giovedì 30 maggio 2013

RIASSUMO LA SETTIMANA

Dopo l'uscita di domenica con oltre 75km percorsi su e giù dai Monti Berici, dove oramai posso confermare che non sono altro che un passista poco propenso alle salite, questa settimana mi sono sparato come un tossico in vena due uscite, una in mtb lunedì e una mercoledì in bdc.
Si è rotto il cell quindi niente foto, solo chiamate e risposte. Dal giro di domenica si evidenzia come già detto che le salite che siano lunghe o corte mi fanno perdere terreno nei confronti di altri. Non che prendo chissà quali distacchi, ma perdo. Non posso competere con scalatori, se il percorso fosse tutto in saliscendi come il tratto da Perarolo a Barbarano farei terra bruciata, ma appena inizia la salita fatico a trovare il giusto equilibrio tra pedalata e gamba, praticamente devo sempre tenerla in tensione, con un rapporto piuttosto duro. Questo sarebbe una soluzione del problema, ma come disse anni fa Alfredo Martini, Il padellone va usato con parsimonia, per salvare la gamba, ecco io la gamba non la salvo, anzi la frusto. Vabbè non devo vincere il giro o il Tour.
Lunedì per abituare la gamba alla salita lunga esco in mtb sul percorso della Soave Bike, fino ai Cadalora, poi voglio fare le scalette. Non le ho trovate,ma ho scoperto una salita in cemento senza fine, anzi una fine c'è. La Pissolo, mai fatta prima d'ora, ma è logorante, l'unica cosa positiva è la trazione che non perdi mai causa cemento. Come gran parte delle salite nelle nostre zone termina in un vigneto. Adesso mi pongo una domanda alla Marzullo: Che gusto c'è fare una salita di 4,5km con pendenza da impennare la ruota anteriore, per poi farla morire? Lo sa chi l'ha cementata. In verità ho trovato un contadino e gli ho chiesto una via di uscita a monte, perplesso mi risponde di prendere uno sterrato poco lontano a sx, salire fino al vigneto, attraversarlo ed entrare nel bosco, li arrivo sopra al monte; si ma dove sono una volta su? Puoi andare a Montecchia e Castelcerino. Ottimo grazie e ciao. Ho preso uno sterrato ma ho girato tutto il campo non trovando alcun sentiero nelo bosco, forse ho capito male, giro la bici e torno a casa su asfalto, scolandomi per la seconda volta di giornata il pigno. Altri 35km fatti per la maggior parte in salita.
Ieri parto in bdc, voglio una salita piuttosto lunga e impegnativa e in zona. C'è la Calvarina o la Brenton, ma sopra quei monti stazionano alcune nuvole che poco mi piacciono. Decido per la Cazzano Monti. Non lunghissima ma abbastanza impegnativa. Via si parte in meno di mezz'ora sono a Cazzano e salgo. La gamba subito gira, poi a metà sembra piantarsi, strimpello con il cambio fino a quando trovo un rapporto che mi permette alzandomi sui pedali di salire bene per le mie sensazioni. Scollino ai Monti e scendo a Montecchia, asfaltarla no quella strada? sembra una discesa da xc fatta in bdc. Verso gli ultimi tornanti alzo gli occhi e vedo una frana gigante sul monte. Non so chi l'ha vista, ma fa impressione, sarà larga 10 metri ma prende tutto il crinale del monte, ha buttato a valle tutto, alberi terra e quello che c'era loro in mezzo, adesso è nuda roccia, potrebbe essere perfetta per una parete da arrampicata, non sto esagerando è la verità. Orientandomi a grandi linee dovrebbe essere sotto i campi di Fattori, dove sarebbe passata la Divinus, i Cancelli per capirsi, almeno la mia impressione è quella.
Torno a casa passando da Roncà Gambellara Sorio e Sarmazza. Totale km 43. Adesso tra domenica lunedì e ieri ho inglobato un bel pò di dislivello, ho le gambe che spruzzano acido lattico come una spugna, ma nonostante ciò ne sono soddisfatto. E domenica visto che gli altri sono a Gallio, quindi son da solo per la prima volta alla mia Cannondale farò assaggiare gli sterrati della Calvarina, sempre se non piove, altrimenti saranno gli sterrati ghiaiosi della Soave. 

mercoledì 22 maggio 2013

TORNO IN SELLA

Settimana convulsa quella appena passata. Dico poche parole perchè poca è la voglia di parlarne. Il rischio alluvione a Monteforte è oramai di rutine. Dobbiamo rassegnarci, due tre volte all'anno bisogna sbaraccare garage e qualsiasi cosa al piano terra per evitare che scompaiano tra le eventuali acque esondate. Questa volta è toccato alla zona di Santa Croce, acqua alta in strada e giorni prima che se ne vada, un film già visto. L'alluvione ha coinvolto anche la Divinus. Niente gara, annullata e rimandata al prossimo anno. La pioggia ha rotto i maroni in tutti  i modi che poteva romperli. Da parte mia è tristissimo il sentimento che provo se penso alla Divinus annullata. E' da 8 mesi che scrivo comunicati e trovarmi alla sera del giovedì prima della gara, a dover inviare un comunicato per informare che la gara non si farà provo un grosso rammarico e mi sento quasi un bugiardo per tutto quello che ho scritto nei precedenti comunicati. Mi ripeto che non è colpa di nessuno ma è più forte di me.Quello che provo io è niente in confronto a  cosa possano sentire gli altri che hanno speso cervello e braccia per organizzare in maniera materiale la Divinus. Secondo me in privato una lacrima l'hanno versata veramente, vabbè adesso basta e pensiamo al futuro. C'è una stagione ricca di pedalate che ci aspetta, gare, uscite della domenica, si mormora una due giorni in bdc, un sabato e domenica da capovolgere la bici a ruote all'insù etc.
Solo oggi sono tornato in sella, la scorsa settimana il meteo mi ha costretto a ripiegare nel running la mia attività fisica. Domenica pomeriggio per essere più presente in famiglia ho scelto di andare a correre a piedi un'oretta, lunedì idem, oggi invece giro in bdc.
Volevo salire a Brenton, ma una nuvola minacciosa mi ha fatto cambiare itinerario. Ho scelto di andare a Lonigo per vedere com'è allestito il paese per il traguardo volante, sembra proprio la sede d'arrivo di tappa, gazebi, radio 101, ciclisti striscioni, un bordello......
Prima di arrivare a Lonigo sono passato da Terrossa, Gambellara, Montebello, Monticello.
a Lonigo pausa foto e continuo verso San Bonifacio, Soave e salita di Castelcerino, poi l'orario stringeva sono sceso da Fittà e quindi a casa. Giro prevalentemente pianeggiante, dove sono riuscito a tenere una velocità superiore ai 30orari. Quasi sempre ho viaggiato sui 35 per essere precisi. Gamba che subito faticava, poi inizia battere bene in testa. 50km in meno di due ore, con una salita di 5km che mi ha fatto faticare parecchio, da segnalare che un furgone mi ha tagliato di netto la strada e non so quale angelo ha fatto in modo che evitassi l'impatto. L'autista si ferma mi chiede scusa varie volte, ma non gli rispondo, mi dice che non mi ha visto e che non devo arrabbiarmi, ma io non rispondo, poi appena mi torna la voce gli dico:  aspetta che finisco di cag........ addosso, poi ti dico qualcosa. Anche oggi è andata

martedì 14 maggio 2013

125KM DOMENICA E 58 LUNEDI'

Un lungo in compagnia domenica e un corto lunedi' in solitaria. Sempre in bdc, se il fango non se ne va dai sentieri prendo la folletto e lo aspiro tutto. Basta acqua basta, da quanta umidità che c'è in giro raccogliamo il muschio dalle ascelle oramai.
Il giro di domenica ha coinvolto 4 loschi individui che avevano poca voglia di posizionare cartelli sul percorso Divinus. Io, Luca S, Matteo e Luca M. Il giro deciso avrebbe toccato San Giorgio, per me andava bene qualsiasi cosa, con la gamba che ho potrei andare anche sullo Stelvio partendo da casa, bere una birra, fumarmi una cicca e tornare a casa. Ah ah aha che tamarro che sono. No volando basso sto benino, la gamba dopo la gara di Colognola gira, non a livello di qualche top biker, ma per le fatiche che mi propongo non faccio fatica. Qualcuno ha capito qualcosa di quello che volevo dire? L'importante che mi capisca io.
La prima salita è stata la Selva-Velo, beh prima abbiamo fatto la Costa di Cazzano, ma è un cavalcavia. Siamo arrivati ai piedi della salita con una media attorno ai 25 orari. Non male vista la leggera pendenza che si trova in Val d'Illasi. La Selva-Velo si parte chiacchierando, Luca M sale del suo passo, io cerco di fare qualche foto con il cell, ma uno Sweezu non è un I-phone touch screen, ma un schissa forte screen, roba da nervoso. Schiaccio il tasto per fare le foto e fa una chiamata, devo fare una chiamata ed entra in modalità giochi. Vien dalla Cina e i 35 Euri con Mondoffice li vale tutti. Rinuncio alle foto. Recupero Luca S e Matteo che continuano a chiacchierare. In un primo momento fatico a tenere il loro passo, salgo agile, poi mi dico chi me lo fa fare salire agile? Butto giù un paio di denti e la cosa migliora. Non fatico più, anzi sento la gamba che gira bene. Matteo allunga Luca si stacca e io rimango con Matteo, l'allungo dura pochi metri, poi il ritmo torna affabile. Ai meno 3 km recupero Matteo che ha allungato un pò e in un tornante preso veloce lo passo. Cosa che non dovevo fare, il ritmo di prima mi andava bene, ma quella curva presa veloce in salita ha fatto scattare Matteo che mi lascia li, subito non rispondo, poi decido di calare ancora qualche dente, ma oramai è lontano e il mio barile è quasi vuoto. Sosta a Velo per ricompattare il gruppo e si parte direzione San Giorgio, l'idea era salire dal Monte Tomba, ma arrivati a Bosco vediamo che una nuvola nera staziona sopra SanGiorgio. Gesto dell'ombrello alla nuvola e giù ad Erbezzo. Sembrava li vicino invece ce n'è di strada da Bosco ad Erbezzo. Lunga discesa a Lugo e sorpresa, vento contrario. La strada in falsopiano priva di vento è da 50 orari, ma eolo soffia abbastanza fastidioso. Mi metto davanti, visto che son quello che fisicamente può coprire maggiormente gli altri. Imposto i 40/45 orari e giù fino a Verona. Ogni tanto mi voltavo per vedere se qualcuno si era perso, ma erano tutti belli dietro di me. E allora giù qualcuno mi dirà dove girare visto che le strade non le conosco. A Verona si entra in statale e con cambi regolari si arriva a casa. Un bel giro 125km sul contakm di Luca M.
Lunedì invece altro giro, visto che la gamba gira tiriamola. Parto direzione Cazzano per salire la kabina, stacco un  modesto 8 minuti e 30, da freddo, ma il bello arriva dopo. Serviva quella salita per smobilitare le mie gambe. Scendo a San Martino Zevio, Albaro Ronco e casa. Velocità di crociera mai scesa sotto i 30 orari, nel tratto Albaredo Monteforte non sono mai sceso sotto i 37. Il vento era a favore,ho sfruttato al massimo le scie dei camion e delle auto, arrivo a casa dopo un'ora e 45 con 58km. Sarò bravo no? Me la canto  finchè sono in forma, si sa che la forma dura un tot poi svanisce.

giovedì 9 maggio 2013

METTIAMOCI DENTRO DI TUTTO

Dopo una leggera sgambata di ieri di 32km, oggi ci metto di tutto nel calderone per raccimolare km. Premetto che sono partito in ritardo per ovvi motivi lavorativi, la previsione era di salire in bdc a Brenton scendere ad Arzignano e tornare a casa. Partendo tardi la discesa ad Arzignano l'ho eliminata, a favore del tratto vallonato che porta all'Agugliana. Gamba che tira bene in pianura, ma in salita dura e lunghetta come quella di Brenton fa parecchia fatica. Nel tratto vallonato la sento abbastanza reattiva. Alla fine porto a casa 36km, ci butto dentro anche 1,5km fatto stamattina per andare al lavoro, più i 500mt per andare a prendere il pane e altri 500mt per ritornare, più sommo anche il 1,5km per tornare a casa, quanto fa? 40km tondi tondi. Per strada non ho trovato nessuno nella mia direzione, manco una carota da inseguire, niente, solo ciclisti nel verso opposto. Bella giornata, sole e temperatura calda, strano sto tempo, alterna giornate calde a nubifragi monsonici, mah chi ci capisce qualcosa?

martedì 7 maggio 2013

PANORAMABIKE

Torno con un decimo posto e un pacco dalla gara di Colognola ai Colli. Gara tosta per chi tira dall'inizio alla fine. Mtb con ruota in prestito perchè la mia Zeffiro è tra le mani dell'ingeniere per capire come possano essersi rotti 3 raggi contemporaneamente. Questo non è un motivo per dire che potevo fare di più, domenica andava così, altre volte le gambe andavano molto di più. Come lo scorso anno dopo il via sono li tra i primi 10. Inizia la salita e ciao a tutti. Mi passano a doppia velocità. Le gambe e fiato sono in affanno, Soffro parecchio a Bocca Scalucce, nessuna ruota fa per me. Arrivo alla Cabina e qui qualcosa sembra migliorare. Mi supera lo stesso turnover di domenica alla Durello, solo che stavolta non ho l'elastico ma in lui vedo un gancio e mi aggrappo. Gli rimango a ruota è la mia carota , come un mulo lo rincorro. Allo scollinamento perdo un attimo la ruota, ma in piano gli sono sotto assieme. Siamo in 4 biker Arrivo all'ultima salita del primo giro e mi sgancio un pò per cercare la borraccia, ma quella bastarda l'ho persa. Ho la bocca impastata,come un cammello giro la lingua. Al termine della salita trovo Luca S che mi chiede se voglio la sua borraccia, l'unica cosa che mi esce dalla bocca è perdincibacco si grazie. Mi fermo e attendo che me la porti, intanto perdo contatto con gli altri. Riparto a razzo.Inizia il secondo giro, inizio a stare bene. La prima salita le gambe sento che girano bene, mi aspetto di rivede il gruppetto da un momento all'altro,ma niente. Non mi scoraggio, continuo la mia rincorsa, scendo bene e in piano spingo con forza la padella. Bocca Scalucce azzardo un aumento ulteriore di ritmo, vedo i tre del primo giro in lontananza, Penso che siano raggiungibili. Passo la cabina convinto che oramai sono li, raggiungo un km presente nei 4 del primo giro, nell'ultima salita recupero anche l'altro, un Tagliaro, ma del Turnover perdo le tracce, negli ultimi 5 km in piano spingo ai 50orari, ma purtroppo niente da fare. Vabbè è andata così se come il solito non faticassi così tanto all'inizio sarebbe stata un bella prestazione. Il problema più grosso è far alzare i battiti da freddo, penso che dovrei iniziare il riscaldamento almeno un'ora e mezza prima.

SCARICO DEL DOPO PANORAMA BIKE se vogliamo chiamatelo così, due ore 60km salita in Panoramica San Martino, San Michele e ritorno da Mambrotta Zevio, Perzacco, Belfiore e casa. Stavo meglio lunedì che la domenica. Sempre di padella, ho spinto quasi sempre sopra i 30 orari sia con vento a favore che contrario. il bello era il non sentire la fatica mentre spingevo il 50. Questo è stato il defaticante del lunedì.

giovedì 2 maggio 2013

ISCRIZIONI DIVINUSBIKE CLIVUS

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