mercoledì 5 dicembre 2012

10 CAPITELLI

Il tutto ha inizio al sabato, visionando tutti i siti meteo possibili per vedere che tempo farà la domenica. Piove, non piove nuvole in giro non ci capisco un tubo. Così preparo tenuta da runner, da ciclista e da nuotatore. Le condizioni di scelta erano: Se piove tanto, vado in piscina, ma il rischio di trovare il mondo era tanto, spendere 7 euro per stare in ammollo struchè come i pescegatti non mi andava molto, comunque questa era un'opzione, l'altra per la bici bisognava che non piovesse, l'ultima il running sarebbe stata la più logica ma mi avrebbe dato molto fastidio tirare il bidone agli altri che magari mi avrebbero aspettato in piazza. Così mando sms a Matteo per sapere cosa fa, la risposta sarà che farà il giro dei Capitelli con l'ombrello. Bene il via è dato, su di running. Premetto che dalle sette e mezza fino alle otto e mezza giravo per casa in mutande e osservavo ogni 5 minuti la finestra per capire se piove o no.
Mi vesto, indosso le scarpe da corsa e mi dirigo in piazza correndo. Domenica in paese si svolgeva la prima marcia dei capitelli benefica per i terremotati di Mirandola. Con me avevo 10 euri, non potevo spenderli per migliore causa. Alle nove sono in piazza piove debolmente, trovo Matteo, Luca M e Roberta,  Marco. Ci iscriviamo come gruppo Divinus, poi si parte. Loro sono vestiti pesante io leggerino. Il freddo si sente dopo pochi metri parto di corsa. Sono 10 km con  due salite importanti lunghe entrambe più di un km, anzi quasi due: il capitel di San Pietro e il Pigno. La prima se qualche psicolabile biker l'ha fatta sa quanto tira nella parte centrale, una salita cementata praticamente insulsa e inutile farla in mtb, l'altra è conosciuta da tutti con la variante fino a piazza scheetti. A piedi è un'altra storia, entrambe nonostante il fondo in cemento rivelano un certo fascino. Soprattutto la prima se fatta tutta di corsa regala un giro di gambe bestiale nel falsopiano finale, la sensazione è come essere caricati a ''susta'' per tutta la salita e lasciarci andare appena finita. Finisco il giro di 10km in un'ora giusta, ritiro il ricco pacco e corro anche il tratto da piazza fino a casa per evitare di raffreddarmi e prendere qualche malanno. Il lunedì decido per un defaticante, come ultimamente mi capita non ho tempo per la bici, tra le pulizie di casa e spesa non riesco mai uscire con le due ruote. La giornata è spettacolare sole, freddo ma limpidissimo. Parto nuovamente di corsa, le scarpe sono sporche dal giorno prima ma non mi interessa. Sarà un giro di corsa facile, in pianura così si va in Sarmazza. Scollinando a Santa Croce vedo el mi babbo, lo raggiungo e con il suo passo decido di fare il mio allenamento defaticante. Lui ha il suo solito giro e il suo passo. Alla fine ne esce un 18,9 km, praticamente un lungo, al passo di 5 e 30 al km.  Defaticante fino ad un certo punto. Hai capito el mi babbo, a 60 anni, 4 volte la settimana si fa 17km con  questo passo, il bello è che non cala e non aumenta, è regolare dal primo all'ultimo km.Adesso giovedì vedremo cosa si farà bici? ma fa freddo, Corsa? ma non so, Piscina? Boh forse

Nessun commento:

Posta un commento

E TE COSA NE DICI?