martedì 2 agosto 2011

BDC A FINE GIORNATA

Ieri sarebbe stato il mio giorno di riposo, dove di solito lo dedico a me stesso. Invece no, ma non mi pesa dedicarmi ad altri lavori. L'alluvione di novembre oramai è un lontano ricordo per chi non l'ha vissuta, mentre per chi l'ha subita è ancora viva, sopprattutto nei lavori che in questo periodo fermentano nelle case. I miei genitori sono tornati ad abitare nella loro casa, la cucina è montata ,i muri sono stati ridipinti, le malte sono nuove, beh sono apposto penso. No mancano i termosifoni da verniciare. Così di buon mattino sono in garage con il mio mega compressore che spruzzo la vernice bianca, è anche divertente come lavoro, non sporca tanto. Alle 15:30 ho colorato i 7 termosifoni di casa dei miei genitori e anche i 3 di mio zio. Aiuto in qualche altro lavoro veloce e alle 16:50 sono sopra alla mia izoard. Direzione la salita della Bettola, mai fatta in salita solo in discesa. E' bella asfaltata a nuovo neanche tanto dura. Ma partiamo dall'inizio, pedalo verso Soave e Cazzano, con un'andatura da riscaldamento, poi inizio ad aumentare il ritmo, affronto la salita di San Felice (se possiamo chiamarla salita è più simile ad un cavalcavia), non mi sono impegnato tantissimo, ho tenuto alto il ritmo senza esagerare. Nel tratto verso Tregnago ho sofferto mentre da Cogollo a Badia, andavo più sciolto. Mi rendo conto che la maggior parte del tempo che pedalo sono teso, tengo sempre le gambe contratte, mentre quando mi rilasso pedalo meglio e la mia prestazione migliora. Non so spiegarlo bene è una sensazione difficile da descrivere. Ironicamente parlando è come quando ci sforziamo di fare la cacca e non arriva, mentre appena ci rilassiamo un attimo lei arriva. Così rilassato arrivo ai piedi della salita interessata. L'asfalto è nuovo, gli alberi fanno da cornice e la strada stessa ti invita a fare la prestazione. Parto agile e man mano che salgo cerco di sgranare qualche dente, ho osservato Matteo il giorno prima, parte agile per buttare giù qualche dente dopo. Ha ragione, sono partito ai 15 orari per toccare anche i 20orari. Questa salita l'ho percorsa come se fossi inseguito da qualcuno, in alcuni tornanti ho pure rilanciato alzandomi sui pedali. Personalmente non la ritengo una salita durissima, mi piace di più della SS Trinità, anche se sono due cose diverse. La Bettola non è lunghissima, e la pendenza è pressochè costante; la SS Trinità è più lunga, la pendenza varia, e il fondo è più sconnesso. Come salita è bella ma non sono mai riuscito a pedalare con soddisfazione.
Scollino e decido di prendermi un caffè, ma dal borsello escono solo che 90 centesimi, niente caffè mangio una barretta e giù verso Mezzane, sempre a mani basse con il 50/11 che mi spinge sui rettilinei. Curve pulitissime, in attimo sono a Mezzane. Qui mi si accoda un altro ciclista, spingo costante i 40orari fino a Vago e mi giro per avere il cambio visto che la ruota me l'ha ciucciata per tutto quel tempo, ma non c'è più e un puntino la dietro lontano....
In statale decido di andare in agilità per sciogliere le gambe perchè è lunedì e di solito il lunedì è defaticante....
Qui ho incontrato Edoardo mentre a San Lorenzo ho visto Luca B. CIAO A TUTTI E DUE

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