martedì 28 ottobre 2014

10MIGLIA DI SANGIOVANNI LUPATOTO

10 miglia sono 16,090km, e non sono facili, per me. Quanta fatica. 
Partiamo dall'inizio, 380 i partecipanti, mi guardo attorno sono uno dei più giovani, tanta presenza femminile e questo ne da lustro, anche agli occhi. Parto dietro per fare la mia gara in rimonta, quando mi sentirò forte partirò davanti, ma per adesso mi sta bene dietro. Giornata fresca, ho postumi di un naso colante, un piede che ogni tanto mi parte l'indolenzimento,una settimana in cui i piccoli mi hanno fatto dormire gran poco, ma non ci faccio caso, allo sparo sono li che faccio partire l'embolo. Buuum subito tengo i 4minuti al km, mi sembra un pò veloce ma lo tengo bene, anzi sento che posso andare più forte. Cerco così di tenermi le briglie, ma a fatica. La mia corsa è tutta in rimonta, nessuno mi ha mai passato. Ho notato un particolare: dietro ad ogni concorrente femminile si forma un gruppetto di maschietti. Forse sfruttano la scia? Mah, sembrano tutti fissare un punto fisso, forse sono presi dall'ansia di prestazione, sembra che il punto fisso siano proprio le chiappe della concorrente davanti ( chiappe da prestazione?) E io? da bravo padre di famiglia e da marito puro e casto, accosto lo sguardo da un'altra parte, certo che quei pantoloncini da runner li lasciano tutto al caso.......
Via lascio le chiappe di tutti e volo si proprio volo, mi sento i pattini ai piedi e questa sensazione rimane fino agli 8km. Qui non tanto le gambe, ma la testa inizia a fare strani pensieri, mi rimbombano domande tipo riuscirò a tenere i 4 fino alla fine? sono stanco? ho bevuto abbastanza? La forza che mi spinge a continuare è che li davanti ci sono 4 maglie della mia squadra e l'obbiettivo è andare a prenderli. Così spingo e spingo e inizio a riprenderli, prima due e poi gli altri due, fino a quando ai meno due lo sforzo e la stanchezza li sento tutti. Non mollo sono solo 2000 metri, infiniti. Siamo un gruppeto di 7 runner che si accodano a me, ora il ritmo è calato sono sui 4 e 10, all'ultimo km parto in progressione, sgrano il gruppo, qualcuno tiene il passo, ma sento proprio che sono partito troppo presto. Ai 300 mt scoppio, e mi passano, ma l'orgoglio mi dice forza, non mollare così raschio il fondo del barile e riparto. Anche loro sono cotti, ma io ne ho di più,fino sul traguardo li ripasso e taglio il finish lasciando dietro quelli sulla foto. Finito, mi sento morire, mi sale la nausea, mi manca il respiro, voglio sdraiarmi, ho freddo, ma dopo un pò recupero un aspetto da essere umano. Bella gara chiusa in 1 ora 6minuti e 15 secondi. Sono contento, non ho migliorato il passo dell'ultima gara, ma ho scoperto che riesco a tenere il ritmo per più di un'ora. Questo è un ottimo presupposto per una bella mezza di Riva che sarà il prossimo 9 novembre. Poi da li un pò di riposo dalla corsa. In classifica riesco a strappare un 73esimo assoluto e un 14esimo di categoria, da notare che tra i primi 5, ci sono 4 M1, la mia catregoria.

martedì 14 ottobre 2014

IN PREVISIONE DI....

Raccontare di ''cose di corsa'' non è alquanto entusiasmante come parlare di ciclismo. Infatti i racconti delle tappe su due ruote rimangono molto più impressi che una storia di maratona. Poco importa. La settimana scorsa mi sono sciroppati i soliti 3 allenamenti più la domenica- Lunedì un lento di 50minuti più allunghi da 100mt finale. Mercoledì 8x1000 corsi alla sera nel collaudato circuito alle Chiarelle. Un giro di 700mt, ma con il gps trovare un mille è cosa semplice. Venerdì 12x 400 per lo sviluppo della velocità. Ovviamente prima di ogni seduta ci sono i soliti 20minuti di riscaldamento. Domenica volevo provare la tempo run, cioè correre dopo un bel riscaldamento 2x5km al ritmo di una 10km. Ma la voglia di salire e di fare un lungo collinare ha prevalso, anche perchè per una tempo run ci vuole un percorso pianeggiante e sinceramente Sarmazza mi ha stremato i maroni. Bella quanto vuoi ma orami conosco quanti piloni della luce ci sono. Così sono salito a Fittà dalla tenda, a Costalunga e discesa verso il Froscarino e via verso casa. Noto sempre più che le salite non sono il mio forte, in piano spingo bene, ma la salita specie se lunga e con pendenze variabili mi fa soffrire. Comunque porto a casa un 18km. Ieri sotto una pioggia battente 10 mille corsi tra i 4 minuti e i 3:45, come il solito. Domani 10 x 400 e venerdì un lento di 50 minuti. Tutti questi lavori per cosa? Per la 10 miglia di San Giovanni Lupatoto e la mezza di Riva del Garda. Tenere i 4 minuti per oltre un'ora ho visto che è alla mia portata, ma i 21 vedremo. Non guardo la classifica, sono un M1 e li c'è nè di gente che va, ma ho nel mirino alcuni compagni di squadra che sono alla mia portata, vedremo.....

martedì 7 ottobre 2014

RIECCO CI SONO.....

Dopo due mesi in cui avevo perso l'ispirazione sono tornato. L'ispirazione è cosa da dilettanti e io lo sono. Cos'è successo? Niente di particolarmente grave, ho avuto uno sfogo di allergia da contatto da essere definito dal dermatologo '' una mezza ustione'' . Che fossi allergico a qualcosa che toccavo lo sapevo da molto tempo. Infatti ogni volta che toccavo qualcosa di gomma o plastica la parte delle mani presa in causa dopo qualche ora aveva uno sfogo, ma non era niente di particolare, me la cavavo con una crema che avevo in casa. Questa volta non è stata così. Due mesi fa dovevo sostituire il tubless e latticizarlo. Non riuscivo a far tallonare la ruota, così insisti per ore e ore a maneggiare il tubbless( fatto di gomma) e il lattice. Alla fine esausto ci ho rinunciato. La notte seguente come quelle successive mi son svegliato con le mani in fiamme e piene di vescicole che davano un prurito tremendo. Dalle mani è passato ai piedi e qui non mi davo alcuna spiegazione,I piedi erano peggio delle mani, pieni di vescicole grosse come i pallini dell'imballaggio, uno schifo unico, camminando le vescicole si rompevano e si sentiva proprio il rumore viscido. Anche le ginocchia e i gomiti avevano iniziato e presentare la stessa situazione. Intanto ad inizio luglio avevo prenotato una visita dal dermatologo dato che nessun tipo di crema o unguento nemmeno quello ordinato dal medico di base mi dava sollievo. La visita mi è stata fissata al 5 agosto, nel frattempo sono andato al mare, li la situazione è migliorata grazie all'acqua salata. Correre a piedi mi dava fastidio, ho smesso per tre settimane perchè i piedi erano troppo gonfi per entrare nelle scarpe. Ho fatto pure una cappatina al pronto soccorso, ma sono stato liquidato con '' fatti impacchi con amuchina''. Arriva il 5 agosto data tanto sospirata e li il dermatologo si spaventa e mi dice che è sicuramente dermatite da contatto, prenota il test e mi da una terapia: guanti in nitrile, solette in sughero, schiuma prottettiva, alla sera crema clobesol + ato derma po zinc, mentre per sfiammare per dieci giorni al mattino una pastiglia di deltacortene. Già dopo tre giorni riesco e muovere mani e piedi senza sentire male. Il test con i cerotti l'ho fatto a metà settembre e il risultato è positivo a: Amoxicilina, getamicina, resine per plastica, resine per gomma, disperso blu, parafendilenniamina e nikel.
Alla nuova situazione ho imparato a conviverci e la terapia ha vuto i suoi notevoli miglioramenti. Logico l'allergia a questi materiali ci sarà per sempre, ma per adesso non mi da più che un leggere fastidio. Sono tornato a correre e ho anche fatto qualche gara come l'enonotturna di Soave dove non ho sfigurato, ma poteva andare meglio. Sono arrivato 65esimo assoluto e decimo di categoria. Soffro le salite dure come la scalinata del castello. Poche settimane fa ho corso come frazionista in pista nella 24ore di San Giovanni Lupatoto concludendo a mio parere con un ottimo 14km e 800metri. Prossimo appuntamento la 10 miglia sempre a San Giovanni Lupatoto e la mezza di Riva del Garda. Mi sento in forma spero che il momento continui.