L'xc di Montorio non mi ha visto come partecipante causa problemi di connessione adsl, non sono riuscito ad iscrivermi. Qualcuno mi ha rinfacciato che potevo chiamare; beh sinceramente iscrivermi ad una gara di mtb era l'ultimo dei miei problemi nelle giornate di giovedì e venerdì. Per spiegare meglio il mio problema basta dire che in negozio ho attivo il contratto con Vodafone partita iva. Nello stesso contratto ho compreso telefono fisso, cell, adsl. In quelle due giornate si era bloccato tutto e visto che il telefono è una parte un pò importante per la mia attività mi sono preoccupato che mi fosse riattivata la linea. Dopo una miriade di chiamate fatte all'operatore personale vodafone con il cell della moglie, sono riuscito a riavere la linea funzionante sabato mattina. Ormai era tardi per iscriversi alla gara e non mi sono nemmeno interessato per vedere se si poteva fare un'eccezione, visto che di solito il sabato lavoro.
Quindi domenica mi sono aggregato al team che usciva in mtb. Alle 07:30 davanti al monumento in piazza eravamo un bel numeretto di biker. Presenti Mante, Gian, Andrea B, Luca S, Pantano, Daniel alias Pedrosa, Luca B. Assenti Matteo e il presidente alle prese con la vendemmia, Luca M che è uscito in bdc con Dario oro, quest'ultimo esce solo in bdc, perchè gli da fastidio il vrumvrumvrum, sarebbe il rumore delle ruote grasse. Visto l'orario ho presunto che il giro sarà piuttosto lungo così mi sono fatto la scorta di panini con la marmellata. Fase iniziale che ci ha visto salire le solite nostre strade fino alla Fittà tutti in gruppo, un pò sfilacciato, ma eravamo abbastanza uniti. Abbiamo percorso le strade della divinus di quest'anno fino al capitello sopra Campiano. Il clima era piacevole, non era caldo, si stava bene. In pineta ci siamo riuniti, da qui siamo saliti sul monte Mirabello e non ci siamo risparmiati nemmeno la salita delle antenne, da segnalare fin qui che non ho avuto nessuna penalità mai messo il piede a terra, erano mesi che quei tratti smossi in salita non riuscivo a farli in sella e anche davanti a tutti. L'andatura fin qui l'ha fatta per la maggior parte del percorso Luca S, non era tirata, ma andante e riuscivano a stare in gruppo anche gli altri, in particolare Gian e Luca B hanno dimostrato una buona gamba anche sul resto del giro. Andrea è inutile dire che era sempre li e faceva da spola con Pantano il quale era un ''pò'' attardato causa mancanza di allenamento. Si è rammaricato molto il pirata di Monteforte, causa lavoro e un dolore fastidioso alla spalla non è riuscito ad allenarsi con la solita intensità, altrimenti riusciva a tenere il passo di tutti. Non è un problema aspettarlo, no no non è un problema, no dai. Sappiamo tutti che le sue prestazioni sono superiori, aspetteremo che la sua condizione cresca. Anche Pedrosa ha dimostrato fin qui e anche oltre una buona gamba.
Arrivati sul monte Mirabello ci fermiamo per ricompattarci, nel frattempo in discesa incontriamo il treno della Basalti, ci scambiamo un entusiasmante ciao. Arrivato il Pirata si riparte direzione Monte Belloca. Stavolta resto in fondo, faccio compagnia al Pantano, chiacchieriamo, anzi chiacchiera di tutto un pò e nel frattempo ne approfitto per girarmi attorno per vedere se li sopra, culla cresta del monte Mirabello ci sono sentieri. In effetti sulla cresta del monte si percorre una strada sassosa, dalla quale partono verso valle molti sentieri dentro il bosco.
Arriviamo al gpm della Divinus del 2010, anche qui riesco a fare il tratto smosso senza mettere piede a terra, non è difficile ma basta poco a far scivolare la ruota dietro, così tra colpi di reni e braccia supero questo tratto e recupero gli altri. Al capitello sopra Campiano pedaliamo verso il Monte Belloca, qui affrontiamo una serie per me inedita di sentieri in salita abbastanza duri, anzi proprio impegnativi. Per raggiungere il cucco della Belloca ci sono alcune rampe toste qui il gruppo si screma, rimaniamo in due in testa, io e Luca S. Ad un bivio ci fermiamo, per sapere la direzione aspettiamo gli altri e prendiamo un bel single track scorrevole prima in discesa poi sale fino al gpm di giornata, la vista qui è spettacolare, i colori che risaltano sono il verde del prato appena tagliato e l'azzurro del cielo. Pausa panino poi scendiamo e percorriamo alcuni tratti della tre valli e della Soavebike, poi alcuni tratti inediti fino ai Rancani, da qui scendiamo su asfalto per un km poi a destra giriamo su un sentiero largo e ben battuto, poi giu verso Tregnago, al bivio per i Finetti prendiamo la salita in ghiaia che si trova di fronte per arrivare al capitello di S. Anna. Qui perdiamo Pantano, lo aspetto con Luca B e dopo averlo chiamato al cellulare lo recuperiamo. Gli altri sono saliti al monte Garzon, mentre noi abbiamo fatto il giro da sotto. Impressionante il recupero di Luca in discesa, guida la sua 29 in discesa in maniera pulita, impeccabile. Come al solito l'ho messo davanti a fare le traettorie, anche Pantano si dimostra un ottimo discesista. El manego del motocrossaro non se perde. Alla contrada Cadalora recuperiamo gli altri, qui luca B e Pantano decidono di girare verso Cazzano, mantre noi continuiamo verso SanFelice. Pedrosa rompe il filo della guarnitura, gli funziona solo il 28 el padellin. Ma che caspita de bici, è nuova e si sfila el cambio in quella maniera, alà Pedrosa compra la bici dei cinesi, questi sono i risulatati ahahahahah. Da San Felice inizia a battermi in testa l'embolo guerriero. Basta lo scatto di Andrea B sulle rampette di Bocca Scalucce per farmelo partire. Con la mia padella 40 lascio il Gian sul posto e recupero Andrea e quasi quasi riprendo Luca S. Nella discesa aspettiamo Pedrosa, il quale afferma che con il padellino fatica a starci dietro in discesa, ma in piano riesce a tenere i 35, sentiamo il discorso solo io e Andrea, va ben. Adesso risaliamo verso Cazzano sulla strada sterrata interna su falsopiano. Andiamo ai 25 senza forzare. Al cimitero di Cazzano, aspettiamo Daniel e prendiamo la solita salita della Divinus, il mio emboletto è ancora li che chiama vendetta. Parte davanti Andrea e Gian, Luca li recupera e inizia a battere il ferro, mi riporto su Andrea e poi sul Gian, Luca è li poco avanti lo riprendo, e non mollo fino alla doppia curva tra gli alberi dove mi concentro per non far scivolare la ruota e non mettere il piede a terra. Luca si prende qualche metro dove appena spiana, li riprendo. Qui inizia un bel tratto che alterna rampe più o meno impegnative. Adesso non so se era a manetta Luca, ma nelle prime tre rampette io con il mio 40 penso di averlo fatto suppiare come una locomotiva. Anch'io sembravo un cavallo, ma lui lo sentivo bene che chiamava il respiro, poi nell'ultima rampa ho guardato i battiti che erano a 185 e mi sono spaventato e per timore di tirare un botto ho mollato. Non ne avevo più. Da qui ci mancava solo il Pigno e la piazza. Un bel marathon questo giro, l'altimetria non è molta, ma di salite ce ne sono, tante e toste. Bello scorrevole con pochi passaggi tecnici; bello il tratto sotto la Belloca, pieno di sentieri che si intrecciano tra i boschi.Ecczzzzionale la battuta del cacciatore alla domanda gheto ciapà calcossa? gli unici osei che go visto i sè i vostri ahahahahahah
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