giovedì 27 ottobre 2011

PRIMA NUOTATA

In pausa pranzo, oggi mi sono dedicato un'ora di nuoto. Sapendo che è da 8 mesi che non entro in vasca, sono stato molto cauto. Non ho forzato, anzi la mia unica preoccupazione è stata la cura della tecnica degli stili. Prima di ogni cosa è stata la respirazione; si perchè nel nuoto inspirare viene naturale ma l'espirazione no. Spesso sott'acqua capita di far uscire l'aria da sola, invece bisogna soffiare per svuotare del tutto i polmoni, così l'inspirazione li riempirà completamente. Altrimenti se non svuotiamo i polmoni del tutto, capita che con l'inspirazione non riusciamo ad introdurre l'esatta quantità di ossigeno necessaria per lo sforzo, quindi nuotiamo sempre in apnea. Curato questo aspetto nuotare bene viene quasi naturale, siamo lucidi per capire cosa si deve fare, il rollio nello stile e nel dorso, l'usare le gambe solo per stabilizzarsi in acqua e non per spingere, la bracciata deve entrare in acqua come se dovessi scavare un buco davanti al viso ecc. Tutto questo mi serve per nuotare piano. Una volta imparato a nuotare piano, riesco a fare vari lavori in acqua. Dalle ripetute, al fartlek, al recupero attivo. Così oggi mi sono sciroppato un' ottantina di vasche in un'ora giusta giusta. Niente di straordinario, ritmo blando anche perchè in questo periodo di fine stagione serve solo qualcosa di tranquillo e alternativo. Mi ero promesso che quest'anno non andavo in piscina, ma a causa del mio lavoro e della mia postura carico tutto il peso sui muscoli lombari, mi serve qualcosa che mi distenda la schiena e il nuoto fa ciò. Sembro così ferrato in materia solo perchè ho la moglie istruttrice di nuoto, ogni tanto ascolto i suoi consigli.

mercoledì 26 ottobre 2011

EH KE ROBA! TERIBBBBILE

Manca l'audio altrimenti si sentivano le ruote sgommare. Ha segnato così per 50 metri tutta la salita, il comune di Cazzano vuole il risarcimento dei danni

DAI SON CARINO NO?

IN QUESTA FOTO MI VEDO CARUCCIO, IN ALTRE CHE MI SONO STATE FATTE MI SON VISTO PIU' BRUTTINO

martedì 25 ottobre 2011

LA MIA KRONOSCALATA

La mia Krono posso affermare che l'ho preparata più in maniera goliardica che sportiva, ho badato più alla leggerezza, ho cercato di essere il più libero possibile. Mi sono perfino tagliato le unghie ahahahahah. Ho preparato 400 euro falsi, per indurre in tentazione i più forti, li ho seminati lungo il percorso, ma nemmeno se ne sono accorti. Che tristezza, passare sopra a 400 euro e nemmeno vederli. Come semo messi? Cosa pensano quando pedalano? Sono in uno stato di trans?
Ho impiegato 8 minuti e 59 secondi. 3secondi dal mio personale, ma è da sottolineare che nella Krono di domenica siamo partiti 30 metri dal ponte, mentre io il tempo lo rilevo dal ponte. Quindi posso affermare che sono il tempo è lo stesso. Sono le coincidenze della vita, oppure rispecchia ciò che in realtà è il mio fisico: metodico. Regolare e preciso al secondo, se disegnamo le mie prestazioni su uno schema non troveremo punte alte e basse ma curve dolci come colline.
Sempre stato così sia a scuola dove il voto più basso era un 5 e il più alto un 6e1/2, come nel calcio dove tra l'altro ero un mediano come nelle prestazioni ciclistiche dove nel mazzo ci sto anch'io. Mi dedico la canzone del Liga Una vita da mediano
Sono arrivato quinto dietro ad un ciclista della Metalser, il quale tra l'altro è stato l'unico che voleva fermarsi a raccogliere i 400 euro.

venerdì 21 ottobre 2011

ANCORA TRE GIORNI

Mancano pochi giorni all'evento dell'anno. Una cronoscalata, tre chilometri che decideranno tutta la stagione, per qualcuno è il solo pensiero che gli rimbomba in testa, altri invece si stanno mordendo le dita per aver scritto e di conseguenza avviato qualcosa che forse si ripercuoterà in futuro.
Ieri sera nel quartier generale dell'Hellas Monteforte si respirava un'aria tesa, gli sguardi erano taglienti, ci si scrutava l'un con l'altro per verificare la condizione e gli eventuali punti deboli. Sotto la tavola giravano bottiglie strane, di un liquido nero, altre con qualcosa di giallastro (cocacola e vin recioto),paste torte ecc. Qualcuno si è affidato alla magia, ha vestito una bambolina con la maglietta del team e la pungeva con la forchetta in plastica, era un rito voodoo. Subito non avevo capito a chi fosse indirizzato il rituale magico, poi scrutandola per bene ho notato la scritta P.R.
Nell'altra stanza ho notato una bici, magra secca, perfino le ruote sembravano secche. La bici mi guarda e mi dice:- Ho fame peso solo 6,84kg- Era perfino bianca, non aveva un bell'aspetto, poi mi sussurra:-Il mio padrone non mi mette nemmeno i pedali per essere leggera- Preso da compassione prendo la bottiglia di Cocacola e una fetta di torta e, vedendo che mancava il tappo sulla pippa del manubrio, volevo darle da mangiare da li. Il padrone però mi vede e mi allontana bruscamente.
Tra i vari sguardi provocatori ci accorgiamo che manca Pantano Roberto. In ansia ci chiediamo dove sia. Qualcuno dice che è già in ritiro pre-gara a Valdobbiadene, senza sesso e senza distrazioni peccaminose. Altri affermano di averlo visto uscire dalla Digitec, con delle microcasse a calamita. Le attaccherà alle nostra bici e ci farà sentire la sua voce durante la gara, tutto questo per indurci all'autoeliminazione. Un'altra voce dice che ha noleggiato una guida indiana specializzata nello Yoga; la famosa guida spirituale Kerazza Desaki Dezeola, detto Singh(chissà perchè tutti sti indiani se chiama Singh).


stanchi di scervellarsi e rassegnati, come nella foto, siamo arrivati alla conclusione che forse era a lavorare.





ho chiamato il mio amico Mario e gli ho chiesto se mi può prestare questo body per la cronometro. Penso però che ci metterò le mutande, mi vergogno gareggiare con il bischero al vento.

QUALCUNO HA DETTO CHE OGGI...

Oggi è la fine del mondo. Avete espresso l'ultimo desiderio? Io no, l'hanno appena detto alla radio, se l'avessi saputo prima avrei fatto cose che mai mi sarei permesso: mettere il sale dentro il caffè di uno sconosciuto in un bar, oppure gettare per terra una bigbaboll, spostare il monumento senza dirlo a Odo, così per vedere dove andrà a sedersi alla mattina alle 08:00 per ridere in faccia a chi va al lavoro; provare a far correre Angelo Turbo. Sono tutte cose legate al mio ambiente di vita. So che potrei aver detto mille altre cose, forse più sensate, ma visto che la fine del mondo è una boiata, sparo boiate.
Colui che ha predetto che oggi è la fine del mondo, ha pure vinto il premio Nobel quest'anno, in filologia, almeno mi sembra. Inizialmente aveva sbagliato giorno, poi ha predetto, secondo calcoli strani che oggi è l'ultimo giorno della nostra vita. Il premio gli è stato dato non per la predizione, ma perchè con le sue rettifiche sulle date insegna a vivere ogni giorno della nostra vita come fosse l'ultimo. Bravi sti svedesi,

giovedì 20 ottobre 2011

VEDENDO IL TEMPO FUORI...

Quasi quasi vado a correre. Ci starebbe bene una bella notturna in mtb, magari andare a provare il nuovo Mante's circuit, ma penso che la leggera pioggia di ieri e oggi abbia reso il terreno leggermente fangoso, quindi si va a correre op op op

martedì 18 ottobre 2011

AAA..... CERCASI NUOVE STRADE

Ormai nei vari blog che seguo tanti cercano nuove strade. Il mio team stà cercando di ultimare i vari percorsi per la decima divinus; ricordiamo che quest'anno ci sarà il Marathon e il Classic.
Altri blog creano la loro palestra da xc, altri mappano il proprio percorso.
E io? Preso da uno spirito avventuriero ieri sono andato alla ricerca di sentieri inediti. Ho percorso la ciclabile fino a Montecchia, sono salito a piazza Castello di Montecchia e ho imboccato la salita in asfalto che arriva a Catelcerino.Ho girato alla prima strada sterrata a sinistra in un tornante, da qui ho esplorato in alto e in basso ogni carrareccia. Tenendo sempre la destra sono arrivato a Castelcerino nell'asfaltata che arriva di fronte all'osteria Cangrande. Oppure è molto carino percorrerla al contrario, collegandomi dalla terza carrareccia a destra scendendo da Castelcerino verso Piazza castello. Così mi sono creato il mio percorso di circa 7km: Arrivo a Castelcerino, scendo verso Montecchia dall'afaltata di prima, giro al terzo sentiero a destra e scendo fino alla baita di Montecchia per collegarmi a sinistra verso la salita di piazza castello, attraverso la strada e salgo su sterrata a destra per Bastia, da qui i sentieri sono battuti da molti biker e quindi conosciuti. Lo chiamerò il giro del Mante
E' da segnalare che per creare questo inedito giro di cui sono 4km inediti, ieri ho percorso 35km; dentro e fuori dai campi si macinano km.

SONO INIZIATE LE PROVE LIBERE

Qualcuno domenica pomeriggio ha iniziato le prove libere sula Kabina. Via sms mi ha informato che ha impiegato 7 minuti e 8 secondi:Questo è il tempone di Dario, il quale ha sottolineato che può abbassarlo ancora di qualche secondo. Io lo rendo noto a tutti,ha ingaggiato la caccia al sette. Lo rendo noto anche perchè se domenica dovesse essere battuto dal sottoscritto almeno non c'è motivo per replicare: ma la settimana prima ho impiegato.....E' domenica che conta fare il tempo, gufandogli contro premetto che il suo fisico ad una settimana dal grande evento ha già fatto un fuori giri, farne un'altro dopo sette giorni magari non è così produttivo come il primo. E' partita la bagarre già una settimana prima, fervono i preparativi per la grande sfida.
Penso che bisognerà comunicare al comune di Cazzano che il lunedì dovrà riasfaltatare la salita della Kabina, causa le derapate nei tornanti.

XC VALEGGIO

Freddo freddo freddo. Questo è stato il clima di domenica, fino ad quando il sole si è fatto vedere alto nel cielo. Il termometro segnava 4 gradi alle otto a Valeggio. Dopo l'iscrizione ho iniziato un lungo riscaldamento per far andare in temperatura i miei due galonassi( per chi non sa cosa siano, vedi quadricipiti). La gara si sviluppava in 5 giri da sei km l'uno, tutto attorno al castello di Veleggio, pochi passaggi tecnici, un saliscendi continuo, adatto alle mie caratteristiche. Pronti via, m1 m2 assieme, pensavo che la gara fosse udace invece era fci e mi sono trovato una miriade nella mia categoria. Stranamente domenica ero subito competitivo, avevo Matteo e Edoardo li a 50metri. Avevo molto gas in salita, sentivo che potevo riprenderli quando volevo. Li tenevo a poca distanza, non volevo andare fuori giri. Sono rimasto in quella posizione per un giro, poi ho iniziato a fare a sportellate con altri biker. Più botte prendevo più perdevo posizioni, fino al momento in cui mi sono trovato fuori traettoria in mezzo alla ghiaia. Ho messo giù il piede e li è finito tutto. Lo sforzo per tornare sotto ed uscire dalla ghiaia l'ho pagato a caro prezzo. Ho iniziato a girare piano e le gambe non erano più reattive come prima. Ho finito i miei giri che rimanevano senza sforzare tanto. Comunque fino a quando non ho iniziato a sportellare gli altri posso dire che ero competitivo, tra Matteo e Edoardo ci stavo anch'io. Una cosa mi manca, la cattiveria che in queste tipo di gare bisogna averne tanta. Si intende la cattiveria nel senso di convinzione, l'essere li con la testa a 10 metri dalla tua ruota e non più in là. Quando inizio a guardare a 100 metri quello che mi sta davanti, perdo di vista quello che ho sotto il naso. Qui si conclude la mia stagione agonistica e penso anche quella di molti altri biker. Adesso inizia l'autunno, la stagione delle piogge e del freddo, della poca viglia di uscire in bici e delle serate passate davanti alla tv. In qualche maniera mi terrò in forma. Si conclude con una prestazione che non sono riuscito a classificare, non ho visto la classifica finale. Ma domenica c'è l'attesissima cronoscalata....

sabato 15 ottobre 2011

E DOMANI SI VA A VALEGGIO

Penso che sia l'ultima gara dell'anno, mi sono iscritto giovedì. Il team Hellas sarà presente con 4 biker: io, Edoardo, Luca S, Matteo. I soliti ciapà ben, ma stavolta li staccherò tutti e quattro già dall'inizio; si si son cattivo e anche domani sarò ancora cattivo grrrrrr, se vede i denti no?
Non si accorgeranno nemmeno quando li sorpasserò, sentiranno solo lo spostamneto d'aria, tanto che penseranno ad un temporale.
A parte gli scherzi vedendo la scarsa presenza di biker nella mia categoria, spero di entrare nei primi 10, visto che di solito siamo in 13, domenica senza tanto faticare mi mancava 50 secondi dal decimo, vedremo ciaooooooo

venerdì 14 ottobre 2011

NUOVO EVENTO

Ieri sera alla solita riunione del giovedì, forse suggerita dai miei post dove cronometro la salita della cabina di Cazzano, è nata l'idea della CRONOSCALATA DELLA CABINA. La data è ancora da stabilire ma al 90% sarà domenica 23 ottobre verso le 10 del mattino. Si sono stabilite le modalità, le regole e qualche dettaglio soprattutto sul dopo cronometro. Ci sarà un team di professionisti a cronometrare la prestazione; la tds? no non così importante, a turno con l'orologio al polso ci cronometreremo. Ai tornanti saranno presenti dei punti di controllo per verificare la correttezza dei partecipanti; evitare che qualcuno tagli il percorso o prenda qualche scorciatoia. Ristoro: portatevi qualcosa da mangiare, oppure ci sono dei bar a Cazzano.
Per quanto riguarda le ammiraglie, attenzione a non intralciare l'azione dei ciclisti, il traffico sarà aperto e se vi fate male, mò son azz vostri. La partecipazione è aperta a tutti, la manifestazione è valida per indossare la maglia di campione sociale Hellas Monteforte ciclobike: il vincitore indosserà per tutto il 2012 ad ogni manifestazione ciclistica e non, la mascotte della Divinus, l'aquilotto Paolina. Obbligatorio indossarla anche con 40gradi. Oltre alla maglia, al vincitore andrà un pandoro Melegatti 2009 (ormai el sa da polistirolo) e una bottiglia PER il vino (il vino lo deve mettere il vincitore, non posso fare tutto io, ci metto il pandoro). Vi aspettiamo numerosi. Altri dettagli verranno pubblicati su questo blog o su Hellasmonteforte ciclobike. DIMENTICAVO, FORSE ANDRà A SCAPITO DELL'EVENTO, MA AL TERMINE CI SARANNO CONTROLLI SEVERI ANTIDOPING A SORTEGGIO, A CURA DELLA F.I.P. ( federazione italiana pusher, a questi non servono analisi, vanno a naso e sono infallibili, non sono ammesse controanalisi)
Intanto sono iniziate le scommesse su chi avrà la meglio tra il presidente e il pirata di Monteforte. Non è importante chi indosserà la maglia, quello è già scontato e sarà placcato d'oro, ogni riferimento a persone è puro casuale, era Dario?
Il presidente è alla ricerca di rivincita dopo la sconfitta subita sullo Stelvio, tra l'altro non senza polemiche per il comportamento antisportivo da parte del pirata. Non c'è altro che la cronoscalata dove decretare il migliore tra i due. Il pirata viene da un periodo un pò turbolento causa malanni fisici, ma la voglia di conferma può galvanizzare il forte atleta; il presidente da questa sfida può trovare la motivazione giusta per la rivincita.
Il presidente, più passista del pirata può trovare delle difficoltà sulle salite, ma la poca pendenza e la brevità dell'ascesa gli permette di salire potentemente, con il 53, suo punto di forza. Il pirata è più scalatore.... (a chiocciola) più adatto a salite lunghe dove può far girare agilmente le gambe e le ciaccole; ma i continui tornanti di questa salita gli possono ricordare lo Stelvio e far uscire dal cilindro una mega prestazione.
Si prospetta una sfida infuocata, alla Rocky contro Ivan Drago:'' TI SPIEZZO IN DUE'' questo lo dirà chi avrà la meglio tra i due.

martedì 11 ottobre 2011

NUOVO PERSONALE 08:56:02

Ieri lunedì 10 ottobre 2011 segnalo che sulla salita della cabina, classica cronoscalata del Mante, ho siglato il mio nuovo record personale 8:56:02.
Il precedente era di 9:06:72, ieri sono sceso sotto i 9 minuti, più di un minuto dalla definizione di mezza pippa. Giornata fresca, alle due e mezza sono partito con la mia bdc, direzione sarmazza, con l'idea di salire i monti di Lonigo. Poi un lampo di genio, visto che mi sentivo bene, non ero stanco, la temperatura era ideale per siglare un nuovo record personale. A Sorio giro verso Terrossa e Roncà e per scaldarmi per benino ed arrivare alla cabina bello carburato decido di salire a Castelcerino da Montecchia. Prima ancora affronto la strada della Germania a Roncà di gran gamba. Tre rampette che mi coonsentono di far andare in temperatura le gambe. Anche sulla salita che sale a Castelcerino non mi sono risparmiato. Sceso a Costeggiola sono sulla provinciale per Cazzano, qui rallento per recuperare un pò e alla svolta alla cabina faccio scattare il cronometro appena dopo il segnale bianco e nero al lato della strada. Parto agile per sgranare vari denti durante l'ascesa. Ai meno 1,5km ero a 5 minuti e qualcosa, gli ultimi 1500 metri ho sputato l'anima e ho chiuso nel tempo sopra segnalato. Ho perso negli ultimi 300metri, dove ho sbagliato inserimento nel tornante e di conseguenza il ritmo è calato. Un risultato per me soddisfacente, dove il mio orgoglio si è tirato un pò su dopo la prestazione di del giorno prima

MEDIO FONDO BENINI: CHE SPETTACOLO

Solo questa parola continuava a rimbombarmi domenica in gara. ''Spettacolo'', ogni passaggio un pò particolare in sottovoce mi dicevo che spettacolo. A volte facevo anche il rumore della moto, wram wram. Il percorso vedeva in dettaglio una salita iniziale di 6km in asfalto, poi iniziava una serie di singletrack tra i boschi, alternati ogni tanto da passaggi tra vegetazione aspra. Bello bello e ancora bello, domenica quando sono andato a letto, chiudendo gli occhi mi vedevo ancora i sentieri stretti che correvano sotto le mie ruote.
Il team Hellas era presente con 4 componenti: Luca, Edoardo, Matteo e il Mante. Eccetto la mia, la prestazione del team è stata veramente onorevole. I tre li ho visti solo alla partenza e all'arrivo, ma dai racconti posso ricostruire la loro gara. Praticamente se la sono giocata alla pari. Erano sempre li, poi Luca ha allungato ma un errore di percorso gli ha fatto perdere qualche minuto, tagliando il traguardo in 1ora e 34 che gli vale la 9 posizione di categoria, Matteo e Edoardo sono stati sempre li l'uno accanto all'altro, prima tira uno poi l'altro, alla fine arriveranno in 1ora e 35, che vale il 12 e 13 posto, una manciata di secondi non hanno permesso loro di andare a premio. Questa è solo sfiga, niente di più.
E io? Beh c'è da dire che le gambe stanno bene, ma non ci vogliono solo quelle. Mancava la zucca, anzi diciamo che l'embolo agonistico era ancora a letto. Sabato l'avevo detto, che il mio spirito agonistico era in naftalina. Poi c'è da dire che come ogni persona, almeno penso, ho dei rituali da fare al mattino, specialmente le mattinate pre-gara. Quando il rituale non viene rispettato mentalmente può compromettere la prestazione. Quando la sveglia è suonata ho fatto la solita colazione a base di caffè al ginseng e panino alla marmellata. Questo è il processo nutritivo, poi c'è il processo di ''allegerimento'' del fisico che non descrivo. Il secondo processo non è stato messo in pratica nemmeno quando sono arrivato sul posto della gara. Ho corso con una zavorra, ahahahahah.
Ma questa non è una scusa degna per giustificare la mia gara. Nei primi 6km di salita su asfalto, ho pedalato da escursionista, osservavo il paesaggio, gli altri che mi passavano ed erano proprio tanti. Le gambe mi dicevano:- dai che pedalemo- ma la mia testa:-No aspetta che si svegli l'embolo- A momenti mi addormentavo sul manubrio della bici. Finita la salita si entrava nel bosco ma nemmeno li tra quei singletrack che invitavano un aumento ho cambiato passo. In discesa si mi sono stupito di alcuni miei passaggi; se fossi stato solo e mi avessi trovato di fronte quei passaggi tecnici, sarei sceso dalla bici. Domenica invece li ho fatti tutti sui pedali, anzi in alcune situazioni ho pure guadagnato qualche posizione. Non so da dove escano quelle manovre ancora oggi ci penso e mi chiedo come ho fatto. Forse ha ragione Edoardo quando dice che in gara è tutto più facile.
A 5km dall'arrivo sento un odore di naftalina, è l'embolo che si è svegliato e mi dice: sà dito pedalemo?- Le gambe:- l'era ora- Così su il 40 e fortuna ha voluto che mi trovassi assieme a 5 biker; così lancio loro sfida nella discesa cementata tengo il passo, poi in salita sgrano qualche dente e mi metto in coda al secondo, in una piccola discesa il gruppo si ricompatta e a 1 km dall'arrivo parto di potenza e taglio il traguardo per primo. Una piccola soddisfazione, in una giornata non proprio agonistica, ma che mi ha visto pedalare in un percorso spettacolare. Al traguardo arrivo che non sono nemmeno stanco, anzi ho l'embolo che è ancora li che rimbalza in testa e che vuole ancora ingaggiare battaglia, perfino in macchina al ritorno mi ha visto ingaggiare sfida con un'altra auto in porcillana. Non sono normale certe volte.

sabato 8 ottobre 2011

ULTIM'ORA

Domani alla granfondo Benini l'ultima gara della stagione parteciperà anche il Mante. Nell'ultima conferenza stampa tenutasi presso l'auditorium della casa di riposo di Monteforte il forte ciclista montefortiano ha espresso la sua intenzione essere presente alla classicissima di fine stagione. Ecco le sue testuali parole: Nelle ultime settimane non sono stato presente a nessuna gara, cause di forza maggiore mi hanno impedito di correre l'xc di Montorio, la quale consideravo l'ultima mia gara di stagione; non volevo concludere l'anno con la trista prestazione di Baone, in cui mi sono ritirato per problemi meccanici. Oramai l'embolo agonistico l'avevo già messo in naftalina, ma su consiglio del mio ds e su richiesta di alcuni compagni di squadra ho deciso di partecipare alla Benini. Fisicamente sto bene, non posso avere la concentrazione e la determinazione '' per vincere la gara'', ma l'importante per me è riuscire a portarla a termine. Questo è tutto.
Il pubblico presente alla conferenza stampa

venerdì 7 ottobre 2011

ALLA RICERCA.....

Il giovedì è il mio secondo giorno della settimana che dedico al moto. Corsa a piedi, giro in bici o piscina queste sono le attività che faccio di solito. Ieri è toccata la corsa a piedi. Un'ora tra le vie illuminate del paese, percorse sempre in scioltezza. Nessuno velleità di confronto con tempi, battiti o altro. Un'ora di discreta fatica, senza mai andare in affanno.
Sembrerà strano ma ho notato che, da quando corro a piedi una o due volte la settimana, nel giro in bici domenicale la pedalata è più reattiva ed efficace. Un mio amico una volta mi ha detto che è normale perchè non si usano gli stessi muscoli, così quando corro la muscolatura che uso per andare in bici riposa. Avrà forse ragione? Alla fine uso sempre le gambe o sbaglio?
Per domenica non saprei cosa fare, una parte della squadra è impegnata nell'organizzazione delle finali di Coppa Veneto, altri andranno alla Benini, io è da tempo che ho una traccia da provare sui monte Calvarina. Questa domenica sarebbe ideale, andrei in solitudine e in caso mi perdessi le uniche imprecazioni che sentirei sarebbero le mie. L'unico problema sarebbe che oggi ha piovuto, il terreno di quelle zone è molto argilloso, peggio dei nostri monti e rischierei di fare metà giro a piedi. Vedrò domani sera, magari mi gira e vado alla Benini, non ho molta voglia ma non si sa mai

martedì 4 ottobre 2011

PAROLA D'ORDINE: BASTA RAMPEGAR

Ieri dopo aver fatto la spesa e le solite commissioni del lunedì, avanzavo un paio d'ore di luce, così mi sono cambiato e sono salito in bdc. Mentre scendevo le scale, sentivo dei bisbiglii salire dal basso. Mi sono preoccupato, pensavo di essere diventato un sensitivo, o peggio che mi sia svarionato il cervello. Invece erano le gambe, si le mie parlano e dicevano: GUAI A TI SE TE FE NA SALITA, BASTA RAMPEGAR, BASTAAAAAA!
In effetti avevano ragione, anche se la mia teoria che '' non è un giro in bici se non c'è salita'' a sforzo mi sono trattenuto anche dal salire un cavalcavia. Giro mega piatto, anzi il dislivello era meno 10. E' stato bandito anche il 50, solo 34 al massimo mi era concesso il 12 dietro. Quando le gambe comandano c'è poco da fare, anche i battiti non sono mai saliti sopra i 130. Scarico, scarico e ancora scarico. Ho visto i paesi di Montebello, Lonigo, Santo Stefano, Arcole e casa mia. Niente da notificare, eccetto le macchine che ti fanno il pelo, davvero simpatiche, una cosa ho notato si sono accorciate le giornate forse? uffi

DECIMA DIVINUS BIKE: NASCE IL MARATHON

Per celebrare l'anniversario della decima Divinus bike il team Hellas Monteforte doveva trovare qualcosa di nuovo e particolare. L'anno scorso come colonna sonora c'era la nona sinfonia di Beethoven. Quest'anno non siamo riusciti a trovare nessuna sinfonia perchè nessuno dei più grandi musicisti è riuscito a comporne una decima, causa decesso. Toccandoci i frutti di stagione (i marroni), ci siamo girati verso qualcosa di completamente diverso: IL PERCORSO MARATHON.
La settimana scorsa l'abbiamo assaggiato, domenica questa, appena passata, è stata la vera prova. Domenica il passo era diverso, molto più blando con parecchie soste, questa domenica l'impegno è stato molto più andante. Poche soste, ritmo sostenuto ma non troppo. Eravamo in 5 in piazza alle 08:00. Il Mante, Gian, Andrea, Matteo e Fabio. Il percorso è quello descritto la settimana scorsa, Fittà, Monte Cimo,Monte Belloca,Rancani, Monte sopra i Rancani,croce del vento, capitello di S.Anna, Monte Garzon, Castello Illasi, Bocca Scalucce, Cazzano, Castelcerino, Pigno e Monteforte. Chilometri totali 60 dislivello 1650mt. Il percorso se resta così è bello, paesaggistico, scorrevole e non troppo tecnico. Qualche modifica ci sarà, bisognerebbe andare provare qualche strada che abbiamo incrociato. Di sicuro penso che passerà molto tempo prima di rifarlo completamente, ormai me lo sogno anche di notte. Domenica come dicevo prima, il ritmo era di quelli giusti. L'andatura per la maggior parte l'ha fatta Matteo, soprattutto nella prima metà ho cercato di tenere il suo passo, dietro il Gian e Fabio, non molto lontani e un pò più staccato Andrea che è incappato in una giornata negativa, ammesso da lui stesso che la settimana di vendemmia è stata devastante. Da parte mia segnalo parecchie penalità, ho messo spesso il piede a terra in salita, la ruota dietro scivolava, forse era troppo gonfia e cercavo di salire troppo duro. Avevo un sonno bestiale gli occhi me li sentivo gonfi e durante il giro sentivo i brividi di febbre che nonostante tutto non avevo. Ho continuato a menare lo stesso, stavo bene, la gamba c'era e c'è ancora, vedo che sono ancora vivo. Il gruppo è stato quasi sempre compatto eccetto qualche sparata sulle salite. La parte centrale è una discesa scorrevole, interrotta da qualche strappo, come alla croce del vento dove ho scoperto che se si scende ai 60km/h, sulla rampa che troviamo di fronte bastano pochi colpi di pedale per superarla. Gli ultimi 10km ho cercato di nuovo e inutilmente di tenere il passo di Matteo. La salita del cimitero di Cazzano sono partito in fondo, avevo ripreso tutti ma sono scivolato sui tornanti nel boschetto e ho perso Matteo. Sul tratto successivo ho ingranato il 40 ma ormai era già avanti.
Dopo averlo fatto due volte posso dare qualche impressione personale; è bello scorrevole, a mio parere manca un pò di altimetria per renderlo più competitivo. Nella prima parte, quando la gamba è ancora fresca, inserirei un 150 mt in più di pendenza; non è tanto tecnico e questo per un marathon è un pregio. Se si inserisce tratti tecnici in discesa si rischia di farsi male causa la poca luicidità del corridore. Il paesaggio è da cartolina, si passa da vigneti a sentieri boscosi, a prati verdi che si aprono sulla punta delle colline. Se la stagione lo permette si possono incontrare sulla Belloca e ai Rancani le mucche marroni. Non dimentichiamoci che ci sarà anche il percorso classic, mentre il corto di 20km sarà tolto. Per il momento è tutto e penso che sia abbastanza. ciao