Ieri ho ritirato l'esito della risonanza al ginocchio. Tra le varie parolone forbite usate dal radiologo ho intuito che di rotto non c'è nulla. Ho pensato di usare google translate per tradurre quello scritto sul referto. Si parla di cartilagine meniscale corno condroqualcosa etc. Boh intanto ho prenotato anche la visita ortopedica alla clinica new life a Verona. Wow ho pensato di entrare nel set della fiction Incantesimo, anche la c'era la clinica New Life.
Intanto in questo periodo non sono più andato a correre, il ginocchio non lo sento al massimo della forma. Sono uscito in bici, prevalentemente rulli e pianura, eccetto qualche domenica di uscita di gruppo con attraversamento zona colli Berici. Domenica scorsa invece il tempo era orribile e ho deciso di nuotare.
Lunedì invece sono salito in mtb. Una goduria, due ore con passaggi nell'xc di Soave per poi passare da Fittà Castelcerino, discesa ai Tamellini e salita del Fenil del Monte e ritorno a casa da Soave. La condizione non è male soprattutto quella tecnica, i passaggi dell'xc di Soave sono passati come li avessi sempre fatti, nemmeno il tempo ''di pensare qua ci passo o no?'' che erano già passati. Ho messo il piede a terra volutamente per non rischiare troppo nel passaggio delle rocce sopra la cava, ma l'istinto era quello di andare. Il merito lo do tutto alla bici, fa sembrare facile qualsiasi ostacolo. Dopo mesi che non affronto sassi e sterrato penso che la tecnica si sia un pò smarrita, ma il mezzo può nascondere certe lacune.
Intanto in questo periodo non sono più andato a correre, il ginocchio non lo sento al massimo della forma. Sono uscito in bici, prevalentemente rulli e pianura, eccetto qualche domenica di uscita di gruppo con attraversamento zona colli Berici. Domenica scorsa invece il tempo era orribile e ho deciso di nuotare.
Lunedì invece sono salito in mtb. Una goduria, due ore con passaggi nell'xc di Soave per poi passare da Fittà Castelcerino, discesa ai Tamellini e salita del Fenil del Monte e ritorno a casa da Soave. La condizione non è male soprattutto quella tecnica, i passaggi dell'xc di Soave sono passati come li avessi sempre fatti, nemmeno il tempo ''di pensare qua ci passo o no?'' che erano già passati. Ho messo il piede a terra volutamente per non rischiare troppo nel passaggio delle rocce sopra la cava, ma l'istinto era quello di andare. Il merito lo do tutto alla bici, fa sembrare facile qualsiasi ostacolo. Dopo mesi che non affronto sassi e sterrato penso che la tecnica si sia un pò smarrita, ma il mezzo può nascondere certe lacune.
Nessun commento:
Posta un commento
E TE COSA NE DICI?