giovedì 28 febbraio 2013

FINALMENTE SOLE

Che giornata oggi, un sole splendente e temperatura sui 15 gradi. Sono partito con giubbino invernale shalopette invernali e antivento ma a dire la verità ho patito un pò di caldo. Meglio sudare che girare poco vestiti e rischiare di prendersi una broncopeste. In bdc oggi ho fatto il classico giro mio. Stavolta l'ho affrontato dall'alto verso il basso, cioè da San Giovanni. Se lo si affronta da questo versante diventa un vallonato da rilanci continui, se invece prima mi faccio Terrossa Roncà Montecchia Gambaretti e San Govanni diventa un bel otto arrampicante. Allungo il giro fino a Sarmazza per incamerare un pò di km in più, così ho raggiunto i 40 tondi. Sensazioni di giornata: inizio con la rampa di Costalunga e le sensazioni non sono delle migliori, anzi sembrava di morire. Man mano che pedalavo sentivo le gambe e il resto che miglioravano. In salita la gamba è ancora legnosa, ma a sprazzi rispondeva bene, soprattutto nella seconda serie di rampette, quelle sopra Terrossa. Altro che dire? Ho visto ciclisti più azzardati che sono usciti in pantaloncini corti e maglietta primaverile, mi sembra un pò esagerato. Tanta gente in giro, soprattutto pensionati.
Ripeto ancora che la giornata era splendida, per una volta posso vantarmene anch'io.

martedì 26 febbraio 2013

SOLE NEVE ACQUA E FORSE ANCHE QUALCHE CHICCO DI GRANDINE

Non mi sono fatto mancare nulla nel giro di ieri affrontato a ruote fini. Parto alle 14 con un timido sole che faticava affacciarsi tra le nuvole. Dopo una domenica di tira e molla in cui continuavo a ripetermi vado o resto a casa,alla fine sono rimasto sul divano, lunedì ero convinto di partire e mi bastava anche un cielo nuvoloso. Lunedì così si parte imposto il mio gps mentale in direzione ovest, Cazzano Tregnago Mezzane Pian di Castagnè e San Briccio e ritorno. A Soave dopo 5km inizia a gocciolare ma sullo sfondo il cielo sembrava aprirsi. Arrivo a Cazzano e salgo la Costa di buon passo di padella. Non sono al Gancio ma sento le gambe pesanti. Scollino e prendo la salita di Tenuta Castellani. In agilità sento che che le gambe stanno meglio, sotto le 90 pedalate fatico mentre appena oso aumentare sento che girano meglio.Fin qui il meteo mi ha voluto bene. Scendo a Mezzane e giro sulla salita per Postuman. Osservo il cielo e mi sembra che si stia rasserenando. Bastardo meteo mi ha teso una trappola, una nuvola nascosta le case di Pian mi stava aspettando. Inizia a piovere e man mano che si sale si fa sempre più fitta. Intanto aumento il ritmo, nei tratti più agile ho la sensazione di faticare mentre dove la salita si più dura le gambe sembrano trovare vigore. Passo Postuman e piove bene, arrivo a Pian e sembra che qualcuno mi lanci secchiate di acqua ghiacciata, facevano male in faccia, gli occhiali sono completamente pieni di ghiaccio. Non mi fermo anche perchè non ci sono ripari, continuo, scendo a Marcellise pensando di trovare più clemenza, invece è peggio. In discesa vado piano per non scivolare ma appena la strada spiana molino come un'elica di un bimotore. Quando passavo asciugavo l'acqua sull'asfalto, come Gosth Rider. Forse esagero? Si comunque senza tanta fatica ho mantenuto una velocità attorno ai 45/50 orari. Intanto continuava a piovere e passo il bivio per San Briccio, meglio così avrei preso ancora più acqua. In statale la musica è diversa. Vento contro che non molla un attimo. Fatalità ha voluto che trovassi un Contri autozai, mi metto in scia ma prendo troppa acqua dalla sua ruota, così lo passo. Alla rotonda di Vago mi si affianca e iniziamo a chiacchierare, così sento meno il freddo. Mi dice che conosce Dario  Jet e Beghini, conosciuti ad una Parigi Brest di qualche anno fa. Guardandolo dovrebbe essere un abituè delle randonee, ha i fari fissi e la dinamo nel mozzo davanti. A Strà di Caldiero mi saluta e gira per andare a Tregnago, così affronto i rimanenti 10km in solitudine. Il vento contro c'è ancora, ma stranamente non influisce sulla velocità, pedalo agile e riesco a mantenere l'andatura oltre i 30 orari, a volte raggiungo i 40 e così sfrutto la scia delle macchine. Così in una manciata di minuti arrivo a casa. Un bel giro di sfogo, che oggi purtroppo ne pago le conseguenze, bel raffreddore, il terzo di quest'anno.

venerdì 22 febbraio 2013

CIAK SI GIRA LA PRIMA

EBBENE SI IL MANTE ANDRA' IN SCENA CON LA PRIMA GARA DELL'ANNO A BARDOLINO, APPENA ISCRITTO, CON BONIFICO CON HOME BANKING, PROPRIO GRAZIE A QUESTO COMODO SERVIZIO PAGO 30EURI E NON 26 PERCHE' I BONIFICI SI FANNO SOLO NEI GIORNI LAVORATIVI GRAZIE E DAL 25 SI PASSA A 30 EURI NELLE ISCRIZIONI ALLA BARDOLINO MA NON FA NIENTE PERCHE' INTANTO VINCO IO AHAHAHAHAHAH

martedì 19 febbraio 2013

RITMO RITMO

Non sono andato Locara, avevo previsto fango e così è stato. Certe scelte vanno prese con raziocinio con riferimento al proprio taccuino. Ho fatto 4 conti, 30 euro di gara che sarebbero lautamente ricoperti dal solito ricco pacco gara, ma bisogna tenere conto dei danni alla mtb creati dal fango, spendere 50 euri per aggiustare danni alla bici è come lanciare un moccolo per imprecare. Così ho scelto un 'uscita di gruppo in bdc in compagnia. Non molti i chilometri fatti domenica, ma per me vanno più che bene. Un giro per nove( Io, Gian, Matteo, Mirco, Luca M, Andrea B, Giorgio, Presidente e Illeana) che ci ha visto passare tra le terre vicentine. 
Primi chilometri in piano per arrivare a Trissino dove si affronta la salita per Selva e Nogarole, che solitamente la si affronta in discesa. Una bella salita tutta a strappi pedalabili e cosa molto importante tutta sotto il sole. Sono salito piano per prendermi tutto il sole possibile, infatti son tutto abbronzato...... manco il naso era fuori. Non c'era freddo ma tra l'umidità della neve e l'aria o meglio il vento davano quella sensazione fastidiosa. Discesa verso Chiampo e su all'albero matto. Qui niente foto, ho voluto sgasare un pò. Buone le sensazioni su una salita dura come questa. Prima parte a detta di Luca che presenta pendenze attorno al 11% mentre nella seconda parte non scende mai sotto il 7%. Qui ho testato i miei nuovi galoni. Salgo agile e ne traggo profitto. Nella seconda parte le gambe sembrano scoppiare, ma quel che mi ha entusiasmato è stata la sensazione di non essere mai in affanno a livello di fiato. Certo suppiavo come un cinghiale ma se le gambe non spruzzavano acido lattico come una mucca da mungere ne avrei avuto ancora di benza. Come al solito chi mi passa? Matteo e chi altrimenti...... Comunque l'era li, ma proprio li li. Discesa verso la Valdalpone e casa. Ieri giretto defaticante di 40km rimanendo qua in zona con annesso taglio di copertone nella rotonda di Soave, quella che stanno lavorando. Oramai ero arrivato, il copertoncino era tagliato e la camera ha iniziato ad uscire. A San Lorenzo scoppia, manca meno di un chilometro cosa posso fare? Continuo fino a casa con la ruota a terra. 


mercoledì 6 febbraio 2013

TOSTO STO OTTO

E' stato messo in pratica il mio circuito, dico mio perchè l'ho pensato io e quindi me lo sono fatto mio. Inizio con una descrizione del giro. Parto in bdc da Monteforte, Costalunga Terrossa. In piazza a Terrossa salgo a fianco la chiesa e continuo verso Roncà. E' un continuo saliscendi tendente a salire.Ci sono un paio di rampette prima di arrivare al muro che l'ho battezzato Muro della moschea, perchè? Perchè al termine c'è una moschea, ovvio. Sono le ex scolette di San Zeno di Roncà. Li svolta a sx direzione Roncà. Il muro della moschea merita una riflessione: L'è duro e basta, ma avendolo fatto all'inizio si può dare la colpa alla gamba che deve scaldarsi. Arrivo ad uno stop, a dx salgo a Santa Margherita, a sx scendo a Roncà. Scendo e passo la piazza e alla Casara svolta a dx e subito a sx, incontro la strada del Duello. Leggero vallonato e due tre rampette da fare a canon, arrivo in provinciale l' attraverso e giro al ponte di ferro di Montecchia, piazza di Montecchia, passo a fianco alla chiesa e passo anche il tunnel al suo fianco. Continuo sulla strada secondaria per passare in varie contrade fino ad arrivare ai Gambaretti. Su questa strada inizia il bello. Varie rampe si susseguono, ma sono due che fanno male, ma proprio male, tanto che ancora adesso ho le gambe con le farfalle dentro. E' la seconda volta che l'affronto dal versante di Montecchia e devo dire che fanno male assai. La fase di saliscendi termina al ponte di San Giovanni Ilarione dietro l'ex calzaturificio Valbrunella. Meno male che termina li. Il ritorno tutto in provinciale fino a casa. Sto circuito mi appassiona perchè è molto versatile, è un otto  che si può affrontare da San Giovanni in giù, in sù come l'ho fatto io, oppure spezzare la fase di salita in due, una fino a Roncà l'altra che parte da San giovanni. Oggi devo dire che sentivo ancora le gambe legnose, ma la pedalata era efficacie, un giro di 35km vallonati chiusi in 1 ora e 18, penso che non sia male. Queste salitelle non sono lunghissime ma fanno male, tanto da farmi sbuffare e desiderare di vedere il termine della salita, in una di queste ai Gambaretti, una nonna mi chiede sarcasticamente: ''Ela dura?'' E io sbuffando come un cinghiale in corsa:'' Secondo ela(lei) dopo una salita del genere, vienla(viene) dura? Non so se l'abbia capita, ma dopo una battuta del genere ho riso fino a San Giovanni, in certi momenti quando le endorfine sono in circolo mi escono cose inaspettate dalla bocca.

martedì 5 febbraio 2013

ABBILLE E ARRRUOLLATTTO

Non se pol mia una domenica così e non poter uscire in bici causa  un dott staccanovista che mi fissa l'appuntamento della visita medica alla domenica alle 10. Alla fine sono passato indenne, abile e arruolato. Gli chiedo se posso usare il certificato in futuro anche per fare qualche mezza maratona. Nessun problema ti metto ciclismo e atletica leggera, però mi fai gli scalini e non la ciclette. Va ben no problem, l'ho sempre fatta, peccato che me l'ha tenuta lunga 10 minuti, non so se era programmato oppure si è incantato a parlare. Si perchè sto dotttore è parecchio loquace e più a faticare per tenere il ritmo per gli scalini, ho faticato più a rispondere alle domande e ai discorsi. Morale della favola? Adesso mi sento i quadricipiti scoppiare, male a mille mi sembra di  aver perso parte dell'uso delle gambe. L'importante che sia abile e adesso posso pensare alla stagione che verrà.
Bella la scena alla spirometria, mancava poco che scoppiasse l'aggeggio, ahahahahah alla domanda:'' NON TE FUMI MIA ERA, VARDA IN DO TE LE MANDA'? risp:'' NI QUALCHE PAIA ME LA FUMO, MA MI IMPEGNO A SMETTERE, SISISISISI''.
Oh non son mia un prof, quando mi pagheranno per correre forse smetterò di fumare, forse.
Comunque il programma di domenica era una pedalata nel pomeriggio e una il lunedì. Quando ho visto l'auto un pò zozza, più simile ad una macchina da campi, eppure non ghe vo mai in camporella, ho deciso che dovevo lavarla nel pomeriggio. Ho fatto 4 conti, lava la maccihina, vai in bici ne esce un 'uscita di un'oretta abbondante. No vado solo lunedì e mi sfrutto tutto il sole possibile. Così è stato, domenica lava l'auto per bene e lunedì sono partito alle 13:30 e sono tornato alle 16:30. In mtb e fan brodolo anche il fango. Giro che mi ha visto salire a Fittà, Castelcerino, Cancelli e Soraigo. Li scendo dalla discesa che mi porta ai monti di Montecchia, ma a metà discesa mi sale l'embolo esploratore. Giù a dx per un mezzo single track, di quelli a meta tra sterrato per trattori e single track, fondo pieno di foglie e giù sempre fino ad arrivare a Cazzano nella curva a gomito che sale a Campiano. Carino il tratto passato, poi pedalo verso il cimitero e su a Castelcerino e casa. Kilometraggio sconosciuto ma salita penso tanta, saranno poco più o poco meno di 40km, ma la giornata era stupenda, fango solo ai cancelli, quelle pedalate che piacciono a me, quando la gamba senti che va e non si fa fatica, per goderti la giornata.

venerdì 1 febbraio 2013

SEMPRE E ANCORA SI RULLA

Il meteo di questa settimana non mi incoraggia ad uscire. E' più forte di me, sentire l'umidità che entra nelle ossa toglie ogni voglia di uscire in bici all'aria aperta. Il sole nella mia mente ha un vago ricordo di essere una palla gialla tonda. Se non piove ci sono nebbie umide e la pigrizia di metterci un quarto d'ora per vestirmi pesante mi mette ansia. Così si rulla. Un 'ora secca con variazioni dette ripetute, fatte più per far passare il tempo che per allenare. Sinceramente non so come programmare un allenamento, so che i primi 5-10 minuti servono per scaldarmi e gli ultimi 5 minuti per defaticamento. Il resto è un continuo darghene sui pedali e recupero.Comunque finora ho raccimolato nel mese di gennaio quasi 700km in bdc compreso rulli e strada. Lo so che sui rulli si raggiungono velocità da scooter, comunque nonostante la differenza di sistema di riferimento le mie gambe finora hanno pedalato per questi km. Anche ieri la classica ora con variazioni di 5 minuti a oltre 100 pedalate fatte con la padella e le ultime corone, con ritmi alti di battiti.
Intanto ho delineato la stagione 2013, almeno il circuito principale, cioè il Lessinia Tour. Comunque anche quest'anno non riuscirò a completare tutte le gare, Lessinia Leggend si correrà di sabato e non potrò essere presente causa lavoro. Poi c'è il problema Divinus che non saprò fino all'ultimo se correrla o no, vedremo l'impegno che porta via. Il problema non è tanto l'impegno, ma la fatica, correre anche solo i 43km e poi lavorare fino a sera inoltrata non è molto produttivo per il fisico. Anzi assicuro che è devastante e lo si sente per tutta la successiva settimana.
Sicuramente inserirò anche altre gare tipo la Bardolino, forse la gara di Locara, dipende dal meteo, poi si sussurra  di una gara a San Martino, la gara di Colognola, poi come tradizione inserirò sempre una gara lontana, vedremo il tutto strada facendo.