martedì 13 dicembre 2011

CICLOMERCATO

Dario Jet forte ciclista dell'Hellas Monteforte cicclobike, quest'anno vincitore del criterium Leon d'Oro 2011 di categoria, portacolori della nazionale randoneer nella Parigi Brest Parigi, ha annunciato a radio Pirata che nel 2012 indosserà la maglia di cicli Pozza. Dopo molti anni, in cui ha vestito i colori bianco, rossi e blu e con i quali è cresciuto ciclisticamente, ha deciso di provare una nuova esperienza. Di sicuro nella nuova squadra troverà un maggior numero di stradisti e ancora di più nuovi stimoli per andar più forte. Qui ritroverà l'ex compagno di squadra Andrea Pontalto, accasatosi anche lui alla squadra leonicena negli ultimi mesi.
Di lui ci mancherà principalmente la sua carica agonistica e le sue vittorie, ma soprattutto le sue grigliate; a proposito chi cucinerà le salsicce dal Gatto, nooooooooooo. E le torte della Erica? noooo, beh lei può rimanere tesserata Hellas. A breve l'intervista ufficiale.

RIFLESSIONI PERSONALI: visto che il blog è mio, posso esprimere le mie riflessioni su questa notizia, lo fa anche Giuliano Ferrara alle otto e mezza su rai uno che ci scassa i maroni tutte le sere, non è un bel vedere su sto girello da casa de riposo, ma lo vediamo lo stesso nonostante paghiamo il canone. Qua il blog è gratis quindi ancora di più posso dire la mia.
Approdare in una squadra più blasonata mi ritorna in mente le mie esperienze di quando giocavo a calcio, anni fa. Lo sport cambia, ma l'agonismo, il gusto della vittoria e l'amarezza di una sconfitta penso che siano uguali. A tutti piace vincere, non posso negare che la soddisfazione di aver raggiunto qualcosa ha un sapore unico. Unica è anche la soddisfazione di sentirsi chiamati a far parte di un team blasonato con importanti obbiettivi. Senti che la tua testa si alza, si drizza come la gresta di un gallo, le spalle si raddrizzano, ti senti fiero e come tale è giusto che sia motivo di vanto. E' inutile negarlo è una bella sensazione.
Il mio sermone di oggi dice: Il blasone da soddisfazione, ma a volte capita che la ricerca della soddisfazione toglie il vero significato per cui facciamo sacrifici. L'ho provato nel calcio, ma sensazioni, sentimenti,soddisfazione, amarezza, sono gli stessi,fa parte della vita, non è un mondo a se stante.

1 commento:

  1. Bene bene..era un pò che non scrivevo!!alla domanda e te cosa ne dici? ti rispondo già adesso che dove c'è salsiccia da rosalare ci sarò sempre!!per il resto hai azzeccato,probabilmente mi tireranno spesso il collo ma..chissà, magari qualche collo lo tiro anchio!
    Bel blog,non passa giorno che non parta un clik verso quì dal mio pc.
    Dario

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