Sugli sterrati sassosi del castello di Soave oramai sono abbastanza ferrato, mi sento abbastanza sicuro, eccetto gli ultimi due sassi in fondo alla Sassi cantanti che mi bloccano, ma non sono l'unico, anzi nessuno domenica e' riuscito a superarli. E' iniziato da li il giro di domenica, siamo saliti a Ca' de Napa per arrivare a piazza Scheetti e da li iniziare il giro degli sterrati del castello. Un'oretta e poi via verso l'xc di Tregnago
Se devo ammettere la verità, quando ho sentito xc di Tregnago, l'intestino mi ha sussultato leggermente, e il primo pensiero e' stato: oddio me tocca farmela tutta a piedi.Ho provato un 'opera di non persuasione, dicendo noo chissà quante rame ci saranno sui sentieri..... Ma sono stato poco convincente.e così si parte. Siamo saliti a Trabucchi poi San Felice e Sant'Anna
Qui discesa a Tregnago e si inizia il giro. Primo tratto in salita non l'avevo mai fatto, ero salito da un'altra parte. Gli sterrati sono uno spettacolo, battuti come l'asfalto, scorrevolissimi. Mai messo un piede a terra, me ne sono reso conto solo dopo quando mi sono fermato ad aspettare gli altri nel punto sulla foto sotto
Se davanti ho una carota da inseguire, inteso in senso figurato, in questo caso era Matteo dopo invece era Luca S, scendo e l'unico pensiero è quello di non perderlo di vista. Invece se pedalo per i c....i miei su sentieri del genere li faccio granparte a piedi. L'unico motivo è perchè vado piano, mentre se sono in velocità il cervello non fa in tempo a connettersi sul tratto che sto percorrendo, quindi la bici va più veloce dei pensieri. Tutto qua. Comunque ammetto che il tratto nella foto e la discesa finale ho messo entreambi i piedi a terra. Lo so che il resto non era eccessivamente tecnico, ma quelle due o tre ostacoli in contropendenza li ho fatti scioltamente. Nel tratto nella foto mi blocco è più forte di me, mentre vorrei riprovare la discesa finale, perchè non per mia colpa l'ho fatta a piedi.
Finito il giro si ritorna a casa. Qualcuno ha voluto continuare su asfalto, altri come me siamo saliti dal cimitero di Cazzano. Superato il tratto duro del boschetto, metto su il 40 e via non a canon de piùùùùùùùùùù. Battiti raggiunti 189
Per le fans pubblico una mia foto ciaooooo
Se devo ammettere la verità, quando ho sentito xc di Tregnago, l'intestino mi ha sussultato leggermente, e il primo pensiero e' stato: oddio me tocca farmela tutta a piedi.Ho provato un 'opera di non persuasione, dicendo noo chissà quante rame ci saranno sui sentieri..... Ma sono stato poco convincente.e così si parte. Siamo saliti a Trabucchi poi San Felice e Sant'Anna
Qui discesa a Tregnago e si inizia il giro. Primo tratto in salita non l'avevo mai fatto, ero salito da un'altra parte. Gli sterrati sono uno spettacolo, battuti come l'asfalto, scorrevolissimi. Mai messo un piede a terra, me ne sono reso conto solo dopo quando mi sono fermato ad aspettare gli altri nel punto sulla foto sotto
Se davanti ho una carota da inseguire, inteso in senso figurato, in questo caso era Matteo dopo invece era Luca S, scendo e l'unico pensiero è quello di non perderlo di vista. Invece se pedalo per i c....i miei su sentieri del genere li faccio granparte a piedi. L'unico motivo è perchè vado piano, mentre se sono in velocità il cervello non fa in tempo a connettersi sul tratto che sto percorrendo, quindi la bici va più veloce dei pensieri. Tutto qua. Comunque ammetto che il tratto nella foto e la discesa finale ho messo entreambi i piedi a terra. Lo so che il resto non era eccessivamente tecnico, ma quelle due o tre ostacoli in contropendenza li ho fatti scioltamente. Nel tratto nella foto mi blocco è più forte di me, mentre vorrei riprovare la discesa finale, perchè non per mia colpa l'ho fatta a piedi.
Finito il giro si ritorna a casa. Qualcuno ha voluto continuare su asfalto, altri come me siamo saliti dal cimitero di Cazzano. Superato il tratto duro del boschetto, metto su il 40 e via non a canon de piùùùùùùùùùù. Battiti raggiunti 189
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