mercoledì 30 novembre 2011

LUNEDì E IERI DI CORSA

Sia lunedì che ieri ho dedicato un'ora del mio tempo alla corsa a piedi. Più divertente quella di lunedì, più specifica quella di ieri. Alle due del pomeriggio dell'altro giorno sono partito per un giro sulle nostre colline. Sono salito dalla Ponsara, piazza scheetti e giù. Ma al capitello della croce mi è venuto un colpo di genio. Spero che venga a poca gente sto colpo. Giro a destra e scendo nel bosco che guarda verso l'autostrada. La vegetazione è fitta, pieno di ''spinari''. Per qualche metro il sentiero è battuto, poi servirebbe un macete, qualcuno anni fa sarà passato, ma adesso la vegetazione si è presa anche quello. In qualche maniera aggrappandomi a liane e arbusti arrivo ad un ruscello lo oltrepasso ma non capisco dove mi trovo, lo seguo verso valle e arrivo alla cava di San Lorenzo. WOU sono salito da nord del paese e sono sceso a sud dello stesso. Indiana Jones mi fa un baffo. Potrebbero farci un film, IL MANTE E LA RICERCA DEI SENTIERI PERDUTI; e anche degli insulti dei contadini. Infatti per trovare la sterrata che mi portava a casa ho attraversato un campo e il padrone del terreno mi ha insultato perchè sono nella sua proprietà; gli dico che sono sceso dal bosco e non sapevo di finire li, comunque prima di entrare mi sono pulito le scarpe, non deve preoccuparsi.
Ieri sera corsa attorno alle Chiarelle: ripetute max 165 battiti, 2x 1000, 2x 800, 2x600 più andata e ritorno a casa naturalmente.

martedì 29 novembre 2011

CHI SCOPPIA PER PRIMO HA PERSO

Possiamo definirla così l'uscita del team di domenica. Io ero assente, ma durante la pizza di domenica sera i racconti erano così concitati che non posso non spendere alcune parole riguardo al loro ennesimo giro del marathon. Iniziamo intanto precisando che nessuno dei 8-9 partecipanti ha finito il marathon, forse sono tornati tutti adolescenti o gravidi....... L'attenzione era tutta concentrata tra l'eterna sfida tra il Pirata e il Presidente. Il gioco non è chi arriva primo ma chi per primo tira i remi in barca. E a questo gioco il Presidente non ha rivali. Solo una scivolata e la conseguente botta alla coscia gli ha impedito di terminare il giro. Pantano aveva alzato bandiera bianca già prima dell'incidente al presidente. Aveva i crampi ovunque, ma la domanda che tutti si sono fatti: forse gli sono venuti anche alla lingua? Mah.....
LA RESA DEL PIRATA
LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE


Per quel che mi riguarda domenica sono uscito con la mia bdc, Tappa Monteforte Recoaro Monteforte, 90 km 3 ore e rotte pedalando a 90-100 pedalate al minuto. Mi sembrava di essere un criceto da quanto molinavo. Bella giornata in solitaria, sole e temperature gradevoli grazie all'inversione termica. Segnalo che nel tratto attorno a Sarmazza nei fossi attorno alla frazione si possono notare una miriade di sacchetti per l'immondizia. Una vergogna, non è una discarica. Poichè è una zona molto battuta da ciclisti, chi notasse qualcuno che getta sacchi nei fossi o nei campi è pregato di fotografare la targa dell'auto sempre se possibile naturalmente, oppure se vuole far l'eroe, tipo Steven Segal, fargli MANGIARE IL SACCHETTO. A parte gli scherzi basta richiamarlo con fare minaccioso, poi si scappa in bici in qualche sterrata nella zona per evitare l'inseguimento con l'auto, questo si fa quando il tipo è più minaccioso di te.

venerdì 25 novembre 2011

IERI

Lunedì sono andato a farmi le analisi, erano due anni che non mi succhiavano il sangue. Così per far compagnia alla moglie sono andato. Ieri è arrivato il referto,tutto apposto. Ansioso come sono ho passato 4 giorni a torturarmi le meningi, pensare se ho qualche valore anomalo, mi ha distrutto.
Ieri sera sono andato a correre a piedi. Alle sette chiuso il negozio, indossato la tenuta da marciatore mi sono sciroppato vari km di corsa. Per adesso nessun lavoro specifico, solo una serie da 10 volte di scalini dell'argine al ponte nuovo. Qualcuno ha detto che in questo periodo si deve sviluppare la potenza, senza particolari lavori impegnativi. C'è da sottolineare che alle Chiarelle, quartiere del mio paese, eravamo in 6 a fare i criceti attorno ai fabbricati della zona. Domenica altro giro del marathon, il presidente lo vuole provare, alle otto in piazza, io do forfait, ormai me lo sogno anche di notte. A detta del presidente: chi parte lo deve terminare con lui, non ci sono mogli, morose o mamme che chiamano alle 11 perchè ci sono i tortellini cotti capito.

martedì 22 novembre 2011

DOMENICA GUARDA UN PO' CHI C'E'


E' proprio lui Marzio Deho, no bau bau micio micio. Qua si fanno le robe sul serio. E' venuto a provare il marathon. Eravamo in 23 mai viste tante mtb come domenica in piazza a Monteforte. C'era anche Dario hair, pura fede stradista la sua, ha voluto provare quella cosa che ha le ruote che fanno vrum vrum. Si parte alle 8:30, il passo è di quelli alla volemose ben, ma proprio con tanto affetto. Nonostante ciò chi non è abituato a fare tanta salita ne risente, purtroppo il primo a tirare i remi in barca è proprio Dario hair. A lui va il premio per averci provato, nonostante sia un mese che non sale su una bici, ancora di più una mtb. Ai cancelli ci saluta e ritorna a casa. Il nostro treno va avanti, si arriva a Campiano, qui ci salutano le ciclotazze. Arriviamo in Belloca, ci fermiamo il gruppo si ricompatta, Marzio è sempre stato davanti con Luca S, l'andatura era sempre tranqui. Arriviamo alla croce del vento, qui la mia tentazione ha preso il sopravvento. Dichiaro che voglio provare il tratto che si corre a piedi con la marcia del Monte Garzon, gli altri scendono verso il capitello di S. Anna, io seguo il nuovo tratto. Subito dopo una breve discesa me ne pento. La strada sale di nuovo e fino al capitello di S. Anna sale sempre. Arrivo al vajo dei Finetti, trovo Luca B e Fabio e mi dicono che un gruppo sta facendo il giro del Monte Grazon, un'altro è sceso al Vajo,io affermo che li aspetto lì, ma l'attesa è un pò lunga. Ero convinto che solo Luca e Deho avrebbero fatto il giro, mentre gli altri siano scesi, così scendo anch'io. Invece solo Nicola e Ileana sono scesi, ma non so dove ho tagliato, mi sono trovato su da Gini solo. Aspetto, passa mezz'ora, torno indietro arrivo dopo Caltrano, incontro Nicola ed Ileana e subito dietro Luca e Deho che li avevano ripresi, mi infilo dietro ma in discesa mi seminano e li perdo di vista anche causa una telefonata. Così mi rifilo tutto in solitudine i rimanti chilometri, tra il freddo e la nebbia. Che dire del marathon? Tosto, scorrevole ma impegnativo. Prima parte da salire in conserva, può tagliare le gambe forzare troppo all'inizio, i continui saliscendi, anzi sali e spiana, si sentono sulle gambe, poi c'è il vaio, occhio, il vajo fa male, non molla mai. Per i big si staccherà sicuramente un gruppetto all'inizio, saliranno regolari fino al gpm, qui qualcuno ci lascerà le penne e sempre nel Vajo si deciderà la gara. Non c'è discesa che permetta di recuperare posizioni. In poche parole chi scollina al Vajo in solitaria, all'80% vince la gara. Questa salita è decisiva, chi azzarda una fuga può far male. Si possono guadagnare minuti importanti e controllare il vantaggio per il resto della gara.

venerdì 18 novembre 2011

DA PROVARE..... PER ME DA RIFARE

Per quello che vale per me è da ripetere, ad altri consiglio di provare. Correre di sera con la nebbia. L'unico punto luce il faretto sulla fronte. Ho scelto un percorso buio, la pista ciclabile che mi porta a Costalunga, andata e ritorno, giro del quartiere, giro del paese e casa. Di solito quando corro presto attenzione ai battiti, al respiro, alla falcata. Ieri sera no. Sono andato a sensazione l'unico mia attenzione era osservare la nebbia che mi veniva incontro. Questo fumo a goccioline microscopiche che si notava sul fascio di luce del faretto rendeva l'atmosfera irreale. Correre al buio con la nebbia può mettere paura, questo sarebbe la prima reazione; invece no. E' veramente difficile trovare le parole per descrivere la sensazione. La paura che salti fuori Abdul o anche Arturo( i nomi non sono riferiti a persone, ma ad eventuali rime), che magari non hanno i miei stessi gusti..., la paura che qualche bestia strana esca per mangiarti un polpaccio o altri timori, con la presenza della nebbia svaniscono. Essa toglie tutto ciò che ti sta attorno, non vedi che i due metri davanti a te, ti avvolge quasi come volesse proteggerti. Ti senti sicuro, anzi mentre fatichi a correre, devia i pensieri verso altre fantasie. Un momento osservando il fascio di luce pensi di essere Tony Manero che entra in discoteca, un altro istante vuoi raggiungere il punto luce davanti a te allungando la gamba, poi immagini di volare tra le nuvole. La nebbia sembra che voglia coccolarti ti crea un'intimità tra la tua persona e lei. Quando incroci qualcuno che come te corre, ne ho incontrati un bel pò ieri sera, interrompe questa intimità che si era formata.
Tutte queste sensazioni si provano se si presta la giusta attenzione a quello che sta attorno, in questo caso siamo circondati dal niente, ma a volte anche il niente può dirti qualcosa.
In bici è difficile apprezzare questo, senti troppo il freddo, l'unico tuo pensiero è salire in quota raggiungere il sole e osservare la panna montata che sta sotto, un panorama stupendo, un mare di schiuma che sta bagnando coloro che stanno sotto, ma te che hai la bici ti sei salvato.
Quando invece si esce con l'assillo del tempo e della prestazione non ci rendiamo conto di nessuna delle situazioni sopra descritte. Vediamo il conta km, i battiti, l'altro compagno se ci supera, ma non notiamo il contorno. Non è male perchè anch'io sono piuttosto competitivo e un pò di competizione sfoga i pensieri repressi, ma ogni cosa va con il suo tempo.

mercoledì 16 novembre 2011

GIRO DELLE FIANDRE

Per noi comuni mortali esiste anche questo. Visitate questo sito http://sport.be.msn.com/cyclingtour/rondevanvlaanderen/2011/eng/Il sito ufficiale del giro delle Fiandre per amatori. Si correrà il 1 aprile di sabato, la data è da confermare, perchè il sito verrà aggiornato più avanti. E' una delle proposte Hellas Monteforte per il 2012. Con 216 euro ho il volo da Bergamo a Ninove, trasporto bagaglio e bici compreso, si parte il venerdì e si arriva il lunedì. Si corre il sabato e la domenica ci si piazza su uno dei tanti muri e si guarda i prof, almeno io farei così. I percorsi sono da 260km, 120km e 70km. Poichè i primi 120km sono pianeggianti e contro vento, saltiamo questi km per affrontare gli ultimi 120 sui famosi muri. Sul sito vengono descritti i muri. Il più lungo è di 2km le pendenze sono toste, azzo che sfide da bum bum ne uscirebbero. Il mio embolo barrufaldo andrebbe a nozze. Purtroppo, per me è praticamente impossibile essere presente. E' la settimana prima di Pasqua, non posso chiudere il negozio il venerdì e sabato prepasquali.
Tutte le classiche del nord danno questa possibilità: permettono agli amatori di correre il giorno prima, per assistere il giorno seguente la gara. L'unica alla quale potrei partecipare è la Freccia Vallone, si corre il 18 aprile che è di mercoledì, mentre per gli amatori si gareggia il martedì. Non è come il Fiandre, si percorre 3 volte il muro di Huy, con pendenze dal 13% al 20%, 200km viene considerata la sorella più piccola della Liegi-Bastogne-Liegi. Di certo sarei solo, poi a me piace il giro delle Fiandre, la Freccia Vallone sarebbe un ripiego. Va beh me la metto via, ci andrò quando sarò in pensione.... a 67 anni? Adesso che ci penso la Pasqua quando arriva arriva, non è sempre la stessa data, quindi è probabile che fra qualche anno la corsa si corra dopo Pasqua, beh allora forse prima dei 67 anni ci andrò....

martedì 15 novembre 2011

TOH IL MARATHON

Domenica mattina alle 08:30 con 2 gradi ci siamo trovati in piazza per provare il percorso marathon, con le nuove modifiche. Eravamo in 6 presenti, Gian, Luca S, Luca M, Fabio, Io, Edoardo. Non so se Andrea B si possa contare, visto che ci ha seguiti con l'ammiraglia per fornirci assistenza, ma il vero motivo era sfruttarci per fare le foto. Avremo rifatto non so quante volte certe salite perchè non eravamo bene in posa: E SU QUESTA AVEVI LA FACCIA TIRATA, E SULL'ALTRA AVEVI I CAPELLI SUGLI OCCHI, ETC..... ahahahahahah scherzo ghe mancarea anche ste robe. Appena partiti mi viene comunicato che Beghini l'ha fatto in quad il giorno prima, ne risulta un marathon da 70km e 2200 mt di dislivello, poi il quad segnava 76km, il gps di Fabio a fine giornata segnava 70km con 2500mt di dislivello, Matteo invece diceva che segnava 68km; bo fatto sta che quando ho sentito tutti sti numeri la testa ha iniziato a girarmi e non me capivo più, alla fine chi ha vinto al lotto?
Per tagliare la testa al toro quando sono arrivato sul monte Mirabello ho deciso di girare sul percorso classic. Le gambe stavano bene non avrei avuto problemi a finire il marathon, ma quando non c'è la voglia..... proprio zero niente. Avevo la tentazione di rubare il Garelli ad un anziano che ho incontrato, ma non sapendo se aveva benzina abbastanza, ho desistito. Il vero motivo possiamo ammetterlo tutti: mancava il pirata e su ciò non aggiunugo altro.
Alla deviazione con il corto mi seguono anche Fabio, Edoardo e il Gian. Continuano per il lungo Luca M, Luca S e Matteo. Alla fine l'unico a finirlo completamente sarà Matteo, anche gli altri due hanno avuto problemi chi meccanici chi fisici. Certo che sto marathon lascia il segno. Comunque c'è da dire una cosa,nonostante il dislivello e la lunghezza che ne risulteranno, sarà uno spettacolo. E' completamente pedalabile, scorrevole e tecnicamente non dimostra particolari difficoltà. Ancora di preciso il kilometraggio e il dislivello non sono certi e si dovrà riprovare una nuova volta. Comunque con le nuove varianti risulterà più impegnativo della prima soluzione, ma sicuramente sarà alla portata di tutti, non vogliamo un percorso duro dove solo i fenomeni lo porteranno a termine. Il pedalare è un piacere, non un calvario, questa è la nostra filosofia.

mercoledì 9 novembre 2011

CHE ROBA......

niente SUPERCHALLANGE 2012
Citazione:
Gli organizzatori della Coppa Colli Euganei prima e del Superchallenge, poi, hanno deciso a sorpresa di interrompere un ciclo durato sette anni.

Non era un problema di sponsor e nemmeno ci sono stati paricolari fatti sportivi che hanno portato a questa decisione; la Coppa Colli 'nuova formula' prima ed il Superchallenge, poi, per il fatto che richiedevano un impegno importante da parte del C.O. circuito, affinchè i vari C.O. di tappa seguissero le direttive mirate alla qualità e alla sicurezza, affinchè gli standard fossero uguali su tutte le gare, affinchè i bikers corressero all'interno di un contenitore importante che dava visibilità anche agli amatori, affinchè ogni lunedì vi fossero i resoconti sui media e affinchè si potesse tagliare la linea del traguardo andando in auto accendere il palmare e vedere in diretta tempi e posizioni, dando la possibilità ai bikers di tornarsene a casa presto la domenica e trascorrere il pomeriggio con la loro famiglia, cosa che a molti non interessa portandoli a lamentarsi pure di un aumento di 36 euro all'anno avendo garantito un servizio del genere, preferendo aspettare ore una semplice classifica, per ritirare una borsetta della spesa, tutto ciò è stato il 'la' che ha portato a questa decisione.



E' venuto il momento per Roberto Palma, Giampaolo Ruzzarin e chi con loro ha condiviso queste esperienze, di prendersi un anno di riposo, concedendosi delle domeniche per se stessi e per le proprie famiglie, per riprendere quel pedalare 'sano' assieme alle proprie squadre, che tanto mancava da qualche anno.

Nessuna polemica, quindi, che ha aleggiato su questa presa di posizione e nemmeno problemi economici, ma solo la voglia di riassaporare la bellezza di guidare serenamente una bike sui propri e tanto amati Colli Euganei.

Un ringraziamento agli sponsor che avevano già confermato la loro adesione, un ringraziamento alle società organizzatrici che hanno creduto in questi progetti e che si spera abbiano tratto elementi di esperienza da questa collaborazione, grazie ai bikers che hanno seguito da tanti anni le gare proposte da un Comitato Organizzatore che ha sempre lavorato in serenità e con l'obiettivo di organizzare eventi con la 'E' maiuscola.

Non è un addio, ma un arrivederci a data da destinarsi....
FONTE: http://www.solobike.it/solobike/news...Superchallenge
__________________

L'IMPORTANTE CHE SE NE PARLI

Girovagando nel web tra i vari forum e blog ho trovato varie impressioni sulle novità della decima Divinus bike. Abbiamo provato a buttare li l'idea del marathon, con la distanza e il dislivello, magari le reazioni erano positive, così i nostri sforzi per cercare sentieri sarebbero ripagati e finiti. Magari ci andava bene, non si sa mai. Invece il parere è stato quasi unanime, è un pò cortino con poco dislivello. Si sapeva, lo sapevamo, ma se le reazioni alla novità sarebbero state positive, meglio no? Diciamo che abbiamo buttato li un'idea, per far parlare della Divinus, ce ne sono di minchiate in giro , una più, una meno non fa differenza. Il commento più forte che ho letto nel forum è stato il seguente: UN MARATHON DI 60KM CON 1650MT DI DISLIVELLO E' ADATTO A DONNE IN PROCINTO DI PARTORIRE E ADOLESCENTI.
Indelicato, comunque ha azzeccato in pieno il problema. Alla prossima Divinus potremmo inserire un servizio di ostetricia e ginecologia, con ecografo e ai ristori ci sarà il panbiscotto per calmare le nausee (se vede che ho una certa esperienza ormai). Nel pacco gara si potrebbe mettere una confezione di topexan per l'acne adolescenziale.
Si scherza, sono battute, in effetti è vero che il percorso è troppo facile, ci stiamo lavorando già, siamo all'opera con il cervello. Dopo le ultime piogge è difficile andare a provare i sentieri, si rischierebbe di perdere la bici nel fango e ritrovarla questa primavera. Aspettiamo che si asciughi un pò il terreno poi si va a provare.

martedì 8 novembre 2011



LUI, ANZI NO LUI, L'ALTRO

INSOMMA QUESTO QUA, OVVERO PAULETTO EDOARDO PER CELEBRARE IL SUO COMPLEANNO E IL RIBALTONE A VALEGGIO GIOVEDI' PORTERA' LE PASTE EVVIVAAAAAA

STO FINE SETTIMANA...

Non ho fatto praticamente niente, un'ora di piscina domenica mattina, affrontata in maniera molto blanda, causa un leggero e tormentoso mal di testa, dovuto al fatto che sabato sera ho adottato a distanza una piccola scimmia, diciamo scimmietta. Per fortuna se n'è andata, ma ho avuto l'impressione che anche qualche altro ha un animo animalista. O SBAGLIO?

giovedì 3 novembre 2011

SECONDA NUOTATA

90 vasche in scioltezza, 10 in più dell'altra volta. Un'oretta, dove ho nuotato principalmente a crawl. Ogni tanto alternavo rana e dorso per recuperare. Tanto traffico in corsia, mentre l'altra volta era praticamente nullo. Da segnalare che nella mia stessa corsia c'era un tipo che nuotava solo con un braccio alternando i vari stili. L'altro arto lo teneva lungo il corpo. In più di un'occasione dovevo dargli acqua, perchè viaggiava come un caccia. Pensavo che non potesse muoverlo, invece in doccia lo muoveva; mah strana gente in piscina.

mercoledì 2 novembre 2011

METTERCI UN Pò DI PEPE....

Altra uscita in bdc quella di ieri. Alle nove in piazza siamo un bel numero anche stavolta. Luca S Gian, Andrea B, Luca M, Presidente, Matteo, Luca B, scrivente,Umberto,Nicola e Ileana. Appena svegliato mi sento parecchio ''barrufaldo''. Ho voglia di stuzzicare, di metterci un pò di pepe nella tappa. Il tema di giornata è la canottiera rosa conquistata dal Pirata e consegnatami da quest'ultimo vista la sua assenza. Più che canottiera è una ''fanela'' rosa, da tenere ben salda sulle mie spalle. La tappa come al solito si decide strada facendo, niente programmi, gps impostati, tutto improvvisato. Partiamo direzione Sangiovanni Ilarione. Dopo 10km di riscaldamento esce dal gruppo Luca M, fa l'andatura, aumenta il passo e il gruppo si sfila. Ne approfitto per una pausa pipì, ma calcolo male i tempi e più che una pausa è una sosta ai box, non finivo più. Il gruppo mi aspetta in piazza e saliamo al passo della Mona dall'altra salita quella che evita l'abitato di Castello. Parto in fondo al gruppo, davanti Andrea B fa la sua sparata per animare gli animi. Lo seguono i 3 Luca, il Gian e Umberto. Io come al solito sono li guardingo come una faina. Matteo resta indietro per scaldare le gambe. Non mi piace questa salita, come del resto nessuna salita di questa vallata mi piace. Parte Luca S, il Gian e io lo seguiamo, ma questo cambio di ritmo non fa bene alle mie gambe devono ancora andare in temperatura. Infatti nelle ultime rampe perdo terreno dai due battistrada. Al gpm aspettiamo che il gruppo si ricompatti e scendiamo verso Chiampo. Da qui ci dirigiamo verso Selva di Trissino, ma sinceramente non capisco se passiamo anche da Altissimo, questo per spiegare cosa accadrà dopo. Discesa a Chiampo, mangio una pastina è la colazione delle 10. Percorriamo per alcuni km la provinciale verso nord e al bivio per Selva giriamo su questa salita tosta. Subito si impenna, qualcuno impreca, si sente caproni e altre esclamazioni poco adatte da scrivere. E' una salita di 6-7km alterna tratti duri a tratti che spiana dove permette di recuperare. Subito Andrea B fa partire la bagarre e tutti lo seguono, mi stacco assieme al presidente, subito dopo Luca S, Matteo e il Gian allungano sfilando ancora di più il gruppo. Mi accorgo che li sto perdendo di vista, così l'embolo barrufaldo mi parte. Uno alla volta riprendo tutti quelli che mi stanno davanti, Nicola Ileana Luca B Umberto Andrea B Luca M. Mi resta solo il Gian e i due scooter di giornata, Matteo e Luca. Salgo regolare e agile. Continuo a ripetermi: varda che brao che son, tutti li ciapo. Riprendo il Gian lo supero, ma lui si mette a ruota, capisco che può essermi d'aiuto per riprendere i due fuggitivi. Stiamo salendo forte, respiro come una locomotiva, mancava gli sbuffi di fumo, sono li a 100metri, un piccolo allungo e li prendiamo, purtroppo se ne accorgono, innestano il turbo e chi li vede più? Al bivio per Altissimo ci fermiamo per capire le intenzioni del resto del gruppo, mentre gli altri due sono saliti non so su quale strada. Non vedendo i due davanti e avendo sentito che forse si va ad Altissimo, ci siamo fermati per evitare di fare salita in più,l'ha detto il dottore di evitare salite inutili.
Ricompattato il gruppo saliamo verso Selva di Trissino, questo tratto mi stimola ancora di più l'embolo. Infatti appena Andrea B e Luca S scattano, mi porto sotto i primi, dietro non mi accorgo che c'è anche Matteo. Non ci sono molte rampe, ma quelle poche che ci sono mi faccio sentire. Naturalmente non ne vinco manco una, però....
Scendiamo a Trissino parte il nostro treno tocchiamo i 45 e più, risucchiamo altri ciclisti che si accodano, chiedo loro se hanno pagato il biglietto, ma mi mandano a quel paese. Arriviamo a Tezze, parte una fuga a due Luca M e Luca B allungano, ricordandomi che ho la fanela rosa ordino, ad Umberto di andare a riprenderli, ma mi manda anche lui in quel posto, capisco che la squadra non lavora per me, così me li riprendo. Arriviamo alla rampa a Zermeghedo, di solito qui c'è sempre qualche sparata, mi faccio trovare tra i primi, infatti Andrea parte Luca S è alla pari dietro ci sono io, mi affianco ai due e cerco di superarli, ma Luca allunga e mi passa di una bici. Me gusta stuzziacare, gli animi sono agguerriti c'è un'altra rampa, a Sorio. Non sono il solo che l'ha pensata, infatti Andrea nel tratto di piano viaggia ai 50 orari, ma si tira dietro un treno di altri 4 tra i quali ci sono anch'io. A costo di sputare l'anima non mollo, sento la fatica della rampa di prima e l'alta andatura, ma se perdo questo treno non li vedo più.
Sono sotto i tre Andrea spara ma Luca risponde e lo passa assieme a Matteo dietro, io passo Andrea ma non riesco a riprendere i due. Comunque ero sempre li, non ho mollato. Mi divertono queste volatone, anche se non vinco mi piace istigare. In particolare ho capito che Luca S è uno che non piace arrivare dietro. Un altro che ha l'embolo agonistico come Edoardo. E' diverso dal mio embolo, il mio è l'embolo barrufaldo, quello che si butta nella mischia, ma se arriva secondo gli va bene lo stesso, anzi se lo fa andar bene.

365 GIORNI FA


la casa dei miei genitori dove ho vissuto fino a qualche mese prima dell'alluvione era così, per fortuna l'acqua si stava abbassando, si vede dove è arrivata in realtà. Una cosa sola c'è da dire: quello che c'era a quell'altezza in casa ora non c'è più. BENVENUTI A MONTEFORTE'S BEACH.

ALLA FACCIA....

Penso che sia facile capire che mi piace ricamarci trame fantasiose sull'eterna sfida tra il presidente e il Pirata, questo per renderla il più possibile divertente ed entusiasmante. Quello che ho visto domenica però, non ha niente di fantasioso.
Partiamo dall'inizio di giornata. Alle nove siamo in piazza in bdc, gran numero, eravamo in 13-14 se non sbaglio. Ricordarli tutti mi risulta un pò difficile, comunque spero di nominarli: Io, Gian, Andrea B, Luca S, Matteo, Dario oro, Presidente, Pirata, Pedrosa, Edoardo, Ileana, Nicola e Marco quest'ultimi tre era da molto tempo che non partecipavano ad una uscita di gruppo, speriamo che siano presenti ogni domenica.
Partiamo in direzione Panoramica salita di via Orgnano, qui capisco che la mia voglia di faticare è gran poca, aumento un pò il passo per stare con i big ma appena scollinato capisco che c'è la gamba ma la voglia no. Così decido che oggi sarà una passeggiata. Prendiamo la strada verso San Martino e Montorio per affrontare l'Olivè. Una salita di 5-6km non proprio impegnativa. Appena inizia la salita i big iniziano a battere il ferro. Dario, Matteo e Luca partono e si portano dietro il resto del gruppo. I primi a staccarsi sono il presidente e il Pirata. Io non ci penso proprio di aumentare e mi aggrego al resto del gruppo. Mi scappa la pipì e su suggerimento di Andrea B decido di seguire la sfida tra il Presidente e il Pirata. Mentre mi fermo per i miei bisognini, penso che ai due non interessi molto chi arrivi primo al gpm, dovrò dare sfogo alla mia fantasia. Così su questa salita sarò il Paolo Savoldelli di giornata, a cavallo della moto 1 per seguire la sfida per la conquista della canottiera rosa. ''Sono fermo in riva la strada e mi sorpassano, il Pirata davanti e subito dietro il Presidente. Salgono regolari e le loro facce sono serie. Mi affianca Pedrosa attardato per togliersi l'antivento. Io mi tengo a debita distanza per controllare la situazione. Al quarto km capisco che oggi non serve la fantasia. Il Pirata aumenta il passo, mentre il Presidente sale regolare, ma ai meno 3,5km il presidente si alza sui pedali sgrana un paio di denti raggiunge il Pirata lo supera e per 1km continua la sua azione. La sua pedalata è rotonda e potente, il Pirata reagisce e non si fa staccare più di tanto. Subito sembrava che il Presidente lo avesse affondato con la sua azione di potenza, invece dopo un attimo di esitazione il Pirata risponde. Senza alzarsi sui pedali aumenta la frequenza di pedalata, lo supera e continua l'azione. Sembra la mossa decisiva. Mi affianco al presidente per vedere la sua faccia: è tirata sembra aver accusato il colpo, i giri di pedali rallentano e diventano regolari, non risponde all'attacco del Pirata, lo lascia andare. Purtroppo l'azione potente di prima ha lasciato il segno. Raggiungo successivamente il fuggitivo, il suo viso è l'immagine della fatica, stranamente non parla, è fuori soglia, ma continua l'azione in progressione. Le sue smorfie segnano il suo viso come il muso di un shar-pei cucciolo, senza le bave naturalmente non siamo bestie. Ai meno 2 mi fermo per rilevare il distacco. In un km il Pirata ha un vantaggio di 30 secondi. Il presidente soffre ma tiene duro. Raggiungo di nuovo il Pirata che non molla, ormai la canottiera se la sente addosso, non rallenta, anzi consapevole che un vantaggio di 30 secondi non può essere sufficiente e aumenta ancora. Al gpm scollina con un vantaggio di un minuto e 20 secondi. A VOI STUDIO.
Questo è il commento senza fantasie su ciò che è successo sulla salita dell'Olivè. Naturalmente va letto con voce nasale e con un accento bresciano, per essere il più simile a Savoldelli.
Si sono dati legnate ciclistiche vere e proprie senza risparmiarsi. E' bello vedere che anche loro due sentono la rivalità, non siamo solo noi che ci ricamiamo sopra. Comunque è una rivalità sana, presa con simpatia, senza astio, semplicemente comica.
Il nostro giro è continuato su strada piana, porcillana, zerpa e casa. Segnalo inoltre che il Pirata domenica era veramente in una condizione magica. Alcuni suoi allunghi in piano e su cavalcavia hanno toccato i 37km/h, impressinante.