mercoledì 20 aprile 2011

DOMENICA 17/04

Sabato ero combattuto tra un'uscita con il gruppo e la gara di pozzomoretto. Non sono riuscito a trovare l'orario di partenza della gara così ho scelto l'uscita in gruppo. Ritrovo in piazza alle 09:00 in mtb, obbiettivo sopralluogo giro Divinus 2011. Giro alla volemosse ben. Protagonisti: il scrivente, il Gian, il Beghini, il Matteo, Luca M, Luca B, er Presidente. Ricognizione per verificare dove mettere di preciso i ristori, freccie punti assistenza, provare i nuovi tratti e vedere quante persone sul percorso. ANALISI:percorso di 47 e spiccioli km, più verso i 48, con 1450mt di dislivello. A mio giudizio bello panoramico scorrevole, non troppo tecnico, adatto per un numero massiccio di partecipanti.I primi 23km si deve pedalare, si sale quasi sempre, a volte spiana ma si sale; le mie gambe in questi km hanno segnalato la salita delle antenne attorno ai 14km, taglia gambe con fondo scivoloso,poi qualche tratto si impenna, ma niente di particolare.Da tenere in considerazione che sono in stato di grazia e quindi poco attendibile (sono modesto).Arrivati al 23km si scende nel nuovo tratto privato per evitare la frana ai Finetti. Veramente bello nulla di impegnativo ma è d'obbligo un pò di attenzione. Al vajo dei Finetti la strada si impenna gia passato il fondo valle, sono 1,5km di salita dura si scollina a S. Anna e ancora si sale sul monte Garzon dove c'è la sbarra; non finisce li al capitello la salita, si sale ancora, meno impegnativa, su fondo scorrevole, tutto all'ombra.Passato Monta Garzon diamo un'occhiata al contachilometri: sono 26km e circa 1000mt di dislivello, il grosso è fatto, da qui si lascia andare la bici è strada larga e scorrevole in un attimo ci troviamo al cimitero di Cazzano con 36km fatti; da segnalere che al castello d'Illasi di fronte a San Felice si trova un fondo ghiaioso in leggera salita dove la ruota sprofonda per bene, tenersi ai lati. Tornando a Cazzano c'è la salita del cimitero, qui chi ne ha può tentare la fuga, la strada lo invita, è un pò impegnativa all'inizio ma poi spiana e basta un bel padellone e si sale con gusto. Si arriva a Castelcerino si scende a Fittà e si gira nel boschetto, single trak caruccio, discesa e come ciliegina si affronta la salita del Pigno: un km di salita cementata, con due tratti che arrivano al 19%, uno a metà e l'altro finale, qui chi ha ancora fiato bestemmierà chi non ne avrà le penserà.Discesa da Ponsara e 3 km di piano su argine fino all'arrivo. Percorso impegnativo dove nei primi 26km a mio parere si sale con il proprio passo senza strafare nelle salite che invitano a cambiare passo, si lascia andare la bici in discesa e nelle ultime salite fuori tutto per finirle il prima possibile altrimenti i crampi si faranno sentire. Nel giro di domenica ho bucato, avevo la camera ma non l'ho cambiata. Avevo un bel buco, il lattice usciva fluentemente ma ricordandomi i consigli del saggio Fiume ho messo il dito e ho girato il buco in basso, ho raccolto un pò di terra e l'ho tamponato; beh la ruota tiene ancora oggi. Ho scopetro che la Cannondale flash di Luca M. è la bici di Mc Giver; nascosto nel piantone dello sterzo c'è un kit di attrezzi con brugole, forbici etc, fantastico. Er presidente con il suo passo ha fatto tutto il giro, brontolando come ''pegnata de fasoi'' ma l'ha fatto; d'altra parte da inizio anno ha fatto lui più km in bdc che io in macchina in un anno. Esce solo per fare dai 150km in su altrimenti non esce, cosa pretendere da uno che quest'anno vuole fare a 53 anni la Parigi-Brest-Parigi, è un mito. Alla fine nonostante l'andatura turistica il giro si è fatto sentire comq il percorso è bello sarà interessante per chi lo farà. Ciao

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