martedì 26 giugno 2012

ULTIMA DI COPPA VENETO

A Schio domenica ho corso la mia ultima gara di stagione, l'ultima di quelle che ero iscritto attraverso la cumulativa per il Lessinia Tour e Coppa Veneto. Nei prossimi mesi parteciperò ancora ad altre manifestazioni, ma non ho ancora idea. Quasi sicuramente sarò presente alla Benini, poi mi piacerebbe prendere qualche bella bastonata nelle gare xc, tipo Montorio e Valeggio. Mi ispira l'xc di Selva di Trissino, la gare del Gnocco, bo chissà qualcosa farò. Un frullio leggero in testa mi dice di partecipare a qualche gara su strada a circuito, di quelle che Cassani chiama gare attorno al campanile. Questa pulce me l'ha messa in testa DarioJet, ma sinceramente pensare di essere in gruppo ai 45orari, gomito a gomito con quello vicino, mi fa letteralmente fare la cacca addosso. Ciucciare la ruota è una dote che ho, ma un conto è stare a ruota in compagnia, un altro è essere in gara.
Tornando a Domenica, non è stata il massimo, anzi forse la peggiore prestazione di quest'anno. Questo è dovuto a problemi meccanici, non alla mia condizione. La partenza era alle nove, non ho scelto di partecipare al marathon per motivi di orari. Partendo alle 10 chissà a che ora avrei finito. In griglia il team Hellas era tutto unito, si sparava boiate a nastro, l'umore era alto. Pronti via, la gamba tira bene, i battiti salgono bene, per i primi km tutto ok. Inizia la salita, sterrata, bestia che fatica, Luca B e Pedrosa mi vanno via, pedalo veramente duro. Non capisco dov'è il problema, tutti mi passano, le gambe stanno bene, i battiti idem, ma il rapporto è sempre duro, nonostante usi il 27 davanti e il 32 dietro. Non riesco a far salire le pedalate. Franceschino, mi supera, adesso inizio a sentire la fatica, la salita non è dura, ma mi sembra di salire con il freno tirato. Discesa: qui mi stupisco, solitamente sono fermo, perdo posizioni, la bici va dove vuole, questo se la strada è scorrevole e in sterrato, se invece è un pò tecnica e serpeggiante, non lo nego ma  riesco a difendermi. Domenica invece supero, non uno ma più di uno. Guadagno, nonostante la ruota anteriore perda aderenza. Il battistrada del Geax gato anteriore da 1.9 ormai è liscio come un tubolare da strada, ma il suo dovere l'ha fatto. Termino la prima discesa, mi fermo per salto catena e per il formarsi di 3 nodi. Grazie all'aiuto di uno spettatore risolvo il problema, ma la ruota posteriore non gira più. Il disco tocca costantemente le pastiglie e  dondola sul perno. Vacca Boia, oggi il meccanico mi ha detto che forse ho rotto il perno, mah..........
Riparto con la ruota che stride, piano piano prendo il ritmo, mi raggiunge Umberto, mi chiede perchè sono li, gli spiego il motivo, decido di fare gara con lui, ormai Pedrosa, Luca e Franceschino non li riprendo più. Passo un ristoro continuo pensando di avere Umberto a ruota, ogni tanto sparo una boiata, invece si era fermato. Penso anche di ritirarmi, ma non posso essermi svegliato alle 5 per fare solo 20km, così continuo. Incontro Pedrosa, torna per rottura cambio, al bivio marathon e classic, inizio uno dei pochi sterrati in salita, mi accorgo che la ruota dietro inizia a sgonfiarsi, uso il fast che riuscirà a tenere la ruota gonfia fino alla fine. Il percorso era parecchio asfaltato, tanta salita, fino ai meno 5 al traguardo. Ho l'impressione di aver sempre pedalato, discesa poca e pedalata anche quella causa della ruota che non girava. Tutto qua l'ultima gara si conclude con un opaco 2 ore e 48 minuti, se tutto fosse andato liscio avrei fatto molto ma molto meglio, ma come si sa non tutte le ciambelle non riescono con il buco.

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