Per celebrare l'anniversario della decima Divinus bike il team Hellas Monteforte doveva trovare qualcosa di nuovo e particolare. L'anno scorso come colonna sonora c'era la nona sinfonia di Beethoven. Quest'anno non siamo riusciti a trovare nessuna sinfonia perchè nessuno dei più grandi musicisti è riuscito a comporne una decima, causa decesso. Toccandoci i frutti di stagione (i marroni), ci siamo girati verso qualcosa di completamente diverso: IL PERCORSO MARATHON.
La settimana scorsa l'abbiamo assaggiato, domenica questa, appena passata, è stata la vera prova. Domenica il passo era diverso, molto più blando con parecchie soste, questa domenica l'impegno è stato molto più andante. Poche soste, ritmo sostenuto ma non troppo. Eravamo in 5 in piazza alle 08:00. Il Mante, Gian, Andrea, Matteo e Fabio. Il percorso è quello descritto la settimana scorsa, Fittà, Monte Cimo,Monte Belloca,Rancani, Monte sopra i Rancani,croce del vento, capitello di S.Anna, Monte Garzon, Castello Illasi, Bocca Scalucce, Cazzano, Castelcerino, Pigno e Monteforte. Chilometri totali 60 dislivello 1650mt. Il percorso se resta così è bello, paesaggistico, scorrevole e non troppo tecnico. Qualche modifica ci sarà, bisognerebbe andare provare qualche strada che abbiamo incrociato. Di sicuro penso che passerà molto tempo prima di rifarlo completamente, ormai me lo sogno anche di notte. Domenica come dicevo prima, il ritmo era di quelli giusti. L'andatura per la maggior parte l'ha fatta Matteo, soprattutto nella prima metà ho cercato di tenere il suo passo, dietro il Gian e Fabio, non molto lontani e un pò più staccato Andrea che è incappato in una giornata negativa, ammesso da lui stesso che la settimana di vendemmia è stata devastante. Da parte mia segnalo parecchie penalità, ho messo spesso il piede a terra in salita, la ruota dietro scivolava, forse era troppo gonfia e cercavo di salire troppo duro. Avevo un sonno bestiale gli occhi me li sentivo gonfi e durante il giro sentivo i brividi di febbre che nonostante tutto non avevo. Ho continuato a menare lo stesso, stavo bene, la gamba c'era e c'è ancora, vedo che sono ancora vivo. Il gruppo è stato quasi sempre compatto eccetto qualche sparata sulle salite. La parte centrale è una discesa scorrevole, interrotta da qualche strappo, come alla croce del vento dove ho scoperto che se si scende ai 60km/h, sulla rampa che troviamo di fronte bastano pochi colpi di pedale per superarla. Gli ultimi 10km ho cercato di nuovo e inutilmente di tenere il passo di Matteo. La salita del cimitero di Cazzano sono partito in fondo, avevo ripreso tutti ma sono scivolato sui tornanti nel boschetto e ho perso Matteo. Sul tratto successivo ho ingranato il 40 ma ormai era già avanti.
Dopo averlo fatto due volte posso dare qualche impressione personale; è bello scorrevole, a mio parere manca un pò di altimetria per renderlo più competitivo. Nella prima parte, quando la gamba è ancora fresca, inserirei un 150 mt in più di pendenza; non è tanto tecnico e questo per un marathon è un pregio. Se si inserisce tratti tecnici in discesa si rischia di farsi male causa la poca luicidità del corridore. Il paesaggio è da cartolina, si passa da vigneti a sentieri boscosi, a prati verdi che si aprono sulla punta delle colline. Se la stagione lo permette si possono incontrare sulla Belloca e ai Rancani le mucche marroni. Non dimentichiamoci che ci sarà anche il percorso classic, mentre il corto di 20km sarà tolto. Per il momento è tutto e penso che sia abbastanza. ciao
Nessun commento:
Posta un commento
E TE COSA NE DICI?