Domenica nonostante l'invito di Matteo e Luca di fare il giro della Divinus, ho deciso di andare a provare la Durello 2013. Sono passato da piazza alle otto e mezza per vedere se avrei avuto seguaci, ma non ho trovato nessuno. Così da solo parto direzione SanGiovanni Ilarione. Percorro la provinciale per arrivarci prima.
Alle 9:15 sono nel paese del Durello, prima parte presenta un 10km preticamente su asfalto in salita si sale a Castello dalla strada vecchia, poi si scende a Nogarotto su una bella discesa sotto bosco che se fosse stata asciutta è fantastica, infangata com'è dubito che si asciughi per la gara. Da Nogarotto si sale a Vestena, prima su provinciale poi su sterrato che la costeggia, anche qui ancora presente fango. Si passa nell'altra vallata e il paesaggio cambia, dopo essere praticamente sempre saliti inizia la discesa, il fondo è asciutto, e ondulato, discese non impegnative, si passa su sentieri del Cai. Bello questo tratto in cui si attraversano varie Contrade, sembra di entrare in casa di chi ci abita, per chiedere una birra. Si passa Mistorighi e siamo nemmeno a metà, si continua salendo attraverso vari strappi, si arriva al Roccolo attraverso il classico tratto della Durello, un mangia bevi fangoso, sarebbe bello se fosse asciutto, ma la ruota fatica a girare, quindi si cerca l'equilibrio, altrimenti sarebbe da padella a canon. Dal Passo si sale verso la Calvarina, gpm si giornata. Salita che in altre situazioni l'ho fatta scendendola, ma con le sue pendenze variabili può far male. Dopo l'agriturismo svolta a dx e qui si passa su sterrati che fino a Brenton li ho già percorsi mesi fa. Il fondo da umido passa a sdrucciolevole, si scivola per il terriccio troppo secco. Curioso come cambi il terreno nel giro di pochi km. Da Brenton si scende nella val Paradiso, per risalire fino agli ex alloggi della base militare. Sale la Calvarina asfaltata per pochi km e svolta a sx verso il Cortivo e attraverso continui saliscendi si arriva ai Gobbi. Da qui si scende alla Valle dei Boschi, dove abitava mia nonna, fatta anche questa mesi fa e si risale ai Zanchi. Qui manca un km all'arrivo. Bel percorso non ci sono salite importanti, ma continui saliscendi da rilancio. Soprattutto dopo Brenton quando si inizia ad avere le gambe un pò affaticate le ripide rampe possono far male. Mi preoccupa il fondo, scivoloso sia con il fango che con l'asciutto.
Una chicca collegando il tratto della Durello alla Calvarina che conosco io,ne uscirebbe un marathon di almeno 70km bello tosto. Dall'agriturismo si scenderebbe fino a sx verso i Galli e li attraverso vari sterrati segnalati dal Cai si arriverebbe fino all'Agugliana, un single track dietro l'altro, un continuo mangia bevi spacca gambe.All'Agugliana si passa nel versante della Valle dell'Alpone e si ritorna verso SanGiovanni. Asfalto sarebbe praticamente nullo. Sensazioni veramente positive, sempre meglio il feeling con la mtb, scorrevole, stabile fango, sducciolato, tecnico, non c'è problema dove la metto lei passa. Sono tornato a csa con oltre 70km con le gambe affaticate ma mai crampi.
LUNEDI'sono andato a defaticare con fartlek sui monti di Lonigo in bdc. Forse sono l'unico che scarica con il fartlek. Subito la gamba è legnosa poi in agilità sento che migliora. Salgo la rocca alternando un minuto forte e uno piano e i seguenti saliscendi li affronto di petto riposando nelle leggere discese. Dopo un'ora avevo una media di 29orari, con tratti in salita. E'inutile girarci attorno la gamba la tira ben, sia in salita che in piano, riesco a prendere la scia di trattori e camion in movimento, cosa che è da anni che non mi riusciva bene. Son contento.
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