martedì 5 novembre 2013

XC RUNNING MONTORIO, IL RITO

 Ognuno per affrontare anche una giornata di lavoro ha i suoi riti, vuoi scaramantici, vuoi per accendere i propri bioritmi vuoi per affari suoi, comunque ognuno abbiamo le proprie abitudini. Io prima di ogni gara ho il mio rito. Se per qualche casualità non viene rispettato non mi sento totalmente apposto per affrontare la competizione.
Domenica suona la sveglia alle sette, mi alzo faccio colazione, due fette biscottate con marmellata, caffè, seduta riflessiva in bagno e vestizione. Il secondo passaggio, la riflessione, la più importante, è stata interrotta. Da chi? Dalla coppia di coniglietti arrapati dell'appartamento vicino, che a quanto pare hanno anche loro il proprio rito, cioè ogni domenica di primo mattino copulano. La mi concentrazione dalla riflessione è andata all'origliare il loro rito. Ho preso il mio Sigma e ho fatto partire anche stavolta il crono. Caro il mio Flash Gordon stavolta hai fatto cilecca. 3 minuti e tutto era finito. Purtroppo anche la mia seduta riflessiva era finita, quando si dice perdere l'ispirazione, è una brutta sensazione lasciare un lavoro a metà, soprattutto una cagata di primo mattino. A pensarci adesso, come si può notare dal termine, mi vien ancora il nervoso.
Da li tutto il resto è andato storto, la chiavetta con gli AC/DC è rimasta in negozio, gli occhiali magici sono rimasti a casa, durante il riscaldamento ho perso la borraccia, sembra che sia stato messo tutto su un piano inclinato e nulla abbia potuto fermare il movimento verso terra.
La gara inizia per me abbastanza bene, la pedalata è fluida, in salita sono agile, ma quando iniziano le roccie quelli davanti mettono il piede a terra, questo a me non fa bene. Perdo il mio famoso ritmo, le gambe vanno in acido, sono pesanti e la mia testa ascolta ogni minimo segnale negativo che il mio corpo lancia. Le lunghe salite non mi agevolano, sono in affanno perdo posizioni su posizioni, subisco la sete, così passa il primo giro e anche il secondo, fortuna che Edoardo (domenica era infortunato e si è offerto di farmi da uomo del pit stop), mi passa la borraccia, ma oramai sono in crisi profonda, soprattutto mentale. La frazione a piedi più agevole per me, non mi permette di recuperare posizioni, i distacchi sono lunghi, la differenza è stata fatta nella frazione in bici. Nonostante la mia negativa prestazione arrivo in 32esima posizione, ma se stavo come domencia a Grezzana potrei essere arrivato tra i primi 20 sicuro come i 3 minuti di Flash, maledetti loro, è colpa solo sua hanno interrotto il mio rito.

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