martedì 27 marzo 2012

LA MIA TRE VALLI

E' sempre un'emozione legare il numero di gara alla bici dopo mesi di astinenza. La mia prima gf dell'anno inizia la mattina alle 7:20, quando suona la veglia. Una notte tranquilla, Noemi mi ha lasciato riposare abbastanza, un'alzatina alle tre come il solito, cambio pannolino e zinna di mamma prima di dormire di nuovo. Arrivo a Tregnago verso le 8:40 scarico la bici e inizia il riscaldamento. Alle 9:50 entro in griglia, qualcuno aveva detto che non si entrava prima di 15 minuti della partenza, un utopia,  fatico a starci dentro perchè era già gonfia. Parto dietro e nel fondo del griglia. Non me ne frega nulla, ho le gambe che scalpitano. Sono cattivo come una bestia. Bum si parte, prima parte in asfalto cerco di farmi strada sfruttando la scia di qualche 29. Inizia la salita, le gambe vanno chiedono al motore ma la strada è intasata, raggiungo Fabio e davanti vedo Pisani, con quattro molinate lo raggiungo. Fino al 15esimo km gli sono a ruota, quando inizia la discesa mi stacca un pò e una caduta  di un tipo mi fa perdere le sue tracce. Il mio obbiettico diventa un Pedalò con la specy bianca e rossa. Un 'altra caduta di un altro me lo fa perdere. In discesa non sono un asso e le cadute degli altri mi fanno perdere il contatto. Intanto sono sul monte Cimo, tratto in discesa, siamo in tre, il primo cade di nuovo( e che cazzo son come la signora in giallo, porto sfiga) occupa tutta la strada ci mette un pò a rialzarsi, gli chiedo come và è un pò grattuggiato, mi dice che gli hanno tagliato la traettoria..... chi?un brontosauro forse,  non aveva nessuno davanti, era cotto a puntino e mancavano km alla fine. Si riparte bestemmiando tra me e il mio embolo, a proposito era bello sveglio domenica, mi batteva in testa come un pistone. Il mio embolo barrufaldo, mi mancava.
Arrivo ai Cadalora qui ci credo posso recuperare il Pedalò. Mangio e bevo il tratto in piano mi aiuta a digerire, cerco un treno che mi porti alla salita verso la via Cara. Lo trovo e appena inizia ad impennarsi la strada mollo tutti, un nonno mi guarda, sa ghe? son un caccia, buum via, i battiti sono costanti a 176 e non sento la fatica, giro agile, subito non me ne rendo conto ma sto salendo forte, riprendo il pedalò, aspetto la discesa e lo passo a Mezzane, qua ho finito l'acqua, i crampi iniziano a farsi sentire, salgo regolare stacco il pedalò e inizio a vedere nuovamente maglie Hellas. I primi due sono stati il Presidente e il tipo da Isola Rizza, sul monte Cimo, adesso sulla salita dei Cavalli vedo Marco, lo passo, devo salire senza cambi di ritmo altrimenti mi vengono i crampi, poi raggiungo il Gian e Franceschino, li supero facendo il cretino e chiedo di Pisani mi dicono che sarà passato 5 minuti prima,ormai è perso. La fatica la sento manca poco, i più forti della terza griglia mi stanno recuperando, discesa e rettilineo fino al traguardo. Tempo 2 ore 25 minuti, non è un gran tempo, ma della mia condizione sono soddisfatto, senza se e senza ma potrei essere stato con Pisani, in salita ero più pimpante, anche se in discesa avrei perso. Della gara in generale posso dire quello che tutti penso che possano pensare, ben organizzata niente da ridire, bella festa, tanta la gente. Ho visto tanta gente cadere dovuto al terreno arido e sabbioso.
Ieri scarico di 40 km in piano con bdc, Meledo, Sarego, Lonigo e casa, più un tracciato da crono.

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