Al solito ritrovo in piazza alle 08:30 ieri eravamo un bel numero. Non ci siamo contati, ma eravamo più di 10 di sicuro. La pioggia dei giorni scorsi e il fango di domenica alla Prosecchissima ha fatto si, che il buon senso prevalesse su un ulteriore scelta verso la mtb. Sinceramente la mia mtb è dal dottore, per una ripulita interna, io ho tolto il fango esterno, adesso tocca a mani più esperte ripulire gli ingranaggi.
Di domenica ho deciso di non parlarne, dico solo tanto fango, percorso impedalabile, ma come dice il proverbio: TEMPO, CULO E SIORI I FA QUEL CHE VOL LORI. Del fatto successo per colpa delle beghe tra Udace e Fci e che ha suscitato molti dissensi, non ne voglio approfondire il discorso. Avevo scritto un post a caldo, ma ho deciso di non pubblicarlo per il semplice motivo che a volte si fa fatica mettere in ordine i pensieri negativi e collegarli con le bestemmie nate.
Dico solo che noi siamo AMATORI, non pedaliamo per lavoro, ma perchè ci piace. Ci piace evadere dalla solita presa per il culo, che subiamo quotidianamente dal sistema che ci circonda. Evadiamo a colpi di pedale, confrontandoci con sano agonismo con altre persone con la nostra stessa passione. Domenica arrivare a Miane e sentirci dire che noi tesserati Udace siamo considerati come servizio scopa, è tristissimo.Questo è riferito a chi rappresenta gli enti Udace e Fci: VERGOGNATEVI, speculare, non considerare chi vi sfama è vergognoso. Qualsiasi diatriba nata tra voi è ai miei occhi RIDICOLA. La nostra passione è guidata dal buonsenso e su questo voi speculate? TRISTISSIMO
Ieri partiamo verso Colognola, salendo dalla Panoramica Vecchia. Qui qualcuno allunga, per scaldare i motori. La giornata si prevede già dalle prime battute bella frizzante. C'è qualche embolo represso dal fango di domenica, Scendiamo sulla provinciale verso Tregnago, il gruppo cerca di stare unito, ma a Badia, sulla salita della Bettola iniziano le prime avvisaglie. DarioJet parte, nonostante sia reduce da malanni vari ha molta più birra di tutti. Dietro 100 metri si infilano Matteo, Edoardo e il Mante. L'andatura è regolare, la salita non è durissima, riesco a stare con i due marpioni. Dietro il gruppo si sfila, ma non ho il tempo per controllare. Il passo aumenta, intanto Dario sale in solitaria. Sono quasi al gancio, ma non avendo il cardio funzionante, non mi so regolare, sono un cardio dipendente.Rimango con Edoardo e Matteo fino a 250mt dal gpm, poi Matteo affonda un allungo e il primo a perdere contatto sono io, mantengo il mio passo per non rischiare una brena chiassosa,Edoardo risponde ma anche lui dopo alcuni metri si stacca. Scollino alcuni secondi da loro e mi sento soddisfatto, gongolo, ma dentro ho il timore di aver forzato troppo. Sosta per riunire il gruppo e alla spicciolata arrivano tutti. Da segnalare la gran gamba di Illeana, che arriva dopo i primi 4.
Si sale a San Mauro, parto dopo tutti, causa sosta pipì, penso che l'ascesa venga presa con un ritmo blando. Sbaglio Dario, Edoardo e Matteo prendono il largo e non posso riprenderli, sono ultimo, con il mio ritmo blando non riesco a prendere nessuno, allora via, pedala , recupero Fabio, Francesco, Andrea, Luca B, Gian e Umberto, penso di rimanere li, ma la gamba sta bene e voglio riprendere Nicola e Illeana, in agilità li riprendo, non mi accorgo che dietro si sono infilati il resto del gruppo, il Gian mi istiga e li mezzo embolo mi parte, su il 50 e li paio tutti proprio da cattivo. A San Mauro giriamo verso San Rocco e dopo giriamo verso Catagnè. Su questi saliscendi mi rendo conto che nonostante manchi il Conte Pantano, ci sono altri che si lanciano sfida, si sorpassano fischiettando per sbeffeggiarsi , vedi Umbero e Luca B. Sosta acqua a Castagnè e giù verso Mezzane per salire a Mezzane di sopra. Andrea spara una fuga che sembra prendere il largo, subito viene lasciato andare assieme a Illeana, poi Dario li riprende, dietro lo seguo, cerco un ritmo alto, senza forzare, Dario va via come al solito. Qui mi accorgo che sto bene, l'anno scorso questa bruttissima salita l'affrontavo agli 11orari, ieri mai sceso sotto i 15, con punte fino ai 25. Pedalo agile, penso di essere solo, invece chi c'è dietro?Matteo, ma va in .... So che prima o poi mi passerà, ma spero che sia il più tardi possibile, così tengo alta l'andatura. Infatti la penultima curva prima del bivio di Tenuta Castellani, mi passa sui pedali. Provo a mettermi a ruota ma avendo sbagliato affrontare il tornante mi stacca. Scollino secondi dopo, dietro arriva ancora lei Illeana, e via via tutti gli altri. Da qui fino a casa tutto tranquillo, eccetto un 'utopica sfida lanciata dal sottoscritto a Dario Jet, mentre si saliva il Monte Tenda dalla parte di Illasi. Sono davanti a lui alcuni metri, ho già il 50 che gira, continuo a girarmi e a sculettare sulla bici. Il mio embolo è li che batte in testa, come un pistone. Sento Dario arrivare, sgrano qualche dente e parto, ma come previsto mi passa alla grande. Certo che son salito fino ai 34orari e ancora mi staccava; la salita è più che facile, ma cazzo gnanca un garelli ghe sta a ruota.
Terzo tempo a casa del Conte Pantano che oggi ha disertato, causa malanni fisici. Io torno a casa, mi aspettano le mie donne. Un a giornata che mi ha soddisfatto, ho sfogato il nervoso accumulato domenica, ho limato i tempi in salita tra Edoardo e Matteo, ma in gara in mtb ci sono le discese che fanno la differenza, vabbè intanto me gongolo sullo sgabello del negozio, DIN DON DIN DON
Di domenica ho deciso di non parlarne, dico solo tanto fango, percorso impedalabile, ma come dice il proverbio: TEMPO, CULO E SIORI I FA QUEL CHE VOL LORI. Del fatto successo per colpa delle beghe tra Udace e Fci e che ha suscitato molti dissensi, non ne voglio approfondire il discorso. Avevo scritto un post a caldo, ma ho deciso di non pubblicarlo per il semplice motivo che a volte si fa fatica mettere in ordine i pensieri negativi e collegarli con le bestemmie nate.
Dico solo che noi siamo AMATORI, non pedaliamo per lavoro, ma perchè ci piace. Ci piace evadere dalla solita presa per il culo, che subiamo quotidianamente dal sistema che ci circonda. Evadiamo a colpi di pedale, confrontandoci con sano agonismo con altre persone con la nostra stessa passione. Domenica arrivare a Miane e sentirci dire che noi tesserati Udace siamo considerati come servizio scopa, è tristissimo.Questo è riferito a chi rappresenta gli enti Udace e Fci: VERGOGNATEVI, speculare, non considerare chi vi sfama è vergognoso. Qualsiasi diatriba nata tra voi è ai miei occhi RIDICOLA. La nostra passione è guidata dal buonsenso e su questo voi speculate? TRISTISSIMO
Ieri partiamo verso Colognola, salendo dalla Panoramica Vecchia. Qui qualcuno allunga, per scaldare i motori. La giornata si prevede già dalle prime battute bella frizzante. C'è qualche embolo represso dal fango di domenica, Scendiamo sulla provinciale verso Tregnago, il gruppo cerca di stare unito, ma a Badia, sulla salita della Bettola iniziano le prime avvisaglie. DarioJet parte, nonostante sia reduce da malanni vari ha molta più birra di tutti. Dietro 100 metri si infilano Matteo, Edoardo e il Mante. L'andatura è regolare, la salita non è durissima, riesco a stare con i due marpioni. Dietro il gruppo si sfila, ma non ho il tempo per controllare. Il passo aumenta, intanto Dario sale in solitaria. Sono quasi al gancio, ma non avendo il cardio funzionante, non mi so regolare, sono un cardio dipendente.Rimango con Edoardo e Matteo fino a 250mt dal gpm, poi Matteo affonda un allungo e il primo a perdere contatto sono io, mantengo il mio passo per non rischiare una brena chiassosa,Edoardo risponde ma anche lui dopo alcuni metri si stacca. Scollino alcuni secondi da loro e mi sento soddisfatto, gongolo, ma dentro ho il timore di aver forzato troppo. Sosta per riunire il gruppo e alla spicciolata arrivano tutti. Da segnalare la gran gamba di Illeana, che arriva dopo i primi 4.
Si sale a San Mauro, parto dopo tutti, causa sosta pipì, penso che l'ascesa venga presa con un ritmo blando. Sbaglio Dario, Edoardo e Matteo prendono il largo e non posso riprenderli, sono ultimo, con il mio ritmo blando non riesco a prendere nessuno, allora via, pedala , recupero Fabio, Francesco, Andrea, Luca B, Gian e Umberto, penso di rimanere li, ma la gamba sta bene e voglio riprendere Nicola e Illeana, in agilità li riprendo, non mi accorgo che dietro si sono infilati il resto del gruppo, il Gian mi istiga e li mezzo embolo mi parte, su il 50 e li paio tutti proprio da cattivo. A San Mauro giriamo verso San Rocco e dopo giriamo verso Catagnè. Su questi saliscendi mi rendo conto che nonostante manchi il Conte Pantano, ci sono altri che si lanciano sfida, si sorpassano fischiettando per sbeffeggiarsi , vedi Umbero e Luca B. Sosta acqua a Castagnè e giù verso Mezzane per salire a Mezzane di sopra. Andrea spara una fuga che sembra prendere il largo, subito viene lasciato andare assieme a Illeana, poi Dario li riprende, dietro lo seguo, cerco un ritmo alto, senza forzare, Dario va via come al solito. Qui mi accorgo che sto bene, l'anno scorso questa bruttissima salita l'affrontavo agli 11orari, ieri mai sceso sotto i 15, con punte fino ai 25. Pedalo agile, penso di essere solo, invece chi c'è dietro?Matteo, ma va in .... So che prima o poi mi passerà, ma spero che sia il più tardi possibile, così tengo alta l'andatura. Infatti la penultima curva prima del bivio di Tenuta Castellani, mi passa sui pedali. Provo a mettermi a ruota ma avendo sbagliato affrontare il tornante mi stacca. Scollino secondi dopo, dietro arriva ancora lei Illeana, e via via tutti gli altri. Da qui fino a casa tutto tranquillo, eccetto un 'utopica sfida lanciata dal sottoscritto a Dario Jet, mentre si saliva il Monte Tenda dalla parte di Illasi. Sono davanti a lui alcuni metri, ho già il 50 che gira, continuo a girarmi e a sculettare sulla bici. Il mio embolo è li che batte in testa, come un pistone. Sento Dario arrivare, sgrano qualche dente e parto, ma come previsto mi passa alla grande. Certo che son salito fino ai 34orari e ancora mi staccava; la salita è più che facile, ma cazzo gnanca un garelli ghe sta a ruota.
Terzo tempo a casa del Conte Pantano che oggi ha disertato, causa malanni fisici. Io torno a casa, mi aspettano le mie donne. Un a giornata che mi ha soddisfatto, ho sfogato il nervoso accumulato domenica, ho limato i tempi in salita tra Edoardo e Matteo, ma in gara in mtb ci sono le discese che fanno la differenza, vabbè intanto me gongolo sullo sgabello del negozio, DIN DON DIN DON
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