martedì 28 aprile 2015

G.F DURELLO

Una gara storta è figlia di eventi precedenti storti. La scorsa settimana sono stato vittima nei  primi giorni di dolori addominali penso provocati da un'indigestione. Ma non ero preoccupato perchè le gambe stavano bene, poi si sono messi i bimbi che ancora dormono poco, ma anche questo l'ho snobbato perchè le gambe stavano bene, il lavoro ha portato anche lui le sue conseguenze fisiche e mentali, ma con gambe così può succedermi di tutto, tanto vanno come caccia. Domenica mentre salivo in bici a San Giovanni ascoltavo gli AC/DC e mi sentivo carico a molla. Tutto bene fino a qui. Il via viene dato alle 9:30 sono a fianco di Matteo, Pantanino e Luca S.  La partenza è a razzo, ma sto bene e riesco a tenere il ritmo. Inizia la salita verso castello, qui Matteo e Pantanino allungano ma li tengo li a vista, in vari momenti li riprendo, Luca S e dietro a me. Non sento alcuna fatica, anzi sto veramente bene, inizia il tratto sterrato e siamo tutti li a pochi metri. La mia idea era quella di farli sfogare per poi dare la scoccata quando la massa di biker si fosse smaltita. Finito il tratto sterrato Luca ha la mia stessa idea parte e va riprendersi i due, io faccio lo stesso ma perdo un secondo per tirarmi gli scarpini. Non mi perdo d'animo,ma man mano che aumento il passo sento un dolore alla schiena nella zona lombare. Non ci faccio caso, ma più il tempo passa più il fastidio aumenta. E' come un chiodo conficcato nel bacino. Ogni volta che spingo sui pedali è una martellata nella schiena. Li ho persi no li vedo più non so in quale momento so solo che il mio pensiero era rivolto alla schiena e al suo dolore. Il percorso passa, in discesa mi sento fermo, in salita spingo solo, passa Vestena, Mistorighi, la cava è un calvario, iniziano i crampi dovuti alla posizione che ho adottato per non sentire male. Basta finisco il racconto, la gara l'ho finita in 2ore e 20 minuti. Se fosse stato qualche anno fa sarei stato felice, ma oggi no. Le sensazioni nelle settimane precedenti erano molto positive, la pedalata e fiato sono sicuro che avrebbero tenuto il ritmo dei 4 compagni iniziali. Purtroppo stavolta c'era il male alla schiena. Il bello che durante la gara mi chiedevo chissà quando smonto che dolore sentirò? Niente nessun fastidio, nessuna sensazione che ricordi il male patito.
Una delusione veramente che pesa più di tante altre prese e che conferma ancora una volta l'esistenza di qualcosa che orienta la fortuna o la sfortuna in direzioni diverse. Non ne faccio una caso di vita, anzi ci sono molte cose peggiori nella vita, ma incide sicuramente sul morale di una persona. Ogni tanto un colpo di culo mi servirebbe, magari al gratta e vinci.

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