martedì 6 novembre 2012

E ANCORA ACQUA

.... E niente bici. Poco male, se il meteo  pensa di costringermi a casa, sbaglia proprio di brutto. Infatti sentendo la pioggia cadere mi alzo e per accertarmi guardo fuori dalla finestra. Piove, le bici sono la in garage e me le immagino tristi con il manubrio sotto la ruota che pensano: Governo ladro piove e un'altra domenica qua appese ad un attaccapanni...... Poverine ogni tanto passo loro vicino e le accarezzo consolandole, ma  incazzose come un trial girano il manubrio verso il muro e nemmeno mi guardano.
Si vede che son bravo a raccontare le favole, esperienza fatta con la piccola Noemi, anche se ha otto mesi e non ci capisce nulla, le piace quando le sussurro le favolette, Biancaneve e i 7 pusher, cenebamba e cappuccetto pop.
Ritornando a domenica ci metto poco a fare colazione, indossare le scarpe, abbigliamento cardio e via per una corsa sotto l'acqua. Sarmazza, presa alla larga e ritorno. 13km corsi stavolta non molto bene, sensazione di stanchezza, pesantezza ogni passo era come alzare un ferro da stiro legato ai piedi. Infatti sono tornato a casa con il classico male al tallone, tipico di corre piano e male. Mannaggia l'ultima volta che mi è venuto ci ho messo una settimana per farlo andare via. Stavolta ci ho dato dentro di ghiaccio e risetto in sacca bollente, poi un impacco di crema e lunedì mattina ero come nuovo. La giornata di lunedì come al solito è piena di impegni, il sole splende nel pomeriggio, ma il tempo per un uscita in bici non c'è. Allora via di corsa, nuovamente. Stavolta salita, Canole, Pigno Ponsara e casa, a dimenticavo a piazza scheetti, giro nel selvaggio bosco, sono i sentieri che si collegano con la discesa della SoaveBike, ci vuole sterrato anche nella corsa, migliora l'appoggio e la potenza.La gamba stavolta è brillante sulle rampette salivo come un capriolo, meno male che non c'erano cacciatori in giro altrimenti mi impallinavano, ahahahahahh. Torno a casa dopo un'ora e mi accorgo solo togliendomi le scarpe che ho un chiodo lungo 10cm infilato di traverso nella suola della scarpa destra, per pochi millimetri non infilava il piede. Sono stato fortunato, ma ieri è stata una giornata particolarmente benevola per me. In posta il mattino c'era la solita fila infinita, ma un operatore operoso ha chiesto chi avesse bollettini da pagare, botta strepitosa di culo nessuno a parte me, così fiero passo davanti a tutti. In banca entro e non trovo nessuno, al supermercato coda alla cassa, ma dall'altra parte apre una cassa e salto la fila anche li. Ogni tanto ci vogliono anche queste giornate, o no? Ci si lamenta solo di solito, a volte bisogna anche parlare delle botte di culo.

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