venerdì 30 settembre 2011

TANTO PER METTERE I PUNTINI SULLE I.....

Nei giorni scorsi è nata una discussione sui rifiuti; visto la nuova raccolta dei rifiuti porta a porta, che entrerà in vigore nel nostro paese dal martedì 04 ottobre con la raccolta dell'umido, è nata un'accesa discussione con qualcuno che insinua dire che i capelli vanno nel secco, poichè non sono biodegradabili. I capelli sono rifiuti organici, quindi vanno nell'umido e questa tabella mi da ragione: http://puntaccapo2.blogspot.com/p/dizionario-rifiuti.html schissa qua e se non funziona, fa copia e incolla su qualsiasi motore di ricerca.
Solo per dire che ogni tanto ho ragione, anzi sempre. Questo post è dedicato a chi mi ha contraddetto E' SOLO PER IL BENE DI TUTTI NON HO PIù REPLICATO. ADESSO HO MESSO I PUNTINI SULLE I AHAHAHAHAHAHAHAHAH

COSA FARE IN INVERNO

Nonostante il clima ancora estivo di questo periodo, si inizia a pensare cosa fare nei mesi che stanno per arrivare. Per i malati di fatica come me questo è un vero tormentone. Non da farne una malattia, ma ogni tanto rifletto. Penso che sia un fatto conosciuto a tutti che in uno sport dove si richiede una grossa dose di impegno fisico vengono rilasciate nel nostro organismo le endorfine. Esse ci fanno sentire bene, ci rendono tranquilli e felici (almeno nel mio caso è così). Quando il loro effetto svanisce, parlo dopo un giorno o due, sentiamo il bisogno di nuovo di far fatica. Provocano dipendenza ed è per questo che di fronte agli occhi di qualcuno che non condivide la nostra attività possiamo apparire autolesionisti. Non è la prima volta che mi sento dire:'' Ma chi te lo fa fare faticare in quella maniera, quando seduti sul divano si sta tanto bene.'' Inizialmente la mia risposta era DEHIHOHOHO. Dopo essermi documentato ora rispondo che sono le endorfine, ma la controrisposta spesso è AHNN VA BEN.
Anche la cocaina rilascia una grossa dose di endorfine, ma vedendo gli effetti indesiderati e il suo costo penso che questa opzione la scarterò.
Quindi non mi resta altro che faticare. Nuoto, corsa a piedi e la bici sono gli sport che richiedono un grosso impegno fisico. Sono 3 attività che modestamente so fare. L'anno scorso ho fatto da novembre a gennaio 3 giorni la settimana di piscina. Questo perchè il tempo era sempre piovoso, anche la domenica. Quindi la bici in questi tre mesi è rimasta ferma ai box. Nuotare avanti indietro sempre in affanno muovendo braccia e gambe solo per macinare vasche, mi rendeva il nuoto noioso. Fortunatamente mia moglie è istruttrice di nuoto e dopo tante bacchettate e consigli su come migliorare i vari stili ho imparato a nuotare nel vero senso della parola. La mia difficoltà era riuscire ad andare piano in vasca, andare veloci muovendo braccia e gambe è facile, ma alla distanza stanca e basta. Affinare i movimenti, curare le bracciate, cercare di muovere il meno possibile le gambe e usarle solo come stabilizzatori mi ha permesso di nuotare lo stile libero anche con una frequenza cardiaca bassa. Questo ha reso molto vario il lavoro in piscina, potevo alternare vasche veloci ad altre di recupero, altre volte lavoravo sulla respirazione ogni due o ogni quattro bracciate. Nello stile rana quando ho capito che la gambata va fatta in diagonale verso il basso allargandole il meno possibile ho iniziato a fare vasche tenendo le braccia dietro la schiena, questo ha aiutato a potenziare le gambe. Anche il dorso è sulla falsariga dello stile solo che è al contrario. Miglioramenti nel ciclismo li ho notati sulla attività cardiovascolare e sulla respirazione. Nonostante tutto il nuoto non è molto compatibile con la bici; motivo aumento di massa muscolare e di peso. Ho aumentato la potenza, nelle salite corte o su terreni ondulati non ci sono problemi; difficoltà le incontro su salite lunghe dove accumulo distacchi consistenti da chi pesa 60kg e sale in agilità.
Anche la corsa a piedi non disdegno, solo che è molto più traumatica per articolazioni e muscolatura. La bici penso che quest'inverno resterà quasi sempre in garage, quindi dovrò scegliere o meglio alternare questi sport. Nel frattempo mi sono iscritto con il team ad una decina di lezioni di spinning, anche se sulla sua efficacia sono un pò scettico, ma l'importante è stare in compagnia. Non sono ossessionato dalla preparazione e dalle tabelle, ma mi piace tenermi in forma senza annoiarmi. Penso quindi che farò un pò di tutto alternandoli settimanalmente.

UN GIRO DA IGNAVO

Visto il periodo di lavoro tranquillo e alcuni impegni di famiglia ieri pomeriggio mi sono concesso una mezza giornata lontano dalla mia attività. In questo mese nel mio paese è in corso la vendemmia. Esiste un proverbio a riguardo '' de la vendema non se lava e non se segna'' almeno dovrebbe essere così. In effetti se qualche forestiero passasse da Monteforte in questo periodo, potrebbe pensare che il paese fosse disabitato. Sembra un villaggio fantasma del far west, manca solo le balle di paglia che rotolano per le vie. Bar vuoti, negozi idem, poca gente sui marciapiedi eccetto i soliti extracomunitari. A dire la verità la situazione non è molto diversa da altri mesi, ma questo è un altro discorso, legato alla politica e alla mentalità del paese.
Comunque la gente in giro è gran poca. Così ieri alle 13:30 ho preso la mia bdc e mi sono fatto un giro di un paio d'ore in tranquillità. Pur andando piano, ho faticato parecchio, la verità sta nel fatto che a pranzo forse ho mangiato troppo. Sono andato a Cazzano salita del costo, Tregnago, Badia e salita della pala. Discesa a Castelvero, Sangiovanni e a casa dalla provinciale. Momento clou di giornata il tratto in falsopiano sulla provinciale fino a Monteforte. Ho incontrato parecchi trattori. Scendevo ai 45 orari e li superavo come una moto. Il vento era contrario, ma non non lo sentivo. Pensavo di mettermi nella scia di un trattore, ma andava troppo piano per i miei gusti, erano carichi di uva. Così li superavo di gran gamba. Tutto qua è stato un giro senza lode e senza infamia, un giro da ignavo dove la bandiera da riconrrere erano i trattori che si vedevano all'orizzonte. Ciao ciao.

martedì 27 settembre 2011

UNA SGAMBATINA DOMENICALE

L'xc di Montorio non mi ha visto come partecipante causa problemi di connessione adsl, non sono riuscito ad iscrivermi. Qualcuno mi ha rinfacciato che potevo chiamare; beh sinceramente iscrivermi ad una gara di mtb era l'ultimo dei miei problemi nelle giornate di giovedì e venerdì. Per spiegare meglio il mio problema basta dire che in negozio ho attivo il contratto con Vodafone partita iva. Nello stesso contratto ho compreso telefono fisso, cell, adsl. In quelle due giornate si era bloccato tutto e visto che il telefono è una parte un pò importante per la mia attività mi sono preoccupato che mi fosse riattivata la linea. Dopo una miriade di chiamate fatte all'operatore personale vodafone con il cell della moglie, sono riuscito a riavere la linea funzionante sabato mattina. Ormai era tardi per iscriversi alla gara e non mi sono nemmeno interessato per vedere se si poteva fare un'eccezione, visto che di solito il sabato lavoro.
Quindi domenica mi sono aggregato al team che usciva in mtb. Alle 07:30 davanti al monumento in piazza eravamo un bel numeretto di biker. Presenti Mante, Gian, Andrea B, Luca S, Pantano, Daniel alias Pedrosa, Luca B. Assenti Matteo e il presidente alle prese con la vendemmia, Luca M che è uscito in bdc con Dario oro, quest'ultimo esce solo in bdc, perchè gli da fastidio il vrumvrumvrum, sarebbe il rumore delle ruote grasse. Visto l'orario ho presunto che il giro sarà piuttosto lungo così mi sono fatto la scorta di panini con la marmellata. Fase iniziale che ci ha visto salire le solite nostre strade fino alla Fittà tutti in gruppo, un pò sfilacciato, ma eravamo abbastanza uniti. Abbiamo percorso le strade della divinus di quest'anno fino al capitello sopra Campiano. Il clima era piacevole, non era caldo, si stava bene. In pineta ci siamo riuniti, da qui siamo saliti sul monte Mirabello e non ci siamo risparmiati nemmeno la salita delle antenne, da segnalare fin qui che non ho avuto nessuna penalità mai messo il piede a terra, erano mesi che quei tratti smossi in salita non riuscivo a farli in sella e anche davanti a tutti. L'andatura fin qui l'ha fatta per la maggior parte del percorso Luca S, non era tirata, ma andante e riuscivano a stare in gruppo anche gli altri, in particolare Gian e Luca B hanno dimostrato una buona gamba anche sul resto del giro. Andrea è inutile dire che era sempre li e faceva da spola con Pantano il quale era un ''pò'' attardato causa mancanza di allenamento. Si è rammaricato molto il pirata di Monteforte, causa lavoro e un dolore fastidioso alla spalla non è riuscito ad allenarsi con la solita intensità, altrimenti riusciva a tenere il passo di tutti. Non è un problema aspettarlo, no no non è un problema, no dai. Sappiamo tutti che le sue prestazioni sono superiori, aspetteremo che la sua condizione cresca. Anche Pedrosa ha dimostrato fin qui e anche oltre una buona gamba.
Arrivati sul monte Mirabello ci fermiamo per ricompattarci, nel frattempo in discesa incontriamo il treno della Basalti, ci scambiamo un entusiasmante ciao. Arrivato il Pirata si riparte direzione Monte Belloca. Stavolta resto in fondo, faccio compagnia al Pantano, chiacchieriamo, anzi chiacchiera di tutto un pò e nel frattempo ne approfitto per girarmi attorno per vedere se li sopra, culla cresta del monte Mirabello ci sono sentieri. In effetti sulla cresta del monte si percorre una strada sassosa, dalla quale partono verso valle molti sentieri dentro il bosco.
Arriviamo al gpm della Divinus del 2010, anche qui riesco a fare il tratto smosso senza mettere piede a terra, non è difficile ma basta poco a far scivolare la ruota dietro, così tra colpi di reni e braccia supero questo tratto e recupero gli altri. Al capitello sopra Campiano pedaliamo verso il Monte Belloca, qui affrontiamo una serie per me inedita di sentieri in salita abbastanza duri, anzi proprio impegnativi. Per raggiungere il cucco della Belloca ci sono alcune rampe toste qui il gruppo si screma, rimaniamo in due in testa, io e Luca S. Ad un bivio ci fermiamo, per sapere la direzione aspettiamo gli altri e prendiamo un bel single track scorrevole prima in discesa poi sale fino al gpm di giornata, la vista qui è spettacolare, i colori che risaltano sono il verde del prato appena tagliato e l'azzurro del cielo. Pausa panino poi scendiamo e percorriamo alcuni tratti della tre valli e della Soavebike, poi alcuni tratti inediti fino ai Rancani, da qui scendiamo su asfalto per un km poi a destra giriamo su un sentiero largo e ben battuto, poi giu verso Tregnago, al bivio per i Finetti prendiamo la salita in ghiaia che si trova di fronte per arrivare al capitello di S. Anna. Qui perdiamo Pantano, lo aspetto con Luca B e dopo averlo chiamato al cellulare lo recuperiamo. Gli altri sono saliti al monte Garzon, mentre noi abbiamo fatto il giro da sotto. Impressionante il recupero di Luca in discesa, guida la sua 29 in discesa in maniera pulita, impeccabile. Come al solito l'ho messo davanti a fare le traettorie, anche Pantano si dimostra un ottimo discesista. El manego del motocrossaro non se perde. Alla contrada Cadalora recuperiamo gli altri, qui luca B e Pantano decidono di girare verso Cazzano, mantre noi continuiamo verso SanFelice. Pedrosa rompe il filo della guarnitura, gli funziona solo il 28 el padellin. Ma che caspita de bici, è nuova e si sfila el cambio in quella maniera, alà Pedrosa compra la bici dei cinesi, questi sono i risulatati ahahahahah. Da San Felice inizia a battermi in testa l'embolo guerriero. Basta lo scatto di Andrea B sulle rampette di Bocca Scalucce per farmelo partire. Con la mia padella 40 lascio il Gian sul posto e recupero Andrea e quasi quasi riprendo Luca S. Nella discesa aspettiamo Pedrosa, il quale afferma che con il padellino fatica a starci dietro in discesa, ma in piano riesce a tenere i 35, sentiamo il discorso solo io e Andrea, va ben. Adesso risaliamo verso Cazzano sulla strada sterrata interna su falsopiano. Andiamo ai 25 senza forzare. Al cimitero di Cazzano, aspettiamo Daniel e prendiamo la solita salita della Divinus, il mio emboletto è ancora li che chiama vendetta. Parte davanti Andrea e Gian, Luca li recupera e inizia a battere il ferro, mi riporto su Andrea e poi sul Gian, Luca è li poco avanti lo riprendo, e non mollo fino alla doppia curva tra gli alberi dove mi concentro per non far scivolare la ruota e non mettere il piede a terra. Luca si prende qualche metro dove appena spiana, li riprendo. Qui inizia un bel tratto che alterna rampe più o meno impegnative. Adesso non so se era a manetta Luca, ma nelle prime tre rampette io con il mio 40 penso di averlo fatto suppiare come una locomotiva. Anch'io sembravo un cavallo, ma lui lo sentivo bene che chiamava il respiro, poi nell'ultima rampa ho guardato i battiti che erano a 185 e mi sono spaventato e per timore di tirare un botto ho mollato. Non ne avevo più. Da qui ci mancava solo il Pigno e la piazza. Un bel marathon questo giro, l'altimetria non è molta, ma di salite ce ne sono, tante e toste. Bello scorrevole con pochi passaggi tecnici; bello il tratto sotto la Belloca, pieno di sentieri che si intrecciano tra i boschi.Ecczzzzionale la battuta del cacciatore alla domanda gheto ciapà calcossa? gli unici osei che go visto i sè i vostri ahahahahahah

mercoledì 21 settembre 2011

CHI HO INCONTRATO IERI SERA?

Corsetta a piedi ieri sera, senza particolari patemi, solo corsa, cardio per non sforare troppo, mp3 rotto nella caduta di domenica, il display se n'è andato, ma si sente ancora la musica. Giro che mi ha visto passare da Ponsara, salita del pigno, piazza scheetti, Canole e ritorno a casa non prima di aver fatto un giro del mio quartiere perchè ero in anticipo sulla tabella di marcia. Un'ora scarsa dove ho assaporato i profumi e i colori dell'autunno ormai alle porte.
Ho fatto un incontro inconsueto ieri sera; una persona che da molto tempo non si faceva vedere e che personalmente l'avevo data per dispersa. L'unico indizio che posso darvi:è una ex biker dell'Hellas Monteforte, si si una femminuccia. Per scoprirlo risolvete il rebus:
CHE

SENZA

RISOLVI IL REBUS

martedì 20 settembre 2011

PROVATO XC MONTORIO

Domenica in solitudine sono andato a provare l'xc di Montorio, che si correrà domenica prossima. Il resto del team è uscito in bdc. Stavolta li ho traditi, perchè volevo provare la gara che domenica avrei idea di correre. Uso il condizionale perchè dopo averlo provato la voglia di parteciparvi è scesa a poco più di zero.
Sono partito da casa in mtb, all'andata avrei percorso tanto asfalto, il ritorno volevo provare nuove sterrate. Invece ho fatto il contrario, fino a Colognola ho pedalato su bitume, poi ho iniziato ad entrare ed uscire da sterrati. Prova questo, no la strada finisce in un campo, prova un'altro alla fine non chiedetemi come ho fatto ma sono arrivato al castello di Montorio. Inizio il primo giro: tranquillo per vedere tutti i passaggi. E' un continuo saliscendi, la prima metà mi entusiasma, sono proprio preso bene, non metto mai il piede a terra eccetto quando devo scrutare dove sono le fettucce o le freccie. Single track battuti, con qualche sasso e radice che non mi creano problemi. Nella seconda parte iniziano i dolori per me. Ci sono passaggi in cui scendo per capire non solo dove passare ma anche dov'è la strada. Si scende da rive che per fortuna sono 2-3 metri ma la pendenza mi spaventa. Tratti in single track che ti permettono prendere una bella velocità per poi girare secco in salita o in discesa. Non pensavo di darne così tanto di ''szifonella'' (per tale citazione vedi il film ''Il Ciclone''). Una salita che a prima vista sembra che la ruota si aggrappi bene ai sassi, invece quei bastardi sono smossi. Finisco il primo giro un pò titubante ma ho voglia di conoscerlo meglio. Riparto convinto che il secondo passaggio sembrerà più facile. Stavolta ci dò dentro mi metto in assetto da gara, le gambe rombano. La prima parte è quella che mi riesce meglio, quindi mi prendo un pò di confidenza, in il culo esce bene di sella, le braccia flettono non ho problemi. Appena esco dalla discesa del fosso( la chiamo così perchè è uno scolo per l'acqua) entro senza problemi nel single track sotto bosco. La bici scorre bene, canto gli AC/DC che sto ascoltando, PATAPUM sono a terra. Non so come ho fatto sono volato davanti alla bici, lei è rimasta piantata io sono caduti in avanti. Porco fora me tocca portare le paste giovedì. Mi guardo le gambe, ho il ginocchio sinistro sbucciato, mi tocco la tibia destra, rotta in passato, ha una botta, ma niente di grave; tutto si muove, anche la bici. Risalgo sul mio cavallo ma qualcosa non quadra. Non sono più capace di stare sulla bici. Pedalo ma nelle discese la mano tira da sola il freno e ad ogni passaggio un pò complicato scendo, sulle rive nemmeno provo a guardare come passarci. Ho preso lo shank della mtb. Lo shank lo prende di solito il golfista, quando non ne fa una di giusta, io ho preso quello della mtb. Sto meditando se mettere le ruotine di plastica dietro per stare in equilibrio.
Prima di cadere stavo andando bene, derapa di qua e di la, colpo di reni, mi piaceva ero entusiasta, poi in una cavolata è svanito tutto. Il percorso è tosto, adatto a chi piace rilanciare, misura 6 km da ripetersi 5 volte. Può essere distruttivo, poi se è bagnato è piuttosto insidioso.
Da domenica mi è venuta una pazza voglia di bdc, mancava solo che nel ritorno in statale mi sia messo in scia di un trattore ai 40orari. Sono combattuto, mi dispiace perchè avevo promesso ad Edoardo di andarci, ma non so proprio. Boh ora di venerdì, vedremo. ciao

venerdì 16 settembre 2011

RITORNATA A CASA

E' tornata a casa la mia mtb, con il cambio nuovo, sempre rigorosamente xt. Domenica ci sarebbe l'xc Verona a Castelnuovo. Ci saranno Edoardo e Luca S a tenere alti i colori del nostro team.
Io stavolta passo, non so come andrà a finire sabato sera, comunque tempo permettendo domenica penso di andare a provare l'xc di Montorio. Parto da casa in bici, perlustrazione tre o quattro giri e ritorno. Se piove rimango a letto. Ieri sera intanto ho fatto una corsetta di un'ora a piedi. Pista ciclbile fino a Coastalunga, 2 giri del quartiere Piccoli e ritorno a casa attarverso la pista ciclabile.

giovedì 15 settembre 2011

LANCIO UN GUANTO DI SFIDA

CRONOMETRA LA TUA ASCESA. LA SALITA IN QUESTIONE E' LA CABINA DI CAZZANO, OCCHIO A NON SBAGLIARSI; Si trova a sinistra, prima di Cazzano, di fronte, alla cantina sociale. Il tratto cronometrato inizia sopra il ponticello e termina logicamente a fine salita. Per adesso c'è ancora la striscia del gpm di non so quale gara. All'interno del nostro team questa salita è motivo di sbeffeggio; c'è chi dichiara temponi da segare la bici. Ora voglio metterlo per iscritto, nero su bianco. CHIUNQUE PUò PARTECIPARE A QUESTA SFIDA.
OBBIETTIVO: stare sotto i 10 minuti, perchè qualcuno ha detto che chi supera i 10minuti è 1/2


PREMIO: puoi comprarti una bici nuova, il Mante ti da il permesso. Questa è la scusa che puoi dire a chi devi renderne conto.
IL MIO TEMPO MIGLIORE, ANZI L'UNICO CRONOMETRATO E' 09:06:70
Per scrivere il proprio tempo basta lasciare il commento su questo post, nel frattempo cercherò di renderlo più visibile. Nelle modifiche mi sono accorto che non avevo messo la possibilità di commento anche in anonimo, chiedo scusa, spero di averlo sistemato.

martedì 13 settembre 2011

MA VA IN......

Sabato sera ho deciso di andare a gareggiare la medio fondo di Baone, vicino Este. Accordatomi con Edoardo alle 7:15 ci troviamo al distributore e partiamo. Alle 08:00 siamo la e dopo l'iscrizione iniziamo i preparativi. Alle 8:30 sono in sella che mi scaldo, la partenza è alle 10:00. Quando entro in griglia facevo fuoco da quanto caldo che ero. L'afa era impressionante, sembrava di respirare gas di scarico della macchina. Edoardo è nella prima griglia, si parte a categorie, 5 minuti l'una dall'altra. Io ero nella terza, mi guardo attorno e scopro che non ci sono molti junior( bella l'idea presa dal c.o. di attaccare un nastro sul casco per riconoscere la categoria, junior nastro colore oro).
Premetto che Edoardo aveva problemi con la ruota posteriore, diceva che non teneva, io ho pensato che faceva il piagnone apposta, poi in gara me lo avrebbe piazzato in quel posto doppiandomi. La gara era un cross country, impegnativo, 3 giri da 10 km l'uno. Salite impegnative ma non lunghe, passaggi tecnici, ma ben battuti. Un single track continuo, bello appena entrato nel percorso per il riscaldamento ho pensato che il percorso è fatto per me. Adoro questi continui cambi di ritmo.
Via si parte, come abitudine in queste gare si parte a bomba, soffro un pò l'alta andatura, ma ci sto dentro al mazzo. La salita di 3 km iniziale permette di sgranare il gruppo, salgo del mio passo, supero e vengo superato, ma sento che sto bene. In discesa la mia bici è spettacolare, la metto dove voglio, non scivola, non ci sono sassi o radici che la fanno sbandare. La classica giornata perfetta, dove tutto sembra girare nel verso giusto. Nel tratto misto mi metto in scia ad uno con la 29 che va come un caccia, guadagno posizioni, perdo nei suoi confronti in salita, perchè le gambe devono prendere ancora un pò il ritmo. A 3/4 di giro vedo Edoardo fermo, la ruota è a terra, mi dice che non c'è più niente da fare, lo saluto gli chiedo se vuole fast o bomboletta, ma lui dice di tornare alla macchina. Finisco il giro e qui decido di iniziare a darci dentro, lascio alle spalle il tipo con la 29, iniziava a starmi stretto e in lontananza vedo 6 biker con il nastro oro. Iè mii. Li raggiungo resto con loro un pò e poi li mollo per riprenderne un'altro della mia categoria avanti di 100metri. Sto bene in salita molino bene, nonostante andassi di padella, le gambe giravano a mille. In discesa serpeggiavo, seguivo la sua scia, eravamo similari sia in salita che in discesa. Ho fatto numeri che ancora adesso mi chiedo come ho fatto, anche l'albero che ho preso con la spalla si sta chiedendo come ho fatto a rimanere in piedi. Come nelle favole succede che ad un certo punto.... la radice di un albero in mezzo ad un single track, ben piantata per terra, ci saranno passati tutti i 300 partecipanti sopra, decide, quando passa il mante, di sollevarsi. La mia ruota posteriore fa un balzo, subito sembra una cosa normale poi l'occhio mi cade nel cambio posteriore e vedo il forcellino del deragliatore dietro parallelo alla strada, la catena non sale e ne scende, però riesco a pedalare. Mi fermo ma non so dove mettere le mani, volevo spingerlo in dentro ma non volevo romperlo. Ero quasi a fine giro, mancava qualche km (inoltre ho perso anche il contakm), Avrò sgranato una trentina di rosari fino al traguardo, tanto che i biker che arrivavano si erano messi in fila dietro, perchè pensavano fosse una processione col santo, rispondendo prega per noi. Finito il secondo giro mi sono ritirato. Per me e per Edoardo non è stata una gara felice; a proposito di Edoardo, abbiamo scoperto da dove perdeva la ruota, gonfiandola a 4 bar abbiamo visto che il liquido usciva dai raggi e non dal copertone, bella sfiga anche la sua. Nonostante queste disavventure, mi sono divertito parecchio, non pensavo fosse così adrenalinico, ero sempre a tutta, il cardio nei dati finali mi dava una media battiti sui 168. Delle sensazioni che stavo bene ne ho avuto conferma anche su tds, al primo giro ero 26esimo di categoria, nel secondo ho recuperato gente che al secondo passaggio erano al 17esimo posto, poi ho rotto e sono passato 29esimo. I commenti a casa si sono sprecati, qualcuno mi ha detto che l'era meio se fossi stato a letto, altri hanno azzardato farmi i conti: andata in macchina €5,78 ritorno €5,78, iscrizione €10,00, contakm €60,00, cambio dietro €100,00 se la me va ben totale pari a meio non fare i conti.
Domenica ci sarebbe xc verona a castelnuovo, non so se ci sarò ma a Montorio tempo permettendo non voglio mancare. Queste gare mi fanno ciapar male.
Ieri mattina in bdc giro tranquillo Pissarotta, San Rocco, Pian di Castagnè, per un totale di 80km in assoluta tranquillità dalle 8:30 a mezzogiorno.

venerdì 9 settembre 2011

COME SI FA?

Le riviste di mtb dedicano sempre alcune pagine all'allenamento, parlano dettagliatamente di frequenze di pedalata, frequenze cardiache, allenamenti con sfr, periodi di carico e scarico etc.
Ma in mtb, secondo me, non è facile mettere in pratica i loro consigli. Ci sono troppe variabili, prima di tutto è il percorso, a meno che non vada con l'mtb su strada, ma non avrebbe senso.
Se tali lavori li metto in pratica su bdc allora riesco a rispettare le tabelle, ma con mtb no. Non so voi ma dalle mie parti le salite su sterrato non sono lunghissime, ma si impennano subito. In questo periodo non voglio forzare troppo, per questo motivo ho accantonato mtb per un bel paio di mesi. Ieri sera con il buio ho preso la mia giant illuminata e mi sono cuccato un bel 2 ore. Prevalentemente ho percorso le strade della Divinus 2009, ho tagliato qualche km riducendolo a 36, contro i 43 effettivi del percorso. L'idea era di divertirsi senza forzare; mi sono divertito, ma ho forzato, i battiti giravano attorno 165-170 e mi sono tenuto. Non mi sono tirato il collo, però l'obbiettivo dello scarico, max 150 battiti, che parlava il giornale non l'ho raggiunto. Ho provato a salire con la frequenza cardiaca bassa, ma rischiavo di perdere l'equilibrio con il conseguente aumento della frequenza di bestemmie. In bdc si sa che è diverso, ma io sono un biker e la bdc mi fa perdere manico. Due mesi su strada mi ha fatto perdere la confidenza sulle discese tecniche. Ho perso il conto di quante volte ho messo il piede a terra ieri sera nella discesa della Tre valli. Era buio pesto e non vedevo oltre la luce del fanale, nei tornanti dovevo aspettare di raddrizzare il manubrio per lasciare andare la bici, però ero rigido come un baccalà.
Ieri sera inizialmente cercavo di rispettare le tabelle, poi visto che non riuscivo ho mandato a fan.... tutti i giornalisti e mi sono lasciato prendere dalle sensazioni. I-pod con Guns, AC-DC, Colonna sonora di Rocky, mi hanno accompagnato per tutta la serata. Le gambe girano, si si girano, ma girano girano. In discesa no zero assoluto, ma è un dettaglio che migliorerò.
Al consueto ritrovo in sede ieri sera, Edoardo mi ha chiesto se vado a Baone domenica questa, è un xc udace, sarei tentato, a lui piacciono queste gare. Non sono le mie gare, ma mi incuriosisce, sicuramente non posso pretendere di fare la prestazione, ma spero almeno di fare penultimo di categoria sarebbe un grosso risultato per me. 27km in totale, per scaldarmi di solito devo farne almeno 20. Vado la in bici.

giovedì 8 settembre 2011

QUASI QUASI....

Quasi quasi sto pensando di partecipare a qualche gara di cross country, sto meditando, anche il mio agente (di cui vediamo una foto sotto) mi consiglia di partecipare;

soprattutto se le mie intenzioni per l'anno prossimo sono di partecipare alle olimpiadi....... del codeghin con la pearà. Si perchè quelle che si svolgeranno a Londra mi vanno strette, mangiare solo barrette energetiche e un etto di pasta, mi va stretto. Il selezionatore Pallhuber mi ha supplicato di far parte della nazionale mtb, ma la mia risposta è stata:- No, a Londra piove sempre, con l'umidità mi fa male il nervo sssiattttico.-
Il Mante's fan club
è già in fermento, solo alla notizia che forse parteciperò ad una cross country, ha messo in moto la macchina organizzativa per la sconosciuta trasferta.
comunque se dovessi partecipare, devo prima consultarmi con il guru del nostro team riguardo a queste gare, Edoardo.
Almeno se arrivo primo c'è un testimone che lo può confermare ahahahahahahahah, primo, dipende da dove si inizia a leggere la classifica. Mi ispira l'xc di Montorio, adesso vediamo.

martedì 6 settembre 2011

DOMENICA SEMBRAVA CHE PIOVESSE

Si alle 06:50, quando mi sono svegliato pioveva, così aspettando che le nuvole se ne andassero, me ne torno a letto. Grave errore, ho ripreso sonno e mi sono svegliato alle otto, il cielo era grigio e cadeva qualche goccia, non chiamo gli altri pensando che se ne fossero rimasti a letto. Invece loro puntuali erano davanti al monumento ad aspettarmi, che figura da cioccolatino, questa si che l'è passione. Peccato c'era anche Dario reduce della Parigi -Brest, erano mesi che non usciva in gruppo alla domenica.
Di certo non me ne sono rimasto a letto tutta la mattinata, alle 10:00 indosso le mie scarpe nuove da running, i-pod e cardio e via si parte per una corsetta di un'ora e 5 minuti. Pista ciclabile, campo sportivo di Brognoligo e ritorno. Un'afa terribile mi ha fatto sudare come un cammello, qui ho invidiato le sue gobbe, almeno lui può bere. La pioggia caduta nella notte ha fatto alzare ancora di più il tasso di umidità presente nell'aria.
Lunedì tra vari impegni sono uscito in bdc alla sera, neanche un paio d'ore. Dalle 17:30 alle 19:30 scarse. Non potendo andare molto lontano, ho deciso di metterci dentro alcune salitelle. Da freddo pedalo verso Soave, affronto la salita di Castelcerino, non mi piace proprio no. Più vado su forte più mi sembra di andare piano. Non so per quale motivo, ma su queste rampe fatico a trovare il passo giusto. Arrivato al gpm scendo a Costeggiola, l'obbiettivo di giornata la salita della cabina, cronometrata. Nel falso piano che mi porta a Cazzano, ho il vento in faccia, rompe parecchio, le gambe sono pesantine. Sul rettilineo mi sorpassa un trattore, è mio. Come al solito quando cambio passo, sgrano un paio di denti e mi metto in scia, del rimorchio. 35 orari e ancora sale, bene penso, ma l'errore sta che mi sono dimenticato che alla cantina la strada aumenta di pendenza, e dopo inizia la mia prova di giornata. Mollo tutto perchè iniziavo a faticare. Giro a sinistra, devo ancora recuperare, ma non ci penso e al ponticello faccio scattare il cronometro. Parto agile, sento che le gambe fanno fatica, poi inizio a buttare giù qualche dente e li mi sento meglio. Dai 15 orari aumento tocco i 17-18. Sono 3 chilometri con pendenza costante, l'obbiettivo mio è star sotto i 10 minuti, qualcuno in squadra ha affermato che chi finisce questa salita oltre 10 minuti è una mezza pippa. Non posso essere una mezza pippa, così mi sono spremuto come un limone. Non so con che velocità e con quale rapporto sono salito; l'ultima volta che ho guardato il contakm ero a 1,5km dal gpm, segnava 24orari e di certo non andavo su in agilità. Infine ho staccato un 9:06:70, non ho altri dati per confrontarlo, ma di sicuro non sono una mezza pippa. Discesa ad Illasi mi immetto nella provinciale. A Colognola giro verso il palazzetto e affronto l'ascesa che mi porta in panoramica; pensavo di stramazzare a terra, invece andavo su allegro, le gambe giravano a meraviglia, non faticavo. Scendo a Soave e via a casa. Tutto qua niente di particolare alla prox.

giovedì 1 settembre 2011

MA CHE FINE HA FATTO?

La gazzetta nella pagina del ciclismo oggi titola: Ma che fine ha fatto? L'articolo continua... sono mesi che Mante, il ''forte'' corridore in forza all'Hellas Monteforte, non si fa più vedere alle gare in mtb, il mondo del fuori strada è in apprensione; abbiamo contattato telefonicasmente per farci dare qualche spiegazione a riguardo. Tuuu Tuuu tuuu; risponde:-Buongiorno Andrea's style desidera?- Salve sono un cronista della Gazzetta dello sport, volevamo chiederle il motivo della sua assenza dalle ultime gare in mtb-
- Ah buongiorno, è vero sono mesi che non ne faccio una, un motivo preciso non c'è; dopo la mia prestazione a Soave, più che soddisfacente, la mia condizione era in crescita, stavo bene, poi ho cambiato metodologia di allenamento; da quel momento ho iniziato un periodo di grossi carichi di lavoro, così la mia condizione è andata in calare. Non ero in forma, le gambe spruzzavano acido lattico su ogni rampa. Adesso ho terminato questo carico di lavoro e sto defaticando durante la settimana, mentre la domenica esco con la squadra per tirarci il collo a vicenda. Solo adesso che me lo chiede mi rendo conto che non ho più fatto gare. Mi sto allenando correndo a piedi, sono uscito anche stamattina, un'oretta senza tirare troppo.
L'mtb sono settimane che non ci salgo, ha le ragnatele sul telaio e un ragno che la usa come bici da spinning, ma è un pò fuori misura per lui; lei quando mi vede piange e mi chiede- perchè non mi usi più?- Li su due piedi non so che risponderle, non posso dirle che il team preferisce ultimamente la bdc, allora mi invento scuse assurde, le prometto che nei prossimi giorni usciremo assieme. Sicuramente avrò perso un pò di tecnica, ma si fa presto a recuperarla, mi basta ripetere alcune volte certe discese tecniche e recupero.
Gare future non ne vedo di adatte alle mie caratteristiche, sono quasi tutte cross country, gare brevi nelle quali mi scaldo quando taglio il traguardo. Mi piacerebbe partecipare alla South Garda bike, oppure all'Adamello bike, addesso vedremo ne discuteremo con il team poi vedremo; non escluderei neanche la sorpresa di vedermi ai nastri di partenza di una cross country, magari puntando all'ultimo posto, ci vuole anche quello no? ciao buonagiornata