venerdì 24 agosto 2012

VISTO KE IN DISCESA SON SCARSO.......

Ieri sera era una di quelle serate calde in cui qualsiasi proposta ti viene in mente non va bene. Dal giro in Calvarina, a percorrere metà soave Bike a salire sul Mirabello niente mi ispirava. Così son partito con le ruote grasse senza alcuna meta. Come tipico per chi abita da queste parti ho percorso la salita iniziale ella Divinus. Sono passato da piazza Scheetti e li si accende una lampadina, perchè non fare la discesa che incrocia l'ultimo tratto della SoaveBike? E' un tratto pieno di sassi, pendenze non eccessive, ma piena di morocoli mossi e roccie che spuntano. E' un continuo single track con cambi di traettoria, gli ultimi 20 metri presentano un paio di drop che personalmente devo ancora capire dove prenderli. Qualche anno fa, la prima volta  l'ho fatta tutta a piedi. Ieri sera ho messo il piede a terra a metà. Risalgo la parte finale della Soave altro tratto tosto da fare in salita, è un continuo colpo di reni tra un sasso e l'altro. Fatta in discesa non si direbbe che fosse così dura. Ritorno a piazza Scheetti e riprovo la discesa di prima. Stavolta va meglio arrivo ai drop finali e mi fermo. Prendo un sasso e osservandola dal basso verso l'alto provo a segnare sui massi dove mettere le ruote. Ho capito che queste discese vanno prese lasciando correre la bici, in velocità si superano meglio i sassi ed è più facile cambiare traettoria. Risalita in piazza e stavolta prendo lo sterrato a fianco della discesa, entro nel boschetto il sentiero non è visibilissimo, varie volte mi fermo per capire dov'è. Non è facile nemmeno questo tratto, ma l'occhio allenato da prima mi permette di vedere dove mettere le ruote. Incrocio il tratto più duro della discesa della Soave, dove ci sono i cartelli discesa pericolosa. Qui con grande meraviglia supero ogni ostacolo con grande facilità, volavo la bici sembrava sapere dove andare, le nuove gomme eleven non scivolano sembrano incollarsi ai sassi. Arrivo in centro a Soave, risalita degli scalini che portano al castello, fatto tutto in bici, salgo al pigno e ritorno a fare la discesa di prima. Quindi 3 volte ieri sera, più si fa più si apprende sicurezza, però gli ultimi drop niente anche stavolta. Risalita verso la piazza e ritorno, però avevo voglia ancora di discesa da guidare, così mi sono fatto i Preari. La troppa disinvoltura acquisita nei tratti tecnici di prima mi fa prendere qualche rischio su questa discesa. Infatti al tornante finale sono andato dritto, fermandomi appena prima del campo sottostante, pelled'oca. Un giro  adrenalinico partito con molta smonaggine ma concluso con tanto entusiasmo. A volte basta prendere la bici senza alcun obbiettivo, il divertimento viene lo stesso.

martedì 14 agosto 2012

Domenica è uscito un giro inedito, luoghi poco conosciuti ai miei due compagni, Edoardo e Matteo. Come previsto si usciva in mtb, per vari impegni visto anche il periodo, molti erano in ferie. Così chi rimane a casa si ritrova in piazza per un giro in mtb. Dove si va? Il Mante sbotta deciso, in Calvarina, voglio far conoscere i sentieri che qualche mese fa ho esplorato in solitudine. In verità su 50km fatti una ventina  ero sicuro degli altri siamo andati a naso, o meglio alla cazzo. Solo un paio di volte siamo tornati indietro, per il resto abbiamo trovato sempre uno sbocco. Con fierezza ho fatto visitare la salita del cimitero di Sorio, fino alla Agugliana, poi un km di asfalto verso San Margherita, a Omomorto svolta a dx nella Terramara, battezzato da me stesso il Vietnam. Sentiero gran parte in single track, in mezzo ad un fitto bosco su saliscendi. Così si arriva fino ai Salvadori, sopra Arzignano, da qui inizia un tratto sconosciuto, si inizia andare a naso. Si passa da agriturismo Celestina, poi contrada Gallo, sopra Chiampo e su per una salita in tornanti impegnativa. Bello il paesaggio e anche il sentiero. Sempre circondati da alti castagni, si arriva in Calvarina sotto l'ultima base. Qui Matteo conosce un sentiero che arriva in un prato la cui vista si perde su tutta la pianura sottostante, si scende verso la strada asfaltata che passa da tutte le basi, si attraversa e altro sentiero che ci porta a Brenton. La mia idea era di fare la valle dei Cervi, ma la curiosità di salire e arrivare a San Margherita era tanta. Così si sale ancora, si passa tra maneggi e contrade che manco conoscevo la loro esistenza. Alla fine si arriva a Santa Margherita. Altro giro per vedere la strada fatta dal conte Pantano alcuni mesi fa, passando dalla chiesa di Santa Margherita e ritorno nuovamente in paese. Qui si può dire che finisce la nostra eplorazione, Si scende dalla pista di Motocross fino ad arrivare a Gambellara, sentiero degli alpini Terrossa e ritorno a casa dalle albare. 50km fatti, togliendo circa 10km di asfalto fatto tra trasferimenti e collegamenti, il risultato finale è una quarantina di km sterrati, inediti completamente diversi da quelli a cui siamo abituati, personalmente li trovo piacevolissimi da percorrere. Osservandomi in giro ce ne sono ancora molti da esplorare, prima fra tutte è la val paradiso a Roncà. Foto non ne ho fatte perchè il posto è un segreto, diciamo che mi sono dimenticato di usare la macchina fotografica.

venerdì 10 agosto 2012

MTB DOMENICA ORE OTTO IN PIAZZA

RITENTIAMO, DOMENICA ORE OTTO IN PIAZZA IN MTB, IN CASO DI PROBLEMI AVVISARE IL PRIMA POSSIBILE. DESTINAZIONE , BOH CHISSA' IN QUALCHE PARTE ANDREMO............

giovedì 9 agosto 2012

QUALCOSA DI ALTERNATIVO

   http://www.rewoolutionraid.com/it/#/house34











Girovagando per il web ho trovato questa manifestazione, non ne avevo mai sentito parlare, interessante incrocio di discipline: corsa, mtb, nuoto, orientieering, prova su funicolare etc.


Oppure anche questo, roba da Rambo


http://strongmanrun.it/














venerdì 3 agosto 2012

DOMENICA TOUR DELLA CALVARINA


QUANDO? DOMENICA ORE 08:00
DOVE?  IN PIAZZA A MONTEFORTE
CON COSA? IN MTB e' da un pò che non esce di domenica, si sente una bici da giorno di lavoro
COSA SI FA? CALVARINA'S TROPHY, TOUR DEI MONTI SOPRA GAMBELLARA FINO ALLA CALVARINA, INSERENDO MENO BITUME POSSIBILE, PRIMA PERO' SI FA UN SOPRALLUOGO DEL GIRO SEGRETO,
MA..... Sperando che il Mante si ricordi tutti i sentieri, un piccolo dettaglio, non irritarsi se si torna con le braccia leggermente flagellate dalle piante, sono sentieri poco battuti, in certi punti.