Non sono andato Locara, avevo previsto fango e così è stato. Certe scelte vanno prese con raziocinio con riferimento al proprio taccuino. Ho fatto 4 conti, 30 euro di gara che sarebbero lautamente ricoperti dal solito ricco pacco gara, ma bisogna tenere conto dei danni alla mtb creati dal fango, spendere 50 euri per aggiustare danni alla bici è come lanciare un moccolo per imprecare. Così ho scelto un 'uscita di gruppo in bdc in compagnia. Non molti i chilometri fatti domenica, ma per me vanno più che bene. Un giro per nove( Io, Gian, Matteo, Mirco, Luca M, Andrea B, Giorgio, Presidente e Illeana) che ci ha visto passare tra le terre vicentine.
Primi chilometri in piano per arrivare a Trissino dove si affronta la salita per Selva e Nogarole, che solitamente la si affronta in discesa. Una bella salita tutta a strappi pedalabili e cosa molto importante tutta sotto il sole. Sono salito piano per prendermi tutto il sole possibile, infatti son tutto abbronzato...... manco il naso era fuori. Non c'era freddo ma tra l'umidità della neve e l'aria o meglio il vento davano quella sensazione fastidiosa. Discesa verso Chiampo e su all'albero matto. Qui niente foto, ho voluto sgasare un pò. Buone le sensazioni su una salita dura come questa. Prima parte a detta di Luca che presenta pendenze attorno al 11% mentre nella seconda parte non scende mai sotto il 7%. Qui ho testato i miei nuovi galoni. Salgo agile e ne traggo profitto. Nella seconda parte le gambe sembrano scoppiare, ma quel che mi ha entusiasmato è stata la sensazione di non essere mai in affanno a livello di fiato. Certo suppiavo come un cinghiale ma se le gambe non spruzzavano acido lattico come una mucca da mungere ne avrei avuto ancora di benza. Come al solito chi mi passa? Matteo e chi altrimenti...... Comunque l'era li, ma proprio li li. Discesa verso la Valdalpone e casa. Ieri giretto defaticante di 40km rimanendo qua in zona con annesso taglio di copertone nella rotonda di Soave, quella che stanno lavorando. Oramai ero arrivato, il copertoncino era tagliato e la camera ha iniziato ad uscire. A San Lorenzo scoppia, manca meno di un chilometro cosa posso fare? Continuo fino a casa con la ruota a terra.
Primi chilometri in piano per arrivare a Trissino dove si affronta la salita per Selva e Nogarole, che solitamente la si affronta in discesa. Una bella salita tutta a strappi pedalabili e cosa molto importante tutta sotto il sole. Sono salito piano per prendermi tutto il sole possibile, infatti son tutto abbronzato...... manco il naso era fuori. Non c'era freddo ma tra l'umidità della neve e l'aria o meglio il vento davano quella sensazione fastidiosa. Discesa verso Chiampo e su all'albero matto. Qui niente foto, ho voluto sgasare un pò. Buone le sensazioni su una salita dura come questa. Prima parte a detta di Luca che presenta pendenze attorno al 11% mentre nella seconda parte non scende mai sotto il 7%. Qui ho testato i miei nuovi galoni. Salgo agile e ne traggo profitto. Nella seconda parte le gambe sembrano scoppiare, ma quel che mi ha entusiasmato è stata la sensazione di non essere mai in affanno a livello di fiato. Certo suppiavo come un cinghiale ma se le gambe non spruzzavano acido lattico come una mucca da mungere ne avrei avuto ancora di benza. Come al solito chi mi passa? Matteo e chi altrimenti...... Comunque l'era li, ma proprio li li. Discesa verso la Valdalpone e casa. Ieri giretto defaticante di 40km rimanendo qua in zona con annesso taglio di copertone nella rotonda di Soave, quella che stanno lavorando. Oramai ero arrivato, il copertoncino era tagliato e la camera ha iniziato ad uscire. A San Lorenzo scoppia, manca meno di un chilometro cosa posso fare? Continuo fino a casa con la ruota a terra.
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