martedì 3 febbraio 2015

NESSUN PRIGIONIERO


 Domenica ho preferito un'uscita in bdc in solitaria, anzi l'essere solo è stata una conseguenza della decisione di pedalare in bdc. L'appuntamento ufficiale era in piazza alle 8:30 in mtb per affrontare gli sterrati della Benini. Il giro avrebbe richiesto un dispendio oneroso di tempo per una persona come me che ha prole. Così decido di passare lo stesso da piazza, magari avrei trovato alla stessa ora qualcuno con la bdc e con lo stesso mio problema, ma a quanto pare no. Così parto senza prigionieri per un giro che avevo in mente,. Salire a Selva di Trissino passando da Restena e pedalando sulla dorsale a cavallo della Valle del Chiampo e della Valle dell'Agno, poi sarei sceso a San Pietro Mussolino e sarei salito a Mistorighi e ritorno a casa da San Giovanni Ilarione.  Il problema di quando prendo una decisione è che succede sempre qualcosa che rompe i piani, meglio le balle. Così è stato, ad Arzignano foro la ruota posteriore, cambio camera e riparto, ma la pompetta è una pompetta appunto, la ruota non è tanto gonfia e sobbalza. Sosta, sgonfio e manipolo il copertoncino per sistemarlo meglio e si riparte. Il tempo perso è tanto, cambio il programma, da Arzignano decido di salire in Calvarina da San Bortolo di Arzignano. Non  avevo bei ricordi di questa salita, anni passati ho visto tutto il presepe, compresi il bue, l'asinello e i re magi. Mi giravo dietro perchè avevo la sensazione che ci fosse qualcuno attaccato, invece di salire sembrava che la bici volesse tornare giù.
 Stavolta no, la gamba spingeva bene, un bel colpo di pedale, Tengo un passo regolare, i tratti duri sono 4, uno all'inizio, uno a metà e due nel finale prima di Santa Margherita. Sto talmente bene che prendo la dorsale della Calvarina. Sono tutte stradine strette, vallonate ma con rampe da pel d'oca. Non nego che sull'ultima rampa prima del bivio per  il bar Ciclamino, ho iniziato a vedere le prime pecorelle del presepio. Sosta foto del paesaggio e becco anche un aereo che sorvola la mia testa. Premetto che c'è neve, ma le strade sono pulite, mai avrei immaginato che scendere dalla strada delle ex basi avrei trovato quello che ho impresso nella foto. Se lo avessi saputo sarei sceso da Brenton. Neve e ghiaccio per due chilometri erano i padroni della strada, non ho voluto rischiare e me li sono fatti a piedi, correndo anche così dei rischi. Più volte i piedi mi sono partiti per la tangente, ma niente di che. Al Cortivo le strade tornano pulite, e mentre scendo in sella incontro parecchi cilcisti ai quali dico OCIO NEVE. Qualcuno mi ringrazia, altri mi dicono :MA VALA'-
MA VA SU ALLORA- dico io.
Da Roncà mi resta solo che tornare a casa passando prima dalla strada della Germania.
Le sensazioni sono veramente buone, la gamba spinge bene e tira da dietro ancora meglio. In piano meglio della salita, ma anche sulle asperità il colpo di pedale è più veloce del pensiero che magari esagero. Quindi avanti così. Concludo con 53km, se non avessi perso tempo con la ruota, sarebbero stati molti di più, ma va bene così, anche perchè lunedì ho messo in cascina altri 50km in un'ora e 40 circa, passando da Cazzano, la Costa discesa a Lavagno da vie traverse e ritorno in parte in statale e parte da San Vittore, che altro dire? ciao