Altra uscita in bdc quella di ieri. Alle nove in piazza siamo un bel numero anche stavolta. Luca S Gian, Andrea B, Luca M, Presidente, Matteo, Luca B, scrivente,Umberto,Nicola e Ileana. Appena svegliato mi sento parecchio ''barrufaldo''. Ho voglia di stuzzicare, di metterci un pò di pepe nella tappa. Il tema di giornata è la canottiera rosa conquistata dal Pirata e consegnatami da quest'ultimo vista la sua assenza. Più che canottiera è una ''fanela'' rosa, da tenere ben salda sulle mie spalle. La tappa come al solito si decide strada facendo, niente programmi, gps impostati, tutto improvvisato. Partiamo direzione Sangiovanni Ilarione. Dopo 10km di riscaldamento esce dal gruppo Luca M, fa l'andatura, aumenta il passo e il gruppo si sfila. Ne approfitto per una pausa pipì, ma calcolo male i tempi e più che una pausa è una sosta ai box, non finivo più. Il gruppo mi aspetta in piazza e saliamo al passo della Mona dall'altra salita quella che evita l'abitato di Castello. Parto in fondo al gruppo, davanti Andrea B fa la sua sparata per animare gli animi. Lo seguono i 3 Luca, il Gian e Umberto. Io come al solito sono li guardingo come una faina. Matteo resta indietro per scaldare le gambe. Non mi piace questa salita, come del resto nessuna salita di questa vallata mi piace. Parte Luca S, il Gian e io lo seguiamo, ma questo cambio di ritmo non fa bene alle mie gambe devono ancora andare in temperatura. Infatti nelle ultime rampe perdo terreno dai due battistrada. Al gpm aspettiamo che il gruppo si ricompatti e scendiamo verso Chiampo. Da qui ci dirigiamo verso Selva di Trissino, ma sinceramente non capisco se passiamo anche da Altissimo, questo per spiegare cosa accadrà dopo. Discesa a Chiampo, mangio una pastina è la colazione delle 10. Percorriamo per alcuni km la provinciale verso nord e al bivio per Selva giriamo su questa salita tosta. Subito si impenna, qualcuno impreca, si sente caproni e altre esclamazioni poco adatte da scrivere. E' una salita di 6-7km alterna tratti duri a tratti che spiana dove permette di recuperare. Subito Andrea B fa partire la bagarre e tutti lo seguono, mi stacco assieme al presidente, subito dopo Luca S, Matteo e il Gian allungano sfilando ancora di più il gruppo. Mi accorgo che li sto perdendo di vista, così l'embolo barrufaldo mi parte. Uno alla volta riprendo tutti quelli che mi stanno davanti, Nicola Ileana Luca B Umberto Andrea B Luca M. Mi resta solo il Gian e i due scooter di giornata, Matteo e Luca. Salgo regolare e agile. Continuo a ripetermi: varda che brao che son, tutti li ciapo. Riprendo il Gian lo supero, ma lui si mette a ruota, capisco che può essermi d'aiuto per riprendere i due fuggitivi. Stiamo salendo forte, respiro come una locomotiva, mancava gli sbuffi di fumo, sono li a 100metri, un piccolo allungo e li prendiamo, purtroppo se ne accorgono, innestano il turbo e chi li vede più? Al bivio per Altissimo ci fermiamo per capire le intenzioni del resto del gruppo, mentre gli altri due sono saliti non so su quale strada. Non vedendo i due davanti e avendo sentito che forse si va ad Altissimo, ci siamo fermati per evitare di fare salita in più,l'ha detto il dottore di evitare salite inutili.
Ricompattato il gruppo saliamo verso Selva di Trissino, questo tratto mi stimola ancora di più l'embolo. Infatti appena Andrea B e Luca S scattano, mi porto sotto i primi, dietro non mi accorgo che c'è anche Matteo. Non ci sono molte rampe, ma quelle poche che ci sono mi faccio sentire. Naturalmente non ne vinco manco una, però....
Scendiamo a Trissino parte il nostro treno tocchiamo i 45 e più, risucchiamo altri ciclisti che si accodano, chiedo loro se hanno pagato il biglietto, ma mi mandano a quel paese. Arriviamo a Tezze, parte una fuga a due Luca M e Luca B allungano, ricordandomi che ho la fanela rosa ordino, ad Umberto di andare a riprenderli, ma mi manda anche lui in quel posto, capisco che la squadra non lavora per me, così me li riprendo. Arriviamo alla rampa a Zermeghedo, di solito qui c'è sempre qualche sparata, mi faccio trovare tra i primi, infatti Andrea parte Luca S è alla pari dietro ci sono io, mi affianco ai due e cerco di superarli, ma Luca allunga e mi passa di una bici. Me gusta stuzziacare, gli animi sono agguerriti c'è un'altra rampa, a Sorio. Non sono il solo che l'ha pensata, infatti Andrea nel tratto di piano viaggia ai 50 orari, ma si tira dietro un treno di altri 4 tra i quali ci sono anch'io. A costo di sputare l'anima non mollo, sento la fatica della rampa di prima e l'alta andatura, ma se perdo questo treno non li vedo più.
Sono sotto i tre Andrea spara ma Luca risponde e lo passa assieme a Matteo dietro, io passo Andrea ma non riesco a riprendere i due. Comunque ero sempre li, non ho mollato. Mi divertono queste volatone, anche se non vinco mi piace istigare. In particolare ho capito che Luca S è uno che non piace arrivare dietro. Un altro che ha l'embolo agonistico come Edoardo. E' diverso dal mio embolo, il mio è l'embolo barrufaldo, quello che si butta nella mischia, ma se arriva secondo gli va bene lo stesso, anzi se lo fa andar bene.
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