venerdì 12 luglio 2013

UNA SERATA DA PUGNALI SUI MONTI DI LONIGO

Solitamente le nostre notturne sono affrontate con ritmi amichevoli. Ieri sera l'amicizia c'era ma nelle tasche della divisa erano presenti anche parecchi pugnali. Inizio con il dire che parto dal negozio poco prima delle sette per un giro verso Fittà e rientro allo stadio passando dalla Tenda. Il tutto condito con un ritmo mio personale, tendente alla fretta per arrivare prima al ritrovo. Il fatto che ha stravolto i miei piani è stata la rottura della catena, porca paletta mi sono fatto a piedi, da Costalunga la ciclabile. Poi ho trovato un'anima pia da Terrossa che mi ha spinto fino al ponte, Grazie di cuore. Allo stadio per fortuna c'era Luca M, il Mc Giver dell'est veronese che ha una falsamaglia che mi permette di partire e partecipare a tutta la notturna. Spero che la catena tenga per domenica. L'andatura fin da subito non era quella che pensavo. Il trasferimento verso i Monti di Lonigo  è stato parecchio sostenuto, ma appena inizia la salita la bagarre si infiamma. Quei sentieri sono invitanti, i continui saliscendi, i single track e tratti rocciosi invogliano un ritmo bello frizzante, ma il nostro era molto più che acqua ferrarelle, era acqua infuocata, le ruote scintillavano nell'imbrunire. Praticamente ne è uscita una notturna a Canon, su ogni rampa partivano scortelè che tendevano ad assassinare l'embolo di chi stava dietro. Molti emboli agguerriti erano presenti, di certo non mi sono tirato indietro, anzi a volte ero io che lanciavo il sasso. Il terreno, l'assenza di salite lunghe, i tratti da guidare la bici erano perfetti per quello che posso dimostrare e vuoi che tiri i remi in barca? No di certo, ero sempre li a ciucciare il collo di quello davanti. Ogni tanto ci si fermava ad aspettare il povero Giorgio, reduce da una bronchite che non lo vuole abbandonare. Lo si sentiva a volte tossire tra i monti, sembrava Aidi che si era smarrita nel bosco. Nonostante tutto le soste non erano lunghe anzi si riducevano ad una manciata di secondi, avrei preferito qualche minuto in più, per tirare il fiato e magari sarebbero servite anche per calmare quei bollenti spiriti aggueriti, non dico di chi erano, vero Luca ed Edoardo?, ma anche il Gian non era da meno. Sarà stata una giornata lavorativa piuttosto travagliata per loro.
Torno a casa con 65km, un marathon nel bel mezzo della settimana, reintegro le energie con pizza del Briski e un paio di birre. A proposito propongo all'Hellas l'acquisto di una macchinetta per il caffè da mettere in sede.

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