Giorni concitati quelli appena passati. Si inizia il giorno 16 con un diluvio che insisteva dalla sera prima, l'Alpone s'ingrossa l'ansia aumenta parte l'allarme ma dove caspita rompe? boh salvo negozio o garage a casa? dubbio amletico. Mi decido da solo libero il garage che tribolazione 3 piani con freezer, mtb ,bdc, graziella della moglie, e tutto quello che deve starci in un garage, ero un muletto con le gambe. torno in negozio e aspetto che arrivino ulteriori notizie, sono pronto come Mosè che divideva le acque, sono pronto a imporre le mie mani sulle acque che avanzano.Alla fine niente per fortuna mentre a Soave sono di nuovo sott'acqua, che tristezza mi dispiace per loro so cosa vuol dire essere alluvionati per una volta ma 2 no. Deve partire qualche testa adesso ma nel vero senso della parola non si può sorvolare su certi lavori dove ci rimette un'intero paese.
Cambiando discorso il giorno seguente mi sveglio e un timido sole cerca di farsi strada tra le nuvole, vado in bici alle 9 sono in piazza per vedere se trovo qualcuno dell'hellas, ma niente , allora parto in solitariaverso Cazzano salita monti: la gamba è un pò dura poi mi rendo conto che sto andando su col 53 però esclamo. Midirigo verso San Martino, Montorio salita di Moruri chiamata offensivamente da un mio amico la salita dei pensionati( tutto lù el sa): salgo agile ne supero 2 poi altri 2 e 1 però penso sto andando in forma. Verso la fine mi sorpassa un Focus penso vedendogli la maglia mi accodo buttando giù qualche dente lui aumenta c.....o non molla 30km/h mollo io e lui va ciao è stato bello. Sconsolato vado dove lui non è passato, mi dirigo verso pian di caqstagnè, e da li scendo a Mezzane poi Lavgno, statale con vento a favore 40km/h sfruttando anche la scia delle macchine.Ripensandoci non è andata male come uscita ma il problema è che non mi riesce facile come dovrebbe, faccio molta fatica a tenere certi ritmi. Ciao
ciao
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