Sotto il monumento, il classico punto di raccolta per noi siamo in 4 in mtb, io Gian Edoardo e Fabio. Gli altri erano in bdc. Obbiettivo di giornata era l'esplorazione dell'xc running di Zevio. Si parte verso il ponte della Motta, Villabella, dentro a Villa Gritti e giù fino a Belfiore, fino ad incrociare l'argine dell'Adige che arriva fino a Zevio. Qui si entra subito nel percorso, bello, con quelle rampette spacca gambe vien voglia di farlo a canon.A mio misero parere, sono stati creati passaggi impegnativi, per chi è abituato come me alla mtb più di tanto non creano problemi, ma per chi è un runner e la bici la usa solo per andar a fare la spesa non so quanto possa divertirsi. Comunque azzi suoi e di chi organizza, non devo essere io a dispensar consigli e sentenze come se fossi la Treccani dello sport. Il percorso per me è bellissimo, tutto curve, rilanci, discesette dritte, qualche sasso e qualche radice, esaltante, tanto che mi son trovato ad un certo punto a fare brum brrum con la bocca.
Fatto un giro vuoi che rimaniamo li, non siamo criceti, così sorge una domanda: Da Zevio dove si può andare? A Montorio, San Briccio, si potrebbe salire dalla Via Cara. Edoardo sbotta con l'ascesa a San Briccio e poi prendere direzione Castagnè. Intanto il tempo inizia a diventare ancora più grigio, soprattutto verso est, ma noi siamo a ovest e che ce ne frega. Così dopo un trsferimento su bitume fino a San Pietro di Lavagno si sale su sterrato a San Briccio e su consiglio di Edoardo si continua verso Catsgnè. L'andatura è sempre di quelle alla volemose ben, ad un incrocio ci fermiamo perchè a destra la freccia Cai segna Mezzane e prendiamo quella discesa, alla fine sarà la Valfredda, discesa smossa ma con alcune curve su parabola la rendono carina. A Mezzane si continua seguendo strade secondarie carine verso Monte curto e da li troviamo la via Cara che inizia. Arriviamo al bivio verso il tiro a Segno, strada della Tre Valli, scendiamo fino al Progno e si continua fino alla dorsale della Soave Bike, discesa da Bocca Scalucce e Pigno dove la pioggia ce lo fa affrontare un pò a canon, almeno io volevo tirare il collo a Edoardo, tanto che gli sono arrivato a pari, il problema è che non so se lui aveva il collo tirato........ Discesa e casa con doccia calda senza farmi mancare la classica Bud post giro. Adesso che la temperatura è più fresca non ha lo stesso sapore di quando c'è caldo, penso che una bevanda più adatta con queste temperature sia un bel brulè......
Ieri come da rito un'ora di corsa a piedi, stavolta sotto la pioggia.
Non volevo asfalto così sono salito dalla Ponsara discesa dei dieci capitelli, su dal Pigno e Piazza Scheetti. Discesa sassosa dell'xc di Soave, quella dentro il bosco, e risalita a piazza Scheetti. Da li giù verso casa, un bel giro dove le salite le ho fatte tutte a ritmo pestante, niente crono o cardio al seguito. Bella anche così la corsa, la pioggia crea un legame intimo con la natura non è fastidiosa, accompagna ogni tuo passo sul terreno, rilassante.
Fatto un giro vuoi che rimaniamo li, non siamo criceti, così sorge una domanda: Da Zevio dove si può andare? A Montorio, San Briccio, si potrebbe salire dalla Via Cara. Edoardo sbotta con l'ascesa a San Briccio e poi prendere direzione Castagnè. Intanto il tempo inizia a diventare ancora più grigio, soprattutto verso est, ma noi siamo a ovest e che ce ne frega. Così dopo un trsferimento su bitume fino a San Pietro di Lavagno si sale su sterrato a San Briccio e su consiglio di Edoardo si continua verso Catsgnè. L'andatura è sempre di quelle alla volemose ben, ad un incrocio ci fermiamo perchè a destra la freccia Cai segna Mezzane e prendiamo quella discesa, alla fine sarà la Valfredda, discesa smossa ma con alcune curve su parabola la rendono carina. A Mezzane si continua seguendo strade secondarie carine verso Monte curto e da li troviamo la via Cara che inizia. Arriviamo al bivio verso il tiro a Segno, strada della Tre Valli, scendiamo fino al Progno e si continua fino alla dorsale della Soave Bike, discesa da Bocca Scalucce e Pigno dove la pioggia ce lo fa affrontare un pò a canon, almeno io volevo tirare il collo a Edoardo, tanto che gli sono arrivato a pari, il problema è che non so se lui aveva il collo tirato........ Discesa e casa con doccia calda senza farmi mancare la classica Bud post giro. Adesso che la temperatura è più fresca non ha lo stesso sapore di quando c'è caldo, penso che una bevanda più adatta con queste temperature sia un bel brulè......
Ieri come da rito un'ora di corsa a piedi, stavolta sotto la pioggia.
Non volevo asfalto così sono salito dalla Ponsara discesa dei dieci capitelli, su dal Pigno e Piazza Scheetti. Discesa sassosa dell'xc di Soave, quella dentro il bosco, e risalita a piazza Scheetti. Da li giù verso casa, un bel giro dove le salite le ho fatte tutte a ritmo pestante, niente crono o cardio al seguito. Bella anche così la corsa, la pioggia crea un legame intimo con la natura non è fastidiosa, accompagna ogni tuo passo sul terreno, rilassante.
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