martedì 20 novembre 2012

XC RUNNING, IL MIO

Son tornato in gara domenica, nel'xc Running di Montorio. Erano mesi che non mi saliva l'embolo guerriero. Diciamo che la fase preparatoria è iniziata già il sabato sera. Metto in assetto la bici, olio sulla catena e gonfio le ruote. Una splendida idea mi viene, gonfio le ruote a 3. Secondo la mia analisi sul percorso, fatta osservando la mappa su google, doveva essere scorrevole e poco tecnico. Così penso che le ruote a tre bar mi avrebbero reso la vita più facile nella parte in mtb. In effetti il tracciato non era per nulla tecnico.
Alle nove e mezza si parte, come al solito sulla linea di partenza sono dietro, praticamente quasi ultimo. Devo rimontare parecchie posizioni, davanti vedo i primi, vedo Turco che sul forte da una rasoiata che il plotone si mette in fila indiana. Tengo duro recupero qualche posizione, nel single track lascio correre la bici, poi si esce dal boschetto e qui inizia un pezzo leggermente tecnico con sassi un pò bagnati. Ripeto non è tecnico ma le mie ruote a tre scivolano ovunque, non fanno presa, poi ci manca un salto di catdena a farmi mettere il piede a terra. Spingo la bici per uscire dal tratto, le gambe si imballano e vengo superato da un pò di gente. Qui le palle mi cadono, e decido di andare del mio passo. Provo salire con il padellone magari risparmio un pò di energie, ma la bici non fa presa, in discesa sbaglio curve su curve. In piano mi metto in scia per recuperare fiato, ma vanno piano e così li supero, tiro il treno e come un pivello nella salita finale mi uccellano. Secondo giro in mtb meglio del primo, passo un pò di gente, ma pedalo con la voglia di finire il prima possibile la sezione in bici, per iniziare quella di running. Così non ricordo molto. Termino il giro, entro nella zona cambio appoggio il casco, tolgo le scarpe e infilo quelle da running con i lacci a spirale da triathlon. Mossa più azzeccato non posso aver fatto. Secondi rubati ad altri avversari che hanno perso parecchio tempo nella zona cambio. Recupero ancora posizioni. I primi km di corsa mi sembra di avere un cane che mi morsica i quadricipiti, boia che male butei. Più di una volta ho pensato di fermarmi a fare strekking, invece ho tenuto duro. La mia corsa non è fluida come quella delle altre domeniche, però vedo avversari davanti sempre più vicini, li supero, in discesa, merito di aver letto runner's word sposto il baricentro in avanti, in modo da non vedere le scarpe e volo come un caccia. Supero ancora gente. Qualche staffettista e qualche runner di razza mi supera, provo a mettermi a ruota, ops, alle calcagna, ma purtroppo non è come nel ciclismo, non si sente la scia. Anzi è peggio aumentare il ritmo tutto di colpo, si deve agire in progressione. Infatti più volte mi sego le gambe, fortunatamente sono sempre riuscito a mediare le mie forze. Ultimo km in salita, in bici non è duro, ma a piedi lo si sente tutto. Taglio il traguardo, poco soddisfatto, poi sento che sono arrivati solo 80 partecipanti ne mancano più di 100. Allora mi rallegro, e considero la mia prestazione soddisfacente. 50esimo nei solitari su oltre 100 single, non è male per me che è la prima volta. Ho messo dietro parecchi triatleti abituati a queste fatiche e ho tenuto poco lontani biker che solitamente mi danno minuti. Posso affermare che il poco allenamento in mtb si è visto, le piogge degli ultimi tempi non mi hanno permesso di salire in mtb. Infatti mi sentivo strano in bici, molto meglio invece la sezione di corsa, se ho recuperato qualcosa è stato nel running, che ultimamente ha riempito le mie uscite allenanti.
Interessante questo format di duathlon, una manifestazione coinvolgente. A volte è bello vedere riscuotere successo manifestazioni di questo tipo, organizzate alla buona ma molto coinvolgenti. Non è dispregiativo penso dire ''alla buona''. Se fossi libero andrei anche a quella di Zevio, ma è di sabato e solitamente lavoro. Mi pongo una domanda, con l'Adige ancora alto, non potrebbero metterci anche la sezione di nuoto?

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