Solitamente chi scrive qualcosa riguardo al doping presenta un argomento molto dettagliato, praticamente si sente preparato in materia. Io lo affronto da ignorante, da padre e da appassionato di sport. Noemi la mia piccola questo fine settimana aveva un potente raffreddore che nel giro di 24 ore si è trasformato in una bella bronchitina. Il pediatra sabato dopo averla visitata, le ha prescritto un antibiotico per la tosse e dei farmaci, penso cortisonici per inalazioni con aereosol e uno da sciogliere in acqua. Vabbè riguardo l'antibiotico non mi sono stupito, ma sono rimasto sbalordito sugli altri farmaci, in maniera che ancora adesso non riesco ben definire. I farmaci in questione sono Bentelan, Breva e Cleneal. Su tutte le scatole è stampato e ben visibile la scritta barrata in rosso DOPING.
Quando sentivo parlare di farmaci dopanti attraverso la tv, mi sembrava un mondo lontano e difficile che si avvicinasse alla mia vita. Adesso è in casa mia, sulla mensola assieme a tutti gli altri farmaci. Sono stupito, non per quello che il pediatra le ha prescritto, ne aveva bisogno per guarire, ma per quanto facile è reperire certe sostanze. La loro efficacia non la metto in dubbio, anzi se in 2 giorni la bimba è passata da un intasamento come un lavandino otturato a respirare quasi normalmente, immaginiamo cosa possono fare su un adulto non ammalato. Bentelan, salbutamolo e Cleneal sono tutti bronco-dilatatori, aumentano il volume dei bronchioli, in poche parole aumentano la capacità respiratoria. Nella mia ignoranza ho tirato 2 somme, se butto dentro più ossigeno, il mio corpo ha più benzina, il cuore in teoria dovrebbe viaggiare a ritmi più bassi nonostante affronti sforzi intensi. In questo modo ho più possibilità di aumentare ulteriormente il passo su salite dure o nei momenti di maggiore intensità agonistica. Una volta avevo un motorino, un cinquantino; come la maggior parte degli adolescenti, ho modificato qualche componente, ho cambiato il pignone per avere un passo più lungo e il carburatore, il famoso 19, contro il 14, penso che i numeri si riferiscano alle dimensioni. Il motorino viaggiava i primi tempi come un caccia, raggiungeva in rettilineo anche i 120 orari. Con il passare del tempo non so per quale motivo iniziò ad ingolfarsi, da ignorante sono andato dal meccanico e mi ha detto che appunto s'ingolfava. Cioè?, Gli ho chiesto. Praticamente con il carburatore più grosso, entrava troppa benzina nel motore, nel cilindro, il pistone non aveva la forza di muoversi, di creare energia. Questo è il paragone che subito mi è venuto in mente, il motore è il mio cuore e il carburatore i miei polmoni. La marmitta allora cos'è? ahahahah, non so.
Ho letto anche le controindicazioni e hanno a grandi linee confermato il mio paragone, aggiungendo altre rogne da pelledoca. Ho pensato allora che è meglio che continui a sniffare la mia acqua di Sirmione per liberarmi il naso, la cui unica controindicazione è un pò di dissenteria dovuta allo zolfo.
Un'altra domanda però mi balena per la testa. Da ignorante suppongo che se nel ciclismo professionistico il doping stia lentamente svanendo, portando il livello degli atleti vicino al'umano, ma tra gli amatori? Se è così facile trovare doping, quanto ne gira? Ci sono amatori che lavorano e si allenano, teoricamente dovrebbero essere più affaticati sia mentalmente che fisicamente di un prof che si allena solo, o almeno lavora ma il suo obbiettivo è lo sport. Teoricamente l'amatore dovrebbe avere anche una famiglia con dei figli, che secondo il mio modesto parere dovrebbe essere la priorità. Quindi riassumendo ho creato una piramide dell'amatore con sulla punta la famiglia, seguita dal lavoro e infine l'allenamento. Teoricamente quest'ultimo dovrebbe essere l'elemento più trascurato. Ci sono casi e casi, ognuno ha le sue priorità e suoi aspetti familiari a me sconosciuti, ma trovare qualche amatore tra i primi 10 arrivati in una granfondo con degli elite, la cosa mi puzza un pò. Prima di questi giorni, alla domanda che mi ponevo: Ma come falo con laoro e fameia, a nar così forte? Mi rispondevo: Avrà un lavoro da statale, con 6 ore e il resto della giornata libera per allenarsi, avrà una moglie muta e accomodante ( non che la mia rompa anzi se tante volte rinuncio ad andare in bici è più per la mia responsabilità che per le sue lamentele, se volessi fare 4 allenamenti settimanali non avrebbe nessuna obbiezione), avrà dei figli già grandi. Adesso dopo la mia piccola esperienza un'altra risposta mi balena nel cervello,'' Si allenerà più di me, avrà una situazione familiare più favorevole per le uscite in bici, non avrà genitori e suoceri che non lo obbligano e nemmeno lo mettono nei doveri essere presente a pranzi e cene di ogni cagata di cane, avrà un lavoro meno impegnativo del mio...... ma qualche sniffatina di cleanel e salbutamolo la farà..........'' Che sia vero? Mah e per averli la spesa non è poi così esagerata, bastano 10euri con prescrizione medica.
Quando sentivo parlare di farmaci dopanti attraverso la tv, mi sembrava un mondo lontano e difficile che si avvicinasse alla mia vita. Adesso è in casa mia, sulla mensola assieme a tutti gli altri farmaci. Sono stupito, non per quello che il pediatra le ha prescritto, ne aveva bisogno per guarire, ma per quanto facile è reperire certe sostanze. La loro efficacia non la metto in dubbio, anzi se in 2 giorni la bimba è passata da un intasamento come un lavandino otturato a respirare quasi normalmente, immaginiamo cosa possono fare su un adulto non ammalato. Bentelan, salbutamolo e Cleneal sono tutti bronco-dilatatori, aumentano il volume dei bronchioli, in poche parole aumentano la capacità respiratoria. Nella mia ignoranza ho tirato 2 somme, se butto dentro più ossigeno, il mio corpo ha più benzina, il cuore in teoria dovrebbe viaggiare a ritmi più bassi nonostante affronti sforzi intensi. In questo modo ho più possibilità di aumentare ulteriormente il passo su salite dure o nei momenti di maggiore intensità agonistica. Una volta avevo un motorino, un cinquantino; come la maggior parte degli adolescenti, ho modificato qualche componente, ho cambiato il pignone per avere un passo più lungo e il carburatore, il famoso 19, contro il 14, penso che i numeri si riferiscano alle dimensioni. Il motorino viaggiava i primi tempi come un caccia, raggiungeva in rettilineo anche i 120 orari. Con il passare del tempo non so per quale motivo iniziò ad ingolfarsi, da ignorante sono andato dal meccanico e mi ha detto che appunto s'ingolfava. Cioè?, Gli ho chiesto. Praticamente con il carburatore più grosso, entrava troppa benzina nel motore, nel cilindro, il pistone non aveva la forza di muoversi, di creare energia. Questo è il paragone che subito mi è venuto in mente, il motore è il mio cuore e il carburatore i miei polmoni. La marmitta allora cos'è? ahahahah, non so.
Ho letto anche le controindicazioni e hanno a grandi linee confermato il mio paragone, aggiungendo altre rogne da pelledoca. Ho pensato allora che è meglio che continui a sniffare la mia acqua di Sirmione per liberarmi il naso, la cui unica controindicazione è un pò di dissenteria dovuta allo zolfo.
Un'altra domanda però mi balena per la testa. Da ignorante suppongo che se nel ciclismo professionistico il doping stia lentamente svanendo, portando il livello degli atleti vicino al'umano, ma tra gli amatori? Se è così facile trovare doping, quanto ne gira? Ci sono amatori che lavorano e si allenano, teoricamente dovrebbero essere più affaticati sia mentalmente che fisicamente di un prof che si allena solo, o almeno lavora ma il suo obbiettivo è lo sport. Teoricamente l'amatore dovrebbe avere anche una famiglia con dei figli, che secondo il mio modesto parere dovrebbe essere la priorità. Quindi riassumendo ho creato una piramide dell'amatore con sulla punta la famiglia, seguita dal lavoro e infine l'allenamento. Teoricamente quest'ultimo dovrebbe essere l'elemento più trascurato. Ci sono casi e casi, ognuno ha le sue priorità e suoi aspetti familiari a me sconosciuti, ma trovare qualche amatore tra i primi 10 arrivati in una granfondo con degli elite, la cosa mi puzza un pò. Prima di questi giorni, alla domanda che mi ponevo: Ma come falo con laoro e fameia, a nar così forte? Mi rispondevo: Avrà un lavoro da statale, con 6 ore e il resto della giornata libera per allenarsi, avrà una moglie muta e accomodante ( non che la mia rompa anzi se tante volte rinuncio ad andare in bici è più per la mia responsabilità che per le sue lamentele, se volessi fare 4 allenamenti settimanali non avrebbe nessuna obbiezione), avrà dei figli già grandi. Adesso dopo la mia piccola esperienza un'altra risposta mi balena nel cervello,'' Si allenerà più di me, avrà una situazione familiare più favorevole per le uscite in bici, non avrà genitori e suoceri che non lo obbligano e nemmeno lo mettono nei doveri essere presente a pranzi e cene di ogni cagata di cane, avrà un lavoro meno impegnativo del mio...... ma qualche sniffatina di cleanel e salbutamolo la farà..........'' Che sia vero? Mah e per averli la spesa non è poi così esagerata, bastano 10euri con prescrizione medica.
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