Tornato dalle ferie, una bella settimana passata all'insegna del dormire, sole, mangiare, guardare la miriade di tette che giravano in spiaggia senza le adeguate coperture e naturalmente non mi sono fatto mancare la bici. La giornata tipo era questa: mattino sveglia alle 09:30, salvo uscita in bici la sveglia era allora alle 07:00; colazione abbondante, giro al market del campeggio per prendere i panini, passeggiate di 2 ore in spiaggia, ritorno in tenda pranzo a base di panini con affettato tipico toscano, lettura del corriere della sera dalla prima all'ultima pagina, gazzetta solo gli articoli che riguardavano il tour, poi alle 15:30 via in spiaggia sotto il sole e li tra dormire guardarci in giro leggere e altre cose arrivavano le 19:30. Ritorno in tenda doccia cena e qualche sera si usciva in paese tra l'altro molto carino. Altre sere si rimaneva in tenda a giocare a carte.
Come dicevo non mi sono fatto mancare la bici; sono ancora stupito da quanta passione di bdc ci sia in Toscana. Percorsi segnalati, miriade di ciclisti che vanno in gruppi da 50, tanto che una volta raggiunto mi sono chiesto se ero dentro ad una granfondo. Le salite non mancano di certo ma mi sembrava di essere sui colli Berici, un continuo mangia e bevi con salite massimo lunghe 5km. Il mio giro era il seguente: Castiglione-Tirli-Rasi-Gavorrano-Puntone-Castiglione, 70km circa, due uscite in totale una martedì e l'altra giovedì. Ho pedalato guardandomi in giro e per ammirare il paesaggio. Bella la Toscana anche nell'entroterra, un pò brulla poco verde, tanto giallo. Paesi che si arrampicano sulle colline, centri abitati chiusi al traffico e filosofia di vita che fa del'' fermiamoci prima di sudare'' il suo slogan. Una settimana è volata, ma nello stesso tempo è stata sufficiente per ricaricare le pile.
Ieri non vedevo l'ora di finire i lavori di casa per poter salire sulla mia nuova bdc: WILIER IZOARD XP. Carbonio 2k 105 con guarnitura e freni fsa, 50x34 e 25/11, mai avrei pensato di montare un 50/34, ma su consiglio del meccanico ho accettato. Tappa di ieri che mi ha portato a Cazzano Tregnago Badia e salita di Cà del diaolo e casa. Tanta fatica mamma quanta, non pensavo di aver lasciato le gambe in ferie. Comunque la bici mi ha fatto una buona impressione, comodo il carbonio su strada,ma molto nervosa e reattiva sia in discesa che in salita. Finalmente riesco a tenere le mani basse sul manubrio, con l'altra non ci riuscivo a starci tanto, ero troppo lungo mi mancava l'aria. Anzi adesso sto quasi meglio a mani basse. E' ancora un pò duretta nella zona posteriore del cambio, ma penso che si prenderanno.
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