Sveglia ore 07:30 colazione e parto per Velo. Parcheggio e sono già pronto, mi riempio le tasche di barrette, gel e prodotti dopanti perchè l'idea è di fare il marathon. Mi scaldo senza esagerare, perchè ogni energia va risparmiata. Le nuvole girano sul cielo di Velo, ogni tanto esce il sole e penso di non mettermi i manicotti. Ore 10:00 sono in griglia e il sole si nasconde dietro le nuvole e un'aria frddina inizia a soffiare. Mi rimetto i manicotti e così vestito parto.
Primi 5 km su asfalto salgo con il mio passo e tengo a vista tutti i componenti del mio team. Raggiungo tutti, Matteo è li a 30 metri, penso che sto tirando un pò troppo. Il mio progetto di corsa è di fare i primi 20km senza esagerare poi tiro la parte centrale e alla fine vedo come sono messo. Bugie. Siamo incollanti su un single track che sale a conca dei Parpari, le mie gambe girano che è una meraviglia, ma non sforzo. Ho Luca.B vicino, è forte in discesa e la sua gamba vedo che gira bene e mi adatto alla sua andatura. L'idea è di fare il suo passo che mi va bene e imparare come scende tenendolo li a pochi metri per evitare che scappi. Inizia ad alzarsi il vento, la temperatura scende e piove. Quando scollino a Novezzina, cambio idea, sta piovendo, i boschi affrontati sono umidi, sassi smossi, radici nascoste sotto le foglie, il tratto dopo Velo del marathon è tutto così fino a San Mauro, mi spaventa la discesa, così cambio idea: faccio il classic, ma ormai dopo 20 km che non ho forzato è tardi per recuperare qualcosa, ho solo 5km di salita che sale al Tomba, gpm di giornata. Inizio lo stesso a molinare, cambio il ritmo, metto il mio amico 40 davanti e 32 dietro, Luca cerca di tenere il mio passo, ma dopo 2 km lo stacco, la salita non è ripida, m aregolare. Recupero un bel po di posizioni, ero bello allegro, ne avevo ancora di energie da spremere. Scollino inizio la discesa, ho freddo, mi fermo e mi metto la mantellina. E' tutta aggrovigliata non trovo il dritto, la cerniera non si apre, impreco, alla fine riesco a metterla, avrò perso 5 min, volevo chiamare mamma a vestirmi; mi non so. Nel frattempo Luca mi raggiunge, e così ne approfitto per seguire le sue traettorie. I tratti seguenti è un continuo saliscendi, troppo corte le salite per staccarlo, ci provo ma in discesa mi riprende. Gli ultimi 5 km è una discesa tecnica con sassi bagnati e radici, lo lascio passare e gli dico che non voglio essere io il suo tappo. Non me la sono cavata male, ho sorpassato anche un paio di persone. Arrivo al traguardo con un gap di un mnuto da Luca. Non male in 5 km ho preso 60secondi da un discesista. Le mie considerazioni sono bella gara, sono arrivato contento al traguardo in 2 ore e mezza, mi sono divertito, potevo metterci meno, ma sono felice. Volevo essere anch'io un eroe e fare il marathon, ma è andata così.
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