giovedì 30 giugno 2011

UN PODIO PER L'HELLAS

Alla gf Città di Pordenone il nostro stradista Dario Pegoraro ottiene un bellissimo terzo posto nella categoria Junior. Ottenuto dopo 165 km, caratterizzato da una fuga di 25 corridori, tra i quali il nostro Dario. Il percorso si è rivelato piuttosto duro vedendo le medie orarie che difficilmente hanno superato i 30 orari.
COMPLIMENTI E DA OGGI CHI ARRIVA A PREMIO DEVE PORTARE LE PASTE, O LA TORTA. VISTO CHE NON SE REBALTA PIù NESSUN. Ecco alcune foto tra le quali c'è anche el basetto con la ciccietta



mercoledì 29 giugno 2011

CORSA A PIEDI DI BUON MATTINO

Sveglia alle sette oggi per una corsetta di 40min casa-ponsara-casa. Obbiettivo perdere quei 3-4 chili per poter essere più prolifico in salita. Con il cardio ho preso gusto, è più facile osservare e mantenere costante il battito. Poi nella corsa a piedi è ancora più facile mantenere i battiti sulla stessa frequenza. Non ho obbiettivi di migliorarmi nel podismo anche se vedo che più esco e più miglioro il tempo sullo stesso giro. Oggi ho corso solo per 40 minuti, perchè in questa settimana ho idea di fare 3 uscite. Riassumendo i dati sono 40minuti, 138 battiti di media, 584kcal bruciate, km percorsi non lo so. ciao

martedì 28 giugno 2011

IMMAGINE MONDIALE


COSA FA LI SOPRA?

MONDIALI AL MONTELLO

Inutile dire chi ha vinto, penso che ormai lo sappiate tutti. Racconterò la cronaca della mia splendida giornata. Arrivo a Montebelluna alle 20 di sabato, montiamo in 3 minuti la nuova tenda e via a cena. Mattina svegli alle 05:30, io ero addetto alle griglie di partenza e nei passaggi pedonali nella zona arrivo. Non ci avevo pensato prima, ma questi ruoli sono veramente i migliori per gustarsi tutto un evento di questo genere. Alle griglie dovevo indirizzare i biker nelle loro griglie, poi dovevo indicare la strada migliore per proprietari degli stand. Partiti gli amatori liberiamo la strada dalle transenne e via nella zona di partenza per creare i box. Ero l'addetto a fare entrare gli addetti e i prof nella zona box. Tutti li ho visti, CELESTINO, DEHO, DE BERTOLIS, CATTANEO,SAUSER, ABSALON e altri. Tra le donne Paola Pezzo simpatica e tutte le prof della gara femminile. La fatica di spostare le transenne e robe varie è stata compensata nel guardare nei minimi particolari le bici e i fisici dei concorrenti. Quasi tutti i maschi avevano la 29 e montavano la doppia come la mia 40/27 alcuni la 42/27. Mega leggere con il mozzo posteriore che gracchiava meravigliosamente( personalmente mi piace quel rumore grgreg). I fisici mega tirati, magrissimi al limite dell'anoressia. La più magra è Anna Ferrari, ha le braccia grosse come un mio alluce. Celestino secondo me era quello più tirato, Absalon sembrava un attaccapanni, Deho anche da fermo sembra un trattore. Il resto degli italiani sono tutti piccoli e magri. Quasi tutti sono partiti con le tasche vuote e una borraccia, durante il percorso avevano il loro staff per l'assistenza; gli unici che erano da soli i due giapponesi. Avevano le tasche piene, più una cartuccera con dentro vari alimenti, due borracce e le bici che in due valevano quanto la mia, mi sono sentito un vip in quel momento. Il momento migliore è stato quando sono entrate nei box le ragazze, stranamente tutte carine, magre e molto femminili. Altre volte ho visto nelle granfondo concorrenti femminili, ma quasi tutte con lineamenti molto mascolini, queste no. Partiti i vip mi sono concesso un caffè veloce, e via al passaggio pedonale. Sotto il sole dalle 11 fino alle 17. Non c'è posizione migliore per vedere una gara di mtb, pensavo di riuscire a fare qualche foto ma o le foto o lasciavo che i pedoni fossero investiti dalle bici. Una scena memorabile: premetto che avevamo l'ordine di fare uscire le moto di testa dalla nostra parte, sta arrivando il primo elite dietro ci sono 2 moto cross e uno scooter di radiocorsa. I cross capiscono che devono uscire, mentre lo scooter no, se non ci spostiamo ci avrebbe investito tutti. In quel momento alziamo le braccia e molliamo qualche imprecazione. Subito dopo suona il cell del presidente è Matteo che scherzosamente ci rimprovera di non aver fermato la moto, gli chiede dov'è e lui risponde che sta vedendo la gara in internet, bellissimo. Alla sera ho visto il servizio di Raisport sul mondiale e questa scena si vede benissimo: passa il primo, i cross si fermano, lo scooter no, l'immagine sullo sfondo ci vede noi che allarghiamo le braccia e il labiale è molto intuibile:'' CI GHE NELL'ORTO''.
Mia moglie era la CHAMPELON (spero si scriva così), era addetta all'antidoping, la spiona dell'antidoping, controllava cosa prendeva l'atleta sorteggiata dopo che era arrivata. Mi ha raccontato la sua avventura e raccontarla è praticamente impossibile, dico solo che questi controlli sono molto severi e rigorosi, se l'atleta dopato non viene beccato è solo perchè esiste una sostanza che non si riconosce dagli esami, altrimenti è impossibile sfuggireagli esami. Questa esperienza mi ha fatto capire che tipo di lavoro c'è dietro a quello che vediamo alla tv, in una gara di ciclismo.

venerdì 24 giugno 2011

HELLAS MONTEFORTE CICLOBIKE AI MONDIALI

Si si ai mondiali marathon di domenica al montello ci saremo noi. Non correremo altrimenti le medaglie le portiamo a casa tutte. Saremo li ad aiutare il C.O.; loro ci hanno chiesto se ereavamo disponibili ad aiutarli nella zona segreteria e zona arrivo. E' una soddisfazione per un gruppo di amici che compongono l'hellas ciclobike, partecipare ad un evento mondiale. Questo significa che siamo bravi non solo a correre con la bici, ma anche a far correre gli altri in bici. La Divinus è un motivo di vanto penso.
Da una parte mi dispiace non correre il Montello, è un percorso molto bello in cui ho sempre fatto la mia porca figura. Tutti quei saliscendi si adattano alle mie caratteristiche di biker. Poi in quei singletrak mi scateno. Comunque quest'anno seguirò la gara; alla partenza sono all'ingresso griglie, mentre all'arrivo sono nel rettilineo finale, macchina digitale alla mano e zo foto. La moglie avrà l'ingrato compito di controllare una delle prime tre atlete mondiali cosa bevono o mangiano all'arrivo, prima del controllo antidoping, sarà la spiona del doping.
Nel frattempo questa settimana su richieste delle mie bici, non farò nemmeno un uscita, solo corsa a piedi, tanto per variare altrimenti ci si stanca sempre della solita routine. Che me ne frega se la corsa non è ideale per la bici, a volte mi torna anche la voglia di tirare 4 calci ad un pallone.

mercoledì 22 giugno 2011

RUNNING

Tutta la giornata di ieri ero combattuto tra uscire in mtb o andare a correre. Alla fine visto che al lavoro ho finito tardi ho scelto di uscire a piedi. Obbiettivo un'ora di corsa al massimo, sotto soglia. Così indosso per la prima volta nella mia vita il cardio, regalatomi da mia cugina per il mio matrimonio e via. 9km percorsi in 47minuti, media battiti 150, 845kcal bruciate. Lavoro fatto per smaltire un pò di massa, avevo sentito che per dimagrire bisogna stare attorno i 150 battiti e così è stato. Prima per regolarmi per stare sottosoglia non usavo il cardio, ma ripetevo continuamente una canzone; ora mi rendo conto che quel metodo non era sbagliato, pensavo di essere sui 150 e non sbagliavo. Questo per dire che la tecnologia ti aiuta, ma siamo noi stessi che conosciamo meglio il nostro corpo e i suoi limiti.
Me l'hanno sempre detto che la corsa sarebbe stato il mio sport ideale, professori e allenatori vari mi hanno sempre descritto come un bel mezzofondista, ma li ho sempre ignorati perchè lo trovo uno sport snervante psicologicamente, vedere la strada da fare davanti è per me veramente demoralizzante. C'è stato un periodo che mi ero messo in mente di provare a correre una mezzamaratona; con il fondo fatto in bici, dovevo solo allenarmi su ripetute e tenuta del ritmo. Ero riuscito a prepararmi bene e i tempi non erano male, per un'ora e mezza riuscivo a tenere i 3min e 55 secondi al km. Facevo ripetute sui mille in cui le chiudevo in 3min. Poi non avevo fatto i conti sull'alimentazione, mangiavo come se dovessi andare in bici per due ore, troppo poco, sono calato troppo e di conseguenza ho avuto un pò di problemi fisici. Da allora ho smesso per paura, però è l'unico sport che mi permette di perdere peso abbastanza velocemente. Adesso ho ripreso ma niente mezze maratone, solo al massimo un'ora di corsa e sempre sottosoglia la bici mi piace di più.

martedì 21 giugno 2011

IL MIO FINE SETTIMANA

Domenica solito giro in compagnia ritrovo in piazza alle 08:00 in bdc. Presenti io, Andrea B,Matteo, er president, Dario hair e la new entry Walter. Stranamente la mia voglia era scarsa, sarà che a mezzogiorno dovevo essere a casa per un pranzo in famiglia, sarà stata l'andatura da cicloturista che a volte non fa male. Giro che ha toccato la località di Cazzano e la salita della cabina, Tregnago e il passo del Rocolo. Queste due salite non le ho affrontate proprio benissimo. La prima ho lasciato andare un pò di gente per poi riprenderli, la seconda l'ho affrontata per ultimo causa pausa pipì, per poi salire con un bel passo, per tenere testa ad un metalser. Da registrare che le gambe veramente stanno girando in questo periodo, ma quando la testa è ancora sul cuscino... Arrivati alla Bettola, Walter deve essere a casa per le 11:00 e sono le 09:45. Io decido di accompagnarlo visto che devo pure lavarmi è meglio non far arrabbiare la gente a casa. Noi scendiamo a Badia mentre il resto continua per Velo, discesa a Selva, la mitica trincea(mai fatta quest'anno è un delitto per me) Campofontana e casa. C'è da dire che Walter ha una bella gamba per essere un neofita della bici, lui è uno che quando pedala si guarda attorno, ma quando c'è da menare batte bene in testa. Scesi a Badia affrontiamo la pala, chiacchierando e senza tirarsi il collo. Scolliniamo e mi accorgo che l'ascesa è stata velocissima chiacchierando non ci si accorge del tempo che passa. Pausa caffè e scendiamo a castelvero e Sangiovanni. Sulla provinciale sono le 10:30 e dobbiamo darci dentro per essere a casa per le 11:00. Mi metto davanti con il 53/11 la strada in discesa, i cambi regolari permettono di raggiungere i 60orari come niente, raggiungiamo un Dal bosco che si accoda, la strada spiana, la velocità si aggira sui 45 e a volte tiro fino ai 55orari, i cambi sono regolari e in 20 minuti siamo a casa, ringrazio l'ospite per aver partecipato alla fuga e giriamo in paese. Sembrava di essere al giro, fuga a tre cambi regolari ognuno tirava a manetta per un minuto poi ci si dava il cambio.
Nel pomeriggio pranzo, e giro da Bissolo poi a casa per sponsino. La sera siamo andati al concerto dei mitici Fuoriregistro, presentavano il nuovo album che abbiamo naturalmente acquistato, c'era un pò freschino a San Vittore, ma è stata una bella serata divertente.
Il lunedì di solito lo dedico alla bici, ma ieri l'ho dedicato alla moglie. Mattino l'ho accompagnata ad un colloquio di lavoro a Verona, è due settimane che è in ferie perchè l'attuale datore di lavoro Zago ha deciso che deve trovarsi un'altro lavoro. Dopo 4 anni che un'impiegata gli svolgeva la maggior parte delle mansioni amministrative e sapeva arrangiarsi, si è accorto che non è capace a fare niente, allora perchè l'hai tenuta per tutto questo tempo? Ho un 'attività in proprio anch'io e bene o male ho un'idea di come si gestisce un proprio lavoro. Non lascio a casa una persona capace di gestirsi all'interno dell'azienda e che mi produce. Ha fatto così con vari dipendenti, non c'era da stupirsi ce l'aspettavamo. Io però non sopporto questo comportamento, l'azienda lo sanno tutti, non naviga in bellissime acque, ma non è colpa dei dipendenti, è l'incapacità di chi la gestisce. E' la prima cosa che s'impara quando si lavora in proprio, le scelte le fa il titolare, non i dipendenti. Il titolare ha le sue mansioni da svolgere, deve essere il supervisore non il cane da guardia, deve avere un progetto per la sua azienda non campare alla giornata, deve essere organizzato, l'organizzazione in un sistema è la base per costruire un'attività. Se non si è capaci di organizzarsi nemmeno la propria vita è meglio cercare un lavoro da dipendente, meno responsabilità e per 8 ore la vita te la organizza qualcun'altro. Scrivo riferendomi a una persona, non è in generale, posso permettermi di dire certe cose, perchè ho assistito per 4 anni a scene di vario tipo che ne sottolineano l'incapacità e il scarso valore di questa persona. Nonostante tutto, ed è quello che mi fa innervosire, riesce sempre a farla franca, se certe scelte le faccio io nella mia attività chiudo il giorno dopo. Lui però può farlo ha conoscenze in tutte gli ambiti, è simile ad un boss mafioso.
Fatto sto colloquio a Verona, siamo tornati a casa e nel pomeriggio, siamo andati da Ercole negozio per il campeggio, abbiamo preso un porta fornello e ho chiesto come si aggiusta un buchetto nella tenda. Ho chiuso con due toppe per camere d'aria, momentaneamente, il tipo si è stupito del miop ingegno, non ci vuole uno scienziato per arrivarci. Mi ha venduto un pezzo di tenda con il suo mastice e quando le toppe non terranno più si aggiusta con quello. Ecco questo è stato il mio fine settimana, poco bici e tanta famiglia, ci vuole anche quello no?
PS HO INIZIATO A CORRERE A PIEDI DA VENERDì, giu i chili e su il fiato.

giovedì 16 giugno 2011

MA QUANTO TIRA LA SALITA DA SAN ZENONE?

Vigliacco chi ha costruito e progettato quella strada. Parlo della salita che mi porta in Calvarina, partendo da Arzignano. Ieri uscita con le ruote fini, volevo la Calvarina, ma non salendo attraverso la strada militare di Roncà, troppo lunga non mi serve in questo momento, così la scelta è caduta su San Zenone di Arzignano, a mio parere la meno dura fino a ieri sera. Inizia con un muro e non molla mai, anzi s'impenna sempre di più. Sono arrivato ai piedi della salita con una media dei 35orari, non conoscendola bene, penso che il muro iniziale termina di li a poco così lo affronto con buona gamba. Continuo a salire sperando che spiani, invece no. Qualche tratto molla ma è troppo breve per poi impennarsi. In certi punti sono salito agli 8 orari, mi giravo perchè mi sembrava che qualcuno si fosse attaccato dietro, la bici sembrava che volesse tornare indietro. E' stata dura e nonostante la tentazione di girare la bici, l'ho portata a termine. Era da tempo che non faticavo così. Sono sceso a Roncà, strada della Germania, provinciale Sarmazza per un totale di 54 km. Ho scoperto che gran parte del gruppo Hellas si allena di mercoledì sera. Infatti ho incontrato Dario oro, Edoardo detto il Scarponi de noantri, Stefano da Roncà, li ho solo salutati andavano troppo forte per girarmi e inseguirli. Prima di tornare a casa ho incontrato il Gian che anche lui tornava a casa. Comunque quella salita li me la ricorderò anche se dovessi farla in macchina....

martedì 14 giugno 2011

FINALMENTE... PECCATO CHE ERA L'ULTIMA

Non se sentite se siete in forma appena aperto un occhio. Io domenica mattina si. Mi sentivo frizzante, le gambe erano leggere. Sono arrivato a Soave in bici, quindi già caldo e più pedalavo più mi sentivo in forma. M a il mio timore era che entrando in griglia e restando fermo la mia condizione svanisse come è successo altre volte. Come gara Soave non mi si addice 25km su e 25km giù. Salite lunghe per uno potente come me sono nocive, le discese per me beh... si sa che non sono un gran manico. Comunque boom via 3km di piano su asfalto. Matteo e Edoardo sono davanti alla griglia, Luca in prima, io con gli altri nelle ultime posizioni della griglia. La magia nelle gambe non è svanita, i 3km di piano ai 50orari potrebbero farsi sentire, mi giro attorno per accodarmi. Trovo un biker con la 29, alto e due belle spalle; è mio mi metto a ruota e lo striglio per bene vai bello vai..... A bocca Scalucce lo lascio e mi acoorgo che nello stesso treno c'era un'altro hellas, Zoccarato da Alonte, uno che pedala anche se ha 45 anni. Decido che punterò la mia gara su di lui, poco dietro c'è anche Tecchio, altro punto di riferimento. El Zoc prova partire ma chiudo il buco con il mio passo, mi sentivo bene. Resto a ruota per un bel pò con Tecchio sempre dietro. La loro andatura mi andava stretta, poco prima del capitello di S. Anna mi affianco a Zoc e glin parlo, lui è in affanno, li parto Tecchio risponde, riprendo un gruppo davanti frammento anche quello, rimaniamo in 3, Tecchio non lo vedo più. Andavo come un caccia, le gambe erano due molinelli, azzo era dal 2009 che non facevo una cosa del genere. Al gpm da Edoardo ho un gap di 5min mentr a zoc ho dato 6min. Adesso inizia la discesa, mio punto debole, è scorrevole e veloce le curve le sbaglio quasi tutte, ma nessuno mi prende, rimango con i tre che ho scollinato al gpm. Qualche rampa mi fa prendere qualche metro sui tre ma dopo mi riprendono. Si arriva alla Bastia discesa tecnica che l'organizzazione poteva risparmiarla, fango a manetta e piena di sassi. In una rampa mi accorgo che la catena è uscita dalla corona e si sono formati dei nodi. Bestemmie non riesco a scioglierli. Rimango fermo penso dai 5 ai 10 min per fortuna un biker si ferma e mi da una mano anzi la scioglie lui. Grazie non so come si chiama aveva la maglia verde e una 29 come mtb, ancora grazie. Zoc mi ha superato penso che sia finita tanta fatica per una cazz... Invece nel tratto di salita lo riprendo e lo supero, da Fittà la strada la conosco e la bici la lascio volare sono da solo nel tratto finale tenico riprendo uno che è in difficoltà, mi fa passare e in un punto sassoso mi si pianta la ruota anteriore in un sasso, opplà la catapulta. Io a terra,mi giro pensando che non ci fosse nessuno invece vedo Luca B. No non è possibile mi ha ripreso in discesa e in più mi vede a terra e mi ricorda che chi cade al giovedì porta le paste. No non può superarmi con orgoglio riparto e mollo la bici non so come ho fatto in quel punto tecnico ma l'ho superato e mandandolo a quel paese gli ho bucato la ruota( quando si dice una lingua tagliente). Arrivo al traguardo terzo dell'hellas in 2ore e 42min. Il mio contakm segna 2ore e 35min, ma i tempi erano presi da tds loro non sbagliano mai.... Sono felice perchè finalmente ho pedalato come volevo, non è un gran tempo ma mi sono divertito. Un grazie ancora al tipo che mi ha sistemato la catena grazie ancora.

venerdì 10 giugno 2011

SGAMBATINA

Ieri sera sembrava che dovessi saltare il solito giro del giovedì, invece un bel soletto con il cielo limpido mi ha lasciato pedalare per 47km in due ore scarse. Niente di particolare, Cazzano salita a San Felice, Illasi, San Martino e ritorno su statale. Niente da segnalare eccetto che ho tirato i primi 15km un' altro ciclista fino ai piedi della salita, poi lo seminato; BEH OVVIO. AHAHAHAHAHAH. Non so chi fosse, non l'ho guardato, sicuramente andava più piano di me.

http://www.war2glory.it/

Novità ho iniziato a giocare con questo gioco on line. El me ciapa ben, strategia pura. E' la prima settimana che gioco, devo rendere prospera la mia città, devo costruire case, fabbriche, accademie militari etc. Dalla prossima settimana posso attaccare altre città amministrate da altri giocatori. Me piase proprio.

martedì 7 giugno 2011

LUNEDì DA MONTI DI LONIGO

Di solito il lunedì è defaticante per il ciclista. Mai fatto, personalmente è l'unico giorno che sono libero da impegni e un bel 3 ore e tanta fatica non me la leva nessuno. Stavolta ne ho fatto 2 ore, ma sicuramente non erano defaticanti. La moglie era a casa, mi dispiaceva lasciarla sola tutto il pomeriggio. Alle due parto, direzione Monti di Lonigo, Grancona e Brendola. Dopo i primi 10 km di riscaldamento inizio l'ascesaverso la rocca, per chi non conosce i monti di Lonigo sono colline dolci, non ci sono salite dure, ma sono a strappi mangia e bevi. Per arrivare in quota c'è una bella salita dolce a tornanti di 3km, l'affronto a tutta mai sceso sotto i 22. Poi spiana e li recupero un pò. La strada che dopo viene intervalla strappi dolci ad altri più impegnativi. Qui non mi sono risparmiato, velocità nei tratti piani non scendeva sotto i 30orari, nei tratti più in salita non scendevo sotto i 22. Scollino a Grancona e pedalo verso Brendola, scendo verso Vò di Brendola e la media tenuta fino a quel momento è dei 25 orari, mi stupisco. Da li fino a casa è tutta pianura, così decido di darci dentro anche in piano per aumentare la media oraria. Alla fino torno a casa soddisfatto in due ore scarse con 54km sulle gambe, media oraria 27. Son contento. Il pomeriggio lo passo a spasso con la moglie, prendiamo il telo per il pavimento della tenda, poi alla decathlon facciamo scorta di costumi per le ferie. Una domanda perchè alla decathlon tutto costa molto di meno delle altre parti? Mah......

DOMENICA DI 100KM

Oggi 100km, poco meno di quanti che ne riesco a fare in una settimana. Ore 8:00 ritrovo in piazza, sotto il monumento. Presenti: io, Matteo, il Gian, Dario hair, Umbe, Luca M.,Andrea B. Direzione Chiampo salita che porta a Nogarole,Selva e discesa a Trissino, Arzignano,Sorio, Roncà e casa. Percorso ondulato eccetto la salita dopo 27km. Ritorno previsto per le 12:00 dopo c'è il pranzo da Fabio. I primi 30km sono di riscaldamento il gruppo rimane compatto fino ai piedi della salita. Qui inizia la bagarre, Matteo aumenta seguito da il sottoscritto, Gian e Andrea B. Più staccati seguono Luca M. Umbe e Dario hair. Matteo al secondo tornante aumenta ancora, io vado su del mio passo, il Gian mi segue e Andrea si stacca. Matteo va via lo vedo a 100metri, Aumento e sento che il Gian fa fatica così provo ad alzarmi sui pedali, ma ho paura di scoppiare e non conosco la salita. Salgo regolare, poi quando la strada spiana vedo il Gian e subito dietro Andrea B. che si riporta sotto. Una botta d'orgoglio mi sale e sgrano un paio di denti e aumento, per non farmi riprendere. Arrivo al bivio per Altissimo e c'è Matteo che mi aspetta, aspettiamo gli altri e decidiamo di proseguire per Nogarole e Selva di Trissino. Da qui la strada è un continuo mangia e bevi, riscopro che sono più adatto a questo tipo di percorso che ad una salita lunga. Infatti non mollo un attimo chi si osava scattare, mi attaccavo alla ruota in ogni rampa, ero proprio ciapà ben. Discesa a Trissino, poi pianura fino ad Arzignano, intervallata da qualche rampa. Qui il Gian tira i 45-50 orari, sembrava un treno, bisognerebbe vedere cosa ha preso la sera prima, mah. Il gruppo sembra un elastico, un momento è compatto, poi si allunga. Sulla salitella di Sorio e prima su quella di Zermeghedo, Matteo scatta di nuovo ma io e Andrea lo riprendiamo e se non fosse stato per un motorino dalla parte opposta, sulla salitella di Sorio li paiavo entrambi. Passaggio per Roncà e strada della germania, poi a casa con 90km. In piazza sono le 11:30 e io, Matteo e Andrea B pensiamo che con altri 15min possiamo arrivare a 100. Così giro sciolto per Sarmazza e ritorno così abbiamo la cifra tonda sul contakm. Doccia e tutti da Fabio a magnare e a bere. Per la cronaca a pranzo eravamo in 80, c'erano 200 birre, beh finito tutto si contavano 15 birre in freezer. BELLE BOCCHE.

FOTO LEGGEND


La pansa l'è un foto montaggio, al fotografo non ghe sto mia simpatico
in quelle sotto non c'è




venerdì 3 giugno 2011

LA MIA LEGEND

Sveglia ore 07:30 colazione e parto per Velo. Parcheggio e sono già pronto, mi riempio le tasche di barrette, gel e prodotti dopanti perchè l'idea è di fare il marathon. Mi scaldo senza esagerare, perchè ogni energia va risparmiata. Le nuvole girano sul cielo di Velo, ogni tanto esce il sole e penso di non mettermi i manicotti. Ore 10:00 sono in griglia e il sole si nasconde dietro le nuvole e un'aria frddina inizia a soffiare. Mi rimetto i manicotti e così vestito parto.
Primi 5 km su asfalto salgo con il mio passo e tengo a vista tutti i componenti del mio team. Raggiungo tutti, Matteo è li a 30 metri, penso che sto tirando un pò troppo. Il mio progetto di corsa è di fare i primi 20km senza esagerare poi tiro la parte centrale e alla fine vedo come sono messo. Bugie. Siamo incollanti su un single track che sale a conca dei Parpari, le mie gambe girano che è una meraviglia, ma non sforzo. Ho Luca.B vicino, è forte in discesa e la sua gamba vedo che gira bene e mi adatto alla sua andatura. L'idea è di fare il suo passo che mi va bene e imparare come scende tenendolo li a pochi metri per evitare che scappi. Inizia ad alzarsi il vento, la temperatura scende e piove. Quando scollino a Novezzina, cambio idea, sta piovendo, i boschi affrontati sono umidi, sassi smossi, radici nascoste sotto le foglie, il tratto dopo Velo del marathon è tutto così fino a San Mauro, mi spaventa la discesa, così cambio idea: faccio il classic, ma ormai dopo 20 km che non ho forzato è tardi per recuperare qualcosa, ho solo 5km di salita che sale al Tomba, gpm di giornata. Inizio lo stesso a molinare, cambio il ritmo, metto il mio amico 40 davanti e 32 dietro, Luca cerca di tenere il mio passo, ma dopo 2 km lo stacco, la salita non è ripida, m aregolare. Recupero un bel po di posizioni, ero bello allegro, ne avevo ancora di energie da spremere. Scollino inizio la discesa, ho freddo, mi fermo e mi metto la mantellina. E' tutta aggrovigliata non trovo il dritto, la cerniera non si apre, impreco, alla fine riesco a metterla, avrò perso 5 min, volevo chiamare mamma a vestirmi; mi non so. Nel frattempo Luca mi raggiunge, e così ne approfitto per seguire le sue traettorie. I tratti seguenti è un continuo saliscendi, troppo corte le salite per staccarlo, ci provo ma in discesa mi riprende. Gli ultimi 5 km è una discesa tecnica con sassi bagnati e radici, lo lascio passare e gli dico che non voglio essere io il suo tappo. Non me la sono cavata male, ho sorpassato anche un paio di persone. Arrivo al traguardo con un gap di un mnuto da Luca. Non male in 5 km ho preso 60secondi da un discesista. Le mie considerazioni sono bella gara, sono arrivato contento al traguardo in 2 ore e mezza, mi sono divertito, potevo metterci meno, ma sono felice. Volevo essere anch'io un eroe e fare il marathon, ma è andata così.

mercoledì 1 giugno 2011

SENSAZIONI

Questa vigilia di gara la sto sentendo molto più del solito. Non capisco perchè, saranno le previsioni meteo poco buone, saranno le discese che mi spaventano, sarà che per orgoglio voglio fare il marathon ma non ne sono convinto, sarà il percorso con molti sassi viscidi e io ho solo gomme scorrevoli con poco grip, sarà....... bo ma me la sto facendo sotto. E' dalla prima gara della mia vita,fatta a Miane, che non provo questa sensazione. Eppure sul bagnato me la cavo abbastanza bene, Divinus 2008, Custoza 2008, Montello 2009 gare leggendarie per fango e bagnato, ho estratto dal cilindro le mie migliori prestazioni. Una cosa è certa se domattina mi alzo e piove, resto a letto.............. e buona leggend a chi avrà il fegato di farla.