mercoledì 23 gennaio 2013

COME UN BIMBO...

Quando gli arriva un nuovo gioco. Nelle ultime settimane sono salito in bici solo per andare sui rulli. Non riuscivo ad affrontare il freddo che ti entra nelle ossa. Non svelo manco sotto minaccia di pistola il programma invernale fatto nelle ultime settimane. Posso dire solo che adesso sto scaricando e lunedì per la prima volta dopo il lontano 1 gennaio sono uscito all'aria aperta con la bdc. Mtb è ferma ai box, ha perso un dado dei pedali e non lo trovo più, così l'ho portata dal meccanico per sostituzione del dado e controllo del movimento centrale perchè mi sembrava piuttosto dura la pedalata.
Le impressioni dell'uscita di lunedì sono buone. Un bel giro di pedale, affaticato e pesante, ma forse andando sui rulli si impara a pedalare.
Un giro di pochi km, sono salito a Castelcerino, discesa al castello di Montecchia, Roncà dalla strada della Germania, Terrossa passando dalla strada che porta a San Zeno e che attraversa a mezzo monte tutto il paese. Ganza sta strada, tutto un saliscendi da rilancio, ho immaginato un percorso fatto apposta per me e che in futuro sicuramente lo metterò in atto eccolo. Parto da casa, Sarmazza, Gambellara, dietrochiesa di Terrossa e Roncà strada della Germania. Poi qui posso entrare a Montecchia e salire ai Gambaretti oppure andare a SanGiovanni Ilarione e passare dai Gambaretti. Ne esce un giro molto versatile, un 8 che si può affrontare in base alla condizione. Secondo me sarà bestiale farlo nel seguente modo: Casa-San Giovanni Ilarione- Gambaretti- Montecchia- Strada Germania-Roncà- San Zeno- Terrossa. Tutto da fare a Canon.

mercoledì 16 gennaio 2013

IGNORANTE

Solitamente chi scrive qualcosa riguardo al doping presenta un argomento molto dettagliato, praticamente si sente preparato in materia. Io lo affronto da ignorante, da padre e da appassionato di sport. Noemi la mia piccola questo fine settimana aveva un potente raffreddore che nel giro di 24 ore si è trasformato in una bella bronchitina. Il pediatra sabato dopo averla visitata, le ha prescritto un antibiotico per la tosse e dei farmaci, penso cortisonici per inalazioni con aereosol e uno da sciogliere in acqua. Vabbè riguardo l'antibiotico non mi sono stupito, ma sono rimasto sbalordito sugli altri farmaci, in maniera che ancora adesso non riesco ben definire. I farmaci in questione sono Bentelan, Breva e Cleneal. Su tutte le scatole è stampato e ben visibile la scritta barrata in rosso DOPING.
Quando sentivo parlare di farmaci dopanti attraverso la tv, mi sembrava un mondo lontano e difficile che si avvicinasse alla mia vita. Adesso è in casa mia, sulla mensola assieme a tutti gli altri farmaci. Sono stupito, non per quello che  il pediatra le ha prescritto, ne aveva bisogno per guarire, ma per quanto facile è reperire certe sostanze. La loro efficacia non la metto in dubbio, anzi se in 2 giorni la bimba è passata da un intasamento come un lavandino otturato a respirare quasi normalmente, immaginiamo cosa possono fare su un adulto non ammalato. Bentelan, salbutamolo e Cleneal sono tutti bronco-dilatatori, aumentano il volume dei bronchioli, in poche parole aumentano la capacità respiratoria. Nella mia ignoranza ho tirato 2 somme, se butto dentro più ossigeno, il mio corpo ha più benzina, il cuore in teoria dovrebbe viaggiare a ritmi più bassi nonostante affronti sforzi intensi. In questo modo ho più possibilità di aumentare  ulteriormente il passo su salite dure o nei momenti di maggiore intensità agonistica. Una volta avevo un motorino, un cinquantino; come la maggior parte degli adolescenti, ho modificato qualche componente, ho cambiato il pignone per avere un passo più lungo e il carburatore, il famoso 19, contro il 14, penso che i numeri si riferiscano alle dimensioni. Il motorino viaggiava i primi tempi come un caccia, raggiungeva in rettilineo anche i 120 orari. Con il passare del tempo non so per quale motivo iniziò ad ingolfarsi, da ignorante sono andato dal meccanico e mi ha detto che appunto s'ingolfava. Cioè?, Gli ho chiesto. Praticamente con il carburatore più grosso, entrava troppa benzina nel motore, nel cilindro, il pistone non aveva la forza di muoversi, di creare energia. Questo è il paragone che subito mi è venuto in mente, il motore è il mio cuore e il carburatore i miei polmoni. La marmitta allora cos'è? ahahahah, non so.
 Ho letto anche le controindicazioni e hanno a grandi linee confermato il mio paragone, aggiungendo altre rogne da pelledoca. Ho pensato allora che è meglio che continui a  sniffare la mia acqua di Sirmione per liberarmi il naso, la cui unica controindicazione è un pò di dissenteria dovuta allo zolfo.
Un'altra domanda però mi balena per la testa. Da ignorante suppongo che se nel ciclismo professionistico il doping stia lentamente svanendo, portando il livello degli atleti vicino al'umano, ma tra gli amatori? Se è così facile trovare doping, quanto ne gira? Ci sono amatori che lavorano e si allenano, teoricamente dovrebbero essere più affaticati sia mentalmente che fisicamente di un prof che si allena solo, o almeno lavora ma il suo obbiettivo è lo sport. Teoricamente l'amatore dovrebbe avere anche una famiglia con dei figli, che secondo il mio modesto parere dovrebbe essere la priorità. Quindi riassumendo ho creato una piramide dell'amatore con sulla punta la famiglia, seguita dal lavoro e infine l'allenamento. Teoricamente quest'ultimo dovrebbe essere l'elemento più trascurato. Ci sono casi e casi, ognuno ha le sue priorità e suoi aspetti familiari a me sconosciuti, ma trovare qualche amatore tra i primi 10 arrivati in una granfondo con degli elite, la cosa mi puzza un pò. Prima di questi giorni, alla domanda che mi ponevo: Ma come falo con laoro e fameia, a nar così forte? Mi rispondevo: Avrà un lavoro da statale, con 6 ore e il resto della giornata libera per allenarsi, avrà una moglie muta e accomodante ( non che la mia rompa anzi se tante volte rinuncio ad andare in bici è più per la mia responsabilità che per le sue lamentele, se volessi fare 4 allenamenti settimanali non avrebbe nessuna obbiezione), avrà dei figli già grandi. Adesso dopo la mia piccola esperienza un'altra risposta mi balena nel cervello,'' Si allenerà più di me, avrà una situazione familiare più favorevole per le uscite in bici, non avrà genitori e suoceri che non lo obbligano e nemmeno  lo mettono nei doveri  essere presente a pranzi e cene di ogni cagata di cane, avrà un lavoro meno impegnativo del mio...... ma qualche sniffatina di cleanel e salbutamolo la farà..........'' Che sia vero? Mah e per averli la spesa non è poi così esagerata, bastano 10euri con prescrizione medica.

giovedì 10 gennaio 2013

RAFFREDDATO

Il fine settimana mi ha visto rimanere in casa. Niente bici, un raffreddore abbastanza potente mi ha costretto a casa nelle giornate di domenica e lunedì. Comunque grazie a massicce dosi di aerosol con l'acqua di Sirmione mi sto riprendendo. Ho evitato di prendere aria, ma non posso stare una settimana senza far nulla.

Quindi zo de Jammin

evvai rulla rulla  dopo farò fumare perfino l'asfalto
A 32 anni fatti oggi, non se pò ragionar così...... ù
wuaccy guarda fuori che belloooooo 
cosa?
 boh wuaccy

venerdì 4 gennaio 2013

GIRO DA MILLEPIEDI PER DOMENICA


Caldo da far sudare la lingua in bocca. Domenica sono previsti venti gradi, quindi...... a me non cambia nulla, non so agli altri. Appuntamento per domenica sarà in piazza alle 08:30 ripeto alle 08:30, in bdc. Giro previsto un pò lungo. Dove si va? Bih ieri sera si parlava di Recoaro, salendo il Passo Xon dal versante di Schio, dopo si parlava del Passo dello Zovo, da Valdagno, poi è uscito anche il Passo della Priabona, chi più ne ha più ne metta. Una domanda però mi sorge spontanea, MA PER FARE TUTTI STI PASSI QUANTI PIEDI CI VOGLIONO? 

mercoledì 2 gennaio 2013

INIZIO CON PIU' DI 60KM

Freddino il mattino del primo dell'anno, umido, le strade sono ancora leggermente ghiacciate. Parto per un giro che programmo strada facendo. Pedalo verso Cazzano salgo a San Felice e scendo a Tregnago. Scarto subito l'idea di salire a Badia per dopo passare da Castelvero, troppa la discesa, rischio di ghiacciarmi. L'ideale sarebbero varie salite brevi con altrettante brevi discese. Eccomi servito la Tenuta Castellani. Mi ero accorto già prima, quando sono scollinato a San Felice, che più si sale più la temperatura era mite. Spettacolo, appena si passa quella leggera nube di umidità le ossa si scaldano e si inizia pure a sudare. La salita non è costante presenta pendenze variabili, le gambe, nonostante i tanti giorni lontano dai pedali girano bene, logicamente non è una pedalata efficace, ma non fanno fatica a fare il giro di pedale. Entusiasta di tutto, mentre scendo verso Mezzane noto con mia grande soddisfazione che la salita che passa da Postuman e termina a Pian di Castagnè è completamente al sole. Non ci metto molto a svoltare a destra e salire. Se l'andatura di prima era piuttosto impegnativa, qui me ne sbatto del contakm e salgo regolare guardandomi il paesaggio e godendomi il sole che mi picchia sulle spalle. Mi scalda come una stufa a pellet, le ossa intorpidite nella discesa verso Mezzane si scaldano in fretta, e inizio pure a sudare. Mi apro l'antivento e un pò anche il giubbino. Per quanto potrei essere andato piano, Pian di Castagnè sembra essere arrivato in fretta. Nel tratto in falsopiano mi ciuccio una barretta e scendo verso Marcellise, ritornando tra l'umido della pianura. Svolto verso San Briccio altra scaldata di ossa, le gambe iniziano a sentire il lungo periodo lontano dai pedali, salgo agile se non agilissimo, scollino anche il piccolo paesello e scendo verso Lavagno, per poi arrivare in statale. Da qui via di corsa fino a casa, fermandomi prima da Verona Bike per sbavare sulla vetrina osservando la Flash 29. Meno male che oggi piove, così  lava via dalla vetrina un pò di bave che ho lasciato. Se vinco al turista per sempre me la compro, ahahahah. Un bel giro bella giornata, tutto bello.