamo alla croce del vento, qui la mia tentazione ha preso il sopravvento. Dichiaro che voglio provare il tratto che si corre a piedi con la marcia del Monte Garzon, gli altri scendono verso il capitello di S. Anna, io seguo il nuovo tratto. Subito dopo una breve discesa me ne pento. La strada sale di nuovo e fino al capitello di S. Anna sale sempre. Arrivo al vajo dei Finetti, trovo Luca B e Fabio e mi dicono che un gruppo sta facendo il giro del Monte Grazon, un'altro è sceso al Vajo,io affermo che li aspetto lì, ma l'attesa è un pò lunga. Ero convinto che solo Luca e Deho avrebbero fatto il giro, mentre gli altri siano scesi, così scendo anch'io. Invece solo Nicola e Ileana sono scesi, ma non so dove ho tagliato, mi sono trovato su da Gini solo. Aspetto, passa mezz'ora, torno indietro arrivo dopo Caltrano, incontro Nicola ed Ileana e subito dietro Luca e Deho che li avevano ripresi, mi infilo dietro ma in discesa mi seminano e li perdo di vista anche causa una telefonata. Così mi rifilo tutto in solitudine i rimanti chilometri, tra il freddo e la nebbia. Che dire del marathon? Tosto, scorrevole ma impegnativo. Prima parte da salire in conserva, può tagliare le gambe forzare troppo all'inizio, i continui saliscendi, anzi sali e spiana, si sentono sulle gambe, poi c'è il vaio, occhio, il vajo fa male, non molla mai. Per i big si staccherà sicuramente un gruppetto all'inizio, saliranno regolari fino al gpm, qui qualcuno ci lascerà le penne e sempre nel Vajo si deciderà la gara. Non c'è discesa che permetta di recuperare posizioni. In poche parole chi scollina al Vajo in solitaria, all'80% vince la gara. Questa salita è decisiva, chi azzarda una fuga può far male. Si possono guadagnare minuti importanti e controllare il vantaggio per il resto della gara.

venerdì 18 novembre 2011

DA PROVARE..... PER ME DA RIFARE

Per quello che vale per me è da ripetere, ad altri consiglio di provare. Correre di sera con la nebbia. L'unico punto luce il faretto sulla fronte. Ho scelto un percorso buio, la pista ciclabile che mi porta a Costalunga, andata e ritorno, giro del quartiere, giro del paese e casa. Di solito quando corro presto attenzione ai battiti, al respiro, alla falcata. Ieri sera no. Sono andato a sensazione l'unico mia attenzione era osservare la nebbia che mi veniva incontro. Questo fumo a goccioline microscopiche che si notava sul fascio di luce del faretto rendeva l'atmosfera irreale. Correre al buio con la nebbia può mettere paura, questo sarebbe la prima reazione; invece no. E' veramente difficile trovare le parole per descrivere la sensazione. La paura che salti fuori Abdul o anche Arturo( i nomi non sono riferiti a persone, ma ad eventuali rime), che magari non hanno i miei stessi gusti..., la paura che qualche bestia strana esca per mangiarti un polpaccio o altri timori, con la presenza della nebbia svaniscono. Essa toglie tutto ciò che ti sta attorno, non vedi che i due metri davanti a te, ti avvolge quasi come volesse proteggerti. Ti senti sicuro, anzi mentre fatichi a correre, devia i pensieri verso altre fantasie. Un momento osservando il fascio di luce pensi di essere Tony Manero che entra in discoteca, un altro istante vuoi raggiungere il punto luce davanti a te allungando la gamba, poi immagini di volare tra le nuvole. La nebbia sembra che voglia coccolarti ti crea un'intimità tra la tua persona e lei. Quando incroci qualcuno che come te corre, ne ho incontrati un bel pò ieri sera, interrompe questa intimità che si era formata.
Tutte queste sensazioni si provano se si presta la giusta attenzione a quello che sta attorno, in questo caso siamo circondati dal niente, ma a volte anche il niente può dirti qualcosa.
In bici è difficile apprezzare questo, senti troppo il freddo, l'unico tuo pensiero è salire in quota raggiungere il sole e osservare la panna montata che sta sotto, un panorama stupendo, un mare di schiuma che sta bagnando coloro che stanno sotto, ma te che hai la bici ti sei salvato.
Quando invece si esce con l'assillo del tempo e della prestazione non ci rendiamo conto di nessuna delle situazioni sopra descritte. Vediamo il conta km, i battiti, l'altro compagno se ci supera, ma non notiamo il contorno. Non è male perchè anch'io sono piuttosto competitivo e un pò di competizione sfoga i pensieri repressi, ma ogni cosa va con il suo tempo.

mercoledì 16 novembre 2011

GIRO DELLE FIANDRE

Per noi comuni mortali esiste anche questo. Visitate questo sito http://sport.be.msn.com/cyclingtour/rondevanvlaanderen/2011/eng/Il sito ufficiale del giro delle Fiandre per amatori. Si correrà il 1 aprile di sabato, la data è da confermare, perchè il sito verrà aggiornato più avanti. E' una delle proposte Hellas Monteforte per il 2012. Con 216 euro ho il volo da Bergamo a Ninove, trasporto bagaglio e bici compreso, si parte il venerdì e si arriva il lunedì. Si corre il sabato e la domenica ci si piazza su uno dei tanti muri e si guarda i prof, almeno io farei così. I percorsi sono da 260km, 120km e 70km. Poichè i primi 120km sono pianeggianti e contro vento, saltiamo questi km per affrontare gli ultimi 120 sui famosi muri. Sul sito vengono descritti i muri. Il più lungo è di 2km le pendenze sono toste, azzo che sfide da bum bum ne uscirebbero. Il mio embolo barrufaldo andrebbe a nozze. Purtroppo, per me è praticamente impossibile essere presente. E' la settimana prima di Pasqua, non posso chiudere il negozio il venerdì e sabato prepasquali.
Tutte le classiche del nord danno questa possibilità: permettono agli amatori di correre il giorno prima, per assistere il giorno seguente la gara. L'unica alla quale potrei partecipare è la Freccia Vallone, si corre il 18 aprile che è di mercoledì, mentre per gli amatori si gareggia il martedì. Non è come il Fiandre, si percorre 3 volte il muro di Huy, con pendenze dal 13% al 20%, 200km viene considerata la sorella più piccola della Liegi-Bastogne-Liegi. Di certo sarei solo, poi a me piace il giro delle Fiandre, la Freccia Vallone sarebbe un ripiego. Va beh me la metto via, ci andrò quando sarò in pensione.... a 67 anni? Adesso che ci penso la Pasqua quando arriva arriva, non è sempre la stessa data, quindi è probabile che fra qualche anno la corsa si corra dopo Pasqua, beh allora forse prima dei 67 anni ci andrò....

martedì 15 novembre 2011

TOH IL MARATHON

Domenica mattina alle 08:30 con 2 gradi ci siamo trovati in piazza per provare il percorso marathon, con le nuove modifiche. Eravamo in 6 presenti, Gian, Luca S, Luca M, Fabio, Io, Edoardo. Non so se Andrea B si possa contare, visto che ci ha seguiti con l'ammiraglia per fornirci assistenza, ma il vero motivo era sfruttarci per fare le foto. Avremo rifatto non so quante volte certe salite perchè non eravamo bene in posa: E SU QUESTA AVEVI LA FACCIA TIRATA, E SULL'ALTRA AVEVI I CAPELLI SUGLI OCCHI, ETC..... ahahahahahah scherzo ghe mancarea anche ste robe. Appena partiti mi viene comunicato che Beghini l'ha fatto in quad il giorno prima, ne risulta un marathon da 70km e 2200 mt di dislivello, poi il quad segnava 76km, il gps di Fabio a fine giornata segnava 70km con 2500mt di dislivello, Matteo invece diceva che segnava 68km; bo fatto sta che quando ho sentito tutti sti numeri la testa ha iniziato a girarmi e non me capivo più, alla fine chi ha vinto al lotto?
Per tagliare la testa al toro quando sono arrivato sul monte Mirabello ho deciso di girare sul percorso classic. Le gambe stavano bene non avrei avuto problemi a finire il marathon, ma quando non c'è la voglia..... proprio zero niente. Avevo la tentazione di rubare il Garelli ad un anziano che ho incontrato, ma non sapendo se aveva benzina abbastanza, ho desistito. Il vero motivo possiamo ammetterlo tutti: mancava il pirata e su ciò non aggiunugo altro.
Alla deviazione con il corto mi seguono anche Fabio, Edoardo e il Gian. Continuano per il lungo Luca M, Luca S e Matteo. Alla fine l'unico a finirlo completamente sarà Matteo, anche gli altri due hanno avuto problemi chi meccanici chi fisici. Certo che sto marathon lascia il segno. Comunque c'è da dire una cosa,nonostante il dislivello e la lunghezza che ne risulteranno, sarà uno spettacolo. E' completamente pedalabile, scorrevole e tecnicamente non dimostra particolari difficoltà. Ancora di preciso il kilometraggio e il dislivello non sono certi e si dovrà riprovare una nuova volta. Comunque con le nuove varianti risulterà più impegnativo della prima soluzione, ma sicuramente sarà alla portata di tutti, non vogliamo un percorso duro dove solo i fenomeni lo porteranno a termine. Il pedalare è un piacere, non un calvario, questa è la nostra filosofia.

mercoledì 9 novembre 2011

CHE ROBA......

niente SUPERCHALLANGE 2012
Citazione:
Gli organizzatori della Coppa Colli Euganei prima e del Superchallenge, poi, hanno deciso a sorpresa di interrompere un ciclo durato sette anni.

Non era un problema di sponsor e nemmeno ci sono stati paricolari fatti sportivi che hanno portato a questa decisione; la Coppa Colli 'nuova formula' prima ed il Superchallenge, poi, per il fatto che richiedevano un impegno importante da parte del C.O. circuito, affinchè i vari C.O. di tappa seguissero le direttive mirate alla qualità e alla sicurezza, affinchè gli standard fossero uguali su tutte le gare, affinchè i bikers corressero all'interno di un contenitore importante che dava visibilità anche agli amatori, affinchè ogni lunedì vi fossero i resoconti sui media e affinchè si potesse tagliare la linea del traguardo andando in auto accendere il palmare e vedere in diretta tempi e posizioni, dando la possibilità ai bikers di tornarsene a casa presto la domenica e trascorrere il pomeriggio con la loro famiglia, cosa che a molti non interessa portandoli a lamentarsi pure di un aumento di 36 euro all'anno avendo garantito un servizio del genere, preferendo aspettare ore una semplice classifica, per ritirare una borsetta della spesa, tutto ciò è stato il 'la' che ha portato a questa decisione.



E' venuto il momento per Roberto Palma, Giampaolo Ruzzarin e chi con loro ha condiviso queste esperienze, di prendersi un anno di riposo, concedendosi delle domeniche per se stessi e per le proprie famiglie, per riprendere quel pedalare 'sano' assieme alle proprie squadre, che tanto mancava da qualche anno.

Nessuna polemica, quindi, che ha aleggiato su questa presa di posizione e nemmeno problemi economici, ma solo la voglia di riassaporare la bellezza di guidare serenamente una bike sui propri e tanto amati Colli Euganei.

Un ringraziamento agli sponsor che avevano già confermato la loro adesione, un ringraziamento alle società organizzatrici che hanno creduto in questi progetti e che si spera abbiano tratto elementi di esperienza da questa collaborazione, grazie ai bikers che hanno seguito da tanti anni le gare proposte da un Comitato Organizzatore che ha sempre lavorato in serenità e con l'obiettivo di organizzare eventi con la 'E' maiuscola.

Non è un addio, ma un arrivederci a data da destinarsi....
FONTE: http://www.solobike.it/solobike/news...Superchallenge
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L'IMPORTANTE CHE SE NE PARLI

Girovagando nel web tra i vari forum e blog ho trovato varie impressioni sulle novità della decima Divinus bike. Abbiamo provato a buttare li l'idea del marathon, con la distanza e il dislivello, magari le reazioni erano positive, così i nostri sforzi per cercare sentieri sarebbero ripagati e finiti. Magari ci andava bene, non si sa mai. Invece il parere è stato quasi unanime, è un pò cortino con poco dislivello. Si sapeva, lo sapevamo, ma se le reazioni alla novità sarebbero state positive, meglio no? Diciamo che abbiamo buttato li un'idea, per far parlare della Divinus, ce ne sono di minchiate in giro , una più, una meno non fa differenza. Il commento più forte che ho letto nel forum è stato il seguente: UN MARATHON DI 60KM CON 1650MT DI DISLIVELLO E' ADATTO A DONNE IN PROCINTO DI PARTORIRE E ADOLESCENTI.
Indelicato, comunque ha azzeccato in pieno il problema. Alla prossima Divinus potremmo inserire un servizio di ostetricia e ginecologia, con ecografo e ai ristori ci sarà il panbiscotto per calmare le nausee (se vede che ho una certa esperienza ormai). Nel pacco gara si potrebbe mettere una confezione di topexan per l'acne adolescenziale.
Si scherza, sono battute, in effetti è vero che il percorso è troppo facile, ci stiamo lavorando già, siamo all'opera con il cervello. Dopo le ultime piogge è difficile andare a provare i sentieri, si rischierebbe di perdere la bici nel fango e ritrovarla questa primavera. Aspettiamo che si asciughi un pò il terreno poi si va a provare.

martedì 8 novembre 2011



LUI, ANZI NO LUI, L'ALTRO

INSOMMA QUESTO QUA, OVVERO PAULETTO EDOARDO PER CELEBRARE IL SUO COMPLEANNO E IL RIBALTONE A VALEGGIO GIOVEDI' PORTERA' LE PASTE EVVIVAAAAAA

STO FINE SETTIMANA...

Non ho fatto praticamente niente, un'ora di piscina domenica mattina, affrontata in maniera molto blanda, causa un leggero e tormentoso mal di testa, dovuto al fatto che sabato sera ho adottato a distanza una piccola scimmia, diciamo scimmietta. Per fortuna se n'è andata, ma ho avuto l'impressione che anche qualche altro ha un animo animalista. O SBAGLIO?

giovedì 3 novembre 2011

SECONDA NUOTATA

90 vasche in scioltezza, 10 in più dell'altra volta. Un'oretta, dove ho nuotato principalmente a crawl. Ogni tanto alternavo rana e dorso per recuperare. Tanto traffico in corsia, mentre l'altra volta era praticamente nullo. Da segnalare che nella mia stessa corsia c'era un tipo che nuotava solo con un braccio alternando i vari stili. L'altro arto lo teneva lungo il corpo. In più di un'occasione dovevo dargli acqua, perchè viaggiava come un caccia. Pensavo che non potesse muoverlo, invece in doccia lo muoveva; mah strana gente in piscina.

mercoledì 2 novembre 2011

METTERCI UN Pò DI PEPE....

Altra uscita in bdc quella di ieri. Alle nove in piazza siamo un bel numero anche stavolta. Luca S Gian, Andrea B, Luca M, Presidente, Matteo, Luca B, scrivente,Umberto,Nicola e Ileana. Appena svegliato mi sento parecchio ''barrufaldo''. Ho voglia di stuzzicare, di metterci un pò di pepe nella tappa. Il tema di giornata è la canottiera rosa conquistata dal Pirata e consegnatami da quest'ultimo vista la sua assenza. Più che canottiera è una ''fanela'' rosa, da tenere ben salda sulle mie spalle. La tappa come al solito si decide strada facendo, niente programmi, gps impostati, tutto improvvisato. Partiamo direzione Sangiovanni Ilarione. Dopo 10km di riscaldamento esce dal gruppo Luca M, fa l'andatura, aumenta il passo e il gruppo si sfila. Ne approfitto per una pausa pipì, ma calcolo male i tempi e più che una pausa è una sosta ai box, non finivo più. Il gruppo mi aspetta in piazza e saliamo al passo della Mona dall'altra salita quella che evita l'abitato di Castello. Parto in fondo al gruppo, davanti Andrea B fa la sua sparata per animare gli animi. Lo seguono i 3 Luca, il Gian e Umberto. Io come al solito sono li guardingo come una faina. Matteo resta indietro per scaldare le gambe. Non mi piace questa salita, come del resto nessuna salita di questa vallata mi piace. Parte Luca S, il Gian e io lo seguiamo, ma questo cambio di ritmo non fa bene alle mie gambe devono ancora andare in temperatura. Infatti nelle ultime rampe perdo terreno dai due battistrada. Al gpm aspettiamo che il gruppo si ricompatti e scendiamo verso Chiampo. Da qui ci dirigiamo verso Selva di Trissino, ma sinceramente non capisco se passiamo anche da Altissimo, questo per spiegare cosa accadrà dopo. Discesa a Chiampo, mangio una pastina è la colazione delle 10. Percorriamo per alcuni km la provinciale verso nord e al bivio per Selva giriamo su questa salita tosta. Subito si impenna, qualcuno impreca, si sente caproni e altre esclamazioni poco adatte da scrivere. E' una salita di 6-7km alterna tratti duri a tratti che spiana dove permette di recuperare. Subito Andrea B fa partire la bagarre e tutti lo seguono, mi stacco assieme al presidente, subito dopo Luca S, Matteo e il Gian allungano sfilando ancora di più il gruppo. Mi accorgo che li sto perdendo di vista, così l'embolo barrufaldo mi parte. Uno alla volta riprendo tutti quelli che mi stanno davanti, Nicola Ileana Luca B Umberto Andrea B Luca M. Mi resta solo il Gian e i due scooter di giornata, Matteo e Luca. Salgo regolare e agile. Continuo a ripetermi: varda che brao che son, tutti li ciapo. Riprendo il Gian lo supero, ma lui si mette a ruota, capisco che può essermi d'aiuto per riprendere i due fuggitivi. Stiamo salendo forte, respiro come una locomotiva, mancava gli sbuffi di fumo, sono li a 100metri, un piccolo allungo e li prendiamo, purtroppo se ne accorgono, innestano il turbo e chi li vede più? Al bivio per Altissimo ci fermiamo per capire le intenzioni del resto del gruppo, mentre gli altri due sono saliti non so su quale strada. Non vedendo i due davanti e avendo sentito che forse si va ad Altissimo, ci siamo fermati per evitare di fare salita in più,l'ha detto il dottore di evitare salite inutili.
Ricompattato il gruppo saliamo verso Selva di Trissino, questo tratto mi stimola ancora di più l'embolo. Infatti appena Andrea B e Luca S scattano, mi porto sotto i primi, dietro non mi accorgo che c'è anche Matteo. Non ci sono molte rampe, ma quelle poche che ci sono mi faccio sentire. Naturalmente non ne vinco manco una, però....
Scendiamo a Trissino parte il nostro treno tocchiamo i 45 e più, risucchiamo altri ciclisti che si accodano, chiedo loro se hanno pagato il biglietto, ma mi mandano a quel paese. Arriviamo a Tezze, parte una fuga a due Luca M e Luca B allungano, ricordandomi che ho la fanela rosa ordino, ad Umberto di andare a riprenderli, ma mi manda anche lui in quel posto, capisco che la squadra non lavora per me, così me li riprendo. Arriviamo alla rampa a Zermeghedo, di solito qui c'è sempre qualche sparata, mi faccio trovare tra i primi, infatti Andrea parte Luca S è alla pari dietro ci sono io, mi affianco ai due e cerco di superarli, ma Luca allunga e mi passa di una bici. Me gusta stuzziacare, gli animi sono agguerriti c'è un'altra rampa, a Sorio. Non sono il solo che l'ha pensata, infatti Andrea nel tratto di piano viaggia ai 50 orari, ma si tira dietro un treno di altri 4 tra i quali ci sono anch'io. A costo di sputare l'anima non mollo, sento la fatica della rampa di prima e l'alta andatura, ma se perdo questo treno non li vedo più.
Sono sotto i tre Andrea spara ma Luca risponde e lo passa assieme a Matteo dietro, io passo Andrea ma non riesco a riprendere i due. Comunque ero sempre li, non ho mollato. Mi divertono queste volatone, anche se non vinco mi piace istigare. In particolare ho capito che Luca S è uno che non piace arrivare dietro. Un altro che ha l'embolo agonistico come Edoardo. E' diverso dal mio embolo, il mio è l'embolo barrufaldo, quello che si butta nella mischia, ma se arriva secondo gli va bene lo stesso, anzi se lo fa andar bene.

365 GIORNI FA


la casa dei miei genitori dove ho vissuto fino a qualche mese prima dell'alluvione era così, per fortuna l'acqua si stava abbassando, si vede dove è arrivata in realtà. Una cosa sola c'è da dire: quello che c'era a quell'altezza in casa ora non c'è più. BENVENUTI A MONTEFORTE'S BEACH.

ALLA FACCIA....

Penso che sia facile capire che mi piace ricamarci trame fantasiose sull'eterna sfida tra il presidente e il Pirata, questo per renderla il più possibile divertente ed entusiasmante. Quello che ho visto domenica però, non ha niente di fantasioso.
Partiamo dall'inizio di giornata. Alle nove siamo in piazza in bdc, gran numero, eravamo in 13-14 se non sbaglio. Ricordarli tutti mi risulta un pò difficile, comunque spero di nominarli: Io, Gian, Andrea B, Luca S, Matteo, Dario oro, Presidente, Pirata, Pedrosa, Edoardo, Ileana, Nicola e Marco quest'ultimi tre era da molto tempo che non partecipavano ad una uscita di gruppo, speriamo che siano presenti ogni domenica.
Partiamo in direzione Panoramica salita di via Orgnano, qui capisco che la mia voglia di faticare è gran poca, aumento un pò il passo per stare con i big ma appena scollinato capisco che c'è la gamba ma la voglia no. Così decido che oggi sarà una passeggiata. Prendiamo la strada verso San Martino e Montorio per affrontare l'Olivè. Una salita di 5-6km non proprio impegnativa. Appena inizia la salita i big iniziano a battere il ferro. Dario, Matteo e Luca partono e si portano dietro il resto del gruppo. I primi a staccarsi sono il presidente e il Pirata. Io non ci penso proprio di aumentare e mi aggrego al resto del gruppo. Mi scappa la pipì e su suggerimento di Andrea B decido di seguire la sfida tra il Presidente e il Pirata. Mentre mi fermo per i miei bisognini, penso che ai due non interessi molto chi arrivi primo al gpm, dovrò dare sfogo alla mia fantasia. Così su questa salita sarò il Paolo Savoldelli di giornata, a cavallo della moto 1 per seguire la sfida per la conquista della canottiera rosa. ''Sono fermo in riva la strada e mi sorpassano, il Pirata davanti e subito dietro il Presidente. Salgono regolari e le loro facce sono serie. Mi affianca Pedrosa attardato per togliersi l'antivento. Io mi tengo a debita distanza per controllare la situazione. Al quarto km capisco che oggi non serve la fantasia. Il Pirata aumenta il passo, mentre il Presidente sale regolare, ma ai meno 3,5km il presidente si alza sui pedali sgrana un paio di denti raggiunge il Pirata lo supera e per 1km continua la sua azione. La sua pedalata è rotonda e potente, il Pirata reagisce e non si fa staccare più di tanto. Subito sembrava che il Presidente lo avesse affondato con la sua azione di potenza, invece dopo un attimo di esitazione il Pirata risponde. Senza alzarsi sui pedali aumenta la frequenza di pedalata, lo supera e continua l'azione. Sembra la mossa decisiva. Mi affianco al presidente per vedere la sua faccia: è tirata sembra aver accusato il colpo, i giri di pedali rallentano e diventano regolari, non risponde all'attacco del Pirata, lo lascia andare. Purtroppo l'azione potente di prima ha lasciato il segno. Raggiungo successivamente il fuggitivo, il suo viso è l'immagine della fatica, stranamente non parla, è fuori soglia, ma continua l'azione in progressione. Le sue smorfie segnano il suo viso come il muso di un shar-pei cucciolo, senza le bave naturalmente non siamo bestie. Ai meno 2 mi fermo per rilevare il distacco. In un km il Pirata ha un vantaggio di 30 secondi. Il presidente soffre ma tiene duro. Raggiungo di nuovo il Pirata che non molla, ormai la canottiera se la sente addosso, non rallenta, anzi consapevole che un vantaggio di 30 secondi non può essere sufficiente e aumenta ancora. Al gpm scollina con un vantaggio di un minuto e 20 secondi. A VOI STUDIO.
Questo è il commento senza fantasie su ciò che è successo sulla salita dell'Olivè. Naturalmente va letto con voce nasale e con un accento bresciano, per essere il più simile a Savoldelli.
Si sono dati legnate ciclistiche vere e proprie senza risparmiarsi. E' bello vedere che anche loro due sentono la rivalità, non siamo solo noi che ci ricamiamo sopra. Comunque è una rivalità sana, presa con simpatia, senza astio, semplicemente comica.
Il nostro giro è continuato su strada piana, porcillana, zerpa e casa. Segnalo inoltre che il Pirata domenica era veramente in una condizione magica. Alcuni suoi allunghi in piano e su cavalcavia hanno toccato i 37km/h, impressinante.

giovedì 27 ottobre 2011

PRIMA NUOTATA

In pausa pranzo, oggi mi sono dedicato un'ora di nuoto. Sapendo che è da 8 mesi che non entro in vasca, sono stato molto cauto. Non ho forzato, anzi la mia unica preoccupazione è stata la cura della tecnica degli stili. Prima di ogni cosa è stata la respirazione; si perchè nel nuoto inspirare viene naturale ma l'espirazione no. Spesso sott'acqua capita di far uscire l'aria da sola, invece bisogna soffiare per svuotare del tutto i polmoni, così l'inspirazione li riempirà completamente. Altrimenti se non svuotiamo i polmoni del tutto, capita che con l'inspirazione non riusciamo ad introdurre l'esatta quantità di ossigeno necessaria per lo sforzo, quindi nuotiamo sempre in apnea. Curato questo aspetto nuotare bene viene quasi naturale, siamo lucidi per capire cosa si deve fare, il rollio nello stile e nel dorso, l'usare le gambe solo per stabilizzarsi in acqua e non per spingere, la bracciata deve entrare in acqua come se dovessi scavare un buco davanti al viso ecc. Tutto questo mi serve per nuotare piano. Una volta imparato a nuotare piano, riesco a fare vari lavori in acqua. Dalle ripetute, al fartlek, al recupero attivo. Così oggi mi sono sciroppato un' ottantina di vasche in un'ora giusta giusta. Niente di straordinario, ritmo blando anche perchè in questo periodo di fine stagione serve solo qualcosa di tranquillo e alternativo. Mi ero promesso che quest'anno non andavo in piscina, ma a causa del mio lavoro e della mia postura carico tutto il peso sui muscoli lombari, mi serve qualcosa che mi distenda la schiena e il nuoto fa ciò. Sembro così ferrato in materia solo perchè ho la moglie istruttrice di nuoto, ogni tanto ascolto i suoi consigli.

mercoledì 26 ottobre 2011

EH KE ROBA! TERIBBBBILE

Manca l'audio altrimenti si sentivano le ruote sgommare. Ha segnato così per 50 metri tutta la salita, il comune di Cazzano vuole il risarcimento dei danni

DAI SON CARINO NO?

IN QUESTA FOTO MI VEDO CARUCCIO, IN ALTRE CHE MI SONO STATE FATTE MI SON VISTO PIU' BRUTTINO

martedì 25 ottobre 2011

LA MIA KRONOSCALATA

La mia Krono posso affermare che l'ho preparata più in maniera goliardica che sportiva, ho badato più alla leggerezza, ho cercato di essere il più libero possibile. Mi sono perfino tagliato le unghie ahahahahah. Ho preparato 400 euro falsi, per indurre in tentazione i più forti, li ho seminati lungo il percorso, ma nemmeno se ne sono accorti. Che tristezza, passare sopra a 400 euro e nemmeno vederli. Come semo messi? Cosa pensano quando pedalano? Sono in uno stato di trans?
Ho impiegato 8 minuti e 59 secondi. 3secondi dal mio personale, ma è da sottolineare che nella Krono di domenica siamo partiti 30 metri dal ponte, mentre io il tempo lo rilevo dal ponte. Quindi posso affermare che sono il tempo è lo stesso. Sono le coincidenze della vita, oppure rispecchia ciò che in realtà è il mio fisico: metodico. Regolare e preciso al secondo, se disegnamo le mie prestazioni su uno schema non troveremo punte alte e basse ma curve dolci come colline.
Sempre stato così sia a scuola dove il voto più basso era un 5 e il più alto un 6e1/2, come nel calcio dove tra l'altro ero un mediano come nelle prestazioni ciclistiche dove nel mazzo ci sto anch'io. Mi dedico la canzone del Liga Una vita da mediano
Sono arrivato quinto dietro ad un ciclista della Metalser, il quale tra l'altro è stato l'unico che voleva fermarsi a raccogliere i 400 euro.

venerdì 21 ottobre 2011

ANCORA TRE GIORNI

Mancano pochi giorni all'evento dell'anno. Una cronoscalata, tre chilometri che decideranno tutta la stagione, per qualcuno è il solo pensiero che gli rimbomba in testa, altri invece si stanno mordendo le dita per aver scritto e di conseguenza avviato qualcosa che forse si ripercuoterà in futuro.
Ieri sera nel quartier generale dell'Hellas Monteforte si respirava un'aria tesa, gli sguardi erano taglienti, ci si scrutava l'un con l'altro per verificare la condizione e gli eventuali punti deboli. Sotto la tavola giravano bottiglie strane, di un liquido nero, altre con qualcosa di giallastro (cocacola e vin recioto),paste torte ecc. Qualcuno si è affidato alla magia, ha vestito una bambolina con la maglietta del team e la pungeva con la forchetta in plastica, era un rito voodoo. Subito non avevo capito a chi fosse indirizzato il rituale magico, poi scrutandola per bene ho notato la scritta P.R.
Nell'altra stanza ho notato una bici, magra secca, perfino le ruote sembravano secche. La bici mi guarda e mi dice:- Ho fame peso solo 6,84kg- Era perfino bianca, non aveva un bell'aspetto, poi mi sussurra:-Il mio padrone non mi mette nemmeno i pedali per essere leggera- Preso da compassione prendo la bottiglia di Cocacola e una fetta di torta e, vedendo che mancava il tappo sulla pippa del manubrio, volevo darle da mangiare da li. Il padrone però mi vede e mi allontana bruscamente.
Tra i vari sguardi provocatori ci accorgiamo che manca Pantano Roberto. In ansia ci chiediamo dove sia. Qualcuno dice che è già in ritiro pre-gara a Valdobbiadene, senza sesso e senza distrazioni peccaminose. Altri affermano di averlo visto uscire dalla Digitec, con delle microcasse a calamita. Le attaccherà alle nostra bici e ci farà sentire la sua voce durante la gara, tutto questo per indurci all'autoeliminazione. Un'altra voce dice che ha noleggiato una guida indiana specializzata nello Yoga; la famosa guida spirituale Kerazza Desaki Dezeola, detto Singh(chissà perchè tutti sti indiani se chiama Singh).


stanchi di scervellarsi e rassegnati, come nella foto, siamo arrivati alla conclusione che forse era a lavorare.





ho chiamato il mio amico Mario e gli ho chiesto se mi può prestare questo body per la cronometro. Penso però che ci metterò le mutande, mi vergogno gareggiare con il bischero al vento.

QUALCUNO HA DETTO CHE OGGI...

Oggi è la fine del mondo. Avete espresso l'ultimo desiderio? Io no, l'hanno appena detto alla radio, se l'avessi saputo prima avrei fatto cose che mai mi sarei permesso: mettere il sale dentro il caffè di uno sconosciuto in un bar, oppure gettare per terra una bigbaboll, spostare il monumento senza dirlo a Odo, così per vedere dove andrà a sedersi alla mattina alle 08:00 per ridere in faccia a chi va al lavoro; provare a far correre Angelo Turbo. Sono tutte cose legate al mio ambiente di vita. So che potrei aver detto mille altre cose, forse più sensate, ma visto che la fine del mondo è una boiata, sparo boiate.
Colui che ha predetto che oggi è la fine del mondo, ha pure vinto il premio Nobel quest'anno, in filologia, almeno mi sembra. Inizialmente aveva sbagliato giorno, poi ha predetto, secondo calcoli strani che oggi è l'ultimo giorno della nostra vita. Il premio gli è stato dato non per la predizione, ma perchè con le sue rettifiche sulle date insegna a vivere ogni giorno della nostra vita come fosse l'ultimo. Bravi sti svedesi,

giovedì 20 ottobre 2011

VEDENDO IL TEMPO FUORI...

Quasi quasi vado a correre. Ci starebbe bene una bella notturna in mtb, magari andare a provare il nuovo Mante's circuit, ma penso che la leggera pioggia di ieri e oggi abbia reso il terreno leggermente fangoso, quindi si va a correre op op op

martedì 18 ottobre 2011

AAA..... CERCASI NUOVE STRADE

Ormai nei vari blog che seguo tanti cercano nuove strade. Il mio team stà cercando di ultimare i vari percorsi per la decima divinus; ricordiamo che quest'anno ci sarà il Marathon e il Classic.
Altri blog creano la loro palestra da xc, altri mappano il proprio percorso.
E io? Preso da uno spirito avventuriero ieri sono andato alla ricerca di sentieri inediti. Ho percorso la ciclabile fino a Montecchia, sono salito a piazza Castello di Montecchia e ho imboccato la salita in asfalto che arriva a Catelcerino.Ho girato alla prima strada sterrata a sinistra in un tornante, da qui ho esplorato in alto e in basso ogni carrareccia. Tenendo sempre la destra sono arrivato a Castelcerino nell'asfaltata che arriva di fronte all'osteria Cangrande. Oppure è molto carino percorrerla al contrario, collegandomi dalla terza carrareccia a destra scendendo da Castelcerino verso Piazza castello. Così mi sono creato il mio percorso di circa 7km: Arrivo a Castelcerino, scendo verso Montecchia dall'afaltata di prima, giro al terzo sentiero a destra e scendo fino alla baita di Montecchia per collegarmi a sinistra verso la salita di piazza castello, attraverso la strada e salgo su sterrata a destra per Bastia, da qui i sentieri sono battuti da molti biker e quindi conosciuti. Lo chiamerò il giro del Mante
E' da segnalare che per creare questo inedito giro di cui sono 4km inediti, ieri ho percorso 35km; dentro e fuori dai campi si macinano km.

SONO INIZIATE LE PROVE LIBERE

Qualcuno domenica pomeriggio ha iniziato le prove libere sula Kabina. Via sms mi ha informato che ha impiegato 7 minuti e 8 secondi:Questo è il tempone di Dario, il quale ha sottolineato che può abbassarlo ancora di qualche secondo. Io lo rendo noto a tutti,ha ingaggiato la caccia al sette. Lo rendo noto anche perchè se domenica dovesse essere battuto dal sottoscritto almeno non c'è motivo per replicare: ma la settimana prima ho impiegato.....E' domenica che conta fare il tempo, gufandogli contro premetto che il suo fisico ad una settimana dal grande evento ha già fatto un fuori giri, farne un'altro dopo sette giorni magari non è così produttivo come il primo. E' partita la bagarre già una settimana prima, fervono i preparativi per la grande sfida.
Penso che bisognerà comunicare al comune di Cazzano che il lunedì dovrà riasfaltatare la salita della Kabina, causa le derapate nei tornanti.

XC VALEGGIO

Freddo freddo freddo. Questo è stato il clima di domenica, fino ad quando il sole si è fatto vedere alto nel cielo. Il termometro segnava 4 gradi alle otto a Valeggio. Dopo l'iscrizione ho iniziato un lungo riscaldamento per far andare in temperatura i miei due galonassi( per chi non sa cosa siano, vedi quadricipiti). La gara si sviluppava in 5 giri da sei km l'uno, tutto attorno al castello di Veleggio, pochi passaggi tecnici, un saliscendi continuo, adatto alle mie caratteristiche. Pronti via, m1 m2 assieme, pensavo che la gara fosse udace invece era fci e mi sono trovato una miriade nella mia categoria. Stranamente domenica ero subito competitivo, avevo Matteo e Edoardo li a 50metri. Avevo molto gas in salita, sentivo che potevo riprenderli quando volevo. Li tenevo a poca distanza, non volevo andare fuori giri. Sono rimasto in quella posizione per un giro, poi ho iniziato a fare a sportellate con altri biker. Più botte prendevo più perdevo posizioni, fino al momento in cui mi sono trovato fuori traettoria in mezzo alla ghiaia. Ho messo giù il piede e li è finito tutto. Lo sforzo per tornare sotto ed uscire dalla ghiaia l'ho pagato a caro prezzo. Ho iniziato a girare piano e le gambe non erano più reattive come prima. Ho finito i miei giri che rimanevano senza sforzare tanto. Comunque fino a quando non ho iniziato a sportellare gli altri posso dire che ero competitivo, tra Matteo e Edoardo ci stavo anch'io. Una cosa mi manca, la cattiveria che in queste tipo di gare bisogna averne tanta. Si intende la cattiveria nel senso di convinzione, l'essere li con la testa a 10 metri dalla tua ruota e non più in là. Quando inizio a guardare a 100 metri quello che mi sta davanti, perdo di vista quello che ho sotto il naso. Qui si conclude la mia stagione agonistica e penso anche quella di molti altri biker. Adesso inizia l'autunno, la stagione delle piogge e del freddo, della poca viglia di uscire in bici e delle serate passate davanti alla tv. In qualche maniera mi terrò in forma. Si conclude con una prestazione che non sono riuscito a classificare, non ho visto la classifica finale. Ma domenica c'è l'attesissima cronoscalata....

sabato 15 ottobre 2011

E DOMANI SI VA A VALEGGIO

Penso che sia l'ultima gara dell'anno, mi sono iscritto giovedì. Il team Hellas sarà presente con 4 biker: io, Edoardo, Luca S, Matteo. I soliti ciapà ben, ma stavolta li staccherò tutti e quattro già dall'inizio; si si son cattivo e anche domani sarò ancora cattivo grrrrrr, se vede i denti no?
Non si accorgeranno nemmeno quando li sorpasserò, sentiranno solo lo spostamneto d'aria, tanto che penseranno ad un temporale.
A parte gli scherzi vedendo la scarsa presenza di biker nella mia categoria, spero di entrare nei primi 10, visto che di solito siamo in 13, domenica senza tanto faticare mi mancava 50 secondi dal decimo, vedremo ciaooooooo

venerdì 14 ottobre 2011

NUOVO EVENTO

Ieri sera alla solita riunione del giovedì, forse suggerita dai miei post dove cronometro la salita della cabina di Cazzano, è nata l'idea della CRONOSCALATA DELLA CABINA. La data è ancora da stabilire ma al 90% sarà domenica 23 ottobre verso le 10 del mattino. Si sono stabilite le modalità, le regole e qualche dettaglio soprattutto sul dopo cronometro. Ci sarà un team di professionisti a cronometrare la prestazione; la tds? no non così importante, a turno con l'orologio al polso ci cronometreremo. Ai tornanti saranno presenti dei punti di controllo per verificare la correttezza dei partecipanti; evitare che qualcuno tagli il percorso o prenda qualche scorciatoia. Ristoro: portatevi qualcosa da mangiare, oppure ci sono dei bar a Cazzano.
Per quanto riguarda le ammiraglie, attenzione a non intralciare l'azione dei ciclisti, il traffico sarà aperto e se vi fate male, mò son azz vostri. La partecipazione è aperta a tutti, la manifestazione è valida per indossare la maglia di campione sociale Hellas Monteforte ciclobike: il vincitore indosserà per tutto il 2012 ad ogni manifestazione ciclistica e non, la mascotte della Divinus, l'aquilotto Paolina. Obbligatorio indossarla anche con 40gradi. Oltre alla maglia, al vincitore andrà un pandoro Melegatti 2009 (ormai el sa da polistirolo) e una bottiglia PER il vino (il vino lo deve mettere il vincitore, non posso fare tutto io, ci metto il pandoro). Vi aspettiamo numerosi. Altri dettagli verranno pubblicati su questo blog o su Hellasmonteforte ciclobike. DIMENTICAVO, FORSE ANDRà A SCAPITO DELL'EVENTO, MA AL TERMINE CI SARANNO CONTROLLI SEVERI ANTIDOPING A SORTEGGIO, A CURA DELLA F.I.P. ( federazione italiana pusher, a questi non servono analisi, vanno a naso e sono infallibili, non sono ammesse controanalisi)
Intanto sono iniziate le scommesse su chi avrà la meglio tra il presidente e il pirata di Monteforte. Non è importante chi indosserà la maglia, quello è già scontato e sarà placcato d'oro, ogni riferimento a persone è puro casuale, era Dario?
Il presidente è alla ricerca di rivincita dopo la sconfitta subita sullo Stelvio, tra l'altro non senza polemiche per il comportamento antisportivo da parte del pirata. Non c'è altro che la cronoscalata dove decretare il migliore tra i due. Il pirata viene da un periodo un pò turbolento causa malanni fisici, ma la voglia di conferma può galvanizzare il forte atleta; il presidente da questa sfida può trovare la motivazione giusta per la rivincita.
Il presidente, più passista del pirata può trovare delle difficoltà sulle salite, ma la poca pendenza e la brevità dell'ascesa gli permette di salire potentemente, con il 53, suo punto di forza. Il pirata è più scalatore.... (a chiocciola) più adatto a salite lunghe dove può far girare agilmente le gambe e le ciaccole; ma i continui tornanti di questa salita gli possono ricordare lo Stelvio e far uscire dal cilindro una mega prestazione.
Si prospetta una sfida infuocata, alla Rocky contro Ivan Drago:'' TI SPIEZZO IN DUE'' questo lo dirà chi avrà la meglio tra i due.

martedì 11 ottobre 2011

NUOVO PERSONALE 08:56:02

Ieri lunedì 10 ottobre 2011 segnalo che sulla salita della cabina, classica cronoscalata del Mante, ho siglato il mio nuovo record personale 8:56:02.
Il precedente era di 9:06:72, ieri sono sceso sotto i 9 minuti, più di un minuto dalla definizione di mezza pippa. Giornata fresca, alle due e mezza sono partito con la mia bdc, direzione sarmazza, con l'idea di salire i monti di Lonigo. Poi un lampo di genio, visto che mi sentivo bene, non ero stanco, la temperatura era ideale per siglare un nuovo record personale. A Sorio giro verso Terrossa e Roncà e per scaldarmi per benino ed arrivare alla cabina bello carburato decido di salire a Castelcerino da Montecchia. Prima ancora affronto la strada della Germania a Roncà di gran gamba. Tre rampette che mi coonsentono di far andare in temperatura le gambe. Anche sulla salita che sale a Castelcerino non mi sono risparmiato. Sceso a Costeggiola sono sulla provinciale per Cazzano, qui rallento per recuperare un pò e alla svolta alla cabina faccio scattare il cronometro appena dopo il segnale bianco e nero al lato della strada. Parto agile per sgranare vari denti durante l'ascesa. Ai meno 1,5km ero a 5 minuti e qualcosa, gli ultimi 1500 metri ho sputato l'anima e ho chiuso nel tempo sopra segnalato. Ho perso negli ultimi 300metri, dove ho sbagliato inserimento nel tornante e di conseguenza il ritmo è calato. Un risultato per me soddisfacente, dove il mio orgoglio si è tirato un pò su dopo la prestazione di del giorno prima

MEDIO FONDO BENINI: CHE SPETTACOLO

Solo questa parola continuava a rimbombarmi domenica in gara. ''Spettacolo'', ogni passaggio un pò particolare in sottovoce mi dicevo che spettacolo. A volte facevo anche il rumore della moto, wram wram. Il percorso vedeva in dettaglio una salita iniziale di 6km in asfalto, poi iniziava una serie di singletrack tra i boschi, alternati ogni tanto da passaggi tra vegetazione aspra. Bello bello e ancora bello, domenica quando sono andato a letto, chiudendo gli occhi mi vedevo ancora i sentieri stretti che correvano sotto le mie ruote.
Il team Hellas era presente con 4 componenti: Luca, Edoardo, Matteo e il Mante. Eccetto la mia, la prestazione del team è stata veramente onorevole. I tre li ho visti solo alla partenza e all'arrivo, ma dai racconti posso ricostruire la loro gara. Praticamente se la sono giocata alla pari. Erano sempre li, poi Luca ha allungato ma un errore di percorso gli ha fatto perdere qualche minuto, tagliando il traguardo in 1ora e 34 che gli vale la 9 posizione di categoria, Matteo e Edoardo sono stati sempre li l'uno accanto all'altro, prima tira uno poi l'altro, alla fine arriveranno in 1ora e 35, che vale il 12 e 13 posto, una manciata di secondi non hanno permesso loro di andare a premio. Questa è solo sfiga, niente di più.
E io? Beh c'è da dire che le gambe stanno bene, ma non ci vogliono solo quelle. Mancava la zucca, anzi diciamo che l'embolo agonistico era ancora a letto. Sabato l'avevo detto, che il mio spirito agonistico era in naftalina. Poi c'è da dire che come ogni persona, almeno penso, ho dei rituali da fare al mattino, specialmente le mattinate pre-gara. Quando il rituale non viene rispettato mentalmente può compromettere la prestazione. Quando la sveglia è suonata ho fatto la solita colazione a base di caffè al ginseng e panino alla marmellata. Questo è il processo nutritivo, poi c'è il processo di ''allegerimento'' del fisico che non descrivo. Il secondo processo non è stato messo in pratica nemmeno quando sono arrivato sul posto della gara. Ho corso con una zavorra, ahahahahah.
Ma questa non è una scusa degna per giustificare la mia gara. Nei primi 6km di salita su asfalto, ho pedalato da escursionista, osservavo il paesaggio, gli altri che mi passavano ed erano proprio tanti. Le gambe mi dicevano:- dai che pedalemo- ma la mia testa:-No aspetta che si svegli l'embolo- A momenti mi addormentavo sul manubrio della bici. Finita la salita si entrava nel bosco ma nemmeno li tra quei singletrack che invitavano un aumento ho cambiato passo. In discesa si mi sono stupito di alcuni miei passaggi; se fossi stato solo e mi avessi trovato di fronte quei passaggi tecnici, sarei sceso dalla bici. Domenica invece li ho fatti tutti sui pedali, anzi in alcune situazioni ho pure guadagnato qualche posizione. Non so da dove escano quelle manovre ancora oggi ci penso e mi chiedo come ho fatto. Forse ha ragione Edoardo quando dice che in gara è tutto più facile.
A 5km dall'arrivo sento un odore di naftalina, è l'embolo che si è svegliato e mi dice: sà dito pedalemo?- Le gambe:- l'era ora- Così su il 40 e fortuna ha voluto che mi trovassi assieme a 5 biker; così lancio loro sfida nella discesa cementata tengo il passo, poi in salita sgrano qualche dente e mi metto in coda al secondo, in una piccola discesa il gruppo si ricompatta e a 1 km dall'arrivo parto di potenza e taglio il traguardo per primo. Una piccola soddisfazione, in una giornata non proprio agonistica, ma che mi ha visto pedalare in un percorso spettacolare. Al traguardo arrivo che non sono nemmeno stanco, anzi ho l'embolo che è ancora li che rimbalza in testa e che vuole ancora ingaggiare battaglia, perfino in macchina al ritorno mi ha visto ingaggiare sfida con un'altra auto in porcillana. Non sono normale certe volte.

sabato 8 ottobre 2011

ULTIM'ORA

Domani alla granfondo Benini l'ultima gara della stagione parteciperà anche il Mante. Nell'ultima conferenza stampa tenutasi presso l'auditorium della casa di riposo di Monteforte il forte ciclista montefortiano ha espresso la sua intenzione essere presente alla classicissima di fine stagione. Ecco le sue testuali parole: Nelle ultime settimane non sono stato presente a nessuna gara, cause di forza maggiore mi hanno impedito di correre l'xc di Montorio, la quale consideravo l'ultima mia gara di stagione; non volevo concludere l'anno con la trista prestazione di Baone, in cui mi sono ritirato per problemi meccanici. Oramai l'embolo agonistico l'avevo già messo in naftalina, ma su consiglio del mio ds e su richiesta di alcuni compagni di squadra ho deciso di partecipare alla Benini. Fisicamente sto bene, non posso avere la concentrazione e la determinazione '' per vincere la gara'', ma l'importante per me è riuscire a portarla a termine. Questo è tutto.
Il pubblico presente alla conferenza stampa

venerdì 7 ottobre 2011

ALLA RICERCA.....

Il giovedì è il mio secondo giorno della settimana che dedico al moto. Corsa a piedi, giro in bici o piscina queste sono le attività che faccio di solito. Ieri è toccata la corsa a piedi. Un'ora tra le vie illuminate del paese, percorse sempre in scioltezza. Nessuno velleità di confronto con tempi, battiti o altro. Un'ora di discreta fatica, senza mai andare in affanno.
Sembrerà strano ma ho notato che, da quando corro a piedi una o due volte la settimana, nel giro in bici domenicale la pedalata è più reattiva ed efficace. Un mio amico una volta mi ha detto che è normale perchè non si usano gli stessi muscoli, così quando corro la muscolatura che uso per andare in bici riposa. Avrà forse ragione? Alla fine uso sempre le gambe o sbaglio?
Per domenica non saprei cosa fare, una parte della squadra è impegnata nell'organizzazione delle finali di Coppa Veneto, altri andranno alla Benini, io è da tempo che ho una traccia da provare sui monte Calvarina. Questa domenica sarebbe ideale, andrei in solitudine e in caso mi perdessi le uniche imprecazioni che sentirei sarebbero le mie. L'unico problema sarebbe che oggi ha piovuto, il terreno di quelle zone è molto argilloso, peggio dei nostri monti e rischierei di fare metà giro a piedi. Vedrò domani sera, magari mi gira e vado alla Benini, non ho molta voglia ma non si sa mai

martedì 4 ottobre 2011

PAROLA D'ORDINE: BASTA RAMPEGAR

Ieri dopo aver fatto la spesa e le solite commissioni del lunedì, avanzavo un paio d'ore di luce, così mi sono cambiato e sono salito in bdc. Mentre scendevo le scale, sentivo dei bisbiglii salire dal basso. Mi sono preoccupato, pensavo di essere diventato un sensitivo, o peggio che mi sia svarionato il cervello. Invece erano le gambe, si le mie parlano e dicevano: GUAI A TI SE TE FE NA SALITA, BASTA RAMPEGAR, BASTAAAAAA!
In effetti avevano ragione, anche se la mia teoria che '' non è un giro in bici se non c'è salita'' a sforzo mi sono trattenuto anche dal salire un cavalcavia. Giro mega piatto, anzi il dislivello era meno 10. E' stato bandito anche il 50, solo 34 al massimo mi era concesso il 12 dietro. Quando le gambe comandano c'è poco da fare, anche i battiti non sono mai saliti sopra i 130. Scarico, scarico e ancora scarico. Ho visto i paesi di Montebello, Lonigo, Santo Stefano, Arcole e casa mia. Niente da notificare, eccetto le macchine che ti fanno il pelo, davvero simpatiche, una cosa ho notato si sono accorciate le giornate forse? uffi

DECIMA DIVINUS BIKE: NASCE IL MARATHON

Per celebrare l'anniversario della decima Divinus bike il team Hellas Monteforte doveva trovare qualcosa di nuovo e particolare. L'anno scorso come colonna sonora c'era la nona sinfonia di Beethoven. Quest'anno non siamo riusciti a trovare nessuna sinfonia perchè nessuno dei più grandi musicisti è riuscito a comporne una decima, causa decesso. Toccandoci i frutti di stagione (i marroni), ci siamo girati verso qualcosa di completamente diverso: IL PERCORSO MARATHON.
La settimana scorsa l'abbiamo assaggiato, domenica questa, appena passata, è stata la vera prova. Domenica il passo era diverso, molto più blando con parecchie soste, questa domenica l'impegno è stato molto più andante. Poche soste, ritmo sostenuto ma non troppo. Eravamo in 5 in piazza alle 08:00. Il Mante, Gian, Andrea, Matteo e Fabio. Il percorso è quello descritto la settimana scorsa, Fittà, Monte Cimo,Monte Belloca,Rancani, Monte sopra i Rancani,croce del vento, capitello di S.Anna, Monte Garzon, Castello Illasi, Bocca Scalucce, Cazzano, Castelcerino, Pigno e Monteforte. Chilometri totali 60 dislivello 1650mt. Il percorso se resta così è bello, paesaggistico, scorrevole e non troppo tecnico. Qualche modifica ci sarà, bisognerebbe andare provare qualche strada che abbiamo incrociato. Di sicuro penso che passerà molto tempo prima di rifarlo completamente, ormai me lo sogno anche di notte. Domenica come dicevo prima, il ritmo era di quelli giusti. L'andatura per la maggior parte l'ha fatta Matteo, soprattutto nella prima metà ho cercato di tenere il suo passo, dietro il Gian e Fabio, non molto lontani e un pò più staccato Andrea che è incappato in una giornata negativa, ammesso da lui stesso che la settimana di vendemmia è stata devastante. Da parte mia segnalo parecchie penalità, ho messo spesso il piede a terra in salita, la ruota dietro scivolava, forse era troppo gonfia e cercavo di salire troppo duro. Avevo un sonno bestiale gli occhi me li sentivo gonfi e durante il giro sentivo i brividi di febbre che nonostante tutto non avevo. Ho continuato a menare lo stesso, stavo bene, la gamba c'era e c'è ancora, vedo che sono ancora vivo. Il gruppo è stato quasi sempre compatto eccetto qualche sparata sulle salite. La parte centrale è una discesa scorrevole, interrotta da qualche strappo, come alla croce del vento dove ho scoperto che se si scende ai 60km/h, sulla rampa che troviamo di fronte bastano pochi colpi di pedale per superarla. Gli ultimi 10km ho cercato di nuovo e inutilmente di tenere il passo di Matteo. La salita del cimitero di Cazzano sono partito in fondo, avevo ripreso tutti ma sono scivolato sui tornanti nel boschetto e ho perso Matteo. Sul tratto successivo ho ingranato il 40 ma ormai era già avanti.
Dopo averlo fatto due volte posso dare qualche impressione personale; è bello scorrevole, a mio parere manca un pò di altimetria per renderlo più competitivo. Nella prima parte, quando la gamba è ancora fresca, inserirei un 150 mt in più di pendenza; non è tanto tecnico e questo per un marathon è un pregio. Se si inserisce tratti tecnici in discesa si rischia di farsi male causa la poca luicidità del corridore. Il paesaggio è da cartolina, si passa da vigneti a sentieri boscosi, a prati verdi che si aprono sulla punta delle colline. Se la stagione lo permette si possono incontrare sulla Belloca e ai Rancani le mucche marroni. Non dimentichiamoci che ci sarà anche il percorso classic, mentre il corto di 20km sarà tolto. Per il momento è tutto e penso che sia abbastanza. ciao